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Gruppo Abele - 1 giugno 1992
FONTI NORMATIVE E QUADRO SINTETICO DELLE LEGISLAZIONI EUROPEE

SOMMARIO: Le informazioni in merito alle leggi e provvedimenti in materia di droga dei paesi del Gruppo Pompidou apparse in appendice del volume ASPE DOSSIER - LE CITTA' EUROPEE E LA DROGA, edito dalle edizioni Gruppo Abele. Questo documento è stato presentato nel corso dei lavori del seminario »La droga in Europa: esperienze e legislazioni a confronto , organizzato a Torino da Magistratura Democratica del Piemonte e Valle d'Aosta e dal Gruppo Abele nei giorni 1 e 2 dicembre 1991.

Indice:

INTRODUZIONE di Carla Rossi

FONTI NORMATIVE E QUADRO SINTETICO DELLE LEGISLAZIONI EUROPEE

Premessa

Le leggi sulla droga nei paesi del "Gruppo Pompudou"

AUSTRIA, BELGIO, CIPRO, DANIMARCA, FINLANDIA, FRANCIA, EX GERMANIA FEDERALE, GRECIA, IRLANDA, ITALIA, LUSSEMBURGO, MALTA, OLANDA, NORVEGIA, PORTOGALLO, SPAGNA, SVEZIA, SVIZZERA , REGNO UNITO.

Traffico

AUSTRIA, BELGIO, CIPRO, DANIMARCA, FINLANDIA, FRANCIA, EX GERMANIA FEDERALE, GRECIA, IRLANDA, ITALIA, LUSSEMBURGO, MALTA, NORVEGIA, OLANDA, PORTOGALLO, REGNO UNITO, SPAGNA, SVEZIA, SVIZZERA.

Procedure speciali d'investigazione

AUSTRIA, BELGIO, CIPRO, FRANCIA, EX GERMANIA FEDERALE, IRLANDA, ITALIA, LUSSEMBURGO, MALTA, NORVEGIA, OLANDA, PORTOGALLO, SCOZIA, SPAGNA.

Penalizzazioni per abuso di droga

CIPRO, FINLANDIA, FRANCIA, EX GERMANIA FEDERALE, GRECIA, IRLANDA, ITALIA, LUSSEMBURGO, MALTA, NORVEGIA, OLANDA, PORTOGALLO, REGNO UNITO, SVEZIA, SVIZZERA.

L'approccio terapeutico

AUSTRIA, BELGIO, CIPRO, DANIMARCA, FINLANDIA, EX GERMANIA FEDERALE, GRECIA, IRLANDA, ITALIA, LUSSEMBURGO, MALTA, NORVEGIA, OLANDA, PORTOGALLO, REGNO UNITO, SPAGNA, SVEZIA, SVIZZERA.

POLITICHE EUROPEE IN TEMA DI TOSSICODIPENDENZA

[Appendice alla relazione sui programmi nazionali per la riduzione del consumo di droga nella Comunità Europea (comunicazione dell'8 novembre 1990 al Consiglio ). I paesi citati sono quelli di cui sono riportate le esperienze nel primo capitolo.]

FRANCIA

Azioni a livello nazionale, Azioni a livello locale, Entità e origine delle sovvenzioni, Tendenze e livelli della tossicodipendenza, Prevenzione, Trattamento e reinserimento, Statistiche ed epidemiologia, Formazione del personale, Ricerca.

GERMANIA

Azioni a livello locale, Entità e origine delle sovvenzioni, Tendenze e livelli della tossicodipendenza, Prevenzione, Trattamento e reinserimento, Statistiche ed epidemiologia, Formazione del personale, Ricerca.

ITALIA

Azioni a livello nazionale, Azioni a livello locale, Entità e origine delle sovvenzioni, Tendenze e livelli della tossicodipendenza, Prevenzione, Trattamento e reinserimento, Statistiche ed epidemiologia, Formazione del personale, Ricerca.

PAESI BASSI

Azioni a livello nazionale, Azioni a livello locale, Entità e origine delle sovvenzioni, Tendenze e livelli della tossicodipendenza, Prevenzione, Trattamento e reinserimento, Statistiche ed epidemiologia, Formazione del personale, Ricerca.

PORTOGALLO

Azioni a livello nazionale, Azioni a livello locale, Tendenze e livelli della tossicodipendenza, Prevenzione, Trattamento e reinserimento, Statistiche ed epidemiologia, Formazione del personale, Ricerca.

REGNO UNITO

Azioni a livello nazionale, Azioni a livello locale, Entità e origine delle sovvenzioni, Tendenze e livelli della tossicodipendenza, Prevenzione, Trattamento e reinserimento, Statistiche ed epidemiologia, Formazione del personale, Ricerca.

SPAGNA

Azioni a livello nazionale, Azioni a livello locale, Tendenze e livelli della tossicodipendenza , Prevenzione, Trattamento e reinserimento, Statistiche ed epidemiologia, Formazione del personale, Ricerca.

(ASPE DOSSIER - LE CITTA' EUROPEE E LA DROGA, edito dalle edizioni Gruppo Abele, giugno 1992 - ripubblicato in CORA-STAMPA ALTERNATIVA "millelire", novembre 1992)

Introduzione di Carla Rossi

Nel presente volume di documenti abbiamo voluto ripubblicare le informazioni in merito alle leggi e provvedimenti in materia di droga dei paesi del Gruppo Pompidou apparse in appendice del volume ASPE DOSSIER - LE CITTA' EUROPEE E LA DROGA, edito dalle edizioni Gruppo Abele.

Come si vede sono notevoli le differenze sia in merito alle legislazioni, sia per quanto riguarda i diversi tipi di interventi. C'è da osservare comunque che quanto riportato si riferisce a quello che è previsto nelle diverse leggi, ma non necessariamente ciò che è previsto è anche attuato.

Un esempio per tutti. Nella scheda relativa all'Italia si dice, nel punto Statistiche ed epidemiologia:

"Agli Osservatori epidemiologici regionali pervengono le segnalazioni relative ai soggetti in trattamento che vengono fornite dai centri di assistenza e dai medici. Questi dati vengono elaborati a livello centrale dal Ministero della Sanità."

Si sa per certo che:

1) - solo in alcune regioni sono stati istituiti gli Osservatori regionali;

2) - solo alcuni Osservatori regionali - tra questi quello del Lazio - hanno istituito il sistema informativo sulle tossicodipendenze di cui sopra.

Premessa

Il Gruppo Pompidou (Gruppo di cooperazione in materia di lotta contro l'abuso e il traffico illecito di stupefacenti) fu fondato nel 1971 per iniziativa dell'allora Presidente francese. Dal 1980 opera in collaborazione con il Consiglio d'Europa. Il Gruppo promuove ricerche su tutti i temi legati al traffico e all'uso di sostanze stupefacenti, e svolge un ruolo di coordinamento delle politiche sulla droga a livello europeo.

I Paesi che attualmente aderiscono al Gruppo Pompidou sono: Austria, Belgio, Cipro, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Regno Unito.

Nell'aprile del 1991 il Gruppo Pompidou pubblica un documento in cui vengono messe a confronto le legislazioni in materia di traffico ed uso di sostanze stupefacenti nei Paesi membri del Gruppo stesso.

Presentiamo qui una sintesi del documento, le cui notizie legislative sono aggiornate al giugno del 1990. La parte riguardante la legislazione italiana è stata aggiornata da Susanna Ronconi del Gruppo Abele che ha curato la pubblicazione del volume.

Il testo integrale del documento del Gruppo Pompidou - in lingua francese e inglese - nonché il testo delle tre Convenzioni Internazionali citate sono reperibili presso il Centro studi e documentazione del Gruppo Abele, via Giolitti 21, 10123 - Torino.

LE LEGGI SULLA DROGA NEI PAESI DEL GRUPPO POMPIDOU

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AUSTRIA

Legge federale sugli stupefacenti, 18.9.1951, riformata nel 1971, 1974, 1978, 1980 e 1985

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BELGIO

Legge del 24.2.1921 sulle sostanze stupefacenti, velenose, tranquillanti, disinfettanti e antisettiche, ampiamente riformata il 9.7.1925

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CIPRO

Legge sulla droga e le sostanze psicotrope n.29 del 1977, riformata nel 1983

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DANIMARCA

Legge sulle sostanze stupefacenti del 24.5.1955, modificata nel 1965, 1969 e 1982. Inoltre, le sezioni 191 e 191a del Codice penale

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FINLANDIA

Legge sulle sostanze stupefacenti del 21.1.1972, modificata nel 1987

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FRANCIA

Legge del 31.12.1970 sulla prevenzione dell'abuso ed il traffico di sostanze stupefacenti, nonché dell'uso di sostanze tossiche, riformata in senso restrittivo nel 1986 e 1987

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EX GERMANIA FEDERALE

Legge sul traffico di stupefacenti del 28.7.1981, modificata nel 1984, '86 '87

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GRECIA

Legge n.743 del 1.12.1970. Nuova legge sugli stupefacenti del 7.8.1987

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IRLANDA

Legge sull'abuso di stupefacenti del 16.5.1977, modificata in senso restrittivo nel 1984

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ITALIA

Legge n.685 del 1975, riformata nel 1990, legge n.162, poi inclusa nel T.U. del 9 ottobre 1990

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LUSSEMBURGO

Legge del 19.2.1973 sulla vendita di farmaci e la prevenzione della tossicodipendenza modificata dalle leggi del 1987 e 1989

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MALTA

Legge sulle sostanze pericolose del 1.9.1939, riformata nel 1975 ed ulteriormente modificata dalla legge n.8 del 1986

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OLANDA

Legge del 23.6.1976 sull'oppio ed altre sostanze, modificata nel 1985

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NORVEGIA

Il paragrafo 162 del Codice penale sanziona produzione, traffico, importazione, distribuzione, vendita di sostanze stupefacenti, nonché i guadagni illeciti derivanti dal traffico di droghe. La legge n.5 del 20.6.1964 interviene su farmaci e sostanze tossiche, definendo precise tabelle sulle diverse sostanze

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PORTOGALLO

Decreto del 13.12.1983

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REGNO UNITO

Legge sull'abuso di stupefacenti, completata dalla legge sul traffico, del 1986, legge scozzese del 1987 e legge sulla cooperazione internazionale contro il narcotraffico del 1990

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SPAGNA

Legge del 23.6.1983 (meno repressiva della legislazione precedente) modificata dalla riforma del 1988, che ha nuovamente aumentato la penalizzazione

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SVEZIA

Legge sui narcotici dell'8.3.1968, profondamente modificata dalla legge del 19.5.1988

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SVIZZERA

Legge federale del 3.10.1951, ampiamente modificata dalla legge del 20.3.1975

TRAFFICO

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AUSTRIA

La legislazione considera reati la produzione, l'importazione, l'esportazione, la distribuzione e li punisce con la pena di 5 anni di reclusione, 3 anni sono invece previsti per l'acquisto o il possesso di grosse quantità per la distribuzione. Non viene fatta distinzione tra i tipi di sostanze e sono previste pene di 6 mesi per l'istigazione al consumo e di 3 anni per lo stesso reato verso i minori. Per il possesso di quantità ad uso personale e per il traffico di piccole quantità vengono concesse delle attenuanti, mentre aggravanti sono previste per i casi di partecipazione ad associazioni criminali.

