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Gervaso Roberto, Pannella Marco - 11 marzo 1993
PERCHE' SONO UNO SCANDALO
100 DOMANDE A... MARCO PANNELLA

di Roberto Gervaso

SOMMARIO: Il leader storico dei radicali prende in esame la situazione politica italiana - "L'urnomania è tipica di chi cerca di fare la propria fortuna con i numeri" - Un Paese che mi eleggesse a premier si meriterebbe le mie dimissioni" - L'onestà richiede intelligenza. E' stupido parlare di partito degli onesti".

(NOI, 18 marzo 1993)

Non è più un uomo: è un monumento nazionale, anzi, transnazionale, soprattutto ora che le trentamila firme sono state raggiunte e superate.

La sua mole incombe come un tempio gotico e, insieme, come una ciminiera, avvolgendo in una suggestiva e micidiale nube di fumo di pessima qualità i fedeli che ne varcano la soglia. Gli anni hanno fatto di Marco Pannella un bellissimo leone dalla chioma nivea e dagli occhi sempre più innocenti. Il politico è grande, grandissimo è anche l'attore, che seduce, che strappa l'applauso fingendo di non cercarlo, che finisce col piacere anche a chi dispiace.

Tutti (o quasi) gli perdonano tutto (o quasi). Gli italiani gli devono molto. Lui lo sa e, per sdebitarsi, minaccia, con sapienti colpi di teatro, di abbandonarli al loro destino.

1. Perchè si parla tanto di lei?

"Non è a me che deve chiederlo".

2. E a chi?

"A chi ne parla. Forse si parla tanto di me perchè sono uno scandalo".

3. Uno scandalo?

"Sì. Della ragionevolezza, dell'umiltà e, forse, della modestia consapevole".

4. Perchè si spera tanto in lei?

"Questo è tutto da dimostrare. Mi sono presentato con la Lista Pannella e ho preso solo l'uno per cento dei voti".

5. Chi più teme?

"Forse chi vede in me l'incarnazione dell'autolesionista".

6. E lei, chi più teme?

"Gli eventi, la malasorte, la mediocrità. Soprattutto la mediocrità".

7. E' davvero indiscussa la sua capacità legittimatrice?

"Per un laico democratico come me la capacità legittimatrice viene unicamente dalla legge".

8. Che cosa sarebbe di voi radicali senza questa Italia?

"L'esistenza di noi radicali storici non può prescindere dalle vicende di questa Italia".

9. E cosa sarebbe dei radicali senza di lei?

"Quello che sarebbe stato di me senza i radicali storici di ieri e che sarebbe di me senza i radicali contemporanei".

10. Perchè in così pochi fate tanto rumore?

"Ma se stiamo zitti almeno 350 giorni l'anno! Spesso, poi, le nostre voci restano clandestine anche per gli altri quindici".

11. Perchè?

"Per il semplice motivo che cerchiamo noi stessi di renderle pubbliche. Non solo".

12. Che altro?

"Il più delle volte, quello che di noi si ascolta non è quello che vorremmo far sapere".

13. Perchè gli intellettuali da una parte vi lodano, dall'altra vi snobbano?

"Tranne Vittorini, Sciascia, Pasolini, pochi intellettuali ci hanno conosciuto e amato".

14. Chi non dovrebbe mai iscriversi al Partito radicale?

"Se esistesse questa maledizione, solo una persona perfetta".

15. Che cosa succederebbe se il Partito radicale diventasse maggioranza?

"Se intende maggioranza elettorale, potrebbe sciogliersi subito".

16. Perchè?

"Perchè una società capace di una simile scelta non avrebbe più bisogno di noi, ma solo noi di lei".

17. La prima Repubblica è alle corde, alla gogna o con un piede nella fossa?

"Le metafore m'imbarazzano".

18. E tuttavia?

"Questa prima Repubblica è solo un regime che crolla".

19. Quando una democrazia diventa regime?

"Ma esistono anche regimi democratici".

20. E quando un regime traligna in dittatura?

"Un regime dittatoriale appartiene ormai ad archetipi superati".

21. C'è aria di colpo di Stato?

"C'è piuttosto uno stato di colpi e di correnti d'aria pericolose".

