Pannella: ritornello da conservatoredi Bruno Tucci
SOMMARIO: Faccia a faccia tra Marco Pannella e Leoluca Orlando sul referendum elettorale. Ad Orlando che esprime paura per »la corsa al referendum replica Pannella: »E' il solito ritornello dei conservatori che gridano "mamma li turchi" . Poi uno scambio serrato di battute polemiche su Tangentopoli, Lima, etc.
(CORRIERE DELLA SERA, 1 aprile 1993)
Come insultarsi a sangue e vivere felici. Questo ci ha insegnato un effervescente vis-à-vis (il primo, giurano le statistiche) tra Marco Pannella e Leoluca Orlando. Tema del dibattito, si fa per dire, il referendum. Ovverossia scontro frontale tra i fautori del Si e quelli del No. Tutto avviene nello studio angusto e pieno di fumo di una radio privata ("Città futura") che ha la sua sede a ridosso di piazza Vittorio, cuore di una Roma popolare e umbertina.
C'è un mercato all'aperto, a prezzi assai convenienti: donne e uomini strillano per vendere arance e finocchi, lattuga e banane. Le voci arrivano fin dentro gli studi della radio, ma Marco e Leoluca non se ne curano: hanno troppa voglia di dimostrare le loro ragioni per farsi impressionare dai piazzisti di un mercato.
Eccoli qui, dunque, a meno di un metro di distanza. Pannella fuma come una ciminiera, Orlando sfoglia incuriosito una rassegna stampa
All'inizio sono schermaglie: si parla il politichese, Pannella divaga, gli piace molto ricordare le sue grandi battaglie vinte con la pattuglia radicale. Ma, niente paura, le sciabolate arriveranno presto. Il tempo di sorseggiare un caffè o di studiarsi come fanno due pugili nei primissimi round. Eccola, puntuale, la scintilla che infiamma i contendenti. Orlando ragiona al microfono. Dice: "Io ho paura di questa corsa al maggioritario". Pannella sorride, replica secco: "E' il solito ritornello dei conservatori che gridano "mamma li turchi"....
Con calma, l'ex sindaco di Palermo para il colpo e mena un fendente: "Ti sei mai guardato intorno? Lo sai chi sono i tuoi compagni di viaggio? Tu vai a braccetto con i democristiani, con i socialisti, cioè con i partiti di tangentopoli...
"Compagnia per compagnia, tu sei con Craxi", ironizza Pannella...
"Lascia stare le persone, sono i partiti che contano...", gli risponde Orlando. Ed aggiunge minaccioso: "Ricordati che chi vota "Si" sarà usato e gettato".
Pannella è prontissimo: "Con me ci hanno provato in parecchi a usarmi e gettarmi. Eppure. eccomi qua, sono sano e salvo".
"Eh, no: De Lorenzo ti ha usato per la Sanità...".
"Guarda che, grazie al mio voto, su De Lorenzo indagherà la magistratura ordinaria... Insomma, la vuoi sapere tutta: secondo me, chi vota no non cambia un cavolo".
"A proposito di comportamenti" incalza il leader della Rete. "Sono contento che Segni abbia lasciato la Democrazia cristiana. A questo punto, per essere coerente, dovrebbe votare no".
"Lascia stare Segni, è una persona degnissima", replica Marco. "Che cosa vuoi di più? Ha sbattuto la porta in faccia alla DC!".
"Dopo che Andreotti aveva ricevuto l'avviso di garanzia", precisa Orlando.
"Anche tu ti sei dimesso dalla Democrazia cristiana dopo essere stato sindaco di Palermo! E poi piantala: sei sempre nemico di qualcuno. A volte cambia ritornello: sii favorevole".
Orlando secco: "Io sono favorevole alla democrazia".
Pannella: "No, tu sei un urnomane. E invece ti dico che questo è il miglior Parlamento degli ultimi quarant'anni: concede autorizzazioni a procedere a raffica, ha mandato sul colle più alto il Pertini cattolico, ha un governo che più volte è stato lodato all'estero".
"Eccolo il Pannella vero: sostiene il governo Amato", urla Orlando.
Marco ha un diavolo per capello, reagisce: "Non parlare, vergognati, tu sei il frutto della Dc e sei pure un vile perché ora spari su Andreotti, solo perché è morto politicamente...". Ormai è guerra, il dibattito sul referendum va a farsi benedire. Sentite Orlando: "Tu, caro Marco, hai sostenuto pure Lima, non te lo dimenticare...".
Replica a tono: "Tu, caro Leoluca, hai edificato la tua fortuna su Lima".
"Sei confuso, Marco, ma comprendo il tuo nervosismo, perché il fronte del Si perde terreno". E Pannella: "I conti li faremo dopo, stai tranquillo."