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BELGIO

Da 3 mesi a 5 anni di reclusione e/o ammenda per l'importazione, l'esportazione, il trasporto, il possesso, la fabbricazione, la distribuzione, l'acquisto e la vendita, senza alcuna distinzione tra i tipi di sostanze. Sono concesse esenzioni dalla pena nei casi di collaborazione con la giustizia per quanto concerne pene minori, mentre si prevedono aggravanti che vanno dai 10 ai 15 anni di lavoro coatto per il traffico rivolto a minori della fascia 12-16 anni.

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CIPRO

Questo paese, così come Spagna, Irlanda e Regno Unito, attua distinzioni tra i diversi tipi di droghe. Sono previste pene di 2 anni o ammende per l'importazione e l'esportazione, 14 anni o ammenda per la produzione e per la fornitura, 7 anni o ammenda per il possesso, 14 anni o ammenda per la coltivazione di cannabis e per reati relativi all'oppio, 14 anni o ammenda per il possesso e la direzione di stabilimenti dove si produce droga. Per quanto concerne eventuali aggravanti o attenuanti queste vengono valutate caso per caso senza essere previste specificamente dalla legge. Sono invece puniti i reati di guida in stato di ubriachezza (1 anno), la disobbedienza da parte dei medici delle istruzioni avute per il controllo dell'uso di droga dei loro utenti (2 anni), l'ingiustificata prescrizione medica (fino a 14 anni).

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DANIMARCA

Importazione, esportazione, fabbricazione, acquisto, possesso, produzione vengono punite con ammende o carcerazione fino a 10 anni, mentre 6 anni sono previsti per coloro che beneficiano dei profitti del traffico internazionale. Una particolarità della legislazione di questo paese è che per i recidivi la pena viene aumentata della metà, mentre altri tipi di aggravanti sono imposte nei casi di grandi quantità, di grandi profitti, di rilevanti quantità di droghe considerate molto pericolose e nei casi in cui si sia messa in pericolo la salute di un elevato numero di persone (fino a 15 anni). Si attenuano invece i provvedimenti, con semplici ammonimenti di preavviso, per la detenzione di cannabis per uso personale o piccola distribuzione solo però nel caso in cui non si abbiano precedenti dello stesso tipo.

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FINLANDIA

Una pena massima di 2 anni o ammenda adeguata puniscono l'importazione, l'esportazione, la fabbricazione, il trasporto, l'offerta, la vendita, l'acquisto, la distribuzione ed il possesso. Due anni sono previsti per i beneficiari dei profitti del traffico, mentre costituiscono aggravanti il possesso di grandi quantità, il commercio in larga scala e la particolare pericolosità delle sostanze (fino a 10 anni).

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FRANCIA

Sono puniti, con pene che vanno da 2 a 10 anni di reclusione senza distinzione tra i vari tipi di droga, la coltivazione, il trasporto, il possesso, l'offerta, l'acquisto ed il riciclaggio di denaro creato dai profitti del traffico. L'istigazione al consumo prevede pene varianti da 1 a 5 anni e ammenda, mentre i professionisti (medici, farmacisti) che compilano false ricette o che prescrivono l'uso di sostanze senza che vi sia un reale bisogno terapeutico subiscono pene varianti tra i due e i dieci anni. Vengono considerate aggravanti l'associazione (10-20 anni), l'essere recidivo (raddoppio della pena), ed il fare uso personale di droghe quando si è impegnati in strutture educative o nei servizi. Le pene sono più leggere invece nei casi di dosi per uso personale o di collaborazione dopo l'arresto. Fino dal 1987 la Francia prevede inoltre la possibilità di confiscare tutti o parte dei beni e delle proprietà dei condannati.

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EX GERMANIA FEDERALE

Produzione, trasporto, importazione, esportazione, messa in circolazione, transito, acquisto, possesso vengono considerati reati e sono punibili con una pena massima di quattro anni o ammenda adeguata, considerando tutte le droghe allo stesso livello. Quattro anni anche per i reati di istigazione al consumo attraverso pubblicità di ogni tipo, per la prescrizione dell'uso di droghe da parte di professionisti (medici, psichiatri, dentisti) senza che ne vengano specificate motivazioni e metodo di applicazione, mentre pene comprese tra 1 e 5 anni sono inflitte a chi viene sorpreso a guidare sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Il traffico che avviene attraverso organizzazioni criminali prevede pene aggravanti da 2 a 15 anni, così come costituiscono aggravanti la vendita a minori, la morte dell'acquirente, l'importazione di grandi quantità. Pene più miti invece nei casi di modiche quantità per uso personale e di collaborazione con la polizia.

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GRECIA

Un minimo di 10 anni e un massimo di 20 per l'esportazione, l'importazione, l'offerta, la vendita, il possesso, la produzione, la preparazione e la coltivazione, 15 anni per il traffico in scuole e in centri militari, 10 anni per ingiustificate prescrizioni mediche. Con 3 anni viene punita la guida sotto effetto di droghe, mentre si considerano aggravanti l'associazione a delinquere, la recidività, il beneficiare dei profitti del traffico, l'istigazione verso i minori, e sono punite con l'ergastolo. Si prevedono lievi diminuzioni della pena nel caso di piccolo commercio da parte dei tossicodipendenti.

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IRLANDA

In questo paese si attua una distinzione tra droghe pesanti e droghe leggere. Rispetto a queste ultime la legislazione prevede 7 anni o ammenda per il traffico di cannabis, mentre per il traffico, la produzione, la fabbricazione, la preparazione, l'offerta, la distribuzione, il trasporto, l'importazione, l'esportazione ed il possesso ai fini di vendita di droghe pesanti è previsto l'ergastolo. La coltivazione di oppio e cannabis viene punita con 14 anni e/o ammenda, così come tutte le possibili infrazioni dei professionisti (medici, farmacisti ecc.). Con 3 anni e/o ammende si puniscono il possesso e l'uso di false prescrizioni mediche.

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ITALIA

La legislazione italiana opera una differenziazione tra le diverse sostanze psicotrope che vengono raggruppate in sei tabelle di classificazione approvate dal Ministro della Sanità.

La coltivazione, produzione, raffinazione e vendita, ed anche la semplice detenzione di quantità eccedenti la misura definita "dose media giornaliera", di cocaina, sostanze oppioderivate e altre droghe cosiddette "pesanti" è punita con la reclusione da 8 a 20 anni e con la multa da 50 a 500 milioni di lire. Per cannabis e hashish la pena prevista è da 2 a 6 anni e la multa da 10 a 150 milioni. Nel caso il reato - in quanto a mezzi, modalità e circostanze - venga definito di "lieve entità" si applica una pena da 1 a 6 anni ed una multa da 5 a 50 milioni per le droghe cosiddette "pesanti", e da 6 mesi a 4 anni e multa da 2 a 20 milioni per le droghe cosiddette "leggere". Le stesse pene sono diminuite, dalla metà ai due terzi, per l'autore di reato che collabori concretamente con l'autorità giudiziaria. Quando il commercio di sostanze psicotrope è commesso da tre o più persone in concorso tra loro, con specifico carattere di associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti, la pena prevista è la re

clusione non inferiore ai 20 anni, per chi promuove e dirige l'associazione e non inferiore a 10 anni per chi vi partecipa; tali pene vengono ulteriormente aumentate nel caso l'associazione disponga di armi e se gli associati sono in numero superiore a nove.

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LUSSEMBURGO

Da 1 a 5 anni di prigione per l'importazione, l'esportazione, la fabbricazione, il trasporto, l'acquisto, la vendita, il possesso ed il rifornimento. Stesso tipo di pena per i reati di istigazione e di pubblicità al consumo, per quelli di prescrizione medica senza reale bisogno terapeutico, e per la guida sotto effetto di sostanze stupefacenti. Pene aggravate sono previste per l'istigazione di minori all'uso di droga (10 anni), per l'aver causato danni psichici permanenti (20 anni) o la morte (ergastolo). Attenuazioni della pena sono previste solo nei casi di collaborazione con la polizia.

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MALTA

La legislazione prevede pene varianti tra i 4 e i 20 anni per i casi ritenuti gravi rispetto all'importazione, l'esportazione, la coltivazione, la vendita, la fabbricazione, la distribuzione ed il possesso. Per reati di istigazione all'uso, di vendita in altro stato si attuano pene da 1 a 10 anni e/o ammenda, mentre per l'uso e la prescrizione di false ricette mediche sono previste pene che variano da 6 mesi a 5 anni. Il possesso di piccole quantità per uso personale è punito con un ammenda, e sono previste riduzioni di un terzo o di metà della pena per i casi di collaborazione con la polizia.

