Roma, 19 e 20 dicembre 1992I DOCUMENTI APPROVATI
SOMMARIO: I documenti approvati dal Consiglio generale del Cora del 19 e 20 dicembre 1992. La Mozione generale, le mozioni particolari concernenti: due leggi regionali approvate in Umbria in tema di politica sanitaria di riduzione del danno; la legalizzazione della cannabis ad uso terapeutico; la costituzione di una commissione di studio per l'organizzazione di iniziative non-violente; le iniziative rivolte agli enti locali per l'adozione di interventi seri e incisivi in materia di politica socio-sanitaria sulle tossicodipendenze. Le raccomandazioni approvate.
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MOZIONE GENERALE (Approvata all'unanimità)
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Il Consiglio Generale del CORA approva le relazioni del Segretario, del Tesoriere e del Presidente.
Considerato che
il raggiungimento dell'obiettivo indicato nella mozione generale approvata dal 4· congresso del CORA è condizione necessaria per la vita di un grande movimento antiproibizionista che passa attraverso l'iscrizione al CORA e al Partito Radicale;
rilevato che
a 27 giorni dal congresso sono pervenute alla tesoreria nazionale 48 iscrizioni;
il deliberato congressuale impegna gli organi, gli iscritti e gli aderenti al raggiungimento di almeno 2000 iscritti entro 70 giorni dalla chiusura del congresso;
ribadisce ed impegna gli organi statutari, gli iscritti ed i simpatizzanti al raggiungimento dell'obiettivo indicato nella mozione, che significa almeno 50 iscritti al giorno, ogni giorno, fino al 10 febbraio prossimo;
individua nella costituzione dei "Comitati per il Sì" uno strumento utile e necessario per la difesa dei referendum, per l'avvio da subito della campagna per il Sì, per la vita del CORA e del Partito Radicale, e per dare forza al progetto di legalizzazione in Italia;
invita pertanto tutti gli iscritti e gli aderenti degli anni passati, gli aderenti all'Intergruppo al Parlamento e nelle istituzioni locali, a iscriversi e a mobilitarsi subito per la raccolta di nuove iscrizioni con un obiettivo di almeno 10 iscrizioni a testa.
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MOZIONI PARTICOLARI trasmesse dal IV Congresso al Consiglio generale
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1) MOZIONE PARTICOLARE A PRIMA FIRMA ANDREA MAORI
concernente due leggi regionali approvate in Umbria in tema di politica sanitaria di riduzione del danno
Approvata dal Consiglio generale in data 19 dicembre 1992: 10 voti a favore, 8 contrari, 2 astenuti.
Testo definitivo approvato:
Il IV Congresso del Cora riunitosi a Bologna il 21 1 22 novembre 1992, prendendo atto che
- il Consiglio Regionale dell'Umbria ha approvato due leggi regionali che prevedono l'installazione di scambiatori automatici di siringhe monouso e la creazione di un osservatorio regionale del fenomeno della tossicodipendenza, leggi che costituiscono un primo passo verso una politica sanitaria di riduzione del danno dall'uso promiscuo di siringhe infette;
- le due leggi suddette sono state approvate dopo un lungo dibattito che ha visto coinvolte associazioni, consigli circoscrizionali e comunali e operatori sanitari;
- il Governo ha bocciato la legge approvata pochi giorni fa dal consiglio regionale umbro, legge che rendeva più facile l'accesso ai finanziamenti per installare le suddette macchinette;
prende atto con preoccupazione che questa decisione può intaccare lo sforzo che molte amministrazioni locali stanno tentando di fare per ottenere una nuova politica sanitaria in materia di droga, basata sul principio della riduzione del danno;
denuncia il metodo discriminatorio usato dal Governo nei confronti di una legge regionale che rispetta il dettato costituzionale al diritto alla salute;
dà mandato al Segretario del Cora di investire del problema l'intergruppo antiproibizionista alla Camera dei Deputati affinché acquisisca elementi tali da consentire al CORA un'adeguata iniziativa per la riapprovazione da parte del Consiglio Regionale dell'Umbria della legge suddetta, la cui copertura finanziaria va individuata nell'ambito delle previsioni di spesa del bilancio dello Stato 1993 utilizzando i fondi che, con la stessa destinazione dell'esercizio precedente, non sono stati spesi.
