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Partito radicale - 30 marzo 1993
ANCORA BILANCI FALSI!
Per vincere definitivamente il regime di corruzione e di illegalità, per debellare la partitocrazia, doppio Sì nei referendum per l'abrogazione del finanziamento pubblico e per la riforma in senso uninominale del sistema elettorale.

SOMMARIO: Il bilancio consuntivo finanziario per il 1992 del Partito radicale, pubblicato su un quotidiano ai sensi della legge sul finanziamento pubblico dei partiti. Nel testo di presentazione si polemizza con la presidenza della Camera che ha predisposto un modello che consente di presentare bilanci sostanzialmente falsi. Le iniziative dei radicali contro il finanziamento pubblico e le responsabilità della presidente Nilde Iotti. Qelli che chiedono agli elettori di abrogare solo il finanziamento pubblico ma di mantenere sostanzialmente inalterata l'attuale legge elettorale vogliono conservare intatto il loro potere, vogliono che le cose restino come prima.

(L'INDIPENDENTE, 30 marzo 1993)

La legge sul finanziamento pubblico ai partiti e l'interpretazione che i presidenti della Camera e del Senato ne hanno dato impone la pubblicazione di rendiconti finanziari, come quello che anche noi siamo costretti dalla legge a riportare in questa pagina, che solo la protervia della partitocrazia ha potuto chiamare bilanci: sono stati concepiti espressamente per coprire la corruzione e per impedire ai cittadini di conoscere l'effettiva entità dei proventi e delle spese dei partiti, la consistenza del loro patrimonio e dei loro debiti e la loro partecipazione a società. La legge e ancor più la sua interpretazione consente insomma di pubblicare bilanci sostanzialmente falsi, certamente incompleti e non veritieri.

Non abbiamo dovuto aspettare le indagini della magistratura per sapere e denunciare che i bilanci dei partiti erano falsi e che la legge sul finanziamento pubblico era una truffa.

Nel 1978 il partito dei "radicali storici" perse per un soffio - solo contro tutti i partiti, anche quelli che oggi si ergono come moralizzatori - il referendum contro il finanziamento pubblico per il quale aveva raccolto oltre 600.000 firme di cittadini.

Sempre da soli conducemmo nel 1981 l'ostruzionismo parlamentare contro la legge che raddoppiò il finanziamento pubblico e delegò al Presidente della Camera, d'intesa con il Presidente del Senato, la stesura del modello di bilancio.

Ancora una volta soli denunciammo nel 1982 il modello di bilancio truffaldino predisposto dalla presidente della Camera dei deputati Nilde Iotti. Scrivevamo in una lettera alla presidente della Camera che »permettere la conoscenza dello stato patrimoniale dei partiti, delle partecipazioni a società, della situazione creditizia e debitoria, delle proprietà immobiliari era rendere un servizio ai cittadini e alla politica. Impedirlo, come, il suo recente decreto fa, significa favorire nei fatti la politica della lottizzazione, della corruzione, dello scempio e dell'occupazione degli enti pubblici, del furto in nome del partito . Ci rispose, facendosi interprete della volontà dei partiti, che le nostre richieste avrebbero potuto mettere in imbarazzo alcuni partiti nei confronti dell'opinione pubblica: »Poiché la legge n.659 del 1981 non prevede la compilazione di un rendiconto economico, ma solo di un rendiconto di entrate e spese finanziarie, il collegamento del rendiconto finanziario con la situazione patrimon

iale diviene particolarmente disagevole e la pubblicazione congiunta dei due documenti potrebbe disorientare i lettori dei bilanci dei partiti . »Poco significativi, anzi fuorvianti, per la pubblica opinione, sono i valori delle attività e passività e la cifra del netto patrimoniale, che i lettori dei bilanci più sprovveduti tenderebbero a identificare con la "potenzialità economica" dei partiti. In qualche caso, poi, si avrebbe un deficit patrimoniale anziché un patrimonio netto (per il prevalere delle passività sulle attività), che potrebbe mettere in imbarazzo alcuni partiti nei confronti dell'opinione pubblica .

