Intervista a Paolo PietrosantiSOMMARIO: Il Rude Pravo, (insieme a Mlada Fronta Dnes, il più diffuso quotidiano cecoslovacco) pubblica nell'edizione del 5 marzo 1992 questa intervista a Paolo Pietrosanti, Consigliere federale del PR. Il Rude Pravo è stato l'organo del PC cecoslovacco, ed è ora un quotidiano indipendente. L'intervista, raccolta dal giornalista Evgen Stanek, è annunciata da un box in prima pagina.
(RUDE PRAVO, 5 marzo 1992)
LA DROGA E' UNA MERDA DIFFICILE DA EVITARE
INTERVISTA CON IL RAPPRESENTANTE DEL PARTITO RADICALE SULLA LEGALIZZAZIONE DELLA DROGA.
"Poco fa è stata pubblicata dalla CSTK [agenzia di stampa cecoslovacca, ndt] la notizia secondo la quale il Governo cecoslovacco ha lanciato 'la guerra alla droga'. Sarà basata sugli stessi principi in vigore negli Usa sia dal tempo di Reagan e soprattutto ora con Bush. Questi principi sono applicati ovunque, escluse alcune importanti eccezioni. Noi radicali però, sulla base dell'esperienza USA sappiamo che questa guerra in fallirà in Cecoslovacchia, semplicemente perché in tutti i paesi dove è stata applicata la strategia antidroga basata sul proibizionismo il numero dei tossicodipendenti è aumentato, e soprattutto sono aumentati enormemente la ricchezza e il potere di coloro che trafficano con la droga" mi ha detto Paolo Pietrosanti, membro del Consiglio federale del Partito radicale transnazionale, che ha sede in a Roma.
Il partito ha sedi in molti paesi europei, e più di 100 deputati in 18 parlamenti democratici, e tra l'altro si batte per la legalizzazione delle droghe.
"Poco fa abbiamo visto un'altra notizia sui giornali. Alla frontiera cecoslovacca sono stati sequestrati 248 chili di eroina. Negli USA il rapporto fra droga sequestrata e droga che riesce a passare è di 1 a 10: potete fare il calcolo...
Fra poco vedrete come in Cecoslovacchia giungerà un mare di soldi della narcomafia per essere investito e ripulito. Pochi giorni fa una delle migliori analiste del fenomeno mafioso, Claire Sterling, ha scritto che la narcomafia sta comprando l'intera Russia, grazie a semplici operazioni finanziarie".
Avete fondato la Lega internazionale Antiproibizionista: perché?
Il problema droghe non può essere risolto in un solo paese. Perciò abbiamo fondato la Lega nell'ambito del grande movimento mondiale che include personaggi molto diversi e importanti. Soprattutto è importante parlarne e discuterne, perché il pubblico non è informato della dimensione reale di questo problema e nella coscienza dell'opinione pubblica esiste una grande sensibilità e interesse per la legalizzazione.
Il problema deve essere guardato dal punto di vista del cittadino. Giacché è impossibile fermare il mare di droga che arriva, si possono almeno prendere misure immediate. Per esempio abolire il divieto della vendita libera delle siringhe. Questo divieto è una delle cause della diffusione dell'AIDS, perché i tossicodipendenti si passano le siringhe, se hanno difficoltà a procurarsene di sterili.
E' successo ovunque: questo divieto è sempre direttamente responsabile della morte per AIDS.
Quale è lo scopo finale del programma degli antiproibizionisti?
Il proibizionismo è fallito perché ha regalato alla mafia un enorme potere. Lo scopo immediato è togliere la droga dalle mani della mafia e rompere il meccanismo pericolosissimo della spirale del profitto illegale. Mai nella storia dell'uomo c'è stata una attività economica che creasse più profitto. Lo scopo è quindi la rottura di questa spirale, e quindi la distribuzione delle droghe nelle strutture sanitarie, o -come dice il Nobel per l'economia M.Friedman- lasciare il mercato della droga completamente libero. Ma in ogni caso il prezzo della droga di eroina sarebbe quello di un normale prodotto agricolo.
Volete quindi la vendita delle droghe completamente libera?
Vogliamo la legalizzazione di tutte le droghe. Legalizzare le droghe cosiddette leggere sarebbe forse peggiore della situazione presente. Ma non c'è dubbio che ad esempio in Olanda, dove le droghe leggere sono tollerate, i malati di AIDS sono in diminuzione. Oggi in Olanda un giovane può fumare in un "bar del fumo" qualche spinello senza dover chiederlo alla mafia.
Ma il vero guadagno della mafia proviene da eroina cocaina: se dopo la legalizzazione eroina di buona qualità costerà come un normale prodotto agricolo, non ci sarà motivo per creare droghe pericolose come il crack.
Il crack è nato negli Usa dove la mafia voleva allargare il mercato e coinvolgere anche i gruppi sociali più poveri. Il crack è -così come la morte per droga- un prodotto della proibizione.
I radicali lottano, oltre che per la legalizzazione delle droghe, anche per programmi di prevenzione contro le droghe, o vogliono lasciare la popolazione giovane abbandonata a se stessa?
Siamo un partito politico, e affrontiamo il problema dal punto di vista politico: non siamo un'organizzazione di assistenza. Di questo deve occuparsi lo stato. Ma non c'è dubbio che ciò che facciamo avrà conseguenze immediate per la vita della gente. Sono ad esempio certo che nel mondo otterremo l'abolizione delle norme che limitano la vendita libera delle siringhe in farmacia. Questo significherà già salvare vite umane.
Le droghe esistono da che mondo è mondo. Esistono droghe legali, come alcool e tabacco. Sapete molto bene che l'alcool uccide nel mondo molta più gente di quanta ne uccidano le droghe proibite.
Gli Stati Uniti hanno provato per alcuni anni a vietarlo e hanno raggiunto il risultato opposto. Gorbaciov ha provato a vietare la vodka ed è stato costretto a legalizzarla di nuovo. Personalmente penso che hascisc e marijuana, come tutte le altre droghe facciano schifo. Ma fino a quando esisterà nel mondo gente infelice, esisteranno anche le droghe: ciò significa che esisteranno per sempre. Questo è ciò che bisogna comprendere: chi crede che fermerà le droghe con la repressione è un utopista.
La Cecoslovacchia si trova in una crisi economica e sociale. Esiste una legittima paura che la legalizzazione delle droghe devasterebbe la generazione più giovane. Cosa direbbe ai genitori che hanno paura per i propri figli?
Ogni crisi sociale naturalmente toglie a molti il coraggio, e in tal caso la droga ha successo. Ma la questione è un'altra. I giovani troveranno le droghe dappertutto, ci sarà sempre qualcuno che gliele venderà. Non c'è differenza tra una situazione in cui le droghe sono legalmente disponibili e quella in cui sono vietate. La differenza sta invece tra droga illegale, sporca, che porta il consumatore nel giro della criminalità, e la droga legale, pulita, non cara. La droga fa sempre schifo, è merda, ma purtroppo è un tipo di merda che si può evitare solo facendo in modo che i narcotrafficanti perdano l'interesse economico a spingere sempre più gente a diventare narcomani.
Ha provato qualche volta le droghe pesanti?
La mia vita è stata finora abbastanza felice. Non ho mai provato droghe, non bevo alcool; ho soltanto un'autostrada di catrame nei polmoni per via del tabacco che fumo.
Ringraziamo per le risposte.