2) MOZIONE PARTICOLARE A PRIMA FIRMA BERNARDO PARRELLA
concernente la legalizzazione della cannabis ad uso terapeutico.
Approvata dal Consiglio generale in data 19 dicembre 1992: 15 voti a favore, 3 contrari, 6 astenuti.
Testo definitivo approvato:
Il CORA dà la propria adesione all'International Medical Marijuana Movement ed a tutte quelle iniziative volte ad ottenere la legalizzazione della cannabis (e suoi derivati) ad uso terapeutico;
il Comitato tecnico-operativo interdisciplinare, da costituire a seguito dell'approvazione della mozione generale, inserisce l'uso terapeutico della cannabis (e suoi derivati) quale argomento specifico nell'ambito dei propri lavori.
3) MOZIONE PARTICOLARE A PRIMA FIRMA GIORGIO INZANI
concernente il lancio di una petizione popolare per il diritto alla salute e alla vita dei cittadini tossicodipendenti.
E' stata trasformata in raccomandazione (vedere più avanti).
4) MOZIONE PARTICOLARE A PRIMA FIRMA GIACOMO NARDONE
concernente l'istituzione di un fondo straordinario per la realizzazione di spot televisivi di propaganda antiproibizionista.
E' stata ritirata dal presentatore.
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MOZIONI PARTICOLARI approvate dal Consiglio generale
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MOZIONE PARTICOLARE
concernente la costituzione di una commissione di studio per l'organizzazione di iniziative non-violente, presentata da Jolanda Casigliani, Pasquale Piccinni, Enzo Cucco, John Fischetti.
Approvata con 10 voti a favore, 9 contrari, 5 astenuti.
Il Consiglio Generale del Cora, riunitosi il 19 e 20 dicembre 1992
preso atto che la campagna di disobbedienza civile davanti alle prefetture svoltasi questa primavera ha dato vita ad un movimento per il diritto alla cittadinanza, alla salute , alla dignità delle persone consumatrici di droghe;
considerato che per il raggiungimento dell'obiettivo dei duemila iscritti entro 70 giorni è necessaria una forte mobilitazione di natura nonviolenta;
costituisce una Commissione per lo studio e l'organizzazione di una nuova campagna nazionale per lo sviluppo di iniziative nonviolente atte a condizionare il governo ad un cambiamento radicale della politica sulle droghe e in particolare per la decriminalizzazione da subito del consumo dei derivati della cannabis. Della Commissione fanno parte Rita Bernardini che la Presiede, Jolanda Casigliani, Pasquale Piccinni, Enzo Cucco, John Fischetti, Emilia Rossi.
MOZIONE PARTICOLARE
concernente le iniziative rivolte agli enti locali per l'adozione di interventi seri e incisivi in materia di politica socio-sanitaria sulle tossicodipendenze, presentata da Pasquale Piccinni, Jolanda Casigliani, Enzo Cucco, Maria Teresa Di Lascia.
Approvata con 13 voti a favore, 6 contrari, 4 astenuti.
