SOMMARIO: Articolo pubblicato in due puntate nei numeri 7 e 8 del bisettimanale regionale bulgaro "Kamcha Pont" a cura del giornalista Svetoslav Slavchev, punto di riferimento del Partito radicale a Varna.
(KAMCHA PONT, 15 - 29 aprile 1993)
Nel Partito radicale, con sede a Roma, Italia, ci si iscrive direttamente, mantenendo parallelamente l'iscrizione nel partito nazionale.
Nel Partito radicale ci sono 37000 iscritti italiani, 5000 iscritti dalle repubbliche dell'ex-URSS, 1000 iscritti dai paesi dell'Europa centro-orientale, 1000 iscritti dell'Europa occidentale, Stati Uniti ed altri paesi dell'America, Asia ed Africa.
Nel 1992 c'erano cinque ministri del governo italiano: il ministro della giustizia Claudio Martelli, vice-segretario del Partito socialista; Francesco de Lorenzo, ministro della sanità, liberale; Carlo Ripa di Meana, ministro dell'ambiente, socialista; Maurizio Pagani, ministro delle telecommunicazioni; Ferdinando Facchiano, ministro della difesa civile, socialdemocratico, ed altri ministri di 20 stati: Jean Michel Baillet, ministro del turismo della Francia, il ministro della sanità e della previdenza sociale della Macedonia Iljaz Sabriu, il ministro dell'istruzione e della cultura dell'Israele Shulamit Aloni; dalla Bulgaria, il vice-presidente del Consiglio dei Ministri Valentin Karabashev, Rumen Bikov, ministro dell'industria, Hristo Bisserov, Ilian Shotlekov, Liubomir Pavlov ed altri della SDS; il prof. Nikolay Vassilev, Assen Michkovski, Radka Vassileva di Nuova alleanza per la democrazia; Sonia Mladenova, Yanaki Stoilov, Rossen Karadimov ed altri della BSP, Ilhan Mustafa della DPS.
Dagli Stati Uniti sono iscritti al Partito Radicale lo scrittore Gore Vidal ed il premio Nobel per la medicina George Wald, Mairead Corrigan (Irlanda), premio Nobel per la pace ed altri.
In Bulgaria il Partito Radicale ha iscritti a Sofia, Plovdiv e Varna.
Nei lavori della seconda sessione del 36-esimo congresso del Partito radicale transnazionale e transpartitico, tenutasi a Roma dal 4 all'8 febbraio 1993 hanno partecipato 1500 persone, di cui la metà erano rappresentanti di paesi europei e paesi dell'America e dell'Africa. Hanno assistito al congresso il primo ministro italiano Giuliano Amato, il presidente del Senato Giovanni Spadolini, il segretario della DC Mino Martinazzoli, il presidente della camara Giorgio Napolitano. Hanno partecipato oltre 250 parlamentari che rappresentano circa 50 partiti nazionali di molti paesi.
L'unica condizione d'iscrizione al Partito Radicale per bulgari e bulgare è pagare la quota d'iscrizione. Per il 1993 la quota minima e di 91 lv, ma la dirigenza del Partito Radicale a Roma raccomanda una quota di almeno 125 lv o quote superiori: per persone senza difficoltà economiche - 625 lv, per persone con redditi superiori alla media - 1250 lv, per persone ricche - 6250 lv.
La quota d'iscrizione può essere pagata: personalmente, recandosi alla sede del Partito Radicale a Sofia, ul. Sveti Naum (Traycho Kostov) N.43, vh.B, et.3; per vaglia postale inviato allo steso indirizzo (al Partito Radicale) o a Varna tramite Svetoslav Slavcev, tel. 446750, per gli iscritti della regione di Varna.
Il coordinatore del Partito Radicale per la Bulgaria e la Macedonia si trova a Sofia - è il signor Michele Boselli, tel. 02-662972.
Nel prossimo numero saranno pubblicate in riassunto le principali idee programmatiche del Partito Radicale transnazionale e transpartitico, partito della nonviolenza, del federalismo e della cooperazione politica, economica e culturale in termini d'uguaglianza tra i popoli dell'Europa e di tutto il mondo.
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PARTITO DEGLI STATI UNITI D'EUROPA, PARTITO RADICALE
Per la pace, contro la guerra e la violenza. Per la comprensione e la cooperazione tra i popoli in termini d'uguaglianza.
