SOMMARIO: "L'anno che si conclude - afferma Pannella - così come quello che si sta per aprire sono segnati dal tragico riaffermarsi della sottocultura nazionalista..." Ribadisce quali siano le caratteristiche profondsamente rinnovatrici del P. Radicale.
(NOTIZIE RADICALI agenzia, 22 dicembre 1991)
"L'anno che si conclude così come quello che si sta per aprire sono segnati dal tragico riaffermarsi della sottocultura nazionalista così come dal tribalismo partitocratico, sempre più intimamente ed esplicitamente legati.
A Roma come a Zagabria, a Belgrado come a Mosca, a Londra come a Parigi, a Bacu come a Bonn, le burocrazie padrone dell'immondo idolo delle sovranità nazional-statuali e l'antidemocratico sistema partitocratico - realtà tribali e settari - sono sempre più le forze che monopolizzano il potere, e sequestrano la vita delle società e delle persone.
Il Partito Radicale ha il compito di preparare ovunque, e di far affermare, un soggetto politico organizzato per l'alternativa e la Riforma nonviolente, democratiche, federaliste, ecologiche, trasnazionale e traspartitica, quale unico strumento almeno teoricamente adeguato e coerente con le stesse professioni ideali dei partiti, tradizionali nelle forme e nei contenuti anche se "nuovi" per anagrafe, o dei "gruppi di pressione", i movimenti della cosiddetta "società civile".
In particolare nella congiuntura politico-elettorale italiana il Partito Radicale, che sarà rigorosamente assente nella competizione istituzionale e elettorale nazionale, richiama però tutte le forze politiche a pretesa riformatrice, catartica, democratica, federalista ed ecologista, alla insuperabile necessità di uscire da un quadro ed una cultura politica sempre più nazionale e nazionalista, partitica, interna ai problemi apparenti delle istituzioni e delle leggi, sia sul piano progettuale sia - e ancor più - su quello delle proprie strutture, dei propri metodi e mezzi di lotta."