Il Consiglio Generale del CORA,
premesso che obiettivo prioritario del Cora è l'anti-proibizionismo e quindi la legalizzazione di tutte le droghe;
preso atto che nella attuale situazione è urgentissimo e necessario procedere ad iniziative di prevenzione e riduzione del danno;
preso atto che le politiche di prevenzione nei confronti delle persone tossicodipendenti e della società intera devono perseguire pratiche concrete di riduzione dei rischi e dei danni connessi all'uso di droghe;
considerato che le siringhe monouso autobloccanti sono ininfluenti sul piano della prevenzione dell'infezione da HIV perché inutilizzate dalle persone tossicodipendenti;
ricordato il programma minimo contenute nel volume di Manconi, Taradash e altri "Legalizzare la droga, una ragionevole proposta di sperimentazione" che prevede fra l'altro:
- operatori di strada per la distribuzione di preservativi e siringhe contemporanea ad un'opera di informazione, prevenzione e indirizzo verso altri servizi pubblici o privati;
- unità mobili di strada che consentano un maggior contatto con le persone tossicodipendenti;
- organizzazione di servizi sul territorio che consentano alle persone tossicodipendenti senza autonomia economica, condizioni di vita quotidiana igienicamente e socialmente accettabili;
- distribuzione controllata di sostanze stupefacenti e di sostanze sostitutive;
considerato che per operare in questa direzione è necessario procedere alla riforma radicale dell'organizzazione dei SERT che consenta un ruolo attivo nelle politiche di riduzione dei danni da parte dei servizi pubblici;
invia il programma minimo di cui in premessa, insieme ai risultati della Terza Conferenza delle città europee per una nuova politica sul problema droga e alla Risoluzione di Francoforte, ai consigli regionali e ai consigli comunali dei capoluoghi di provincia;
invita i militanti antiproibizionisti a operare affinché le amministrazioni regionali e locali non limitino i propri interventi alla sola installazione di macchine scambia siringhe, ma organizzino interventi più completi e articolati secondo quanto in premessa richiamato.
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RACCOMANDAZIONI DEL CONSIGLIO GENERALE DEL CORA
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1) E' stata trasformata in raccomandazione la mozione particolare "INZANI" presentata al IV Congresso del Cora e trasmessa al C.G. per l'esame. Questo è il testo:
"Il CORA decide di lanciare la seguente petizione popolare per il diritto alla salute e alla vita dei cittadini tossicodipendenti:
»I sottoscritti cittadini,
rilevato che la mortalità per overdosi è in costante e preoccupante aumento nei paesi che attuano - attraverso leggi proibizioniste-punizioniste - che si alimentano e alimentano radicati pregiudizi sociali - una politica sanitaria:
- totalmente carente dal punto di vista del raccordo con le conoscenze scientifiche sui farmaci sostitutivi (in particolare metadone e temgesic);
- totalmente deresponsabilizzante nei confronti dei medici dei servizi e di base che vivono l'intervento sanitario nei confronti del cittadino tossicodipendente in modo alienato a causa della grande carica di "punitività" che la società, modellando i suoi comportamenti sulle leggi proibizioniste, investe su tale intervento, generando nel medico una vera e propria "paura di curare";
chiedono che vengano rimosse dalle norme giuridiche tutte le remore ideologiche e totalizzanti che impediscono il dispiegarsi di un effettivo rapporto medico-paziente tossicodipendente, al fine di ristabilire:
- la pienezza del diritto alla salvaguardia della salute e della vita del cittadino tossicodipendente;
- l'efficace esplicazione della potestà terapeutica del medico affinché egli possa decidere davvero secondo scienza e coscienza .
Nel caso in cui fosse avviata la raccolta delle firme sulla petizione si tengano presenti i seguenti emendamenti presentati e non discussi dal Consiglio Generale
1- Emendamento BERTE'
a) dopo le parole "I sottoscritti cittadini" inserire:
"considerato:
- la priorità politico-sanitaria del nostro tempo, indicata dall'Oms, di attuare misure efficaci per fermare l'avanzata dell'AIDS in ogni paese (priorità fatta propria dai ministri della sanità della Comunità europea fin dal 1989);
- che per quanto riguarda l'AIDS la tutela della salute pubblica dipende in grande misura dal rispetto del diritto alla salute di ciascun cittadino tossicodipendente;"
b) Dopo le parole "rilevato come la mortalità per overdosi" inserire: "e per Aids (che rappresenta - in Italia - il dato più elevato di questa mortalità)".
2- Emendamento DI LASCIA
al capoverso "totalmente carente dal punto di vista... abrogare la specifica compresa nella parentesi: (in particolare metadone e temgesic) e aggiungere: e su terapie non convenzionali come definite e identificate dalla Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati.
