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Pannella Marco, Manzo Antonio - 26 giugno 1992
PANNELLA: "AL GOVERNO O SARA' GUERRA"
Il leader radicale ripete le sue condizioni. E chiede Ciampi nell'esecutivo

di Antonio Manzo

SOMMARIO: Marco Pannella non è intenzionato a fare sconti a Giuliano Amato e parla in modo netto: "Noi siamo determinati a far parte del governo o a combatterlo con durezza". Continua a giocare il suo ruolo teso alla costruzione di nuovi equilibri politici del Paese prosegue a lanciare uomini e programmi per migliorare la qualità della politica e del governo. Non intende assolutamente dare consensi preventivi senza conoscere bene le volontà e le caratteristiche programmatiche del governo Amato.

(IL MATTINO, 26 giugno 1992)

Onorevole Pannella, i vostri sei voti potranno essere messi a disposizione del governo Amato?

"Li mettiamo a disposizione volentieri. Stiamo assolutamente e serenamente disposti ad assumerci tutt'interi i rischi conseguenti, senza preoccupazioni di immagine, tanto siamo sereni sulla qualità della nostra identità e della nostra forza politica, oltre che convinti della drammaticità della situazione del Paese".

Cosa rimprovera, in questo momento, al presidente del Consiglio incaricato?

"Ciampi al governo ci vuole. E fanno male a mostrarsi tiepidi su questa nostra proposta. Io non sono mai stato sostenitore della Banca d'Italia ma mi rendo conto che oggi la presenza di Ciampi al Governo consentirebbe un riflesso positivo sulle Borse e offrirebbe garanzia di esperienza e di operatività in vista del vertice delle banche centrali dei paesi della Cee".

- Ma lo hanno chiesto al governatore Ciampi di entrare al Governo?

Hanno fatto finta di chiederlo".

- Sui temi della politica dell'ordine pubblico e giudiziaria riconfermerebbe l'accoppiata Scotti-Martelli?

"Tranne l'ultimo decreto che è stato un errore, per me vanno bene. Comunque, l'errore del decreto anticrimine emanato dopo la strage di Capaci si può superare. Se la Camera non dovesse approvare quel decreto, il Governatore sarebbe intenzionato a non reiterarlo.

Ecco perchè l'errore di Scotti e Martelli può essere recuperato".

Ma siete stati ascoltati sulle vostre volontà costruttive di contribuire a governare seriamente le difficoltà del Paese?

"Dobbiamo dichiarare che, finora in nessuna sede responsabile sono stati accolti suggerimenti, proposte, opinioni, mentre non abbiamo ancora nè avanzato richieste nè ricevuto proposte da parte di chicchessia".

 
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