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NORVEGIA

La legge norvegese stabilisce un minimo di pena di 14 giorni senza prevederne un massimo per i casi di traffico, produzione, importazione, esportazione, distribuzione, infrazioni della regolamentazione sui narcotici. Per quanto concerne il riciclaggio del denaro creato dai profitti del traffico sono previsti 2 anni, 10 anni per i casi ritenuti gravi e 21 anni per i casi molto gravi. La guida sotto effetto di droghe viene punita con 1 anno e ammenda, mentre la distribuzione di false prescrizioni mediche prevede pene comprese i 2 e i 5 anni o ammenda. Il traffico di grandi quantitativi è considerato un'aggravante che viene punita con pene fino ad un massimo di 21 anni.

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OLANDA

La legislazione olandese distingue un traffico internazionale e traffico nazionale, e tra droghe pesanti (oppiacei, cocaina, eroina) e droghe leggere (cannabis). In merito a questa differenziazione sono previste pene di 2 anni per il traffico nazionale di droghe leggere, 8 anni per il traffico nazionale di droghe pesanti, 4 anni per il traffico internazionale di droghe leggere e 12 anni per il traffico internazionale di droghe pesanti. Il possesso e la vendita di cannabis non è considerato reato fino alla quantità di 30 grammi, al di sopra di questa è prevista una pena di 1 mese e/o un'ammenda. I casi di recidività costituiscono aggravanti fino ad un massimo di 16 anni, mentre l'istigazione all'uso è punita con pene che variano da 1 a 12 anni.

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PORTOGALLO

La differenziazione tra i tipi di droghe e tipi di traffico varia da quella olandese in quanto non distingue il traffico internazionale da quello nazionale bensì il traffico di grandi quantità da quello di piccole quantità. La distinzione tra i tipi di sostanze si basa sulle tabelle contenute nelle Convenzioni internazionali del 1961 e del 1971 che prendono in considerazione la pericolosità della sostanza, l'intensità dei sintomi ed il grado di dipendenza che questa provoca. Le pene previste sono da 6 a 12 anni per il traffico in larga quantità di narcotici e psicofarmaci che rientrano nelle tabelle I, II e III, da 2 a 4 anni per il traffico in larga scala di sostanze comprese nella tabella IV, mentre per quanto riguarda il traffico di piccole quantità si prevedono pene di 1 anno per le sostanze comprese nella tabella IV e varianti tra l'uno e i quattro anni per narcotici e sostanze che rientrano nelle tabelle I, II, e III. Vengono considerate aggravanti l'associazione a delinquere (maggiorazione di un quart

o della pena). L'essere a capo di queste organizzazioni (da 12 a 18 anni), l'uso di documenti falsi (maggiorazione di un quarto). L'istigazione all'uso è punita con pene da 1 a 3 anni, mentre la pena viene ridotta nei casi di traffico di piccole quantità per uso personale.

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REGNO UNITO

Questa legislazione prevede una tripla classificazione che divide le sostanze rispetto alla loro nocività, basandosi sulle tabelle delle Convenzioni internazionali del 1961 e del 1971: la classe A comprende le sostanze più dannose (tabella I), la classe B è costituita dalle sostanze meno dannose (tabelle II e III), la classe C prende in considerazione le sostanze solo lievemente dannose (tabella IV). Per la produzione, il possesso ed il rifornimento per il traffico sono previste pene di carcerazione a vita più elevatissime ammende per la classe A, 14 anni più ammende per la classe B, e 7 anni più ammende per la classe C. Il Regno Unito è l'unico paese dove la fornitura di solventi a minori di 18 anni è punibile con 6 mesi di carcere e/o ammenda, mentre l'istigazione al consumo prevede pene che variano da 6 mesi a 6 anni. Le contravvenzioni dei regolamenti da parte di professionisti (medici, farmacisti, dentisti) sono punite con 14 anni o ammenda per le classi A e B e con 5 anni o ammenda per la classe C. Ris

petto al riciclaggio del denaro proveniente dal traffico della droga la pena è di 14 anni (valore massimo) o ammenda. Il Regno Unito, così come l'Irlanda e Malta, non prevede aggravanti in quanto ha già una legislazione molto severa con l'ergastolo come punta massima. La legge dell'86 prevede la confisca di tutti i beni per i quali si sia accertato il legame con il traffico di droga, e, sempre rispetto a questo problema il Regno Unito rientra in una serie di accordi bilaterali per i quali è possibile la confisca di beni in altri paesi.

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SPAGNA

La legislazione spagnola distingue tra droghe pesanti e droghe leggere (cannabis e derivati). Per quanto concerne la coltivazione, la fabbricazione, il traffico ed il possesso di droghe leggere la pena varia da 4 mesi a 4 anni, per le droghe pesanti è invece compresa tra i 2 e gli 8 anni. Si considerano aggravanti le recidività, la fornitura a minori, la partecipazione ad organizzazioni criminali, il traffico di grandi quantità, la sofisticazione e la manipolazione di sostanze, l'essere professionista (medico, farmacista), e sono punite con pene da 6 mesi a 6 anni per le droghe leggere, e da 6 a 14 anni per le droghe pesanti. I reati considerati molto gravi e l'essere a capo di un'organizzazione criminale vengono puniti con pene da 10 a 17 anni per le droghe leggere e da 14 a 23 anni per le droghe pesanti.

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SVEZIA

Produzione, fabbricazione, offerta, vendita e possesso sono punite con un massimo di 3 anni, mentre il contrabbando, l'importazione e l'esportazione prevedono pene di 3 anni per i reati considerati ordinari e da 2 a 10 anni invece per quelli considerati gravi. La guida sotto effetto di sostanze stupefacenti è punita con un massimo di 1 anno, da 3 a 10 anni invece si prevedono nei casi di trasferimento dei proventi del traffico. Si considerano aggravanti l'associazione a delinquere, le grandi quantità, la nocività della sostanza e il recidivismo (incremento della pena fino ad un massimo di 14 anni).

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SVIZZERA

Tre anni di prigione e ammenda vengono inflitti nei casi di coltivazione, fabbricazione, importazione, esportazione, offerta, distribuzione, vendita, acquisto, prescrizioni illegali, possesso. La legislazione svizzera attua una distinzione tra l'istigazione pubblica (3 anni e ammenda) e l'istigazione privata (3 mesi e ammenda). Risultano aggravanti l'associazione a delinquere e l'ottenimento di grandi profitti.

PROCEDURE SPECIALI D'INVESTIGAZIONE

Alcuni Paesi hanno sentito la necessità di adottare misure legislative addizionali per coadiuvare l'investigazione sul traffico.

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AUSTRIA

E' ammessa la perquisizione di persone e bagagli alle frontiere.

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BELGIO

Il Re può dare poteri di polizia criminale a ufficiali designati che, a loro volta, possono prendere provvedimenti non confutabili come perquisizioni o accertamenti di vario tipo.

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CIPRO

La polizia investigativa può praticare perquisizioni corporali o di locali e attuare arresti provvisori preventivi.

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FRANCIA

Ha esteso la possibilità di effettuare perquisizioni anche nelle ore notturne e ha raddoppiato la durata massima del fermo di polizia portandolo a 4 giorni. E' prevista la possibilità di effettuare perquisizioni corporali ai posti di frontiera. Il limite temporale per il procedimento giudiziario è esteso da 3 a 10 anni, in questo modo il reato per droga è parificato a quello criminale.

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EX GERMANIA FEDERALE

Le misure speciali previste sono le seguenti: confisca di beni, sopralluoghi, perquisizioni, interrogatori, arresti provvisori e custodie cautelari.

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IRLANDA

La polizia ha la possibilità di effettuare perquisizioni senza avere ordini dal tribunale e arresti senza giustificazioni.

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ITALIA

Oltre alla possibilità di diminuire sensibilmente la pena al reo che collabori in modo concreto e decisivo alle indagini, la legislazione italiana prevede la possibilità per la polizia giudiziaria di effettuare acquisti simulati di droga al fine di acquisire elementi di prova e, per la stessa finalità, di ritardare od omettere provvedimenti di cattura, di arresto o di sequestro. E' previsto il potere di perquisire navi ed aerei sospetti di essere adibiti al trasporto di stupefacenti anche in acque e spazi aerei extra-territoriali e a carico di navi o aeromobili appartenenti ad altri Paesi. Ogni tipo di perquisizione ed ispezione ad opera della polizia giudiziaria, quando ricorrano situazioni giudicate d'urgenza, può essere effettuato anche in assenza di previa autorizzazione dell'Autorità giudiziaria.

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LUSSEMBURGO

Il ministro della Sanità può designare ufficiali speciali che acquisiscono lo status di ufficiali di polizia criminale e quindi il potere di ordinare perquisizioni di ogni tipo.

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MALTA

Sono ammessi l'arresto senza giustificazione e la custodia di polizia fino a 20 giorni.

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NORVEGIA

La legge prevede la possibilità per la polizia di effettuare controlli telefonici durante le investigazioni sul traffico. Fino dal 1988 inoltre la polizia può controllare la posta mandata in Norvegia in ordine a perquisizioni contro il traffico, e può effettuare la confisca dei beni.

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OLANDA

Le misure speciali di investigazione riguardano essenzialmente il grande traffico internazionale di droga pesante, mentre le investigazioni sul traffico e l'uso di droga leggera vengono considerate di minor importanza.

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PORTOGALLO

La polizia criminale ha il potere di effettuare perquisizioni corporali, di abitazioni e locali e in qualsiasi luogo pubblico sospetto. Banche e altre attività finanziarie non possono rifiutarsi di dare alla polizia tutte le informazioni necessarie e nemmeno possono evitare di sottoporsi a controlli.

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SCOZIA

In Scozia, dove vige un sistema giudiziario criminale speciale, la custodia di polizia può essere estesa ad 8 giorni e sono possibili perquisizioni corporali, di abitazioni, di locali di ogni tipo e controlli sulle attività, come del resto in tutto il Regno Unito.

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SPAGNA

E' stato creato nel 1988 l'Ufficio ministeriale speciale per la prevenzione e la repressione del traffico di sostanze stupefacenti che ha poteri speciali.

PENALIZZAZIONI PER ABUSO DI DROGA

Così come il traffico anche il consumo prevede pene diverse per i vari Paesi e diverse ipotesi di aggravanti e attenuanti.

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CIPRO

Il possesso di droghe classificate nelle tabelle A e B è punito con pene massime di 7 anni o ammende, il possesso di droghe che rientrano nella classe C è punito con un massimo di 5 anni o ammenda, i reati relativi all'oppio prevedono pene massime di 14 anni o ammende.

