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Popa Dorin, Diacon Vasile - 7 maggio 1993
I SEGUACI DI GANDHI
Nel nostro partito ci sono iscritti dal mondo intero

SOMMARIO: In questa intervista, a cura di Dorin Popa, Vasile Diacon, gia' deputato del FSN (Fronte di Salvezza Nazionale) e membro del Consiglio Generale del Partito Radicale Transnazionale spiega i temi affrontati dal Congresso di Roma e la natura di questo strumento politico transnazionale e transpartitico. (Monitorul, Iasi, venerdì 7 maggio 1993)

- Sig. Vasile Diacon, La pregerei di spiegare ai nostri lettori ció che si propone questo partito.

- Il Partito Radicale é apparso in Italia come una necessita' nata dai tumulti politici delle nazioni del vecchio continente, come una alternativa alla vita rigida dei partiti nazionali, come un movimento impegnato nel trasformare, nel cambiamento della mentalitá del cittadino europeo, nel senso dell'accettazione di una maggiore fusione tra l'Occidente e dell'Oriente. Si tratta di un movimento politico che si é impegnato risolutamente in una dura lotta contro la violenza di ogni tipo, usando tutte le armi della nonviolenza. Cosí si spiega il fatto che il simbolo del nostro partito sia l'immagine del filosofo indiano Gandhi, colui che ha promosso la nonviolenza allo status di principio politico, giustificandolo su delle basi filosofiche.

E' l'unica formazione politica che esclude la disciplina di partito, nella quale le decisioni prese non sono obbligatorie per i suoi membri, a parte quelli che accettano incarichi di direzione, nella quale non si possa punire il comportamento di un membro, ne' escluderlo. Tutto vi si basa sul libero assumersi di impegni da parte di ciascun e su una tolleranza assoluta. Il carattere transnazionale del Partito ha determinato la mancanza di concorrenza verso i partiti nazionali e l'assenza di forma di ordinamento su basi nazionali o regionali.

Le direzioni in cui agisce il Partito sono numerose: un Maastricht non solo per i comunitari, ma per tutto il continente nell'intento di realizzare gli Stati Uniti d'Europa, combattere contro la proibizione della droga, contro la partitocrazia, contro il militarismo; per la promozione di una lingua, l'esperanto, come lingua di comunicazione internazionale; la questione ambientale, con lo sviluppo di certe azioni al livello regionale ed europeo.

- So che Lei ha partecipato all'ultimo Congresso del Partito Radicale Transnazionale, a Roma, quest'anno. Cosa vi é stato di essenziale ?

- Furono numerosi o importanti i problemi accenati durante il Congresso. Il semplice elenco delle commissioni tramite le quali si é operato parla da solo quanto alla dimensione dei dibattiti.

1. Federalismo e nazionalita'; diritti civili e politici, diritti delle minoranze, democrazia linguistica;

2. Campagna parlamentare mondiale per l'abolizione della pena di morte entro il 2000;

3. Sviluppo democratico, sviluppo umano, ambientale;

4. Nuove regole relative alla proibizione della droga;

5. Il nuovo diritto internazionale, pace e sicurezza e, in piú, discussioni nell'assemblea plenaria rispetto al futuro del Partito.

- Quali sono le differenze tra il Partito Radicale Transnazionale ed il Partito dei Socialisti Europei?

- Il partito dei Socialisti Europei, nato all'Haga, il 10 novembre 1992, sebbene si propone una specie di dimensione transnazionale, originata dal desiderio di aumentare il suo peso nel futuro della Comunita' Europea, é purtroppo un partito "chiuso", perché si rivolge ai socialisti, invece il PRT ha gia', a quest'ora, rappresentanti iscritti in 80 partiti provenienti dal mondo intero.

- Quale e' la rappresentivitá del PRT in Romania ?

- Tra gli iscritti al PRT ci sono degli ex ed attuali parlamentari, rappresentanti del FDSN (Fronte Democratico di Salvezza Nazionale), FSN (Fronte di Salvezza Nazionale), PUNR (Partito dell'Unione Nazionale Rumena), PRM (Partito della Grande Romania), UDMR (Unione Democratica dei Magiari di Romania), PAC (Partito dell'Alleanza Civica), PNT (Partito Nazionale Contadino), MER (movimento ecologista) e PER (Partito Ecologista), PDAR (Partito Democratico Agrario), PR (Partito Repubblicano), dei membri di governo, dei capi di vari partiti, dei rappresentanti delle minoranze, varie personalita' della vita culturale e scientifica ecc. ecc., i quali hanno capito l'importanza per la Romania della loro presenza in questo nuovo organismo internazionale. Tutti insieme rappresentano una voce con la quale realizzare uno splendido lobby.

- Peró, come si sente questa formazione politica nell'ambiente Rumeno ?

- Come ho giá accennato príma, in Romania non ci sono organismi di direzione del partito, ne' dei capi, cosa che e' comunque vietata dallo statuto. Tutte le azioni degli organizzazioni in Romania si fanno solo con l'appoggio logistico di Roma. Merita menzionare la riunione dei radicali di tutto il Paese che si e' svolta alla fine del mese di giugno 1992, a Poiana-Brassov, in occasione della e' stata adottata una dichiarazione-appello che riguardava la situazione della Repubblica Moldava, e dove veniva condannata l'intervenzione della 14 esima Armata Sovietica in questa Repubblica.

Il 15 maggio 1993 avrà luogo, a Bucarest, la riunione dei Radicali rumeni con il Sig. Stanzani, una personalita' importante del Partito Radicale e nella vita politica italiana. La riunione sara' aperta a tutti quelli che vogliono informarsi sull'attivita' di questo Partito. Invitiamo i lettori a presentarsi ed eventualmente ad esporre il loro punto di vista quanto al modo di azione di questa formazione politica.

 
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