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Mira Antonio - 14 luglio 1992
ARMI ALL'IRAQ: UNA TANGENTE DI STATO (2)

SOMMARIO: Aggiornamento al testo n. 17 sulla vicenda delle tangenti pagate per la vendita all'Iraq, da parte dei Cantieri Navali Riuniti (Italia), di una intera flotta navale da guerra.

Tredici milioni di dollari incassati dal Presidente democristiano della Fincantieri e da un esponente socialdemocratico italiano.

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I 12.900.000 dollari destinati alla Overseas Shoe Corporation, ufficialmente di proprietà di Merhej Al Talal, dovevano essere versati su un conto della Swiss Bank di Zurigo, altrettanto ufficialmente intestato alla stessa società. In realtà finirono su un conto della stesa banca intestato alla Kapital Beratungs A. G. che lo gestiva per conto della Overseas Shoe Corporation. Su ordine di Rocco Basilico, allora presidente della Fincantieri (democristiano) e consigliere di amministrazione della Kapital Beratungs, i soldi furono poi prelevati sotto forma di otto assegni al portatore e a lui consegnati. Basilico poi li versò su altri due conti appositamente aperti per questa operazione. Il 254269-12, nome in codice "Monsieur Wan Dartur", dell'istituto di Credito svizzero di Zurigo, intestato allo stesso Basilico. E l'8020, nome in codice "Fashions", della Banca Hoffman di Zurigo, intestato a Giovanni Moroni (recentemente morto), eurodeputato ed ex vicesegretario del Psdi al tempo di Pietro Longo, e al figlio Stef

ano. Sul primo vennero versati tre assegni per 5.209.000 dollari. Sul secondo altri tre assegni per 5.259.000 dollari. Non si sa che fine abbiano fatto gli altri due assegni.

Questa di seguito la ricostruzione delle tangenti fatta dal sostituto procuratore di Genova Massimo Terrile che ha riaperto l'indagine e sta indagando su Basilico e sul figlio di Moroni per corruzione: il 17 giugno 1981 il Ministro per il Commercio Estero Capria (Psi) autorizza il pagamento della tangente di 180 miliardi; il 9 giugno i Cantieri Navali riuniti autorizzano la Banca Commerciale di Genova a versare i 12,9 milioni di dollari ufficialmente destinati alla Overseas Shoe Corporation. Il 18 giugno l'accredito viene eseguito sulla Swiss Bank di Zurigo, gestito dalla Kapital Beratungs per conto di Rocco Basilico. Quest'ultimo, sempre tramite la Kapital, ordina alla banca il 22 giugno l'emissione di otto assegni al portatore. Il giorno dopo apre il conto sul Credito svizzero, mentre il 28 Giovanni Moroni apre il suo presso la Banca Hoffman. Sul primo Basilico versa tre assegni per un totale di 5.209.000 dollari, sul secondo altri tre assegni per 5.259.000 dollari.

Secondo il magistrato, che lo ha chiesto nella richiesta di rogatoria ai colleghi svizzeri, i 12.900.000 dollari furono una sorta di "tangente sulla tangente", furono cioè pagati per sbloccare la ben più grossa tangente da 180 miliardi. I suoi sospetti si accentrano su politici italiani e, soprattutto, sul ministero del Commercio estero.

 
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