Nostra intervista a uno dei leader storici dei radicaliSOMMARIO: Intervista a Emma Bonino, candidata della lista "Marco Pannella", sui temi del sistema elettorale, della criminalità e del mezzogiorno.
(IL GIORNALE DI NAPOLI, 11 marzo 1992)
Eletta per la prima volta in Parlamento a soli 28 anni, Emma Bonino è uno dei leader storici del Partito radicale. Donna dai molteplici interessi ha posto al centro del suo impegno politico la lotta alla fame nel mondo, sia come componente del gruppo radicale alla Camera dei deputati, sia come rappresentante al Parlamento europeo.
L'impegno civile continuo vissuto sempre in prima persona, ostentato da scioperi della fame e della sete. Dal 1985 ricopre la carica di segretario generale della fondazione "Food and disarmament international", a riconoscimento di una azione incessante rivolta contro lo sterminio per fame delle popolazioni povere della terra.
Emma Bonino guida in questa tornata elettorale la lista Pannella a Napoli, ma sarà presente anche a Roma e a Torino.
Perché ha scelto come collegio quello di Napoli-Caserta?
"Perché i partiti stanno mentendo alla gente del Sud. Non è la prima volta che lo fanno, ma, oggi stanno superando ogni limite. Raccontano alla gente onesta di Napoli che la criminalità organizzata possa essere combattuta risolvendo il fenomeno degli appalti pubblici o semplicemente potenziando gli organici e i poteri di polizia e magistratura è un falso. L'unica strada è quella da noi proposta: eliminare la partitocrazia".
Che significa in concreto?
"Il nostro programma di riforme non si risolve in nuove istituzioni partitocratiche così come sono proposte dagli altri partiti. Siamo i soli a voler passare al sistema di voto americano: una persona contro una persona, due o tre partiti al massimo, tutto il potere a chi governa, tutto il controllo all'opposizione. Non v'è assolutamente altra forma che possa liberarci da tutti gli altri attuali partiti. E senza questa riforma nessuna altra sarà realizzata".
Sostenete di voler combattere la criminalità. Cosa proponete di più e di diverso tra gli altri.
"Il nostro partito è il solo a voler attaccare alla base la forza della criminalità mafiosa e politica, i soli antiproibizionisti determinati e rigorosi sulla droga, per strappare alla criminalità decine di migliaia di miliardi ed un esercito crescente e disperato di tossicodipendenti. Per liberare anche la polizia e magistratura da quel 70% di pratiche che ne paralizza funzioni e impedisce di badare all'ordine pubblico e al funzionamento della giustizia. Siamo i soli a poter rivendicare in piena continuità le grandi lotte dei diritti civili e umani a partire da quelli del divorzio a quelli dell'aborto".