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FINLANDIA

L'uso è punito con una pena massima di 2 anni o ammenda.

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FRANCIA

Pene che variano da 2 mesi a 1 anno o ammende sono previste per l'uso di droga.

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EX GERMANIA FEDERALE

Il tribunale non punisce i casi di possesso (o produzione, coltivazione, importazione, esportazione, ecc.) di droghe per uso personale solo nei casi di quantità minime.

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GRECIA

Si attua una distinzione tra consumatore e tossicodipendente così che quest'ultimo sia esentato dalle pene previste per il consumo.

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IRLANDA

Il possesso per uso personale è punito con 7 anni per quanto riguarda la droga pesante e con 3 anni o ammenda per la droga leggera.

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ITALIA

La legge italiana dichiara vietato l'uso personale di sostanze stupefacenti o psicotrope. Le sanzioni previste sono di due tipi: uno amministrativo e l'altro penale. Chiunque detenga, per farne uso personale, una quantità di sostanze non eccedenti la quantità di principio attivo, definita "dose media giornaliera" (nel caso di superamento di tale quantità scattano le pene previste per il traffico) e stabilita con apposite tabelle dal ministro della Sanità, è sottoposto alla sospensione della patente di guida, del passaporto, del porto d'armi e del permesso di soggiorno per un periodo da 2 a 4 mesi, nel caso di droghe cosiddette "pesanti" e da 1 a 3 mesi, nel caso di droghe cosiddette "leggere". Se l'Autorità preposta all'emanazione delle sanzioni amministrative - il Prefetto - ritiene che la persona in oggetto si asterrà nel futuro dal consumare droghe, per una sola volta, non commina la sanzione. Il procedimento sanzionatorio è pure sospeso nel caso in cui l'interessato richieda di essere sottoposto a progra

mma terapeutico ed il Prefetto ne ravvisi l'opportunità. Nel caso l'interessato interrompa per due volte il programma terapeutico o non si presenti innanzi al Prefetto, viene deferito all'Autorità giudiziaria che stabilisce nuovi obblighi (ad es.: divieto di lasciare l'abitazione in certi orari, divieto di uscire dal Comune di residenza, ecc.). Nel caso di violazione di tali obblighi o in quello di terza segnalazione all'Autorità amministrativa il contravventore è punito con l'arresto sino a tre mesi o con l'ammenda sino a 5 milioni di lire.

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LUSSEMBURGO

Viene punito il possesso con pene varianti tra i 3 mesi e i 3 anni, nei casi in cui non si registrino precedenti la pena viene commutata in semplice richiamo scritto o orale.

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MALTA

Il possesso è punito semplicemente con ammende.

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NORVEGIA

Ogni droga posseduta in piccole quantità considerate strettamente per uso personale comporta ammende o pene fino ad un massimo di 6 mesi.

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OLANDA

Il possesso di droghe pesanti è punito con ammenda o con 1 anno di carcerazione.

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PORTOGALLO

La legislazione è clemente con i consumatori occasionali e non punisce l'uso al di sotto dei 21 anni di età nei casi senza precedenti dello stesso tipo.

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REGNO UNITO

Il possesso di sostanze che rientrano nella classe A è punito con 7 anni o ammende, nei casi di sostanze della classe B si prevedono 5 anni o ammenda, mentre per le sostanze della classe C le pene sono di 2 anni o ammenda. 14 anni vengono invece inflitti per il reato di fumo di oppio.

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SVEZIA

Il possesso per uso personale è punito con sola ammenda se si accerta che non vi sia concorso in attività di traffico. Sono previste esenzioni dalle pene per l'abuso di droga nei casi in cui il soggetto sia già sottoposto a trattamento.

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SVIZZERA

L'uso personale ed il possesso sono puniti con 3 mesi di reclusione e ammenda solo però nei casi in cui non si consideri la situazione rientrante nella casistica del traffico.

L'APPROCCIO TERAPEUTICO

Il trattamento terapeutico può essere imposto oppure scelto volontariamente dai soggetti puniti per i vari reati relativi alle sostanze stupefacenti e può sostituire o affiancare la pena.

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AUSTRIA

La legislazione rispetto a questo tipo di intervento considera il trattamento terapeutico una misura alternativa alla pena che può anche interromperne l'esecuzione a condizione però che il tossicodipendente si sottoponga a regolari cure mediche. Il medico deve riferire all'ufficio ministeriale le motivazioni, i metodi di applicazione e l'andamento del trattamento così che sia poi lo stesso ufficio a prendere ogni tipo di decisione. Il trattamento terapeutico può essere adottato nei casi di possesso di piccole quantità di droga per uso personale.

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BELGIO

La sospensione della sentenza o il suo cambiamento sono possibili nei casi di consumo di droga che escludano ogni tipo di commercio. In questi casi si adotta il trattamento terapeutico.

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CIPRO

Il trattamento terapeutico volontario è attuabile sia in strutture private che in strutture statali.

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DANIMARCA

E' il Ministero della Giustizia che decide quando è possibile un trattamento terapeutico temporale oppure che abbia la durata della sentenza.

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FINLANDIA

Questo paese non prevede trattamento terapeutico in quanto non esistono misure legislative specifiche che criminalizzino il tossicodipendente.

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EX GERMANIA FEDERALE

Il trattamento volontario è possibile all'interno di strutture di cura sanitaria. Il tribunale può sospendere la sentenza per un periodo variante tra i 2 ed i 5 anni quando la pena è inferiore ad 1 anno e, in particolari circostanze, quando è inferiore ai 2 anni. Se il trattamento avviene in strutture particolarmente rigide il periodo può essere ridotto a due terzi del tempo necessario, in questi casi è il tribunale a decidere.

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GRECIA

Il tossicodipendente punito per qualche reato può essere sottoposto a trattamento forzato in "strutture correttive di carattere terapeutico". Se il soggetto è ritenuto non responsabile delle sue azioni viene mandato in adeguate strutture ospedaliere. Non è prevista la durata del periodo del trattamento ma si decide di volta in volta a seconda dei casi.

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IRLANDA

E' prevista la detenzione preventiva in strutture di trattamento terapeutico obbligatorio.

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ITALIA

La legislazione italiana prevede che le pene detentive per i reati legati allo stato di tossicodipendenza siano scontate in strutture carcerarie idonee allo svolgimento di programmi terapeutici. Per il soggetto tossicodipendente, trovato in possesso di una quantità non superiore alla cosiddetta "dose media giornaliera", che accetti di essere sottoposto a programma terapeutico è prevista la sospensione della sanzione penale o amministrativa; alla persona tossicodipendente condannata, per reati connessi al proprio stato, ad una pena non superiore a 3 anni l'esecuzione della stessa può essere sospesa per 5 anni, qualora la persona sia sottoposta od abbia in corso un programma terapeutico e socio-riabilitativo. Se il condannato termina il programma e, nei cinque anni successivi, non commette alcun reato, la pena viene estinta.

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LUSSEMBURGO

Le persone sospette di far uso di droga vengono sottoposte a controlli medici. Se il risultato è positivo e questi rifiutano di sottoporsi volontariamente al trattamento terapeutico vengono mandati in strutture specializzate per il trattamento obbligato per un periodo di durata stabilita dal tribunale.

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MALTA

Il tribunale può imporre il trattamento obbligatorio al posto della pena se l'incriminato non è coinvolto in traffico.

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NORVEGIA

La legge prevede che, su richiesta della direzione del Ministero della Sanità, autorità mediche e polizia sono obbligate a fornire informazioni sull'abuso di droga. Se c'è il sospetto di un crimine commesso è la direzione del Ministero a fornire informazioni alla polizia. Rispetto ai reati relativi alla droga viene data la possibilità di scegliere un trattamento terapeutico.

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OLANDA

Non essendo penalizzato il consumo in piccole quantità e non essendo criminalizzato il tossicodipendente, la legislazione olandese non prevede misure terapeutiche, anche se poi, in realtà esistono molte misure di prevenzione ed il trattamento terapeutico è di tipo volontario, soprattutto con l'aiuto di associazioni private.

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PORTOGALLO

In questo paese i tossicodipendenti che rifiutano il trattamento volontario vengono sottoposti a trattamento terapeutico obbligatorio in strutture adeguate per un massimo di 1 anno. Il personale medico deve relazionare al tribunale ogni tre mesi sull'andamento del trattamento, così che lo stesso tribunale possa decidere se continuarlo oppure no.

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REGNO UNITO

La legislazione del Regno Unito prevede la possibilità che l'accusato venga sottoposto a trattamento terapeutico per diminuire la sua dipendenza dalla sostanza; questo è obbligato a sottoporsi al trattamento stesso.

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SPAGNA

E' prevista la sospensione della sentenza nei casi di soggetti incensurati e condannati ad una pena inferiore a 2 anni per essere sottoposti a trattamento terapeutico.

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SVEZIA

E' stato introdotto un sistema di trattamento obbligatorio della durata massima di 6 mesi che, su ordine del tribunale, viene applicato nei casi gravi, quando cioè si considera il soggetto pericoloso per sé e per gli altri.

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SVIZZERA

E' prevista la possibilità di sospendere la pena per un periodo di 2 anni nei quali il soggetto viene sottoposto a trattamento terapeutico.

POLITICHE EUROPEE IN TEMA DI TOSSICODIPENDENZA

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FRANCIA

Azioni a livello nazionale

Le autorità nazionali sono pienamente competenti in materia di definizione delle azioni di prevenzione, terapia e recupero, nonché di finanziamento delle strutture specializzate nell'assistenza ai tossicomani. Una delegazione generale per la lotta contro la droga si incarica del coordinamento generale delle azioni del settore

Azioni a livello locale

I dipartimenti sono responsabili della prevenzione dei problemi di disadattamento giovanile. Gestiscono e finanziano club e gruppi incaricati della prevenzione in cui si affronta il problema della tossicomania. Nel quadro della prevenzione della delinquenza, che è di competenza dei sindacati per la loro responsabilità in materia di mantenimento dell'ordine pubblico, e nel quadro delle politiche di sviluppo sociale urbano i comuni si occupano sempre più di problemi attinenti alla tossicomania soprattutto per quanto riguarda la prevenzione e il reinserimento (prima e dopo aver commesso un reato). Compito della Delegazione generale è quello di potenziare al massimo le azioni che associano i vari livelli di competenze di finanziamento e lo Stato.

