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Bonino Emma, Pannella Marco, Stanzani Sergio - 2 gennaio 1992
Lettera ai parlamentari
di Emma Bonino, Marco Pannella, Sergio Stanzani e Paolo Vigevano

SOMMARIO: Lettera inviata da Emma Bonino (Presidente del Pr), Marco Pannella (Presidente del Consiglio federale del Pr), Sergio Stanzani (Segretario del Pr) e Paolo Vigevano (tesoriere del Pr) ai parlamentari (43.000) dei seguenti paesi: Albania, Andorra, Argentina, Australia, Austria, Belgio, Bolivia, Bulgaria, Canada, Cecoslovacchia, Cile, Città del Vaticano, Colombia, Costa d'Avorio, Costarica, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Gibilterra, Grecia, Repubbliche dell'ex-Jugoslavia, Irlanda, Islanda, Israele, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Messico, Monaco, Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda, Perù, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica San Marino, Romania, Spagna, Sud Africa, Svezia, Svizzera, Ungheria, Repubbliche dell'ex-Unione Sovietica, Uruguay, Usa, Venezuela (oltre ai membri del Parlamento europeo).

Nella lettera si forniscono informazioni sul progetto di costruzione del partito trasnazionale e transpartitico, sulle campagne politiche in corso e sulla situazione finanziaria del Partito radicale, e s'invitano i parlamentari ad aderirvi.

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Collega,

la preghiamo di concederci la sua attenzione, malgrado i suoi tanti impegni. Vorremmo informarla di alcune realtà dello stato del progetto cui lavoriamo e che ci auguriamo possa interessarla, o coinvolgerla.

1. Il Partito Radicale conta oggi membri di 31 Paesi. Del Consiglio Federale del PR fanno parte 115 parlamentari di 18 Assemblee elettive democratiche, nonchè 7 membri di Governi, appartenenti ad oltre 50 Partiti o formazioni politiche nazionali.

E' questo, per noi, l'embrione di quel »transpartito transnazionale che riteniamo possa e debba fornire risposte più adeguate ai complessi problemi storici e politici che rischiano di travolgere la nostra epoca e la nostra società. A condizione che si faccia a tempo.

2. Questo risultato è la risposta ad iniziative di per sè tanto umili e modeste quanto impegnative e senza precedenti, per noi che le stiamo tentando con la forza delle sole idee e convinzioni.

Abbiamo inviato ad oltre quarantamila parlamentari ed a duecentocinquantamila altre persone di circa 60 Paesi, in 15 lingue, a partire dal mese di luglio del 1991, tre (e ora quattro) numeri di un piccolo giornale, »Il Partito Nuovo , di pochissime pagine, sottoposte all'alea di traduzioni da una sola lingua base, di servizi postali e di possibilità difficili, quanto inesplorate, di recapito, di sovraccarico di posta ricevuta da chi opera come eletto del popolo, nei Parlamenti e nei rispettivi Paesi.

3. In pochissimi mesi, dunque, membri di Governi, gruppi di parlamentari, esponenti di diverse decine di partiti nazionali, membri, spesso, di Internazionali, come la socialista, la liberale, la democristiana, hanno risposto con rapidità, determinazione, convinzione, ad un invito e ad un progetto politici, appena conosciuti e appena illustrati.

4. La sola spiegazione che possa esser data è, ci pare, che la formazione di un »transpartito transnazionale - quale il Partito Radicale vuole essere ed ormai è, con la sua semiologia, con i suoi metodi ed i suoi significati - corrisponde ad una richiesta, ad una mancanza, ad un comune sentire, propri di situazioni storiche, culturali, politiche apparentemente diverse, se non addirittura estranee.

5. Un Partito che si fondi sulla più completa libertà dei suoi membri e non sul suo sacrificio in nome dell'efficacia; che non voglia rappresentarli, ma intenda assicurare la realizzazione di quel che, in un determinato momento ed in determinate circostanze, essi democraticamente stabiliscono dover essere tentato e perseguito, senza che ciò comporti da parte loro - a meno che non abbiano accettato di divenirne per un periodo dato responsabili dell'esecuzione di quanto deciso - alcun vincolo di coerenza o di persistenza nella decisione presa.

6. Vogliamo creare un Partito che postuli, anzichè rifiutare, altre forme di libero impegno, di organizzazione in »altri Partiti nazionali o internazionali; che non faccia della nonviolenza politica un principio assoluto morale, ma un progetto relativo, politico, senza più alcuna confusione pratica e teorica con i pacifismi reali, storicamente conosciuti. Un Partito di utlizzazione come mezzo e non di idealizzazione intollerante tollerante come fine. Un Partito della libertà, della tolleranza, dei conflitti sociali e individuali democratici.