22. Rischiamo più un De Gaulle o un Mussolini?

"Non si rischia mai il passato, se non nel grottesco. Rischiamo piuttosto il tragico che, in fondo, è anche più decoroso".

23. Basta il voto popolare a legittimare una democrazia?

"I voti popolari al 98 per cento "legittimano" le dittature".

24. Basta una legge elettorale a scongiurare il naufragio?

"Di per sè no. Solo se espressione felice di un disegno creativo".

25. Perchè non tornare alle urne?

"Perchè l'urnomania è tipica di chi cerca costantemente nella sorte e nella mera logica dei numeri le proprie fortune il perpetuarsi della propria agonia".

26. Cosa farebbe al posto di Amato?

"Ma nel posto di Amato non sono".

27. Se ci fosse?

"La situazione storica e politica italiana sarebbero diverse. Un Paese che elegesse me a premier meriterebbe, con assoluta tranquillità, le mie immediate dimissioni".

28. Perchè?

"Non sarei necessario."

29. E cosa farebbe al posto di Scalfaro?

"Quello che farei nel posto di Amato. E, forse, sarei ancor più silenzioso".

30. Rivoterebbe Scalfaro al Quirinale?

""Sì".

31. Entrerebbe in un Governo di tecnici?

"Benedetto Croce, rispondendo in modo un po' sgarbato alla meteora Guglielmo Giannini, disse che il mito del Governo dei tecnici e degli onesti era un'imbecillità testarda".

32. Entrerebbe in un Governo di salute pubblica?

"Ma la vicenda giacobina è ormai superatissima. La salute pubblica viene dalla fermezza con cui, nei momenti calamitosi, si afferma con vigore la normalità repubblicana e costituzionale".

33. E' vero che ha rifiutato il ministero di Grazia e Giustizia?

"No".

34. Teme di più la concorrenza di Bossi, di Fini o di Orlando?

"Non siamo concorrenti, se non su un piano formale".

35. Si fida più di Bossi o di Orlando?

"Come tipi e archetipi interessano entrambi".

36. Chi di più?

"Sicuramente Bossi".

37. La lusingano gli elogi di Fini e di Cossutta?

"No. Forse perchè sono intimamente troppo ambizioso".

38. Cosa farebbe al posto di Craxi?

"Non lo so. Vorrei capirlo dialogando con lui".

39. E cosa farebbe al posto di La Malfa?

"Più che dirlo, mi è difficile immaginarlo. Abbiamo "posti" molto diversi".

40. Cosa aspetta secondo lei, Cossiga?

"Le rispondo con un verso foscoliano: "Forse perchè della fatal quiete tu sei l'imago, a me sì cara vieni, o sera".

41. Andreotti è in naftalina o in apnea?

"Il rigore con cui è vissuto, la sua cultura cattolico-romana, mi sembra l'abbiano politicamente premiato. C'è in lui un sapore di grande cinismo classico".

42. Nella stia del Palazzo ci sono più volpi, più leoni, più conigli, più pavoni o più gazze ladre?

"Promuovere il Parlamento ad arca di Noè è l'ultima cosa che farei".

43. Questo Palazzo ha più bisogno di picconi, di ruspe o di dinamite?

"Per salvarsi avrebbe bisogno di una grandezza rinascimentale: vorrei vederlo trasformato in un museo del passato".

44. Chi, per primo, ha violato le regole del gioco democratico?

"La classe dirigente postfascista, di pretese e millantate origini antifasciste ma, nei fatti, per inadeguatezza, molto più erede del fascismo".

45. Quale politico, negli ultimi vent'anni, ha combinato più guai?

"Non c'è che l'imbarazzo della scelta. Forse nessuno è stato così grande, nemmeno in negativo".

46. I nostri politici sono più abili nel fare, nel non fare o nel disfare?

"Quali politici?"

47. Quelli che abitano o bazzicano il Palazzo....

"Sono anch'io uno di loro. Piuttosto, non si è mai domandato chi forma la classe dirigente?".