Entità e origine delle sovvenzioni

In questi ultimi anni lo Stato ha considerevolmente aumentata la sua partecipazione finanziaria. Per il solo ministero della solidarietà, della sanità e della protezione sociale, la spesa destinata alla prevenzione e all'assistenza ai tossicomani nei centri specializzati e negli ospedali è passata da 235 milioni di FF nel 1984 a 428 milioni di FF nel 1990. Da qualche anno la Delegazione generale ripartisce inoltre fra i vari ministeri un reddito annuale di 250 milioni di FF, di cui circa 150 milioni sono destinati a finanziare gli interventi sulla domanda a livello dei ministeri dell'istruzione, della solidarietà e sanità, della giustizia, della gioventù e dello sport.

Tendenze e livelli della tossicodipendenza

Si ritiene che il numero dei tossicodipendenti sia nell'ordine di 100mila; la cifra è stabile dal 1980.

Prevenzione

La Francia ha attuato nel 1990 un importante programma di prevenzione basato su tre punti fondamentali: divulgazione di massa con massiccio appello ai mass media, coinvolgimento della scuola e della famiglia, luoghi privilegiati della formazione dei giovani, e promozione di iniziative locali con la collaborazione di numerose personalità a livello di città o di quartiere.

Trattamento e reinserimento

Fin dagli anni Settanta esiste una rete di servizi a favore dei tossicodipendenti. Si presta particolare attenzione alle specifiche esigenze e si offrono vari modelli terapeutici: centri di accoglienza (con servizio ambulatoriale, di psicoterapia, prevenzione e reinserimento), speciali unità ospedaliere, centri di successiva assistenza e comunità terapeutiche. La varietà degli interventi intende rispondere nel miglior modo possibile alle molteplici esigenze individuali creando gli spazi necessari per più modelli terapeutici. Aumenta l'importanza del sistema sanitario: dal 1988 i medici generici ricevono una specifica formazione. Nelle principali prigioni sono stati istituiti specifici servizi per ricevere, accompagnare e preparare al loro rilascio i detenuti indicando loro come possono ottenere degli aiuti. Sono state inoltre adottate varie misure per limitare i rischi di diffusione delle malattie infettive, soprattutto del contagio HIV, liberalizzando la vendita delle siringhe e attuando programmi per la so

stituzione delle stesse. Questi ultimi sembrano essere un vettore importante della prevenzione grazie alle informazioni fornite sulla trasmissione HIV e ai contatti che così si stabiliscono con i tossicomani che non frequentano nessun centro di assistenza. Il miglioramento dell'accesso all'occupazione rientra nel programma globale di reinserimento dei giovani

Statistiche ed epidemiologia

Si conducono un'indagine statistica annuale a livello nazionale (a cura del ministero della Solidarietà e della Sanità) presso i centri specializzati di informazione e trattamento e un'indagine epidemiologica sui tossicodipendenti in carcere (Istituto nazionale per la ricerca sanitaria e medica: INSERM). Esiste una rete di sorveglianza a livello regionale che raccoglie e analizza indicatori sul consumo di droghe. Gli studi demografici si riferiscono per lo più al consumo di droghe lecite, ma dal 1978 sono anche condotte delle indagini nelle scuole, (INSERM) sul consumo di droghe illecite. Sono stati realizzati vari studi sociologici e antropologici. La Delegazione generale e l'insieme dei ministeri interessati intendono costituire un osservatorio permanente sulle droghe e la tossicomania.

Formazione del personale

Formazione permanente in tossicomania a livello nazionale offerta ai medici generici dal ministero della Solidarietà, sanità e protezione sociale a cura delle regioni. Sono stati inoltre istituiti un ciclo nazionale di formazione per i responsabili dei centri di assistenza ai malati HIV e un programma per farmacisti simile a quello riservato ai medici. Altri corsi sono aperti al pubblico, in modo particolare ai genitori. E' stato pubblicato un opuscolo contenente informazioni per farmacisti ed è prevista la pubblicazione di un secondo opuscolo per le autorità locali.

Ricerca

Le ricerche sulla tossicomania hanno sempre svolto in Francia un ruolo particolarmente importante. Principali aree di ricerca: neuroscienze, ricerca epidemiologica, ricerca etnografica, ricerca psicosociale e, su scala minore, ricerca storica e ricerca giuridica.

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GERMANIA

Azioni a livello locale

La Sanità pubblica ivi comprese le cure prestate ai tossicodipendenti, è di competenza dei singoli Lander.

Entità e origine delle sovvenzioni

Viene fatto osservare che le autorità hanno aumentato di 11 milioni di marchi le sovvenzioni, che sono state portate da 1.800.000 a 12,8 milioni di marchi.

Tendenze e livelli della tossicodipendenza

Si ritiene che il numero di tossicodipendenti che fanno uso regolare di droghe pesanti sia dell'ordine di 60/80.000, con una progressione verso gruppi di età più avanzata.

Prevenzione

Si pone l'accento sul concetto di vulnerabilità e sulla necessità di proteggere le persone a rischio e di sviluppare la prevenzione secondaria. Obiettivo è quello di realizzare specifiche campagne di informazione per illustrare i pericoli e le implicazioni legali del consumo di droga incoraggiando l'astinenza totale. Il piano di azione prevede una vasta serie di interventi rivolti a specifici gruppi di persone; campagne pubblicitarie che si servono dei mass media con la collaborazione di rappresentanti dei mezzi di comunicazione, personalità di rilievo, personale scolastico, giovani nel loro ambiente naturale e in gruppi istituzionalizzati (servizio militare e servizio civile), giovani e genitori.

Trattamento e reinserimento

Si sono stabiliti alcuni requisiti essenziali per i centri di trattamento: accessibilità, disponibilità e diversificazione per soddisfare le varie esigenze. Speciali iniziative sono state sviluppate a favore del gruppo dei consumatori abitudinari. Si sottolinea la necessità di integrare il trattamento con una serie ben equilibrata di servizi di assistenza e di prevedere varie fasi di trattamento (quantunque esista il pericolo di prolungare la dipendenza). Sono sorte delle controversie sul ricorso ai surrogati delle droghe e non vi è uniformità fra i Lander. La posizione federale è quella di amministrarli soltanto in casi speciali sotto sorveglianza medica e psico-sociale. Esiste una rete di servizi che tuttavia deve essere estesa in termini quantitativi e qualitativi, specialmente nelle aree rurali; lavoro esterno; misure volte a migliorare il rapporto di fiducia (per raggiungere un maggior numero di tossicodipendenti); messa a disposizione di speciali strutture; donne dipendenti con figli; facile accesso ai

trattamenti di disintossicazione in clinica; in alcuni Lander distribuzione di surrogati.

Statistiche ed epidemiologia

Funziona un "Sistema informativo basato sui centri" (EBIS) che raccoglie informazioni sui tossicodipendenti in 300 centri ambulatoriali. Il Centro federale per l'educazione dei giovani conduce ogni tre anni un'indagine sulla propensione dei giovani al consumo di droghe. Il ministero della Gioventù, della famiglia, della donna e della sanità conduce da molti anni indagini rappresentative sulla natura e sulle dimensione del consumo di droga in particolari classi di età. L'indagine attualmente in corso si serve di un campione di 19mila persone di età compresa fra i 12 e 39 anni e per la prima volta include anche il territorio della RDT.

Formazione del personale

Si avverte la necessità di migliorare a tutti i livelli la formazione del personale. Il miglioramento implica un aumento dei corsi interdisciplinari di formazione secondaria (per giudici, procuratori e assistenti sociali che collaborano con i tribunali e la polizia).

Ricerca

Esistono problemi di ricerca in quanto gli esperti di tossicomania non hanno ricevuto in genere una sufficiente formazione alla ricerca e i ricercatori universitari non hanno dedicato sufficiente attenzione al problema. Devono essere migliorate la ricerca biologica di base, la formazione medica e l'interconnessione dei sistemi disponibili di dati. Particolare attenzione meritano l'ambiente familiare e i vari aspetti della prevenzione. Necessità di un miglior coordinamento fra governo federale e altri organismi e di un maggior impegno degli istituti di ricerca nel collaborare con i centri di trattamento. E' in corso a livello nazionale un'analisi delle esigenze e potenziali di ricerca.

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ITALIA

Azioni a livello nazionale

La nuova legge sulle tossicodipendenze, entrata in vigore il 26 giugno 1990, ha ridefinito gli strumenti istituzionali per la formulazione delle politiche e dei programmi di intervento nella lotta alla droga. Il Presidente del Consiglio dei Ministri presiede il "Comitato di Coordinamento nazionale per la lotta alla droga" formato dai ministri competenti Sanità, Difesa, Interno, Istruzione, Affari Sociali, Giustizia, Esteri affiancato da un Comitato di esperti e dall'Osservatorio permanente sul fenomeno della droga. La Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, regioni e province autonome assicura il coordinamento tra il governo centrale e i governi regionali.

Azioni a livello locale

Alle regioni e province autonome è attribuita dalla legge la funzione di programmare ed attuare i piani di intervento in tema di prevenzione e trattamento sanitario e socio-riabilitativo dei tossicodipendenti. I Comuni e le Comunità montane devono svolgere attività di prevenzione, di reinserimento scolastico, lavorativo e sociale del tossicodipendente.