Tutto questo appare, forse, molto difficile da concepire, ma anche molto »facile da adottare, da tentare di realizzare una volta concepito.

7. La storia del Partito Radicale, non impegnativa sul piano politico e men che mai ideologico, trattandosi di un Partito che si considera »annuale - non automaticamente protratto nella sua esistenza, ma (ri)costituito dalle volontà di »costituzione , di adesione, ogni anno espresse grazie alle scelte congressuali democraticamente fissate a base della sua attività - è »oggettivamente , diremmo »geneticamente , quella di un grande movimento organizzato per i diritti umani, civili e politici, intesi quali fondamento del diritto degli Stati e dell'organizzazione »federale delle entità federate, secondo il principio (proprio del federalismo classico) della sussidarietà: si delega all'istanza »superiore solo quello che non può essere »autogovernato da forme più dirette, vicine, immediatamente democratiche di istituzioni.

8. Si tratta di una »storia , non di una »ideologia , nè di una ricetta buona per tutte le patologie delle quali soffre naturalmente, ma oggi più pericolosamente che mai, il nostro mondo. »Per il diritto alla vita, per la vita del diritto è un legittimo nostro slogan, efficace, pensiamo, ma non un suggestivo e conclusivo impegno puntuale e adeguato del PR. Non basta, se si ha della politica una concezione seria e responsabile. Ma serve.

9. La fatica di vivere, ricercare, lottare, conseguire, nell'oggi - oggi per domani, ma già anche per l'oggi - al di là dei muri linguistici, etnici, statuali, in modo organizzato, la transnazionalità e la transpartiticità (specie per le società rette dai sistemi politico-elettorali proporzionalistici, pluripartitici, o dove la bi-partiticità garantisce ormai solamente »alternanze , ma non »alternative e »Riforme ) è enorme, e per questo di fatto abbandonata, anche ideologicamente, da quando l'»internazionalismo ha storicamente prodotto il suo contrario (la sottomissione imperiale di una gran parte del mondo e l'oppressione del popolo dell'impero) ed il cosmopolitismo ha cessato di essere rivoluzionario come nel secolo dei lumi.

10. Questa fatica (ed i costi e gli investimenti intellettuali, umani, materiali che la sostanziano) è oggi assolutamente inevitabile, se vogliamo, con onestà intellettuale e pragmaticità, anche solo tentare di governare davvero i grandi fenomeni sociali, ecologici, economici, culturali, confessionali, demografici, che drammaticamente si manifestano, con crescente gravità, su ciascuno e tutti i nostri Paesi di residenza, natali o di elezione.

11. Attrezzati da queste convinzioni e dalle esperienze che abbiamo fatto in questi decenni, ed in questi ultimi anni, molto spesso relativamente coronate da successi insperati, abbiamo conquistato anche i mezzi finanziari e tecnologici, necessari, anche se non sufficienti, per tentare un'impresa politica coerente, a partire dalla distrazione, dai fini loro assegnati, di finanziamenti pubblici italiani all'attività dei partiti rappresentati in Parlamento, e dal contributo di iscrizione e di sottoscrizione, di attività e di dedizione, di circa tremila militanti, persone, del Partito in Italia.

12. Abbiamo così potuto destinare all'incirca cinque milioni di dollari per avviare il progetto di costituzione, di attività e di programma, di strutturazione e di autonomo decollo del »Partito Nuovo , transpartito e transnazionale. Ma non potendo più il Partito Radicale, per evidenti motivi, presentarsi alle elezioni, avere una propria rappresentanza parlamentare (diventerebbe altrimenti un concorrente dei Partiti nazionali), sin dalla prossima primavera - quando si terranno le prossime elezioni nazionali italiane - non vi saranno più i finanziamenti che abbiamo destinato sin qui, secondo i deliberati del nostro ultimo Congresso ordinario, tenutosi a Budapest nel 1989, alla formazione tempestiva e adeguata del »transpartito transnazionale .

13. Nel 1991 abbiamo avuto l'occasione di elaborare - nel corso di due sessioni del nostro Consiglio Federale, la prima a Roma, la seconda a Zagabria, e grazie anche ai poteri straordinari conferiti dal Congresso ai responsabili del Partito - iniziative di singolare e forte importanza.

14. Siamo venuti concependo ed approntando un progetto per arrivare »entro il duemila all'abolizione della pena di morte nel mondo . E' un esempio di una concreta volontà che, se saprà realizzarsi, superando complesse ed enormi difficoltà concrete, storiche, avrebbe come effetti derivati, sul piano della forza del diritto internazionale, e del diritto di per sè, conseguenze ancorà più »storiche per l'umanità.

