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Riva Gigi - 8 febbraio 1993
DISCORSI CHE TOCCANO IL CUORE MA ANCHE IL PORTAFOGLI E IL TIRCHIO VASCO SI FA BATTERE DALLA MUNIFICA STILISTA
di Gigi Riva

SOMMARIO: Una carrellata sui nuovo iscritti al Partito radicale in occasione del suo XXXVI Congresso (Roma, 4/8 febbraio 1993).

(IL GIORNO, 8 febbraio 1993)

Avanti, c'è posto. Ex terroristi, ex killer, ex tangentomani (l'importante è appunto che siano "ex"), ma anche attori, cantanti e vip in carriera. E poi tanti politici, ma davvero tanti, in fila a prendere la tessera del partito radicale, quello meno partitocratico che esista. Il fatto è che, contati questi, bisogna aggiungere solo una manciata di gente comune, la cosiddetta "base" che latita assai, anzi quasi non esiste proprio.

Sarà che l'iscrizione non è proprio a buon mercato, se il parametro di confronto sono le altre formazioni, 270 mila lire la cifra minima, 365 mila (mille lire al giorno, meno di un caffè) quella consigliata, al buon cuore degli interessati "sforare", ma verso l'alto. Sarà che gli italiani sono abituati al fatto che comunque il partito radicale "c'è" e fa certe battaglie per loro, sarà che a forza di gridare "al lupo al lupo" stavolta pochi credono davvero si possa sciogliere.

Sarà per tutto questo e chissà cosa altro ancora, ma sta di fatto che sino a ieri sera erano 2222 coloro che avevano preso la tessera contro i 30.000 indicati come "condito sine qua non" per non chiudere baracca e burattini.

Loro, gli interessati, giurano che davvero entro oggi o si fanno gli iscritti (e quindi i soldi) o si muore, nonostante Claudio Martelli li abbia scongiurati di dilazionare i tempi. Ma chi è accorso, sinora, a dare un po' di ossigeno al partito in fin di vita per asfissia economica? Chi aiuta davvero Marco Pannella che ieri ha tenuto il discorso del (quasi) addio?

Beh, c'è davvero di tutto.

Partiamo dagli ultimi. Paolo Frajese, mezzobusto Rai, è venuto di persona a consegnare il malloppo. L'ex leader di Prima linea Sergio Segio lo ha fatto per via telematica, di domenica le poste non funzionano, e così l'ha spiegato: "Mi iscrivo da ex militante di lotta continua, da detenuto e in coerenza col mio impegno di oggi", è coordinatore della rivista "Narcomafie" del gruppo Abele. Ritrova l'ex compagno di lotta Sergio d'Elia e il terrorista dell'altra sponda Pier Luigi Concutelli, fondatore di "Ordine Nuovo".

Quanto a Frajese, ingrossa il numero dei giornalisti, che già conta Jas Gavronski, Michele Tito direttore del "Mondo", Daniele Protti, caporedattore dell'"Europeo". Il Minoli di "Mixer" non l'hanno registrato, ma l'hanno annunciato da un paio di giorni.

Emanuele Macaluso, senatore Pds, non si è capito bene se si è iscritto o se ha solo sottoscritto. Compare però nell'elenco, con la quota in evidenza: 500 mila lire. Ruberebbe troppo spazio dal conto di parlamentari o ex, assessori di ogni ordine e grado, sindaci, consiglieri, coordinatori, membri di questo o di quel movimento.

I socialisti sono (almeno qui!) maggioranza schiacciante, compreso quel Gian Mauro Borsano eletto però da indipendente, presidente del Torino sino a pochi giorni fa e che non è arrivato nemmeno alla cifra consigliata, si è fermato a 300 mila lire.

Più munifico, col suo milione, il sindaco di Roma Franco Carraro, ospite d'onore all'apertura del congresso. Ma nettamente battuto dalla disegnatrice di gioielli Enza Peretti, che ha rallegrato la giornata di Pannella con un assegno di 25 milioni e altrettanti ne ha promessi. Degli applauditissimi democristiani, ex nemici storici (e dagli con quell'"ex"), già è tutto noto, guida il drappello Rino Nicolosi il democristiano, segue il chiacchieratissimo deputato Vincenzino Culicchia.

Adriano Sofri ritrova alcuni compagni di "Lotta continua" nel saporitissimo minestrone. E poi Sergio Staino, il papà di Bobo, la cui vignetta di adesione ("mi sono iscritto anch'io") Pannella sventolava durante il suo intervento.

Saltando da una professione all'altra ecco l'immunologo Ferdinando Aiuti, recentemente agli onori delle cronache per la sua dichiarata disponibilità a iniettarsi il vaccino anti-Aids, il deputato di Rifondazione comunista Tiziana Maiolo, la cantante-attrice Miranda Martino, la collega Ilaria Occhini (un milione), l'idolo delle folle Vasco Rossi, avarissimo con le canoniche 365.000 contro le 400mila versate l'anno scorso, il regista Salvatore Samperi, l'attore Mario Valdemarin. Tra tanti stranieri "non paganti" ne scegliamo uno col portafogli in mano, il mimo Lindsay Kemp, convinto dalla campagna contro la pena di morte.

Domandina finale. Se stasera cala il sipario, riavranno indietro l'obolo versato?

 
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