Il 36-esimo Congresso del PR, tenutosi a Roma, Italia, dal 4 all'8 febbraio 1993, ha constatato che nel contesto delle guerre, della violenza e della miseria nel mondo urge dare vita al PARTITO TRANSNAZIONALE.
In questo e nei prossimi numeri pubblicheremo estratti del documento di lavoro del PR "Federalismo e nazionalità" a cura di Olivier Dupuis per far conoscere gli obiettivi fondamentali del partito.
LA CRISI DELL'EUROPA
A quattro anni dalla caduta del muro di Berlino molte delle nostre speranze si sono trasformate in incubi. Dalla Bosnia al Kossovo, dal Nagorno Karabak all'Irak, ovunque imperano guerre o repressioni feroci. Perciò per molti gli ideali federalisti europei e l'obiettivo degli Stati Uniti d'Europa sono risorti con nuova forza. Che la Comunità europea stia attraversando una gravissima crisi non è più un mistero per nessuno. Più incerta è invece la consapevolezza della natura di questa crisi. Un certo atteggiamento, fatto di mistificazione e di disinformazione, ad opera dei governi e delle burocrazie nazionali da una parte, e dalla stragrande maggioranza dei mass-media dall'altra, rende oggi molto difficile, se non impossibile, all'opinione pubblica della C.E. e degli altri paesi europei capire la natura e l'ampiezza di questa crisi. Dal "no" al referendum danese al piccolo "si" al referendum francese per il Trattato di Maastricht, dalla recessione mondiale alla "riforma" dell'agricoltura europea e alla dimissio
ne al GATT, dalle questioni nazionali al molteplicarsi, in Occidente, degli attegiamenti di intolleranza nei confronti dello straniero, dall'inadeguatezza delle misure per mettere fine ai conflitti militari alla contrapposizione religiosa ed etnica nell'ex-URSS, nell'ex-Jugoslavia ed in altri paesi, hanno reso ulteriormente difficile la comprensione della crisi che sta avvenendo nel processo di costruzione dell'Europa.
Una crisi che non è, quindi, congiunturale, ma è iscritta nel modello stesso alla base dell'insieme del processo di costruzione "comunitaria", ovvero quello fondato sul FALSO POSTULATO DEL PRIMATO DELL'ECONOMIA SULLA POLITICA, sul dogma che voleva che la convergenza delle economie dei paesi occidentali avrebbe portato quasi naturalmente all'unificazione politica del continente. Le misure di ristrutturazione all'interno dei propri paesi membri della CE hanno progressivamente indotto i cittadini, in particolare gli agricoltori o i lavoratori dei settori "vecchi" dell'industria a vedere nella Commissione europea il responsabile "de tous les maux".
Da parte loro le istanze esecutive di Bruxelles hanno capito con molto - troppo - ritardo i richiami provenienti dal Parlamento europeo e soprattutto da alcuni gruppi federalisti, non ultimo il Partito radicale, per UN DRASTICO CAMBIAMENTO DI STRATEGIA.
URGE UNA RIFORMA che dia alla costruzione comunitaria solide basi democratiche secondo LE REGOLE DELLA DEMOCRAZIA E DEL FEDERALISMO CLASSICO, OVVERO LA DIVISIONE DEI POTERI, LA TRASPARENZA ED IL CONTROLLO DI QUESTI.
Il Partito Radicale aspira alla redazione e alla diffusione su larga scala della COSTITUZIONE DEI FUTURI STATI UNITI D'EUROPA.
Olivier Dupuis
Vi ricordiamo che l'iscrizione al Partito Radicale è diretta, essendo possibile il doppio tesseramento. La quota d'iscrizione può essere versata in persona alla sede del Partito Radicale a Sofia - ul. Sveti Naum (Traycho Kostov) 43, per vaglia postale allo stesso indirizzo, o a Varna - per iscritti della regione - tramite Svetoslav Slavcev, tel. 446750. Il coordinatore del PR per la Bulgaria e la Macedonia a Sofia è il sig. Michele Boselli - tel.02-662972. Per il 1993 la quota minima è di 91 lv, essendo raccomandata dalla dirigenza del partito a Roma una quota di almento 125 lv o più: per persone senza difficoltà economiche - 625 lv, per persone con redditi superiori alla media - 1250 lv, per persone ricche - 6250 lv.