SOMMARIO: "A Sarajevo come a Varsavia, contro la popolazione musulmana come contro quella ebrea ieri." La stampa, i partiti, i governanti italiani, la sinistra, il parlamento si fanno "complici politici, umani, giuridici...di queste 'bagatelle per un massacro'". E che fa il Vaticano? Occorre intervenire prima che Sarajevo diventi come Varsavia. In definitiva, i protagonisti della politica italiana dimostrano, col loro comportamento, come "senza transnazionalità, senza transpartiticità, senza nonviolenza personale e politica, tutto diviene alibi e vergogna". Annuncia che probabilmente passerà "ad uno sciopero della sete e della fame totale".
(NOTIZIE RADICALI agenzia, 9 maggio 1992)
A Sarajevo come a Varsavia, contro la popolazione musulmana come contro quella ebrea ieri. Popolazione colpevole solamente di essere bosniaca e musulmana. La stampa, i partiti, i governanti italiani, il parlamento si coprono di vergogna, complici politici, umani, giuridici, da un anno, di queste "bagattelle per un massacro".
Il Vaticano vuole condividere le responsabilità dei silenzi di allora? Bruxelles è la capitale di un'Europa che dobbiamo lasciare?
L'opera di "riorganizzazione etnica" non è altro che nazista, anche se Belgrado ha liquidato i nazi-bolscevichi militari, colpevoli di non sterminare con sufficiente energia e rapidità.
Mi auguro che la Croazia non segua l'esempio della viltà slovena o del cinismo che sembra prevalere a Lubiana. Mi auguro che non si lascino soli, in una tragedia, i democratici serbi, le popolazioni albanesi, le minoranze ungheresi e le altre.
Il regime di Belgrado, in tutte le sue componenti, è di criminali di guerra oltre che comuni.
La sinistra italiana, su questo fronte, è peggiore ancora della destra e del centro. Il solo Partito Radicale, e non solamente in Italia, si sta facendo carico, nella Comunità Europea, in circa venti parlamenti dell'est europeo - con iniziative sugli stessi teatri di guerra e di sterminio, con le iniziative nonviolente delle sue persone - di questa Resistenza al nazismo e alla complicità al nazismo, alla guerra di tutti, "pacifisti" inclusi, al solito.
Prima che Sarajevo diventi come Varsavia, o la sua parte musulmana come quella del ghetto di questa città - il che sta accadendo in queste ore - occorre intervenire, con misure adeguate e non con chiacchiere impudiche e complici.
Tangenti a Milano, elezioni presidenziali, ubriacatura politicistica di Partiti, Leghe, Movimenti, bianchi, rossi e verdi, dimostrano quanto senza transnazionalità, senza transpartiticità, senza nonviolenza personale e politica, tutto diviene alibi e vergogna di un universo di farisei e di ponzi pilati.
Non voterò, per quanto mi riguarda, per nessuno che resti silenzioso ed inoperoso in questi giorni; a "rischio" di non votare per nessuno.
Chiamo alla mobilitazione personale nonviolenta tutti i radicali italiani, senza onere di organizzazione per il Partito Radicale; che tempestino anche mass-media e partiti, scrivano, telegrafino, sottoscrivano, manifestino.
Se non avremo un intervento adeguato da parte del potere, fra alcuni giorni passerò ad uno sciopero della sete e della fame totale perché leggi e doveri siano rispettati e difesi.
MARCO PANNELLA