SOMMARIO: Si tratta dei documenti relativi: a) alla diffida presentata dalla Lista Pannella perché l'informazione desista dalla disinformazione sulla "identità politica" del Partito radicale e della Lista Pannella; b) al rilevamento, effettuato dal "Centro di ascolto", sui criteri lottizzatori che regolano l'informazione televisiva.
(RADIO RADICALE, 28 settembre 1993)
La Lista Pannella ha deciso di agire risolutamente:
A. Diffida (pubblicata qui sotto) a tutte le testate giornalistiche, siano esse appartenenti alla carta stampata o alla emittenza radiotelevisiva affinché desistano dal proseguire nell'opera di disinformazione e di violazione del diritto all'identità politica del Partito Radicale e della Lista Pannella.
B. Denuncia, anche penale, contro i misfatti del servizio pubblico radiotelevisivo, attraverso una feroce lottizzazione, nella violazione della legge sull'emittenza e delle deliberazioni della Commissione Parlamentare di Vigilanza; poiché, oggi più che mai, il rispetto dell'identità e dell'immagine delle persone, come delle organizzazioni politiche, è presupposto vitale del corretto svolgimento del confronto politico.
C. Denuncia contro i Direttori generali della RAI-TV, contro i responsabili istituzionali, Presidenti del Consiglio e delle Camere passati e, se del caso, attuali e contro i partiti politici della partitocrazia per attentato ai diritti civili e politici dei cittadini.
D. Richiesta di risarcimento e di riparazione contro la mancata e distorta informazione in difesa del diritto-dovere dei cittadini di conoscere per giudicare e scegliere. L'obiettivo è quello di ottenere spazi straordinari sia di interviste che di dibattiti per farla finita con una sistematica violenza che ha permesso al regime partitocratico di imperversare per decenni.
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La volta prossima in tribunale
Pubblichiamo a titolo di documentazione la diffida giudiziaria che è stata inviata a tutti gli editori, i direttori, i responsabili di testata giornalistiche della stampa e dell'audiovisivo.
Per un anno e mezzo sono stati inutili tutti i tentativi fatti per impedire la dolosa confusione fra Partito Radicale e Lista Pannella con grave danno per la verità e per entrambi. Si passa quindi più decisamente all'azione.
ATTO DI SIGNIFICAZIONE
E DIFFIDA
Il sottoscritto GIACINTO PANNELLA detto MARCO nato a Teramo il 2 maggio 1930, residente in Roma... nella sua qualità di Segretario Nazionale e legale rappresentante della LISTA MARCO PANNELLA
PREMESSO
che il "Centro di ascolto sull'informazione televisiva" ha svolto una campagna di rilevamento dati riguardante i soggetti destinatari degli spazi riservati alle interviste politiche. Da tale indagine risulta evidente che la suddivisione degli spazi è regolata secondo chiari criteri di lottizzazione, infatti:
A.
sul TG1 delle ore 20, la D.C. occupa il 46% del tempo, il P.D.S. il 12,5%, il P.S.I. l'11,6%, il P.R.I. il 6%, la Lega il 2,7%. Ultimi della lista il Partito Radicale e Lista Pannella che insieme hanno lo 0,2% del tempo totale, cioè solo 23'' nei quattro mesi nel quale si è svolta l'indagine.
B.
L'edizione più seguita del TG2, quella delle 13, presenta la D.C. con il 21,3% del tempo, il P.S.I. il 19,2%, il P.D.S. il 13,5%, il P.R.I. il 4,8%, la Lega il 4,2%, la Rete il 3,9%. Buon ultimi Lista Pannella più P.R. che insieme hanno lo 0,5% del tempo.
C.
Nel TG3 delle 19 il P.D.S. è saldamente in testa con il 24,2% del tempo, la D.C. segue con il 22,7%, il P.S.I. con il 10,2%, la Lega con il 5,7%, Rifondazione Comunista con il 4,9%, la Rete il 4,1%, Lista Pannella e P.R. insieme hanno appena lo 0,7%.
Che da tali dati si evince ancora una volta (se mai ce ne fosse bisogno) che nei confronti del Partito Radicale e della Lista Pannella è in corso una premeditata politica di disinformazione, a differenza di quanto avviene per gli altri partiti politici lottizzatori dell'emittenza pubblica, e che il nome del Partito Radicale e del suo leader Marco Pannella vengono menzionati solo quando le loro numerose iniziative politiche non possono in alcun modo essere sottaciute.
