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Rutelli Francesco - 4 settembre 1992
Lettera di Francesco Rutelli per i partecipanti al "seminario" radicale di Sabaudia (4 settembre 1992)

SOMMARIO: Francesco Rutelli sostiene che con la creazione del "Partito Pannella" si è concluso il tentativo del Partito radicale di creare una aggregazione "trasversale", transpartitica e trasnazionale".

(Seminario del Partito radicale, Sabaudia 4-8 settembre 1992)

Cari amici e compagni radicali,

mi pare che difficilmente un consesso di persone esperte e intelligenti, come voi siete (noi siamo), possa sottrarsi dal fare il punto sulla conclusione di un certo percorso politico. Con la nascita del Partito Pannella (che la stampa italiana lo definisca radicale o "federalista europeo" di tanto in tanto, cambia assai poco) si è conclusa l'idea di creare un'aggregazione "trasversale", sia essa transpartitica in Italia ovvero trasnazionale. Esiste cioè una piccola e ben individuata forza politica, soggettivamente ed oggettivamente concorrente delle altre e ben legittimamente attiva nell'esercitare questa concorrenza. Non entriamo nel merito della natura di questa forza politica; Marco Pannella ha tutto il diritto (politico) di ingerirsi nella natura organizzativa e democratica di quasi tutti i partiti italiani e esteri; io, con il popò di guai che ho in casa mia, non ho modo di occuparmi del prodigio democratico del Partito Pannella. E, alla stessa maniera, non intendo in questa fase occuparmi del formalmen

te sussistente Partito Radicale, posto che per ben tre anni ho avuto modo di spiegare i motivi d'un radicale dissenso: sul piano italiano, per l'inevitabile tendenza a ricostituire un piccolo partito super-addomesticato, anziché un processo "catalitico", o "enzimatico" di rinnovamento e aggregazione trasversale; sul piano internazionale, per aver rigettato la via di alcune iniziative specifiche per l'aggregazione di nuove forze, scegliendo invece una ideologica-generica proposizione del "Partito", con bilancio di un'incidenza concreta e reale che è davanti a tutti.

Siamo, dunque, al voluto Partito Pannella, evviva il Partito Pannella.

Il quale, se manterrà - come non dubito - l'attuale vivacità e maliziosa capacità di manovra mi farò dal prossimo anno socio e sostenitore; come oggi ne sono sincero simpatizzante.

Saluti cordiali di buon lavoro.

Roma, 4 settembre 1992

Francesco Rutelli

P.S. Questo breve messaggio ha un valore interno, e non pubblico.

Sapete come la penso: ritengo che una ragione fondamentale di alcuni insuccessi della famiglia radicale vada ricercata nella inutile conflittualità, che ha finito per suscitare risentimenti, avversioni e néfiances in moltissime direzioni. Ammirazione, per Pannella, ma la convinzione che in fondo non ci se ne può fidare. Più in generale, la conflittualità tra forze vicine è un vero cancro dell'esperienza e della stessa cultura progressista. Credo che Pannella sbagli di grosso quando si illude di "governare" sempre, con pubblici conflitti ed esternazioni subitanee per quanto calcolate, i rapporti politici in occasioni di dissenso. E, personalmente, non mi ci sono prestato e non mi ci presterò. Questo ci può consentire di vedere e capire le ragioni di dissenso; e di non pregiudicare la possibilità di percorrere con chiarezza e limpidezza un nuovo progetto comune, quando finalmente l'avremo.

 
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