Martelli ieri partecipa a una conferenza stampa e afferma: "Questo è l'embrione di un grande partito democratico"di Guido Credazzi
SOMMARIO: Vivace cronaca delle ultime battute della campagna iscrizioni inscenata dal "grande funambolo" della politica italiana, Marco Pannella, nella sede di Via Torre Argentina. Si segnalano alcuni degli ultimi iscritti "eccellenti" da Renato Zero all'allenatore Galeone fino a Claudio Martelli, di cui si registra l'ultima intervista-stampa ("Veramente, al PSI io ho detto solo arrivederci, non addio").
(CORRIERE DELLA SERA, 3 marzo 1993)
E così, ancora una volta il grande funambolo della politica italiana, Marco Pannella, ce l'ha fatta a centrare il suo ambizioso bersaglio. E ancora una volta ha voluto tenere tutti con il fiato sospeso fino all'ultimo: soltanto a mezzanotte, infatti, dopo aver fatto un altro po' di proseliti presentandosi al "Caffè italiano" di Elisabetta Gardini su Raiuno, il leader radicale ha annunciato che il suo partito aveva raggiunto e superato la quota di trentamila iscritti e perciò non si scioglieva. Ma ormai ne erano già convinti tutti.
In realtà già nel tardo pomeriggio di ieri, nel corso di una improvvisata conferenza stampa nella sede del partito radicale trasformata in una sorta di megacentralino telefonico, Marco Pannella, con accanto Claudio Martelli (tutti e due con al collo il cartello che invitava a iscriversi al partito) aveva annunciato: "Le iscrizioni sono 29.004".
Dai compagni riuniti nella grande sala di via di Torre Argentina era partita una autentica ovazione. Molti avevano intonato: "Volare...oh, oh...,cantare...oh, oh...". Un omaggio a Mimmo Modugno, ex presidente del partito, in quel momento assente, ma anche un canto liberatorio, come un sospiro di sollievo dopo che la dura corsa contro il tempo si era conclusa con un successo.
Nel coro c'era anche Renato Zero, il popolare cantante appena reduce dal festival di Sanremo, e intervenuto a questo "happening". Infatti per i radicali era già festa. Anche se Pannella ammoniva: "Non siamo ancora arrivati al traguardo. Daremo l'annuncio definitivo a mezzanotte". Forse per paura che qualche aspirante iscritto, non sentendosi più indispensabile, all'ultimo momento si potesse tirare indietro. Ma, come si è visto, ciò non è accaduto. La mozione del congresso parlava di "30mila iscritti o l'equivalente umano o politico".
Certo negli ultimi giorni la marcia è stata trionfale, anche se non è mai mancata la suspense. Durante il congresso, ai primi di febbraio, le iscrizioni non erano più di trecento al giorno, e così è andata avanti fino a metà mese. Poi il ritmo è aumentato di parecchio, duemila nuove tessere al giorno, ma ancora non bastava: e infatti il 25 febbraio, quando mancavano solo settantadue ore alla scadenza del termine fissato dal congresso, si era appena a metà strada. Infine, negli ultimissimi giorni, il balzo decisivo: quattro o cinquemila iscrizioni al giorno, giunte per telefono, per fax, per vaglia, con carta di credito, attraverso amici, insomma in tutti i modi.
Un risultato ottenuto, bisogna dirlo, anche grazie all'appoggio di giornali e televisioni che all'iniziativa hanno dato ampio spazio pubblicando spesso anche i numeri di telefono e di conto corrente postale. Pannella, bontà sua, lo ha ammesso, e per una volta non ha dato addosso a quelli che normalmente definisce "Ladri di verità" e "pennivendoli di regime".
Ma per il partito che ha come emblema l'immagine di Gandhi c'è stata anche la mobilitazione di personaggi della cultura e dello spettacolo, come Vittorio Gassman, Pippo Baudo, Paolo Villaggio. E della politica: al partito "transnazionale" si sono infatti iscritti anche quattro ministri, otto sottosegretari e centosettantacinque parlamentari (fra cui ottanta socialisti, venti dc, quindici del Pri, tredici del Pds, dodici del Psdi, nove del Pli e uno, anzi una, di Rifondazione, Tiziana Maiolo). Perfino il mondo dello sport non è stato a guardare: fra gli iscritti, e con una quota di 10 milioni (ricordiamo che il minino è di 270mila) c'è l'allenatore del Pescara, Giovanni Galeone, che forse spera di trovare nella politica le soddisfazioni che il calcio gli nega (la sua squadra è in fondo alla classifica).
Emma Bonino, da poche settimane segretario del partito, non sa trattenere la sua gioia (mentre era stata molto perplessa al momento di accettare l'incarico). E parla Claudio Martelli. E' molto atteso, l'intervento dell'ex ministro della Giustizia, che essendo in questo momento "in freddo" con il Psi potrebbe dare un grosso contributo al partito radicale. Ma lui stesso precisa: "Veramente, al Psi ho detto solo arrivederci, e non addio", e mentre si entusiasma per il risultato raggiunto da Pannella e compagni ("una bellissima gara, cui sono felice di aver partecipato") commenta: "Ma non è che il punto di partenza. Qui c'è l'embrione di un grande partito democratico, che ha anche un alone di indispensabile simpatia". Ma lui, intende avere un ruolo nel partito radicale? Qualcuno addirittura gli chiede se vuole fare il "giustiziere".
L'ex guardasigilli ribatte: "Non ci penso assolutamente. Voglio essere un semplice iscritto, senza specializzazioni, per poter operare a tutto campo". E invita i compagni a "concentrarsi sulla riforma del sistema politico e delle leggi elettorali in senso maggioritario uninominale": temi cari a Pannella, che accanto a lui annuisce soddisfatto.