Entità e origine delle sovvenzioni

La nuova legge sulla droga prevede per il triennio 1990,1991,1992 i seguenti stanziamenti:

a) lire 360 milioni annui per l'istituzione e il funzionamento del Servizio centrale per le dipendenze da alcool e sostanze stupefacenti e psicotrope presso il Ministero della Sanità;

b) lire 6.050 milioni annui a decorrere dal 1991 per l'istituzione nei ruoli del Ministero dell'Interno di una apposita dotazione organica di 200 unità di assistenti sociali;

c) lire 4 miliardi annui per il funzionamento dei comitati costituiti presso il Ministero della Pubblica Istruzione per la prevenzione primaria delle tossicodipendenze nelle scuole;

d) lire 176 miliardi annui per l'anno 1990, di cui 30.000 per il potenziamento dei servizi pubblici per le tossicodipendenze; e lire 180 miliardi annui a partire dal 1991 per il finanziamento di progetti finalizzati alla lotta alla droga presentati dai ministeri, regioni e comuni;

e) lire 150 miliardi annui per il finanziamento degli interventi in favore dei detenuti tossicodipendenti e malati di Aids;

f) lire 10 miliardi per la immissione in commercio di siringhe autobloccanti;

g) lire 20 miliardi per il 1990 e 38 dal 1991 per l'assunzione di personale per la prevenzione dell'Aids tra i tossicodipendenti nei servizi pubblici.

Tendenze e livelli della tossicodipendenza

Sulla base dei dati disponibili non è attualmente possibile formulare una stima del numero totale di assuntori di sostanze illegali, mentre sono disponibili i dati relativi al numero dei soggetti che affluiscono ai servizi pubblici di assistenza e alle strutture socio riabilitative (C.T.). Secondo stime del Ministero della Sanità, il numero di tossicodipendenti che hanno accettato di essere curati nelle strutture pubbliche durante il 1989 ammonterebbe a 60mila con un aumento di quasi il 18% rispetto all'anno precedente. Al 30 giugno 1990, circa 38mila soggetti risultano contemporaneamente in trattamento presso le strutture pubbliche e 11mila presso le comunità terapeutiche residenziali. Si conferma un innalzamento dell'età media dei nuovi utenti. Il 30-40% dei soggetti in trattamento è risultato sieropositivo per infezione da HIV: quasi il 90% delle persone che hanno iniziato un trattamento negli ultimi due anni usava eroina, il 5-6% prodotti derivati dall'hashish.

Prevenzione

E' in corso di svolgimento una campagna pubblicitaria di prevenzione, parallelamente a quella per l'Aids attraverso i mass media, rivolta prevalentemente ai ragazzi tra i 12 e i 16 anni. Il Ministro della Pubblica Istruzione da anni, attraverso i provveditorati provinciali, promuove iniziative di educazione sanitaria e di prevenzione specifica in tema di tossicodipendenza con corsi di aggiornamento per insegnanti e genitori. Analoghe iniziative sono svolte dal Ministero della Difesa a favore dei militari di leva.

Trattamento e reinserimento

Nelle varie regioni italiane risultano operanti 517 servizi pubblici di assistenza per le tossicodipendenze, nell'ambito del sistema sanitario nazionale, oltre alla disponibilità di ricovero negli ospedali per la disintossicazione. Circa 11mila tossicodipendenti sono ospitati nelle 433 comunità terapeutiche residenziali, nella quasi totalità gestite da organizzazioni non governative di volontariato, ma finanziate con fondi pubblici sia nazionali che regionali. Le équipes interdisciplinari dei servizi pubblici di assistenza utilizzano sia i programmi di trattamento con farmaci sostitutivi che "counselling" e interventi psicoterapeutici. Inoltre, in collaborazione con le "unità Aids", prendono in carico soggetti sieropositivi.

Statistiche ed epidemiologia

Agli osservatori epidemiologici regionali pervengono le segnalazioni relative ai soggetti in trattamento che vengono fornite dai centri di assistenza e dai medici. Questi dati vengono elaborati a livello centrale dal Ministero della Sanità. I centri di assistenza e i medici inviano informazioni sui soggetti sottoposti a trattamento agli Osservatori sanitari regionali. I dati vengono elaborati su di una base centrale dal Ministero della Sanità. L'Osservatorio Permanente sul fenomeno droga, strumento del comitato nazionale di coordinamento per la lotta contro la droga, operante presso il Ministero dell'Interno, rileva periodicamente e sistematicamente su tutto il territorio nazionale, in collaborazione con le amministrazioni centrali dello Stato e degli enti locali, i dati epidemiologici relativi agli aspetti sociali e sanitari, alla prevenzione e alla repressione del traffico illecito.

Formazione del personale

Al momento non esiste una formazione post-universitaria per medici e psicologi che operano nelle tossicodipendenze. Si registrano iniziative sporadiche di qualche università ma per corsi di breve durata e non continuativi. La formazione degli operatori è arrivata, per ora, ai governi regionali. Agenzie non governative svolgono formazione per operatori di comunità terapeutiche. La nuova legge prevede un piano nazionale organico di formazione, specifico per gli operatori dei servizi e per quelli delle comunità, nonché strutture per la formazione permanente.

Ricerca

Numerose ricerche vengono effettuate nel settore della tossicodipendenze, finanziate sia dai vari ministeri (Sanità, Interni, Università ecc.) sia dai governi regionali. Tuttavia tali ricerche spesso non sono integrate e coordinate. Si rileva l'esigenza di incrementare i finanziamenti destinati alla ricerca per l'approfondimento e il monitoraggio del fenomeno.

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PAESI BASSI

Azioni a livello nazionale

Le azioni in materia di droga vengono definite a livello nazionale in stretta collaborazione fra i ministeri della Giustizia, della Sanità e degli Affari culturali.

Azioni a livello locale

I 23 comuni principali sono responsabili in materia di prevenzione e assistenza ambulatoriale. Le 12 province sono responsabili dei servizi di terapia (centri di disintossicazione).

Entità e origine delle sovvenzioni

Tutti i centri di assistenza e terapia - ad eccezione dei programmi di metadone di alcuni servizi sanitari locali - sono istituzioni autonome di carattere non governativo. Gli uffici di consultazione medica per problemi di alcool e droga (CAD) con orientamento multidisciplinare dispongono per il 1990 di un bilancio complessivo di 79 milioni di FL, il bilancio dei servizi di assistenza sociale a favore dei tossicodipendenti è pari nel 1990 a 55 milioni di FL, mentre il bilancio dei programmi per la distribuzione di metadone a cura dei servizi sanitari locali è pari a circa 7 milioni di FL. Il 95% dei fondi è erogato dal ministero dell'Assistenza sociale, della Sanità e degli Affari culturali che lo distribuisce tra i principali comuni. I centri di terapia sono finanziati dai fondi dell'assicurazione sanitaria. Il costo complessivo delle misure di prevenzione e terapia è di circa 250 milioni di FL. Il costo comprende le misure terapeutiche contro la dipendenza dall'alcool.

Tendenze e livelli della tossicodipendenza

In base a stime accurate, nel 1989 si avevano circa 20mila eroinomani; si è registrata una stabilizzazione dei problemi generali, ma un aumento dei casi presso le categorie più svantaggiate dal punto di vista socioeconomico. E' in aumento l'età media degli eroinomani e l'età del primo ricorso alla droga. Fra gli eroinomani è diffuso il consumo di più tipi di droga. Non vi sono prove che negli ultimi anni sia aumentato il consumo di cocaina e che abbia provocato problemi comparabili a quelli derivanti dal consumo di eroina. Da alcuni rapporti di carattere locale risulta che sta rapidamente cambiando il riquadro delle tossicodipendenze da benzodiazepine e MDMA (Extacy).

Prevenzione

La prevenzione antidroga è parte integrante dell'educazione alla sanità nelle scuole e dei programmi per i giovani che intendono promuovere la sanità mentale e il benessere psicofisico. Specifiche campagne di informazione risultano efficaci soltanto se si rivolgono a specifici gruppi a rischio; non si ritengono quindi effettive le campagne che coinvolgono tutti i mass media. In base alle valutazioni dei rischi locali (in una comunità, scuola, centro giovanile, ecc.) si pone l'accento sulla tossicomania in generale, sulla liceità o meno di specifiche droghe, sulla prevenzione primaria o secondaria. A livello nazionale si mobilitano fondi speciali per i responsabili della prevenzione e lo sviluppo dei supporti tecnici. Sono tuttavia considerati prioritari i problemi dell'alcool, del fumo e della prevenzione dell'Aids fra i tossicomani.

Trattamento e reinserimento

Per il trattamento e il reinserimento dei tossicodipendenti valgono i seguenti principi: una rete multifunzionale di servizi medici e sociali impiantata a livello locale o regionale; l'assistenza di facile accesso; massimo ricorso possibile a servizi non specifici e facilitazione del reinserimento sociale degli attuali ed ex tossicodipendenti. Le reti regionali comprendono servizi ambulatoriali (attività sul campo, consulenza sociale, terapia, distribuzione di metadone e reinserimento), servizi semiresidenziali (centri diurni/notturni, trattamento ambulatoriale, occupazione e ricreazione) e servizi residenziali (unità di crisi e disintossicazione e comunità terapeutiche). Il sistema comprende forme di assistenza che non intendono porre primariamente termine alla disintossicazione, ma ridurre i possibili danni: attività sul campo, accoglienza, distribuzione di surrogati, aiuti materiali e possibilità di reinserimento sociale. Le misure anti AIDS forniscono informazioni sulla "sicurezza" nei rapporti sessuali

e nel consumo delle droghe ed offrono programmi per la sostituzione delle siringhe usate e la distribuzione di preservativi. Le reti si basano sui vari tipi di centri: uffici di consultazione medica per i problemi di alcool e droghe, programmi municipali per la distribuzione di metadone; servizi sanitari e strutture di accoglienza. Gli uffici di consultazione sono anche chiamati a seguire i detenuti in libertà condizionata.

Statistiche ed epidemiologia

Dispone di un sistema informativo basato sui servizi di trattamento che includono l'ufficio di consultazione ambulatoriale per problemi di alcool e droga e le cliniche specializzate. L'Istituto centrale di statistica pubblica delle relazioni sui decessi per droga e raccoglie dati sulla diffusione dell'Aids. Nel 1990 è stato condotto ad Amsterdam uno studio sulle morti improvvise per abuso di droghe. Dopo le positive esperienze fatte con tecniche antropologiche in vari studi locali sulla tossicodipendenza, si pensa a un programma permanente di valutazione della tossicodipendenza da realizzare a livello nazionale.