15. Ci siamo trovati - essendo un Partito per sua natura rigorosamente federalista-democratico, anti-giacobino, anti-centralizzatore, convinto che le »indipendenze individuali o nazionali costituiscono illusioni e pericolosi suicidi, se non, in realtà, una scelta di nuove forme di »interdipendenza - consapevoli e responsabili a difendere e sostenere le nuove forme di indipendenza »nazionale democraticamente e legalmente decise, con garanzie inequivoche di democrazia interna. Riteniamo, infatti, che l'organizzazione federale e democratica del mondo, e delle varie sue regioni, debba essere il frutto di una scelta libera e responsabile, e non un'occasione di imposizione e di oppressione antidemocratica di idee in astratto a volte giuste.

16. Siamo mobilitati contro l'aggressione bellica, razzista e totalitaria, dell'Esercito golpista e degli attuali dirigenti serbi, ai danni della Croazia, della Slovenia, del Kossovo, sostenuta dall'Occidente ed in particolare dagli USA e dalla maggioranza della Comunità europea, con ispirazione non diversa di quella che portò, negli anni trenta, all'affermazione di nazismo, fascismo, stalinismo (e comunismo »reale fino ai nostri anni). Abbiamo, in questo caso, potuto cominciare ad esperimentare il metodo di presentare identiche mozioni parlamentari, in tempi comuni, e iniziative nonviolente, come i digiuni di numerosi colleghi parlamentari, in più Paesi.

17. Siamo ormai giunti all'esaurimento di quasi tutto il capitale investito nell'impresa, nel progetto transnazionale e transpartito. Abbiamo, per ora, ancora, il danaro sufficiente per recapitare entro metà febbraio (dal momento della scrittura dei testi, per traduzioni, stampa, invio e recapito effettivo del giornale trascorrono quasi due mesi per la maggior parte dei paesi) il numero 5 del giornale, dove sarà inclusa una sintesi dei numeri precedenti. Se vi saranno risposte adeguate e straordinarie al numero 4, recapitato da poco, e al successivo, come estremo limite di resistenza potremo continuare a rilanciare il progetto.

18. In particolare se - passati da circa venti deputati e senatori ad oltre cento in poche settimane - centinaia di parlamentari e di personalità fra le sessantamila cui ci rivolgiamo anche con questa lettera, diverranno membri del PR, è probabile che i mass media, indotti ad informare su questo »strano fenomeno, potranno consentirci di raggiungere quei »cinquantamila membri, paganti quote di iscrizione o di sottoscrizione, »italiani , che secondo i nostri calcoli potrebbero consentire la certezza dello sviluppo del Partito Radicale transnazionale e transpartito.

19. E' questa, dunque, la posta in gioco.

Le chiediamo, caro Collega, di volerci comunicare subito (potrà farlo utilizzando il coupon che troverà nell'ultimo foglio di questa lettera) la sua intenzione di aderire, con l'iscrizione, a questo Partito. La sua sarà l'iscrizione per l'anno 1992, per un tratto della sua vita, della sua storia, e della nostra: insieme, con l'azione diretta nonviolenta, potremmo affermare e organizzare, dai Parlamenti e dalle piazze delle nostre città, un divenire diverso, forse, per questo pianeta.

Le saremo comunque molto riconoscenti per l'attenzione che lei ha voluto concederci nel leggere questa lettera e per quanto vorrà fare per aiutare questo progetto, che riteniamo possa essere comunque considerato anche come un auspicio, da parte di chi, fino a ieri, poteva considerarci lontani, o potevamo noi stessi considerare estraneo o lontano.

Auguri di ogni bene per il 1992; per lei, per le persone che le sono care, per coloro che la stimano e la amano. Ed i nostri più distinti saluti.

Roma, 2 gennaio '92

Emma Bonino Marco Pannella Sergio Stanzani Paolo Vigevano

(Presidente) (Presidente CF) (Primo Segretario) (Tesoriere)

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Informazioni sulle modalità di iscrizione al Partito Radicale del 1992.

Chiunque può iscriversi al PR, senza preclusione o discriminazione alcuna. La quota di iscrizione è libera, a partire dal versamento annuale di un minimo, che il XXXV Congresso di Budapest ha stabilito »nella misura dell'1% del prodotto interno lordo pro-capite del Paese di residenza .

Per ricevere informazioni sul PR, la preghiamo di compilare il coupon (sono anche inserite alcune richieste e valutazioni relative al giornale, che pensiamo lei abbia già ricevuto), ritagliarlo e spedirlo ad una delle nostre sedi: Bruxelles, Budapest, Mosca, Praga, Roma.

