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Chiaromonte Franca, Bonino Emma - 27 febbraio 1993
BONINO: NON CREDO AI PROCESSI SOMMARI
PR A QUOTA 14.000

di Franca Chiaromonte

SOMMARIO: [Intervista]. Emma Bonino si dichiara preoccupata per la scarsezza delle iscrizioni. Al momento, sono "solo" 14.000. Sostiene che l'iscrizione al PR è "lo strumento più efficace contro i mali della partitocrazia", difende la scelta dell'uninominale, la necessità che si trovi una soluzione "politica" a Tangentopoli, ecc.

(L'UNITA', 27 febbraio 1993)

"Non ci siamo", dice preoccupata Emma Bonino. La segretaria del Partito Radicale si riferisce al numero di tessere fin qui raggiunto: 14.000. Il che significa che il partito può contare su una cifra pari all'incirca a 4 miliardi e mezzo. "Ma 5 miliardi ci servono solo a pagare i debiti". Siamo al conto alla rovescia, dunque. E questo, per i e le radicali sarà un week-end di fuoco. Oggi pomeriggio, Emma Bonino e Marco Pannella saranno a Napoli in una manifestazione cui hanno già aderito, tra gli altri, Giuseppe Galasso, Mimmo Pinto, Elio Vito, Aldo Masullo. Finita la manifestazione, i due correranno prima a Milano - per manifestare, domenica mattina, al Lirico, con Paolo Liguori, Luigi Manconi, i due ex sindaci Carlo Tognoli e Giampiero Borghini, la Presidente della regione , Fiorella Ghilardotti - e poi a Bologna. Ma sarà lunedì il giorno della grande decisione.

Avevate detto: o trentamila tessere o chiudiamo. Ma davvero il partito radicale sparirà dalla scena politica se, come sembra, non raggiungerà entro domani, la quota stabilita?

"Fino a domani non ci voglio pensare. Lunedì, o al massimo, martedì, riuniremo il nostro Consiglio federale per decidere il da farsi. Io, comunque, sono pessimista".

Perchè pessimista? In fondo 14.000 tessere non sono così poche.

"Specie in un momento in cui, pur di non iscriversi a un partito, la gente farebbe qualunque cosa".

E allora?

"Allora, io penso che un partito, per avere senso, debba promuovere iniziative politiche. Se, invece, la sua attività principale consiste nella ricerca di soldi, che senso ha tenere in vita un'organizzazione?"

A proposito che senso ha voler tenere in vita un partito? Proprio voi, poi, che siete stati i primi a parlare di "partitocrazia" e che oggi siete tra i più accaniti sostenitori dell'uninominale secca.

"Rispondo con il vostro slogan : iscriversi al Partito Radicale è lo strumento più efficace contro i mali da partitocrazia. Slogan a parte, vorrei ricordare che, da tempo, noi non ci presentiamo alle elezioni. Detto questo, però, io non credo che la politica si faccia solo con le buone idee: se vuoi andare a New York, non puoi andarci a piedi; ci vuole un aereo, una nave, magari piccoli. Ecco, per fare politica noi abbiamo bisogno di un minimo di struttura organizzativa: del resto, sfido chiunque a sostenere che 5 miliardi siano un costo eccessivo. Quanto all'uninominale, ci batteremo perchè passi. Poi, quando passerà, allora non sarà possibile tenere in vita nulla dei vecchi partiti: ciascuno dovrà dire dove sta e con chi sta. Mi pare positivo, da questo punto di vista, che sia stata fissata la data dei referendum".

Il Partito radicale non si presenta alle elezioni. Ma i deputati della lista Pannella siedono in Parlamento. E l'altro giorno si sono astenuti sulla fiducia al governo Amato.

"Certo, negli ultimi tempi Amato si è fatto condizionare molto dalle segreterie dei partiti. Ma non mi pare che esistano alternative. Inoltre, nel merito del discorso del Presidente del Consiglio, devo dire che mi hanno convinto sia la conferma del non intervento del governo in materia di riforma elettorale, sia la decisione con la quale ha respinto l'idea che un avviso di garanzia corrisponda a una condanna. Trovo perlomeno ingiusto, infatti, che si consenta alla magistratura di fare e disfare i governi".

Condivide le affermazioni di Conso?

"Condivido la necessità che si trovi una soluzione politica e che si limiti l'uso della carcerazione preventiva. I magistrati, è ovvio, devono fare il loro mestiere. Ma ripeto: un avviso di garanzia non è una condanna. E non mi piaccioni i processi sommari. Mi sono permessa, per esempio, di scrivere una lettera al direttore di Rai3, per sottolineare che, grazie alla trasmissione "Un giorno in Pretura", si può dire che il socialista Armanini, verso il quale non ho nessuna simpatia , è stato processato sulla piazza".

Ha visto "Il Rosso e il Nero" sull'aborto?

"Sì".

E le è piaciuta?

"Beh, a parte che mi ha fatto un pò impressione vedere il mio accusatore Casini senza che vi fosse alcuna presenza radicale; a parte che mi è parsa una discussione un pò sterile (come ha notato bene Alba Parietti), devo dire, però, che mi ha fatto piacere il fatto che una proposta come quella della depenalizzazione dell'aborto - che consentirebbe di superare il clima di crociata tra laici e cattolici, in quanto, finalmente, lo Stato diventerebbe laico, cioè agnostico in materia di aborto - abbia ricevuto il 28 per cento dei consensi. Quando, nel 1981, noi radicali la proponemmo con un referendum, prendemmo molti meno voti".

 
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