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Il Partito Nuovo - 17 febbraio 1992
L'azione nonviolenta

SOMMARIO: Il 31 dicembre, ad Osijek, in Croazia, nel corso di una conferenza stampa, Marco Pannella, parlamentare europeo e presidente del Consiglio Federale del Partito Radicale, spiegava le ragioni dell'azione nonviolenta intrapresa sul fronte di guerra.

(IL PARTITO NUOVO - N. 5 - Febbraio 1992)

Materialmente e simbolicamente, politicamente e civilmente, indosso oggi l'uniforme dell'esercito croato perchè dal buon uso di questa uniforme passa oggi la lotta per il diritto alla vita e la vita del diritto, di tutti noi, di noi serbi, di noi albanesi, di noi macedoni, di noi italiani, tedeschi, o francesi, di noi russi o inglesi, di noi europei, degli abitanti del mondo.

Passa l'ideale e la speranza di democrazia e di pace. Sono grato e fraternamente fiero di questo che è evidentemente un atto di fiducia e una volontà di onorarci e onorarmi, per quel che il Partito Radicale della nonviolenza transnazionale e transpartita, rappresenta e tenta di costruire nel nostro tempo e nella nostra società.

Se saremo sufficientemente forti, da queste ore e da questa iniziativa comincerà ad organizzarsi un sistema di »brigate della nonviolenza , come embrione della forza del diritto internazionale per la tutela dei diritti della persona e dei popoli del mondo.

Come rappresentante del popolo europeo, del Parlamento europeo, con i miei amici eletti democratici o militanti del Partito Radicale, siamo qui contro il riproporsi dell'Europa della vergogna, che negli anni '30 rese possibile, con il suo cinismo ed i suoi governanti pseudo democratici, allora come oggi, l'affermarsi del fascismo, del nazionalismo, del comunismo, il dilagare delle guerre, dei massacri.

Per questa uniforme che oggi porto ho il dovere di testimoniare del nostro essere croati, europei, anche soldati.

Lo faccio augurando in primo luogo alle donne ed agli uomini serbi di tutte le Repubbliche, ed ovunque oggi residenti, e a tutti i loro cari, un anno di libertà, di democrazia, di pace, di tolleranza, di felicità, di buona salute.

Noi rispondiamo con amore e speranza all'aggressione di chi li vuole aggressori, oppressi, assassini o assassinanti; dalle trincee nelle quali trascorreremo questa notte ed i giorni che verranno, noi lottiamo e lotteremo, anche per loro, da fratelli e sorelle, malgrado lo strazio che ci viene portato e del quale loro sono pressocchè obbligati strumenti.

Denunciamo, infine, la vergogna dell'ONU, che istiga i serbi a sparare, dichiarando che interverrà solamente quando di fatto la pace sarà in gran parte realizzata.

I nonviolenti, gli antimilitaristi, i federalisti democratici, gli europei, gli internazionalisti, le persone di buona volontà del partito radicale, transnazionale e transpartito, ecologista, rivendicano l'onore, il dolore, la felicità di essere su questo fronte per la libera Croazia, la libera Serbia, il libero Kossovo, la libera Macedonia e la libera Bosnia/Herzegovina, la libera Europa. Dove c'è libertà e democrazia, lì ci sarà pace e tolleranza, giustizia e fraternità.

Un grazie di gran cuore ai tanti cittadini croati che in queste stesse ore si stanno iscrivendo per dare forza al Partito Radicale. Ne abbiamo immenso bisogno.

Vivano, nel 1992, per tutte le donne e tutti gli uomini di questa terra, e della terra, il meglio delle loro speranze, e l'amore, se avranno saputo seminarlo e coltivarlo.

 
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