Formazione del personale

Sono stati finanziati vari progetti per promuovere la formazione nelle università, la formazione postuniversitaria e la formazione continua del personale che si occupa dei tossicodipendenti, del personale sanitario e dei lavoratori sociali in genere. L'istituto olandese per i problemi dell'alcool e della droga offre molti programmi di formazione che coprono tutte le modalità di trattamento e prevenzione.

Ricerca

Esistono varie linee di ricerca: studi epidemiologici (compresa la ricerca per indagini e sistemi di informazione nell'ambito del gruppo Pompidou), studi di valutazione delle terapie, studi sociologici qualitativi e descrittivi. L'attività di ricerca è promossa tramite finanziamenti dei ministeri della Sanità, degli affari culturali, della giustizia, della Pubblica istruzione e della ricerca scientifica e finanziamenti di agenzie non governative.

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PORTOGALLO

Azioni a livello nazionale

Nel marzo 1987 è stato lanciato un piano integrato interministeriale e interistituzionale di lotta alla droga, chiamato "Progetto vita", coordinato nei vari settori dai seguenti ministeri: Interno, Giustizia, Istruzione, Sanità, Lavoro, Sicurezza sociale, Gioventù e gabinetto dei Ministri aggiunti. Scopo del piano è quello di decentralizzare la lotta alla droga e incoraggiare le iniziative comuni. Gli aspetti principali del piano sono l'informazione, la terapia, il recupero professionale e sociale e la riduzione del consumo.

Azioni a livello locale

Sono recentemente incoraggiate le iniziative a livello regionale e locale in modo da meglio sviluppare e coordinare gli interventi puntuali.

Tendenze e livelli della tossicodipendenza

Il numero complessivo di tossicodipendenti in Portogallo e stimato in 40-50 mila, un terzo dei quali sarebbe concentrato nella conurbazione di Lisbona. Ogni anno si registrano 3mila nuovi ricoveri terapeutici, la maggior parte dei quali per consumo intravenoso di eroina. Secondo le ultime stime 4mila tossicodipendenti sono in terapia e 350 partecipano a programmi che prevedono la distribuzione di metadone. Sono sempre più giovani gli utenti alla ricerca di una terapia e vi sono indicazioni sulla crescente diffusione nelle strade dello spaccio di eroina. Il consumo di cocaina è contenuto, per quanto in aumento, e si accompagna frequentemente a quello di eroina. Cresce anche la polidipendenza.

Prevenzione

Nei suoi sforzi di prevenzione si serve di tutta una serie di iniziative variamente incanalate: campagne di informazione e sensibilizzazione per incoraggiare vari gruppi sociali e promuovere la prevenzione; produzione e distribuzione di materiale informativi a gruppi specifici, campagne condotte dai mass media e collaborazione con questi ultimi; una linea telefonica di assistenza; programmi di informazione e formazione per specifici gruppi (ambiente scolastico, genitori, giovani, professionisti); attività ricreative con la collaborazione di organismi non governativi.

Trattamento e reinserimento

Le strutture terapeutiche (ambulatori, distribuzione di metadone, comunità) sono insufficienti e le poche esistenti sono concentrate lungo la costa. Appare necessaria una migliore collaborazione con i servizi sociali. Il governo coordina 8 centri ambulatoriali e due comunità terapeutiche. Il metadone è distribuito in un solo centro a Porto. Un centro collegato a Project Life (Taipas) è un'unità specializzata che offre tutta una serie di servizi (ambulatorio, disintossicazione in clinica, servizio di emergenza e centro diurno). Le organizzazioni non governative svolgono un ruolo importante nella realizzazione di programmi terapeutici e di reinserimento. Esistono piani per la creazione di unità carcerarie. E' stato stipulato un accordo, per quanto insufficiente, con un reparto maternità per l'assistenza alle tossicodipendenti incinte. L'assistenza ai tossicodipendenti malati di Aids è di competenza dei centri di terapia antidroga.

Statistiche ed epidemiologia

E' stato deciso lo sviluppo di una rete per la raccolta sistematica di dati sulla tossicodipendenza. La rete sarà integrata nella rete europea proposta nella risoluzione 89/C/185/01 del Consiglio di ministri della sanità (CEE)

Formazione del personale

I medici generici cominciano a ricevere qualche specifica informazione sulla tossicodipendenza. E' considerato importante integrare la formazione in tossicologia di medici, psicologi e infermieri.

Ricerca

Le ricerche finora condotte sono insufficienti e non ricevono specifici finanziamenti, per quanto esista un potenziale scientifico da sviluppare. In collegamento con il Gruppo Pompidou sono stati svolti alcuni studi epidemiologici nell'ambiente scolastico.

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REGNO UNITO

Azioni a livello nazionale

La responsabilità dell'attuazione della strategia governativa spetta ad un certo numero di ministeri. Le loro attività sono coordinate dai ministri stessi. E' stato inoltre istituito un comitato consultivo sull'abuso di sostanze stupefacenti. Sono due le componenti principali della strategia del Regno Unito per contenere il consumo di droghe: la prima si avvale di un programma di informazione e di istruzione svolto a scoraggiare l'uso di droghe, soprattutto fra i giovani, la seconda intende mettere i tossicomani in contatto con una serie di servizi che faciliteranno l'adozione di abitudini di consumo meno pericolose ed infine l'astinenza totale.

Azioni a livello locale

Le autorità sanitarie regionali, con l'aiuto dei rispettivi comitati di consulenza e gruppi regionali per i problemi della droga, sono tenuti a:

- elaborare piani regionali di assistenza ai tossicomani, verificare la loro applicazione, e controllarne l'efficacia;

- fare in modo che le autorità sanitarie distrettuali si sforzino di quantificare e verificare il problema istituendo con prontezza dei servizi atti a soddisfare le esigenze locali;

- garantire lo sviluppo e il coordinamento di adeguati servizi interdistrettuali.

L'assistenza locale ai tossicodipendenti è garantita da una serie di istanze che comprendono gruppi di volontari, medici generici e le stesse autorità sanitarie. Il coordinamento vero e proprio dei servizi di assistenza è di competenza dei comitati distrettuali per la consulenza sui problemi della droga, i cui membri sono costituiti da rappresentanti dei servizi sanitari, dei servizi sociali, della polizia, del centro di assistenza ai detenuti in libertà condizionata, delle autorità scolastiche e dei gruppi dei volontari (compresi i genitori e i gruppi di iniziativa personale). Loro compito è quello di verificare il tipo di droghe prevalentemente consumate, valutare l'efficacia dei servizi locali, avanzare delle proposte per migliorarne il funzionamento e coordinare a livello operativo gli sforzi delle varie istanze impegnate nelle misure di prevenzione e nell'assistenza.

Entità e origine delle sovvenzioni

Fin dal 1986/87 il governo ha stanziato fondi destinati a tutte le autorità sanitarie regionali per l'ampliamento dei servizi destinati ai tossicodipendenti; ulteriori fondi sono stati stanziati a partire dal 1987/88 per prevenire il diffondersi dell'Aids fra i tossicodipendenti. I fondi sono distribuiti a livello regionale, in base alla proporzione della popolazione di età compresa fra i 15 e i 34 anni.

Tendenze e livelli della tossicodipendenza

E' difficile misurare la portata di un'attività illegale qual è il consumo di droga. Un indicatore è rappresentato dal numero dei tossicodipendenti formalmente registrato presso l'ufficio centrale dei medici curanti. Ne risulta un aumento delle notifiche del 30% all'anno fra il 1980 e il 1985, un regresso fra il 1985 e il 1987 e una nuova impennata a decorrere dal 1987. Non si ha però un quadro completo del consumo di droga: i medici sono obbligati a notificare soltanto il consumo delle droghe più pericolose, in particolare oppiacei, cocaina, certi allucinogeni e anfetamine iniettabili. I mutamenti registrati riflettono in parte i cambiamenti intervenuti negli obblighi di notifica dei medici. Non mancano inoltre gli utenti che non sono registrati in quanto non hanno cercato nessuna assistenza medica. Si ritiene che il registro dei tossicodipendenti non contenga più di un quinto degli utenti di droghe illecite, anche se la proporzione può cambiare in seguito ai continui sforzi volti a fare convergere sui serv

izi di assistenza il maggior numero possibile di tossicomani. Vi sono forse inoltre altrettanti utenti di droghe lecite, esclusi coloro che fumano hashish. Altri indicatori delle mutabili dimensioni del problema della tossicodipendenza sono le statistiche dei sequestri di droga e degli autori di reati collegati con l'uso di droga. Il numero e le dimensioni dei sequestri di droga sono rapidamente aumentati a decorrere dalla fine degli anni '70 fino alla metà degli anni '80. E' quindi seguito un calo significativo dei sequestri di eroina, ma non quelli di cocaina e anfetamine. E' un'ulteriore riprova di quanto già segnalato dal registro nazionale dei tossicodipendenti, vale a dire di una tregua nell'aumento del numero dei tossicodipendenti nella seconda metà degli anni '80, per quanto i cambiamenti intervenuti nelle statistiche dei sequestri possono naturalmente risentire di una serie di altri fattori. I dati relativi ai reati per droga confermano la tendenza generale.

Prevenzione

La duplice strategia volta a scoraggiare il consumo di droga e mettere i tossicodipendenti in contatto con i vari servizi di assistenza riflette la priorità accordata dal governo alla completa eliminazione della tossicomania. Si riconosce però la pari importanza da attribuire alla minimizzazione dei rischi fra i tossicodipendenti. Ciò è dovuto in larga parte al riconoscimento del ruolo svolto dalla tossicodipendenza quale canale di diffusione nella popolazione del virus HIV. Il governo ha lanciato nel 1985 una vasta campagna di educazione e informazione sanitaria per scoraggiare il consumo di droghe. La campagna è stata avviata nel più ampio contesto delle azioni del governo iniziate nel 1983 e volte a migliorare le infrastrutture, incoraggiare l'impegno dei responsabili e migliorare la formazione. E' stato il primo passo verso lo sviluppo di altre misure preventive, ora in corso di attuazione, quali servizi di consulenza per genitori e giovani e materiale informativo per le scuole. Un ampliamento della stra

tegia preventiva del governo è stato l'introduzione nel 1987 di programmi per la sostituzione delle siringhe usate.

