SOMMARIO: Giorni prima, gli osservatori della CEE si erano dovuti limitare ad "osservare" i rifugi in cui erano costretti, piuttosto che i territori loro assegnati. Oggi "il monito è divenuto esecuzione". Occorre vietare e chiudere tutto lo spazio aereo Jugoslavo, senza eccezione.
(NOTIZIE RADICALI agenzia, 7 gennaio 1992)
"Già tre giorni fa avevamo denunciato il fatto che, ad Osijek, il gruppo degli osservatori della CEE era stato costretto ad "osservare" i rifugi piuttosto che il territorio della Slavonia, per una decina di ore, e grazie alla concentrazione del fuoco golpista sul luogo in cui ci trovavamo, osservatori CEE e radicali.
Se gli "osservatori" non avessero sospeso la loro attività, dunque, avrebbero rischiato la vita. Il monito era chiaro.
Oggi, il monito è divenuto esecuzione.
La politica italiota e paleo-europea ha concorso e concorre tuttora al proseguirsi di una tragedia, alla connivenza con dei criminali di pace e di guerra cui si è riconosciuta la qualità di interlocutori privilegiati.
Lo spazio aereo "jugoslavo", tutto, senza eccezioni, deve esser vietato a qualsiasi aereo militare ed a qualsiasi arma. E subito. E le "ambasciate" dei generali golpisti e razzisti, vero insulto alla legalità, devono essere immediatamente chiuse.
Ai familiari delle vittime tutto il nostro dolore, per questo delitto che li colpisce tanto più gravemente quanto più nettamente era stato da tempo previsto; e preparato."