3- Emendamento BIADENE
inserire nella petizione
a) la denuncia della corrente gravissima campagna di criminalizzazione pseudo-giudiziaria (che va da una sempre più soffocante pressione di controlli amministrativi su medici e farmacisti che operano per la somministrazione legale e controllata di farmaci psicoattivi) finalizzata ad imporre ai tossicodipendenti una condizione di astinenza imposta manu militari e la dissuasione a medici e sanitari di occuparsi della questione imponendo un impossibile monopolio di Stato nell'affrontare tale emergenza sociale.
b) la denuncia dell'attuale Ministro della Sanità De Lorenzo come promotore di tale campagna
c) la richiesta delle sue dimissioni
d) la denuncia esplicita della passività, della subalternità o la complicità dei mass media a queste campagne di linciaggio a mezzo stampa che ricordano "teoremi inquisitori" di infausta memoria che ciclicamente offendono la disponibilità e professionalità di medici sulla cui responsabilità in primo luogo pesano le conseguenze della diffusione delle droghe pesanti indotte dal proibizionismo.
2) Raccomandazione BERTE' da trasmettere al Comitato tecnico-operativo
Il Consiglio Generale del CORA raccomanda la costituzione di una lista di esperti e personalità della scienza e della cultura, di discipline coinvolte a qualsiasi titolo nella tematica antiproibizionista, che diano la disponibilità a fornire consulenze, esprimere pareri, consigli e testimonianze a supporto delle iniziative antiproibizioniste progettate o intraprese dai militanti del CORA.
3) Raccomandazione FALLANI
Il Consiglio Generale del CORA decide che, in occasione del processo alla dr. Sandra Tretola, rea di aver violato l'art. 71 della legge 685/75 per aver prescritto a tossicodipendenti dosi di morfina a scopo non terapeutico, l'associazione tutta indica una iniziativa a Firenze, sede del processo, che avrà luogo a partire dal prossimo Febbraio 1993. L'iniziativa appare doverosa e utile in considerazione delle aggravanti che il PM adduce contro il dottore (la militanza radicale della stessa), e delle conseguenze che il suo arresto nel 1980 provocò la morte di alcuni dei tossicodipendenti che erano in cura presso di lei e che, grazie all'arresto, rimasero senza assistenza medica. Il Consiglio Generale dà mandato alla segreteria di verificare gli aspetti tecnico-organizzativi per la promozione dell'iniziativa, e di metterli in atto.
4) Raccomandazione SILVESTRI
Il Consiglio Generale ritenendo che i risultati dello studio avviato dall'"OBSERVATOIRE GEOPOLITIQUE DES DROGUES" possano costituire un valido strumento per una miglior riuscita della campagna iscrizioni, invita la Presidente Vanna Barenghi a sintetizzare gli aspetti più significativi di quello studio in un documento che possa essere utilizzato allo scopo.
5) Raccomandazione BIADENE e HUBLITZ
Si richiede l'istituzione di un "Comitato giuridico di difesa antiproibizionista" contro gli abusi giudiziari e polizieschi ai danni di medici, sanitari, volontari o utenti di associazione del volontariato.
All'interno di tale Comitato si attiva un osservatorio
- per contattare gli inquisiti e valutare la loro posizione giudiziaria;
- per centralizzare tutti i materiali di interesse legale e medico legale per generalizzare la conoscenza delle normative più avanzate in senso antiproibizionista o di sentenze che possano costituire utili precedenti;
- per individuare esperti medico legali come consulenti di tale Comitato;
- per intervenire presso gli ordini dei medici o dei farmacisti per sollecitarne la responsabilità o l'intervento;
- per promuovere ovunque possibile l'affidamento in prova o misure alternative alla detenzione, per la liberazione dei detenuti per cause di proibizionismo.
6) Raccomandazione DI LASCIA e CUCCO
Il Consiglio Generale del CORA riunito a Roma nei giorni 19 e 20 dicembre 1992
- rilevata l'urgenza di una iniziativa contro l'introduzione del test obbligatorio per la ricerca degli anticorpi Hiv/Aids
- dà mandato agli organi esecutivi del CORA di convocare entro
primi dieci giorni di gennaio 1993 una giornata di mobilitazione straordinaria a cui prendano parte:
- medici
- medici legali
- giuristi
- organizzazioni di persone tossicodipendenti e di persone con Hiv/Aids
- responsabili di comunità terapeutiche
- esperti in scienza delle statistiche
- organizzazioni non governative
- parlamentari