Dichiarazione di Marco PannellaSOMMARIO: Mentre in Jugoslavia la notizia del nuovo digiuno intrapreso da M. Pannella si è immediatamente diffusa, in Italia viene ignorata. La verità è che quei massacri "di stampo nazista" "vengono contemplati come una catastrofe naturale, non combattuti". "La sinistra italiana è in prima fila in questa sporca guerra e complicità nella guerra". Basti confrontare i "mesi" di dibattiti sulla guerra del Golfo e i "minuti" di dibatti sulla questione jugslava del TG3... Un nuovo pressante appello viene rivolto ai massmedia perché informino fuggiaschi e sofferenti che "non sono soli".
(NOTIZIE RADICALI agenzia, 8 maggio 1992)
"La notizia del nuovo digiuno (e delle iniziative nonviolente e parlamentari del Partito Radicale) da me iniziato ieri si è diffusa subito nell'intera ex-Jugoslavia, Belgrado compresa. In Italia, non fa notizia. Autorevoli giornali, i cui editorialisti pur vanno ora scrivendo che l'atteggiamento di Bruxelles e di Roma riprende quello, criminalmente irresponsabile, avuto nei confronti della resistibile ascesa del nazismo, del fascismo (e anche dello stalinismo), contribuiscono "naturalmente" (senza dolo: ed è più grave, fa più spavento) a ignorare, anzichè sostenere, queste nostre lotte, questi episodi di "resistenza".
C'è l'elezione del Presidente della Repubblica. C'è un magistrato che ha finalmente la capacità e l'onestà professionali di prendere atto giudiziariamente che il sistema partitocratico è, di per sè, storicamente, quello di una vera e propria associazione per delinquere, in senso tecnico-giuridico (e non come insulto). La tragedia ex-jugoslava, i massacri di stampo nazista, la scientificità dell'azione di Belgrado con cui si creano i presupposti per "grandi" Serbie, al prezzo di "grandi" Croazie, e dell'oppressione fascista e bolscevica di albanesi, di mussulmani, di bosniaci, di voivodini, l'ignominia della politica estera della CEE e del Governo italiano (in totale dispregio delle indicazioni parlamentari) vengono contemplati come una catastrofe naturale, non combattuti. La sinistra italiana è in prima fila in questa sporca guerra e complicità nella guerra. Confrontare i mesi di dibattiti continui sulla guerra del Golfo, e i minuti di dibattiti e di confronti politici del TG3 e delle sue più prestigiose rub
riche, ci mostra in modo preoccupante cosa avremmo da questa rete "liberal", a chiacchiere, il giorno in cui la consociazione RAI-TV si trasferisse in altre sedi del potere italiano.
Rivolgo un appello ai democratici, ai nonviolenti, ai parlamentari perchè sia possibile a coloro che muoiono, soffrono, sono oppressi, devono fuggire a centinaia di migliaia dalle loro case, a poca distanza dalle nostre frontiere, di apprendere che non sono soli, che non lo resteranno, che v'è una Resistenza in corso a Roma ed a Bruxelles contro l'azione nazista di "ripulimento etnico" in corso nell'ex-Jugoslavia".