Sempre nel 1982 i "radicali storici" chiesero con esposti che fosse bloccata l'erogazione del finanziamento pubblico e che i partiti fossero costretti a restituire i soldi al Banco Ambrosiano.

Il 18 aprile, ancora una volta con un referendum radicale, saremo chiamati a decidere se cancellare definitivamente questa vergognosa legge.

I cittadini, gli elettori gli stessi iscritti ai partiti, cui è stato sottratto in questo modo il diritto di conoscere, solo oggi cominciano ad avere informazioni più attendibili, anche se parziali e circoscritte, sull'entità del "giro" di denaro connesso alla vita dei partiti della partitocrazia. Ma per anni né magistratura e neppure la stampa hanno raccolto le nostre denunce: se fossimo stati ascoltati avremmo fermato in tempo la metastasi della partitocrazia impedendo così che "tangentopoli" assumesse le dimensioni che oggi conosciamo.

Ma il reale accertamento della complessiva consistenza dei "profitti di regime" della partitocrazia e soprattutto la predisposizione di norme che garantisca per il futuro che quanto è avvenuto (e avevamo previsto che sarebbe avvenuto) non si ripeta più non è possibile finché esisteranno questi partiti.

Occorre azzerare prima e trasformare poi tutti gli attuali partiti, occorre votare Sì al referendum per l'abrogazione del finanziamento pubblico, votare Sì alla modifica della legge elettorale, Sì a tutti i referendum.

Non vi fidate di quelli che vi chiedono di abrogare solo il finanziamento pubblico ma di mantenere sostanzialmente inalterata l'attuale legge elettorale: vogliono così conservare intatto il loro potere, vogliono che le cose restino come prima. Ancora una volta vi ingannano.

Non credete quindi al bilanci che i partiti pubblicano sui giornali in questi giorni, pretendete di sapere, come è vostro diritto, quanto hanno veramente incassato e speso, chiedete di poter conoscere le loro proprietà immobiliari e la loro partecipazione, formali o di fatto, a società ed imprese.

Il Partito radicale, quest'anno come ogni anno, ha presentato discusso e votato il proprio bilancio in congresso, pubblicamente, alla luce del sole. Si tratta di un bilancio redatto secondo corretti criteri di contabilità e corredato di dati sull'andamento economico e patrimoniale anche dei soggetti che pur non ricadendo formalmente nella proprietà del partito concorrono all'effettiva definizione della sua consistenza patrimoniale.

Quel bilancio e quei documenti, che sono a disposizione di chiunque, consentono di comprendere il "miracolo" compiuto dal nuovo Partito radicale e da 37.000 cittadini in meno di quattro settimane. Si potrà capire come è stato possibile, a partire da un indebitamento di circa cinque miliardi (e non da un avanzo di 783 milioni che dobbiamo esporre nel bilancio qui pubblicato) garantito solo dal valore della sede, siamo riusciti, attraverso il finanziamento privato, trasparente e quindi di pubblico dominio, a raccogliere oltre 12 miliardi e mezzo..

Abbiamo soprattutto dimostrato con i fatti che è possibile, anche in Italia, autofinanziare la politica senza rubare; che è possibile fare politica, non solo in Italia, se si hanno obiettivi ambiziosi e non si punti solo alla conservazione del potere; che è perfino possibile fare tutto ciò, vincendo il cinismo e l'indifferenza dilaganti, per concepire finalmente il nuovo partito trasnazionale e transpartitico della tolleranza e della nonviolenza, per l'affermazione della vita e del diritto nel mondo.

Adesso tocca a voi decidere, il 18 maggio, con un grande e sonoro Sì per tutti i referendum, che l'Italia può cambiare pagina, liberarsi della partitocrazia e divenire anche una frontiera per la conquista di un nuovo ordine nel mondo.

