SOMMARIO: Firma la cartolina allegata a questo giornale, che contiene il testo dell'appello rivolto alle Nazioni Unite, in cui si afferma il diritto di ogni essere umano a non essere ucciso a seguito di una sentenza o misura giudiziaria e si chiede una moratoria generalizzata delle esecuzioni capitali e limitazioni all'applicazione della pena di morte.
Le firme raccolte, che vorremmo voi indirizzaste alla sede di Roma del Pr, saranno consegnate nel giugno '93 al Segretario Generale dell'ONU, in occasione della "Conferenza mondiale sui diritti umani", che si terrà a Vienna.
Obiettivi intermedi della "campagna parlamentare mondiale per l'abolizione della pena di morte entro il duemila", promossa dal Pr e dalla "Lega internazionale", sono: l'Europa senza pena di morte e l'azione, insieme all'"Organizzazione per la Pace dei Popoli d'Europa e del Mediterraneo", per l'abolizione della pena capitale nei paesi del mediterraneo.
(IL PARTITO NUOVO, 19 marzo 1993)
Nessuno tocchi Caino
Una campagna parlamentare mondiale per l'abolizione della pena di morte entro il duemila.
Di ottime ragioni "contro la pena di morte" - per principio filosofico o religioso, giuridico o sociale - è animata gran parte delle classi dirigenti, dei giuristi, degli scienziati del mondo. Buona coscienza a buon mercato, a fronte delle migliaia di condannati nel mondo che attendono nei bracci della morte di essere giustiziati! A fronte della maggioranza dei paesi accreditati all'ONU che mantengono la pena capitale! Molti dei quali la praticano in totale assenza di garanzie giuridiche, di procedure di appello, dei diritti della difesa!
Noi non vogliamo fare una campagna "contro la pena di morte". Nella denominazione stessa di "Campagna parlamentare mondiale per l'abolizione della pena di morte entro il Duemila", è scritta la differenza, di statuto organizzativo, di scopi e mandato politici, di metodo diversi. Quel che si intende promuovere a tutti i livelli, vedere affermato nel mondo e scritto nei testi fondamentali e nelle leggi della comunità internazionale e degli Stati, è un diritto civile, un nuovo diritto della persona: il diritto a non essere uccisi a seguito di una sentenza o misura giudiziaria, anche se emessa nel rispetto della legge.
Per la credibilità stessa del progetto, noi affermiamo che questo deve realizzarsi entro l'anno Duemila, che occorre calendarizzare gli obiettivi intermedi e finali, rendere conto passo dopo passo della nostra azione. "Contro la pena di morte" si potrebbe andare avanti all'infinito. Tanto più che essa non è un retaggio del nostro passato, ma sempre più una dimensione del futuro, portato di emergenze e fondamentalismi, stati di necessità e proibizionismi. Per abolirla davvero, occorre esser precisi e determinati su un obiettivo, e vincolati a una scadenza.