Per i Paesi la cui valuta è convertibile, il versamento della quota di iscrizione può essere effettuato a mezzo bonifico bancario sul conto corrente n. 10/504169, intestato Partito Radicale, presso Istituto Bancario San Paolo di Torino, sede Roma, specificando la causale del versamento. Oppure può essere inviato un assegno bancario non trasferibile o vaglia postale, intestati Partito Radicale, ad uno dei seguenti indirizzi:

Roma

Partito Radicale

Via di Torre Argentina 76

00186 Roma

tel. 39/6/689791 fax 39/6/6545396 telex 610495 PRLIFE I

(lingue parlate: francese, inglese, italiano, spagnolo)

Bruxelles

Parti Radical

Rue Belliard 97, 113 Rem 508

1040 Bruxelles

tel. 32/2/2304121-2842579 fax 32/2/2303670

(lingue parlate: francese, inglese, portoghese, tedesco)

Per i Paesi la cui valuta non è convertibile, la preghiamo di versare la quota a mezzo coupon di risposta internazionale, vaglia postale, assegno bancario o contante, ad uno dei seguenti indirizzi:

Budapest

Radikalis Part

Karoly (Tanacs) krt.9.

1075 Budapest (H)

tel. 36/1/1229497 telefax 36/1/1226828

(lingue parlate: inglese, italiano, ungherese)

Mosca

Radikalnaja Partija

2-Kolobovoskij Pereulok 11/7

103051 Moskva

tel. 70/95/2998821-2998862

(lingue parlate: francese, inglese, russo)

Praga

Radikalni strana

Krakovska 9

110 00 Praha

tel/fax 42/2/2361445

(lingue parlate: ceco, italiano, inglese, slovacco, russo)

Le quote minime di iscrizione, Paese per Paese, sono le seguenti:

Albania, 71 lek; Andorra, 727 franchi francesi; Argentina, 17 dollari Usa; Australia, 250 dollari australiani; Austria, 2.540 scellini; Belgio, 7.000 franchi belgi; Benin, 1.300 franchi CFA; Bolivia, 7 dollari Usa; Brasile, 28 dollari Usa; Bulgaria, 58 lev; Burkina Faso, 886 franchi CFA; Canada, 280 dollari canadesi; Cecoslovacchia, 365 corone; Cile, 7.400, pesos; Città del Vaticano, 250.000 lire italiane; Colombia, 7.600 pesos; Costa d'Avorio, 2.500 franchi CFA; Costarica, 2.100 colon; Danimarca, 1700, corone; Egitto, 23 sterline egiziane; Equador, 10.000 sucre; Estonia, 25.5 rubli; Finlandia, 1.100 marchi finlandesi; Francia, 1.200 franchi; Germania (lander Rheinald-Pfalz, Baden-Wuttemberg, Bayern, Bremen, Hamburg, Niedersachsen, Nordrhein-Westfalen, Saarland, Schleswing-Holstein), 410 marchi; Germania (lander Brandenburg, Macklenburg-Vorpomme, Sachsen, Sachsen-Anhalt, Thuringen), 225 marchi; Ghana, 1.800 cedi; Gibilterra, 69 sterline; Grecia, 13.000 dracme; Guatemala, 12 dollari Usa; ex-Jugoslavia, 365 di

nari (Slovenia, 354 talleri); Irlanda, 79 sterline; Islanda, 18.500 couronne; Israele, 270 shekel; Italia, 250.000 lire; Lettonia, 25.5 rubli; Liechtenstein, 500 franchi svizzeri; Lituania, 25.5 rubli; Lussemburgo, 8.700 franchi belgi; Mali, 870 franchi CFA; Malta, 23 sterline maltesi; Messico, 108.000 pesos messicani; Monaco, 1.200 franchi francesi; Norvegia, 1.800 corone; Nuova Zelanda, 250 dollari neozelandesi; Olanda, 350 fiorini; Perù, 15 dollari Usa; Polonia, 73.000 zloty; Portogallo, 9.500 escudi; Regno Unito, 104 sterline; Repubblica Dominicana, 10 dollari Usa; Repubblica San Marino, 250.000 lire italiane; Romania, 365 lei; Senegal, 1.700 franchi CFA; Spagna, 14.000 pesetas; Sud Africa, 82 rand; Svezia, 1.800 corone; Svizzera, 500 franchi svizzeri; Togo, 1.300 franchi CFA; Tunisia, 15 dinari; Turchia, 73.000 lire turche; Ungheria, 730 fiorini; ex-Unione Sovietica, 25 rubli; Uruguay, 63.000 pesos; Usa, 230 dollari; Venezuela, 1.600 bolivar.

* Per i Paesi del Centro e dell'Est europeo le quote minime di iscrizione per il 1992 sono per ora fissate in via provvisoria e verranno stabilite in via definitiva entro il mese di febbraio.

 
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