BILANCIO FINANZIARIO CONSUNTIVO 1992 DEL PARTITO RADICALE

SITUAZIONE FINANZIARIA EFFETTIVA ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO 31.12.1992

Entrate finanziarie dell'esercizio 6.133.442.143

Uscite finanziarie dell'esercizio 6.789.342.912

Disavanzo finanziario dell'esercizio 655.900.769

Avanzo cumulato dei precedenti esercizi 1.439.507.517

Avanzo cumulato alla chiusura dell'esercizio 783.606.748

ENTRATE EFFETTIVE

1. Quote associative annuali:

per l'anno 1992 835.844.323

per l'anno 1993 (al 31.12.92) 69.620.065

Totale Capitolo I 905.464.388

2. Contributo dello Stato:

a) per rimborso elettorale ====

b) contributo annuale all'attività del Partito 3.171.457.230

Totale Capitolo II 3.171.457.230

3. Contributi provenienti dall'Estero:

a) da partiti o movimenti politici esteri o internazionali ====

b) da altri soggetti esteri ====

Totale Capitolo III ====

4. Altre contribuzioni

a) contribuzioni straordinarie degli associati 490.747.887

b) contribuzioni di non associati (privati,

enti privati, associazioni sindacali) 414.496.281

c) contribuzioni Lista Marco Pannella 994.336.858

Totale Capitolo IV 1.899.581.026

5. Proventi finanziari diversi

a) fitti attivi ====

b) interessi su titoli ====

c) interessi su finanziamenti ====

d) dividendi su partecipazioni e utili da imprese

e altre attività economiche ====

e) altri proventi finanziari 156.939.499

f) rimborsi elettorali ====

Totale Capitolo V 156.939.499

6. Entrate diverse

a) da attività editoriali ====

b) da manifestazioni ====

c) da altre attività statutarie ====

d) da altre fonti ====

Totale capitolo VI ====

Totale entrate finanziarie dell'esercizio 6.133.442.143

Disavanzo dell'esercizio 655.900.769

6.789.342.912

USCITE EFFETTIVE

1. Attribuzione di contributi:

a) al Gruppo Parlamentare alla Camera dei Deputati 192.606.666

b) al Gruppo Parlamentare al Senato 111.985.161

c) a enti e soggetti nazionali 50.000.000

d) a enti e soggetti esteri ====

e) alle sedi e organizzazioni periferiche ====

Totale capitolo I 354.591.827

2. Spese di personale:

a) retribuzioni, rimborsi spese, diarie e

indennità licenziamento ====

b) oneri previdenziali ====

Totale capitolo II ====

3. Spese generali:

a) interessi passivi e oneri finanziari 10.788.596

b) fitti passivi 62.949.247

c) imposte e tasse ====

d) manutenzioni e riparazioni 10.922.970

e) spese di amministrazione 44.165.000

f) spese diverse

- spese generali 634.161.768

- segreteria 172.196.329

- tesoreria 13.279.534

- tesseramento 138.591.031

- riunioni del Consiglio federale (Roma-Zagabria) 116.583.347

- oneri bancari 19.236.725

- sopravvenienze passive 78.437.925

Totale capitolo III 1.301.312.472

4. Spese per attività editoriali, d'informazione e propaganda:

a) per attività editoriali:

- destinate ad altri paesi 1.991.458.521

- destinate all'Italia 163.883.823

b) per attività culturali e di informazione ====

c) per attività di propaganda e informazione politica

- Manifestazioni e iniziative politiche in Italia 168.251.015

- Campagna raccolta firme per i 9 referendum 626.023.554

- Manifestazioni e iniziative politiche

a carattere transnazionale in Italia 69.443.887

- Manifestazioni e iniziative politiche

in altri paesi 423.931.505

- Attività svolta attraverso le sedi in altri paesi

(Bruxelles, Budapest, Zagabria, Bucarest, Praga,

Burkina Faso, Mosca) 756.858.384

Totale capitolo IV 4.199.850.689

5. Spese per campagne elettorali

- residuo elezioni 1989 150.720.000

- elezioni 1992 155.735.134

Totale capitolo V 306.455.134

6. Spese per documentazione e archivio ====

Totale capitolo VI ====

7. Spese per altre attività:

- Congressi 627.132.790

Totale capitolo VII 627.132.790

Totale uscite finanziarie dell'esercizio 6.789.342.912

6.789.342.912

Pubblichiamo ai sensi delle leggi sul finanziamento pubblico ai partiti, secondo il modello di bilancio approvato dai Presidenti della Camera e del Senato, il bilancio consuntivo finanziario per il 1992 del Partito Radicale.

 
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