48. Chi?

"I quattro grandi poteri: politico, giurisdizionale, economico-finanziario, informativo-giornalistico. Quello che non si è fatto, o si è disfatto, è stato opera loro. Sono tutti responsabili".

49. La politica italiana è più una commedia, una tragedia o una farsa?

"Temo che siamo al tragicomico. Potremmo esser chiamati a sperimentare il tragico, passando, agli occhi del mondo, per dei cattivi comici".

50. Sono più affamate le segreterie dei partiti o le popolazioni somale?

"Per rispetto alla proprietà del linguaggio, la risposta mi pare ovvia".

51. Quale partito metterebbe sotto la tenda a ossigeno?

"Sono contro ogni accanimento terapeutico".

52. Nel partito degli onesti sono tutti onesti?

"Ci vuole intelligenza perchè l'onestà viva. L'idea di un partito degli onesti la trovo stupida".

53. Dopo quanti anni un politico dovrebbe andare in pensione?

"La pensione fu una grande bandiera per il diritto alla vita degli umili e degli oppressi. Ma, oggi, va garantito a tutti il diritto all'attività. Giudicherà poi il mercato".

54. Secondo lei, la mafia sta in agguato o in campana?

"La mafia sta "in partito". Nella concezione partitocratica, cosiddetta pluralistica, della nostra società".

55. Cosa rende la mafia indistruttibile?

"La consapevole distruttibilità di coloro che hanno il compito di vincerla.

56. E' più debitrice la mafia alla politica o la politica alla mafia?

"Diciamo più creditrice".

57. Più creditrice?

"La mafia. Tant'è vero che si prova finalmente a estirparla. Del resto, si eliminano i creditori, non i debitori".

58. Professionisti dell'antimafia si nasce o si diventa?

"Professionisti si diventa sempre".

59. Chi, sotto sotto, non vuole la liberalizzazione o la legalizzazione della droga?

"Chi è contrario, nel migliore dei casi, lo è per gli stessi motivi per i quali, a suo tempo, preferiva il flagello del divorzio e dell'aborto "proibiti", clandestini, incontrollati, selvaggi".

60. Il più civile dei diritti civili?

"E' un problema storico. A un diritto di ieri può anche corrispondere un'inciviltà di oggi".

61. La P2 trama ancora nell'ombra?

"Alla fine bisognerà chiedersi se le P2 tramano o sono tramate".

62. L'anti P2 cosa fa?

"Quello che fanno tutti gli anti".

63. E che cosa fanno tutti gli anti?

"Sono indissolubilmente legati alle fortune di quel che combattono da anti".

64. Meglio Licio Gelli o Tina Anselmi?

"Essendo anticonformista le rispondo: Tina Anselmi".

65. E' tutto oro colato quel che esce dai crogioli dei nostri Palazzi di giustizia?

"Assolutamente no. Ma c'è anche dell'oro".

66. L'Italia resta comunque la "culla del diritto"?

"Ma lo è sta mai? Se una culla del diritto esiste, è quella anglosassone".

67. Chi c'è dietro Di Pietro?

"La sua storia".

68. E' più grave rubare per se stessi, per l'amante o per il partito?

"Rubare è rubare. Esimenti, attenuanti e aggravanti possono solo applicarsi al caso specifico, chè la responsabilità penale dev'essere personale. Rubare nell'esercizio delle proprie funzioni pubbliche è comunque sicuramente più dannoso alla collettività".

69. Peggio chi chiede tangenti o che ne offre?

"A seconda dei casi e dei contesti. Sono due facce della stessa medaglia".

70. E' giusto condonare i tangentisti?

"Direi di no. Non scomoderei la categoria del giusto per privilegiare quella dell'opportuno".

71. A quali magistrati manderebbe un avviso di garanzia?

"Almeno a tanti quanti sono i politici e gli imprenditori che finora ne sono stati i destinatari.Lo ripeto da anni e i fatti mi stanno dando sempre più ragione"

72. Quali reati gli contesterebbe?

"Innanzitutto, l'associazione per delinquere di cui, guarda caso, a Tangentopoli non si parla quasi più. E aggiungo un'altra cosa".

73. Che cosa?

"L'omissione sistematica di questa imputazione mi sembra essa stessa un reato da colpire con fermezza".

