SOMMARIO: Si è svolta a Kiev la III Conferenza dei radicali residenti nel territorio dell'ex URSS.
(IL PARTITO NUOVO, numero 1 del 20 gennaio 1993)
All'assemblea di Kiev è intervenuto il Primo Segretario del PR, Sergio Stanzani. Sui temi della pena di morte, dell'obiezione di coscienza, dei conflitti nazionali ed etnici, dell'antiproibizionismo e in difesa dell'ambiente ed in particolare sulla costruzione del PR in ex URSS, hanno tenuto relazioni: Alexander Kalinin, Irina Podlessova, Maria Ivanian, Nikolaij Khramov, Viktoria Ter Nikogosian, Vladimir Ivanov e Stepan Grigorian.
Sono seguiti gli interventi del coordinatore delle attività del PR in ex URSS, Marino Busdachin, che si è soffermato sulle ragione del successo di adesioni in ex URSS (5400 iscritti, di cui 120 deputati) e di Sergio Stanzani, che ha illustrato l'attività transnazionale del PR. Sono intervenuti anche i consiglieri federali Antonio Stango e Andrea Tamburi.
Alla fine del dibattito - 70 gli intervenuti - sono state presentate due mozioni. Nella mozione politica, tutta incentrata sull'attività transnazionale, viene proposto al Congresso di decidere l'impegno di tutto il Partito a intervenire nelle situazioni di conflitto esistenti in Europa, individuando sul piano del metodo nonviolento un confronto fra le parti, con l'obiettivo di costruire nuovo diritto internazionale, segnalando gli esempi di un primo costruttivo lavoro in questo senso svolto in ex URSS sulle questioni del Nagorno Karabach, Transdniestr, Crimea e Caucaso. Più in particolare, la mozione indica la possibilità di una campagna semestrale per l'abolizione della pena di morte in Russia dove esiste una situazione di collaborazione tra radicali, deputati e Governo.
Al Congresso di Roma parteciperanno oltre 200 iscritti dell'ex URSS e di questi un centinaio saranno i deputati a rappresentare l'attività radicale nelle 15 Repubbliche sorte dal crollo dell'Unione Sovietica.