Trattamento e reinserimento

Le autorità sanitarie regionali e distrettuali sono incaricate di valutare le esigenze dei tossicodipendenti nella loro area di competenza e di garantire una serie di servizi alla luce delle esigenze emerse e degli orientamenti nazionali. Gli orientamenti governativi stabiliscono che tutte le autorità sanitarie dovrebbero garantire l'accesso ai servizi.

Le autorità sanitarie si assumono la responsabilità di:

- sviluppare una politica regionale di fornitura di servizi ai tossicodipendenti, verificarne la realizzazione e valutarne l'efficacia;

- con altri organismi, sforzarsi di quantificare e valutare i problemi e prendere le necessarie misure;

- garantire l'adeguatezza e il coordinamento dei servizi interdistrettuali.

Ogni autorità sanitaria è tenuta ad istituire almeno un gruppo regionale di esperti di problemi della droga composto da medici, infermieri ed assistenti sociali. In Scozia possono variare i singoli dispositivi per tener conto della diversa struttura organizzativa e amministrativa del governo locale, ma il sistema complessivo dei servizi garantiti ai tossicodipendenti è uguale a quello in uso in Inghilterra e nel Galles. In tutti i principali distretti sanitari sono stati istituiti comitati centrali di coordinamento chiamati a gestire gli interventi locali. Oltre agli stanziamenti generali più di 2,2 milioni di sterline all'anno sono attualmente messi a disposizione delle autorità sanitarie in Scozia per il sostegno e lo sviluppo dei servizi di tossicodipendenza. Negli ultimi sei anni è sorta quasi dal nulla una vasta serie di servizi concentrati nelle aree dove è particolarmente grave il problema della tossicodipendenza. L'offerta di servizi non è tuttavia ancora capillare: mancano strutture di emergenza, si

ringhe monouso, ambulatori e centri residenziali di reinserimento.

Statistiche ed epidemiologia

Tutte le autorità sanitarie regionali sono state invitate a creare una base di dati in cui far confluire dati anonimi sui tossicodipendenti che si rivolgono a servizi privati e statali. La base di dati permetterà alle regioni di valutare le tendenze nel consumo di droghe e nel ricorso ai servizi antidroga nella propria regione e di programmare futuri interventi. Le informazioni saranno sottoposte ogni sei mesi al ministero della Sanità e serviranno a valutare e controllare la spesa delle autorità sanitarie e a programmare futuri interventi. La base di dati fornirà inoltre le informazioni richieste dal Ministero dell'Interno per la compilazione dei registri dei tossicodipendenti.

Formazione del personale

Il Consiglio per la consulenza sulle tossicodipendenze ha presentato tutta una serie di raccomandazioni sulla formazione del personale chiamato ad occuparsi dei tossicodipendenti, nonché del personale sanitario, degli insegnanti, degli assistenti giovanili, dei responsabili dei servizi sanitari e del personale dei centri residenziali. Gli insegnanti svolgono un ruolo fondamentale nel sensibilizzare i giovani ai rischi che comporta il consumo di droghe. Il governo ha stanziato dei fondi per corsi di formazione offerti dall'Ente nazionale infermieristico e dall'Associazione nazionale per l'assistenza ai pregiudicati e il loro reinserimento. In Scozia il governo finanzia un progetto di formazione in tossicomania presso l'Università di Stirling e la formazione del personale sanitario presso il Centro di studi sull'alcool (Palsley College of Technology).

Ricerca

I Ministeri della Sanità inglese e scozzese hanno finanziato e commissionato una serie di progetti di ricerca e altri studi in materia di prevenzione, trattamento e reinserimento. I progetti già attuati comprendono una valutazione dei servizi offerti realizzata nell'ambito di due progetti settoriali volontari e di tre centri di assistenza mobile di Londra, una ricerca svolta nell'ambito del "Progetto di indicatori droga" che ha portato alla pubblicazione di una breve guida per la valutazione dei problemi della droga a livello locale e un progetto per individuare eventuali problemi di eroina nei quartieri. I progetti in corso includono delle ricerche sul ruolo che sono chiamati a svolgere i farmacisti nella prevenzione dell'Aids e una valutazione della richiesta di servizi e della loro utilizzazione. E' ancora in corso un vasto progetto di ricerca sui programmi di scambio delle siringhe usate e sui loro effetti sul comportamento dei tossicodipendenti.

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SPAGNA

Azioni a livello nazionale

Nel 1985 è stato varato il Piano nazionale di lotta alla droga. Esso coordina tutti gli organi governativi e non governativi e le organizzazioni di cittadini per quanto riguarda le azioni contro la droga. Il piano è di competenza di due organi: un gruppo interministeriale che coordina l'amministrazione centrale (sanità e tutela sociale, giustizia; interni; pubblica istruzione; ricerca scientifica e affari sociali) e una conferenza settoriale che comprende rappresentanti delle comunità autonome (regioni). Vengono adottate decisioni e varate azioni relative alla riduzione dell'offerta e della domanda. L'assemblea nazionale degli enti non governativi funge da organo consultivo. La lotta contro il consumo di droga è vista come un compito globale e collettivo basato sulla prevenzione specifica e non specifica, sulla terapia, sul recupero e sulla formazione di personale competente. Obiettivo principale è quello di uniformare la percezione del problema e la necessaria risposta fornendo la dovuta assistenza attraver

so le strutture sanitarie e sociali esistenti e minimizzando il ricorso a risorse specifiche.

Azioni a livello locale

Si elaborano progressivamente piani autonomi di lotta alla droga nelle 17 comunità autonome. I piani prevedono interventi di prevenzione, terapia e recupero in ogni comunità.

Tendenze e livelli della tossicodipendenza

Negli ultimi tre anni gli indicatori mostrano un incremento dell'offerta di droga, dei decessi per droga e dei ricoveri terapeutici - sembra quindi di assistere ad un aumento dei consumi e dei relativi problemi. Aumenta anche l'età media dei tossicodipendenti sottoposti a terapia, ricoverati d'urgenza o deceduti. I problemi sono soprattutto dovuti al consumo di eroina, anche se si sta diffondendo l'uso della cocaina.

Prevenzione

Negli ultimi anni si è assistito a un progressivo incremento delle risorse destinate alla prevenzione nelle comunità autonome in rapporto al bilancio complessivo erogato a favore dei programmi di lotta antidroga (dal 14% nel 1986 al 28,6% nel 1989). I tre principali settori di intervento a titolo preventivo sono la scuola, i luoghi di ritrovo e il posto di lavoro. Un programma per la prevenzione nelle scuole è stato lanciato nel 1987-1988 dal ministero della Pubblica Istruzione. Si sostengono in particolare i programmi a favore dei giovani a rischio, del miglioramento dell'immagine sociale dei tossicodipendenti, del sostegno da accordare ai servizi sociale e sanitari, della rete di informazione tecnica sui programmi di prevenzione "IDEA-prevention", dell'applicazione delle norme di legge sull'accessibilità di droghe lecite e illecite, del loro adeguamento alle circostanze locali e della formazione di responsabili locali. I programmi si basano sulla precisa conoscenza della situazione prevalente nelle varie a

ree geografiche in cui trovano applicazione e sono elaborati con la collaborazione di rappresentanti di vari livelli di potere e settori sociali.

Trattamento e reinserimento

La maggior parte dei servizi ambulatoriali e metà delle comunità terapeutiche sono finanziate dalla mano pubblica. Per quanto le risorse siano state notevolmente incrementate negli ultimi anni vi sono ancora liste di attesa. Esiste uno speciale programma per l'assistenza ai tossicodipendenti in carcere. Speciali attività antirischio sono state sviluppate per combattere la trasmissione HIV (inclusi programmi educativi per gruppi ad elevato rischio e programmi per la distribuzione di metadone). Hanno carattere prioritario una migliore copertura finanziaria, la diversificazione dei servizi terapeutici, il miglioramento dei programmi di assistenza ai tossicodipendenti con problemi legali e la valutazione dei programmi. Gli sforzi riabilitativi intendono soprattutto favorire il reinserimento nell'ambiente socio-lavorativo. Si intende potenziare la partecipazione a questo processo dei servizi sociali generali. L'occupazione è favorita mediante la formazione, la promozione delle cooperative giovanili e l'incoraggia

mento dato alle attività di lavoro alternative.

Statistiche ed epidemiologia

E' in atto un sistema permanente di raccolta di dati basato su tre indicatori: numero di pazienti trattati ambulatoriamente, mortalità e ricoveri di emergenza con decorso non letale (Sistema di informazione di Stato sulle tossicomanie: SEIT). Il sistema fornisce informazioni sul consumo di oppiacei e cocaina a livello nazionale e regionale. In sei città è stato condotto uno studio retrospettivo su decessi connessi con il consumo di droghe (1983/89). Fra il 1984 e il 1989 sono state condotte varie indagini, per lo più a livello regionale, ma non sono possibili valutazioni tendenziali mancando indagini standardizzate condotte a più riprese. Sono anche disponibili indicatori indiretti riguardanti l'offerta di droga.

Formazione del personale

Il piano nazionale prevede fin dal 1987 corsi universitari post-laurea sulla tossicomania in cinque università spagnole. Tre università offrono attualmente la possibilità di laurea in tossicomania. Altri istituti superiori hanno incluso nei loro programmi la tossicomania. Le scuole di sanità pubblica nelle comunità autonome offrono una formazione specializzata. Sono stati sviluppati specifici materiali per facilitare la formazione professionale del personale. Il ministero della Pubblica Istruzione promuove la formazione degli insegnanti e dei genitori.

Ricerca

Sono state potenziate le risorse per la ricerca su vari aspetti della tossicomania. Si intende creare una speciale linea di finanziamenti per le ricerche sulla tossicomania nell'ambito del principale organismo spagnolo di ricerca in campo sanitario. A livello nazionale e regionale sono stati finanziati alcuni studi epidemiologici e sociologi e altre iniziative di ricerca. Appare necessario stabilire delle priorità di ricerca nel campo della tossicomania. A livello nazionale è stato creato un centro informatizzato di documentazione e informazione (ELEUSIS).

 
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