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Stockar Richard - 10 luglio 1992
»I TRANSRADICALI
di Richard Stokar

SOMMARIO: Il settimanale cecoslovacco MLADY SVET, nel numero del 10 luglio 1992, pubblica questa intervista al radicale Richard Stockar, corredandola con una fotografia che ritrae Marco Pannella insieme a John Bok e allo stesso Stockar mentre prendono parte ad una manifestazione radicale davanti all'Ambasciata di Romania a Praga. L'intervista sulle caratteristiche del partito trasnazionale è stata raccolta dal giornalista Pavel Mandys.

(MLADY SVET, 10 luglio 1992)

Un partito politico che non presenta la sua lista dei candidati al parlamento? Un nonsenso solo apparente. Non solo, il Partito radicale transnazionale si distingue dagli altri partiti per altre cose notevoli: ogni anno si scioglie per ricostituirsi immediatamente, l'iscrizione è volontaria e non condizionata né dalla nazionalità né dall'orietamento politico dell'iscritto. Tale organizzazione ricorda piuttosto certe associazioni sociali e ecologiche. Da queste si distingue per la sua volontá di imporsi anche a livello politico cercando di risolvere i grandi problemi della nostra epoca, come per esempio il proibizionismo sui narcotici, o la pena di morte.

Il partito è nato negli anni cinquanta in Italia; poi, nel 1988, dal partito italiano che era si è trasformato in un partito transnazionale, diffondendosi in molti altri paesi. In Cecoslovacchia fece la sua apparizione ufficiale nel 1989, quando uno dei suoi attivisti, John Bok, partecipò alla nascita del Forum civico.

Delle particolaritá di questo partito ho parlato con uno dei fondatori della sua sede praghese e oggi colonna portante di questa, Richard Stockar.

DOMANDA: In democrazia, l'unico modo per partecipare alle decisioni sulle cose pubbliche è fare parte del parlamento. Per quale motivo cercate di rimanere nella "clandestinitá"?

RISPOSTA: Il partito radicale concentra la sua attenzione sui problemi che possono essere risolti solo con la diretta collaborazione di tutti gli stati sul nostra pianeta, come l'emergenza ecologica o la fondazione di una Europa Unita. Per dimostrare ai partiti nazionali che non siamo in concorrenza con i loro programmi nazionali, il nostro partito si è fatto transnazionale e come tale non presenta la sua lista in nessun parlamento del mondo. Al contrario, ai deputati dei partiti nazionali offriamo l'iscrizione per creare una piattaforma su cui potrebbero essere raggiunte mete sovranazionali. Tra i nostri iscritti figurano personalitá con opinioni contrastanti, provenienti da ODS, HZDS, SNS.

D.: Come riesce a funzionare il vostro partito se le opinioni dei suoi iscritti sono in contrasto tra loro?. Esisite da voi la cosiddetta disciplina di partito?

R.: Nessuno vede nel fondo dell'animo di un deputato quando si iscrive ad un partito. Nessuno può sapere se veramente si identifica con il suo programma. Ecco perché poi nascono situazioni in cui il deputato non vota secondo la sua coscienza ma secondo gli ordini del partito. Noi non abbiamo un programma generale con cui gli iscritti debbano per forza identificarsi. Ogni iscritto ha le sue idee. Tra i nostri iscritti ci sono 220 deputati di tutti i paesi del mondo e 10 ministri, diversi premi Nobel (ad esempio G. Wald, V. Leontev), famosi scrittori (E. Ionesco, G. Vidal). L'iscrizione viene rinnovata ogni anno con il pagamento della quota di iscrizione, cosí il partito ogni anno cambia aspetto.

D.: Un partito senza programma, senza ideologia: vi occupate solamente di problemi parziali?

R.: Lo scopo del PR è l'unificazione democratica del mondo. Risolvere i problemi importanti del mondo nello stesso tempo e nello stesso modo, creare un incontro interparlamentare di tutti i deputati ed accordarsi sul progetto comune di proposte da presentare nei vari parlamenti. L'unica nostra affermazione di carattere generale è contenuta nel Preambolo allo statuto del partito, dove è scritto che ogni iscritto deve in modo nonviolento difendere la vita, il diritto a la legge. Il diritto e la legge, ecco il programma del nostro partito, e noi le rispettiamo e onoriamo. Se una legge non può essere rispettata, perché è cattiva, bisogna cambiarla, naturalmente sempre in modo legale.

D.: Come è l'attivitá del vostro partito?

R.: Le nostre attivitá si svolgono in tre direzioni. Le manifestazioni, che sono il pane quotidiano del partito. Quindi le iniziative parlamentari. Il Partito radicale presenta un certo testo e i deputati iscritti al Partito radicale cercano di farlo passare nei loro parlamenti nazionali. Abbiamo pure contatti con il potere esecutivo. Ad esempio un anno fa in Cecoslovacchia, in collaborazione con la commisione governativa sull'abuso di narcotici, abbiamo organizzato un convegno mondiale sui narcotici.

Dobbiamo unire parlamenti, fondarvi gruppi di deputati radicali per impedire immediatamente in tal modo le catastrofi che minacciano il mondo. Le guerre, il massacro della fame, le emergenze ecologiche possono essere combattute solo se saremo tutti uniti.

 
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