RILEVATO
che la diffusione di programmi radiotelevisivi costituisce un servizio pubblico essenziale di interesse generale, e che tale servizio è riservato allo Stato, che il Governo provvede allo svolgimento di tale sevizio pubblico di radiotelevisione attraverso un provvedimento di concessione di pubblico servizio che tale concessione comporta di diritto l'attribuzione alla società concessionaria della qualifica di Società di interesse nazionale, come anche si evince dagli artt. 1, 3 e 9 legge 14/04/75 n. 103, nonché artt. 1 e 2 legge 06/08/90 n. 223 che la società concessionaria ha pertanto poteri di natura pubblicistica esercitando un'attività di interesse pubblico, ed è quindi individuabile sul piano sostanziale come un soggetto di diritto pubblico.
Che poteri pubblicistici conferiti al concessionario (nella fattispecie la RAI) sono giustificati dal principio fondamentale di buon andamento ed imparzialità dell'azione amministrativa come sancito dall'art. 97 Cost.
CONSIDERATO
che l'Ordinamento riconosce il diritto ad un esatta informazione, e quindi che le notizie vengano diffuse nel rispetto delle regole dell'obiettività e della correttezza dell'informazione stessa (Cass. pen. s. u. 23/10/84; Cass. pen. 11/02/81)che i funzionari o comunque gli incaricati di un pubblico servizio radiotelevisivo sono chiamati a svolgere la loro funzione pubblica nel pieno e totale rispetto di tali principi, garantendo altresì la diffusione di un'informazione corretta, puntuale ed imparziale;tutto ciò premesso e considerato il sottoscritto, nella sopraddetta qualità, con il presente atto
SIGNIFICA
che il venir meno a tali principi realizza un contrasto formale dell'attività di incaricato di pubblico servizio con conseguente illegittimità di tale condotta omissiva concretizzantesi in un abuso funzionale contrario agli interessi tutelati dall'art. 97 Cost. quali il buon andamento e l'imparzialità della Pubblica Amministrazione
che in tale condotta sono ravvisabili gli estremi del delitto di abuso d'ufficio previsto dall'art. 323 C.P.
DIFFIDA
il Presidente ed il Direttore generale della RAI radiotelevisione italiana dal proseguire nella descritta opera di disinformazione, e comunque violativa del diritto ad un'esatta informazione.
A tal fine, formalmente invita i destinatari della presente diffida al rigoroso rispetto dei principi sanciti dalla Costituzione, nonché a farsi garanti di un corretto uso del mezzo radiotelevisivo, nel più ampio rispetto del diritto all'informazione, con la formale avvertenza che in difetto si adiranno le vie legali per far desistere da tale condotta delittuosa, oltreché per ottenere il risarcimento di tutti i danni subiti e subendi.
MARCO PANNELLA n.q.
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Chi e quanto
Da un rilevamento del Centro di Ascolto dell'informazione radiotelevisiva sugli spazi concessi alle più importanti organizzazioni politiche nei telegiornali, risulta evidente che la suddivisione di tali spazi, riportata in dettaglio nelle tabelle seguenti, è regolata secondo criteri di lottizzazione.
TG rete 1 - ore 20.00
numero durata
Partito interviste % totale %
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DC 124 37.7% 1h 29'39'' 42.8%
PSI 35 10.6% 25'14'' 12.1%
PDS 46 14.0% 28'43'' 13.7%
Lista Pan. 1 0,3% 23'' 0,2%
TG Rete 2 - ore 19.45
numero durata
Partito interviste % totale %
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DC 88 24.7% 56'24'' 26.5%
PSI 64 18.0% 33'1'' 15.5%
PDS 56 15.7% 32'2'' 15.1%
Lista Pan. 4 1.1% 2'49'' 1.3%
TG Rete 3 - ore 19.00
numero durata
Partito interviste % totale %
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DC 126 27.1% 1h 10'16'' 23.0%
PSI 58 12.5% 28'46'' 9.4%
PDS 104 22.4% 1h 17'22'' 25.3%
Lista Pann. 4 0.9% 1'48'' 0.6%
TG Rete 4 - ore 19.00
numero durata
Partito interviste % totale %
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DC 56 31.8% 51'38'' 29.3%
PSI 14 8.0% 19'39'' 11.1%
PDS 25 14.2% 17'23'' 9.9%
Lista Pan. 3 1.7% 1'27'' 0.8%
TG Rete 5 - ore 20.00
numero durata
Partito interviste % totale %
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DC 67 28.4% 35'25'' 28.4%
PSI 31 13.1% 10'0'' 8.0%
PDS 38 16.1% 11'59'' 9.6%
Lista Pan. 9 3.8% 8'31'' 6.8%