di Sergio Stanzani, Emma Bonino, Paolo Vigevano, Marco Pannella, Sergio D'EliaSOMMARIO: Lettera dei responsabili politici del Partito radicale al Presidente del Consiglio Andreotti in cui si denunciano le violazioni dei diritti umani, le violenze, le uccisioni nello Sri Lanka e si raccomanda l'istituzione di una commissione indipendente di inchiesta i cui risultati dovrebbero essere resi pubblici. Si chiede inoltre che i rapporti di cooperazione economica, gli aiuti e i crediti al governo dello Sri-Lanka siano condizionati al verificarsi di atti immediati e significativi rivolti al rispetto dei diritti umani, civili e politici nel Paese
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Roma, 21 febbraio 1992
AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DEL GOVERNO ITALIANO
GIULIO ANDREOTTI
Signor Presidente,
dalle segnalazioni che ci giungono da più parti, autorevoli e concordanti, anche di membri della comunità srilankese che vivono nel nostro Paese, siamo molto preoccupati per le continue violazioni dei diritti umani, per i gravi attentati ai diritti civili e politici, per il clima di discordia civile e per gli atti di violenza che hanno procurato e procurano la morte di decine di migliaia di cittadini dello Sri-Lanka.
Ci rivolgiamo a Lei, Signor Presidente, in quanto parlamentari eletti in Italia e militanti del Partito Radicale, organizzazione nonviolenta, transnazionale e transpartitica, che ha posto nella difesa della vita del diritto ed il diritto alla vita il suo obiettivo prioritario e che, per questo meglio conseguire, opera al di sopra delle frontiere e delle appartenenze politiche nazionali.
Da militanti gandhiani, della nonviolenza attiva, quali siamo, condanniamo gli atti di terrorismo contro obiettivi governativi e civili da parte dei gruppi armati che operano nel Sud e nel Nord dello Sri-Lanka.
Ma da militanti democratici, partigiani dello stato di diritto, quali pure siamo, consideriamo ancor più inaccettabili le gravi violazioni ai diritti umani attribuite alle forze governative e paramilitari: le esecuzioni extragiudiziali, le intimidazioni e le minacce di morte nei confronti di membri anche del Parlamento, le sparizioni di oppositori arrestati dalle forze di sicurezza, le torture e i decessi in carcere.
Signor Presidente, Le chiediamo di intervenire presso il Presidente Ranasinghe Premadasa per esprimere la preoccupazione nostra e dei numerosi membri della comunità di Sri-Lanka che vivono in Italia per la sorte di tutte quelle persone denunciate come scomparse, arrestate e tenute in "incommunicado" senza accusa nè processo per lunghi periodi.
Per chiarire il loro destino e per prevenire ulteriori gravi violazioni dei diritti umani, sarebbe raccomandabile l'istituzione di una commissione indipendente di inchiesta (richiesta avanzata anche dal Parlamento Europeo con una Risoluzione approvata nel 1990) i cui risultati dovrebbero essere resi pubblici e una revisione radicale del "Prevention of Terrorism Act" e delle altre norme di emergenza che investono le forze di sicurezza di ampi poteri per arrestare i sospetti membri dell'opposizione.
Tali leggi emanate per far fronte all'opposizione armata hanno aumentato la probabilità di casi di sparizione, di esecuzione extragiudiziale, di tortura, di morte in carcere. Le leggi e i poteri speciali sono stati incapaci di contrastare la violenza dei gruppi di opposizione armata, ne hanno provocato, anzi, la recrudescenza, ma soprattutto sono stati spesso usati come copertura per la repressione dei membri o sostenitori dei partiti legali di opposizione.
In particolare, chiediamo a Lei, Signor Presidente, di adoperarsi nelle opportune sedi istituzionali, nazionali ed internazionali, perchè i rapporti di cooperazione economica, gli aiuti e i crediti al governo dello Sri-Lanka siano condizionati al verificarsi di atti immediati e significativi rivolti al rispetto dei diritti umani, civili e politici nel Paese.
In attesa di un Suo intervento, che auspichiamo immediato ed il cui senso ci impegnamo sin da ora a comunicare a tutti i membri parlamentari e di governo iscritti al Partito Radicale, oltre che ai membri della comunità srilankese che vivono fuori nel nostro Paese e in Europa, accolga, Signor Presidente, i nostri più cordiali saluti.
Sergio Stanzani Emma Bonino
MP, Primo Segretario Partito Radicale MP, Presidente Partito Radicale
Marco Pannella
Parlamentare Europeo, Presidente Consiglio Federale P.R.
Paolo Vigevano Sergio D'Elia
Tesoriere del Partito Radicale Consigliere Federale Partito Radicale