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Arconti Laura - 20 gennaio 1993
Contro gli stermini per fame e per guerra
di Laura Arconti

SOMMARIO: Il dramma della Somalia è la prova dell'inefficacia della cooperazione internazionale. Il Partito Radicale è, oggi, quel partito che i Nobel chiedevano si costituisse.

(IL PARTITO NUOVO, numero 1 del 20 gennaio 1993)

Il Manifesto-Appello dei Premi Nobel, presentato il 25 giugno 1981 in cinque capitali contemporaneamente (Roma, Bruxelles, Ginevra, Parigi, New York), chiamava tutti ad affrontare un problema di rilevanza mondiale: un problema tale da coinvolgere la responsabilità delle coscienze, e capace - nella proiezione di lungo termine - di compromettere la sicurezza del mondo intero.

Già da due anni Marco Pannella aveva messo in evidenza la portata dello sterminio per fame e sete, disatteso dai Governi e confinato nel dominio del volontarismo caritativo, della »buona coscienza a buon mercato a base di abiti smessi e di piccole elemosine. Risale al febbraio del 1979 il primo appello di Pannella, con la richiesta di precisi stanziamenti che dessero dignità politica a concrete azioni per salvare vite, per »condurre vivi allo sviluppo coloro che altrimenti erano condannati all'olocausto.

Oltre quaranta giorni di digiuno di Marco Pannella si erano conclusi a Pasqua con la prima Marcia popolare »per la vita, la pace e il disarmo , che aveva visto i radicali ed altre diecimila persone in cammino da Porta Pia a piazza San Pietro. Cominciò allora la lunga stagione della lotta radicale contro lo sterminio per fame, durata più di sei anni.

Tutti gli strumenti della nonviolenza politica furono via via sperimentati: mozioni parlamentari, marce popolari, azioni collettive di denutrizione, digiuni collettivi di migliaia di persone, decine di migliaia di lettere, cartoline e telegrammi inviate ai parlamentari da cittadini in digiuno, ripetuti e severi scioperi della fame e della sete di Marco Pannella e di altri parlamentari radicali, raccolta di firme su una legge di iniziativa popolare, due convegni internazionali.

Sono passati tredici anni dal primo appello di Pannella, undici anni dal Manifesto-Appello dei Premi Nobel: oggi il dramma della Somalia, che irrompe ogni giorno dai televisori nella quiete delle case nel mondo intero, è la prova dell'inefficacia di una cooperazione internazionale che ha fallito il proprio compito.

Oggi i Governi prendono atto di una catastrofe che era stata prevista tredici anni fa, che sarebbe stata evitata se le Nazioni Unite avessero deciso assai prima quell'intervento che soltanto ora è ritenuto indispensabile.

Solo il transpartito transnazionale, coordinando le volontà politiche in molti paesi sullo stesso obiettivo - così come volevano i Nobel - può ricondurre il disordine mondiale oggi imperante ad un destino »diverso da quello che incombe e sembra segnato per tutti e nel mondo intero .

 
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