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Bobbio Alberto, Bonino Emma - 6 ottobre 1993
"Condannate i criminali dei Balcani"
Il Tribunale per i crimini di guerra non funziona. I radicali chiedono che si faccia presto.

La Corte c'è, ma manca il pubblico ministero.

"Raccoglieremo firme per scuotere l'Onu", dice la Bonino. "Non dobbiamo dimenticare".

di Alberto Bobbio

SOMMARIO: Informa sugli sviluppi dell'iniziativa ONU per la costituzione del Tribunale ad hoc per la exJugoslavia. Breve intervista a Emma Bonino.

(FAMIGLIA CRISTIANA, 6 ottobre 1993)

La risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite porta il numero 827. Approvata all'unanimità istituisce un Tribunale internazionale per i crimini di guerra commessi nella ex Jugoslavia. Gli imputati non saranno condannati a morte, né processati in contumacia e avranno diritto a una difesa giusta.

Vedremo davanti a una Corte i responsabili delle violenze e degli stupri di massa? Vedremo davanti a un giudice i signori della guerra dei Balcani inventori dell'aberrante idea della pulizia etnica? Forse. Ma i soldi sono pochi e la voglia anche. La risoluzione è stata approvata il 25 maggio scorso. Con grande difficoltà è stata nominata la Corte: 11 giudici tra cui l'italiano Antonio Cassese, docente di diritto all'Istituto universitario di Firenze. Manca tuttavia il pubblico ministero, colui che deve impersonare l'accusa internazionale.

In Italia si parla poco del Tribunale, così come in Europa e nei maggiori consessi internazionali. C'è però chi ha cercato di dare la sveglia a tutti. Così è partita, per iniziativa del partito radicale, un'importante raccolta di firme (intellettuali, Premi Nobel, politici), che verranno consegnate tra un mese a New York al segretario generale dell'Onu Butros Ghali per dire di fare in fretta. Temono, i radicali, l'oblio sulle efferatezze nei Balcani.

Perché? Risponde Emma Bonino, segretaria del partito: "C'è in giro un'aria del tipo "scordiamoci il passato". E' stupefacente vedere a Ginevra, accolti con tutti gli onori, diplomatici e personali, vittime e carnefici dei Balcanici. Magari potranno tacere le armi. Ma la giustizia è un'altra cosa".

Scalfaro si dice "allibito" della proposta di fare repubbliche su basi etniche. E voi? "Anche noi. Praticamente, se mai verrà approvata questa pace, si organizzerà l'apartheid in Europa. E' una vergogna".

Anche questo è un crimine di cui dovrà occuparsi il Tribunale? "Certamente. Tutti e tre i contendenti, croati, musulmani e serbi, sono responsabili allo stesso livello e vanno giudicati".

Voi radicali tuttavia avete sempre avuto un debole per i croati, al punto che Pannella una volta si vestì con la divisa croata...

"Una volta, diciamo fino all'inizio dell'anno, quando il presidente Tudjman non era ancora diventato in pratica il dittatore della Croazia. E' sicuramente vero che c'è chi ha maggiori responsabilità nella guerra e quindi anche nei crimini. Ma sarà il Tribunale a deciderlo, utilizzando strumenti quali le attenuanti ecc.".

Si farà questo Tribunale?

"Noi ci battiamo per farlo. Ci pare però che non ci sia molta voglia. Intanto sono necessari molti più quattrini dei 31 milioni di dollari previsti dalla risoluzione: soldi per raccogliere le prove e per proteggere i testimoni finora non sono stati messi in bilancio. Poi il pubblico ministero, che non c'è. E inoltre non risulta nemmeno che ci sia un accordo tra l'Onu e il governo olandese visto che la sede sarà L'Aja. Se ci riuscirà sarà il primo importante passo per dar vita a uno strumento permanente che giudichi le violazioni dei diritti umani".

 
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