74. Se un Di Pietro sollevasse il coperchio delle cooperative rosse, cosa scoprirebbe?

"Probabilmente l'acqua calda".

75. E si scavasse a fondo nella ricostruzione dell'Irpinia?

"La stessa cosa. Ma della distruzione - non ricostruzione - dell'Irpinia sono responsabili, da almeno trent'anni, anche quei giudici che vi operano senza accorgersi che, grazie a Dio, gli irpini non sono una massa d'invalidi, una corte dei miracoli".

76. Meglio un'Italia libera e sporca o un'Italia antidemocratica ma pulita?

"Ma le dittature non sono mai pulite".

77. In Italia, più la politica condiziona l'economia o più l'economia condiziona la politica?

"La politica economica è un asse portante di ogni buon governo. Se politica ed economia vivono separate, la società diventa schizofrenica".

78. Chi sono oggi, in Italia, i veri padroni del vapore?

"Radicali a parte (se me lo consente), nessuno sembra più padroneggiare nulla".

79. Peggio i boiardi dell'economia privata o di quella pubblica?

"Se me ne trova uno che non abbia forti connotati dell'altro, lo assumo subito. Socializzare le perdite e privatizzare i profitti è l'unica male arte praticata agli alti livelli".

80. Perchè liquida la cassa integrazione come "truffa legalizzata"?

"Nemmeno legalizzata, se non per una concezione partitocratica della legalità, puntualmente tradita. La cassa integrazione dovrebbe assestare, rinnovandolo, il sistema produttivo, specialmente industriale, a spese della comunità, per proteggere anche il lavoro".

81. Perchè ce l'ha tanto con le società per azioni?

"Ce l'avevo 35-40 anni fa. Oggi mi "interessano" di più le banche".

82. Quando la proprietà è un furto?

"Quando è un furto".

83. Quando il profitto è un reato?

"Chiarito che il profitto è stimolo e necessità per ogni persona intraprendente e per ogni impresa degna di questo nome, diventa un furto quando è frutto di reati specifici e non di un onesto rischio di mercato".

84. Cosa succederebbe se congelassero i Bot?

Se li congelassero a chi ne possiede qualche miliardo, probabilmente il finimondo".

85. Lei, al governo, li congelerebbe i Bot miliardari?

"Beh, un pensierino ce lo farei".

86. La sua è più una missione o una crociata?

"La mia? E' vita".

87. C'è in lei più Gobetti, Salvemini o Ernesto Rossi?

"Com'è possibile analizzare i minerali di un organismo vivente? Devono essere presenti tutti".

88. E c'è in lei più Gandhi o San Francesco?

"Vale la stessa risposta".

89. L'hanno definito "profeta disarmato", come Machiavelli definì Savonarola. Non teme di far la fine del frate domenicano?

"Assolutamente no. Amo poco i roghi e diffido delle "adolescenze ardenti"".

90. Nessuno ha mai cercato di corromperla?

"non me ne sono mai accorto".

91. Come giudica questo Papa?

"Umanissimo, dolcissimo, suggestivo".

92. C'è in lui più John Wayne o Goffredo di Buglione?

"E perchè non Bartolomeo Colleoni?".

93. L'italiano ha più il senso della Chiesa o dello Stato?

"Non si può avere bene l'uno senza avere bene l'altro. Quindi, siamo messi maluccio".

94. Meglio la RAI o la Fininvest?

"Ahimè, le distinguo sempre meno. Diciamo, meglio una persona come Berlusconi".

95. E' meglio montanelli o Scalfari?

"Non accetto nemmeno il confronto".

96. Ha una peggiore opinione lei di Scalfari o Scalfari di lei?

"Sicuramente Scalfari di me. Ma peggio per lui".

97. A che cosa è dovuta la sua longevità politica?

"Boh!".

98. In quale caso lascerebbe la politica?

"Psicologicamente non sono pronto. Intellettualmente si".

99. Chi più la rimpiangerebbe?

"Nella camera ardente tutti".

100.Per quello che fu?

"No: per quello che fui, soltanto chi amai e chi mi amò".

 
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