Il Parlamento Europeo approva una risoluzione contro l'integralismoSOMMARIO: Si dà conto della risoluzione assunta dal Parlamento di Strasburgo, di condanna della "pressione integralista nei paesi del Maghreb e in generale in quelli islamici". Il documento "suona condanna del 'fanatismo religioso'", ma nel contempo "raccomanda ai governi interessati di condurre la lotta contro il terrorismo politico per via giudiziaria e nel rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali".
(1994 - IL QUOTIDIANO RADICALE, 28 ottobre 1993)
Con una risoluzione del Parlamento di Strasburgo, l'Europa comunitaria ha preso posizione sulla pressione integralista nei Paesi del Maghreb e in generale in quelli islamici. Il timore, nelle capitali del continente, è che il fondamentalismo possa emigrare ed attecchire sull'altra sponda del Mediterraneo presso le forti comunità d'immigrati di religione musulmana presenti soprattutto in Francia e Germania.
Il documento del Parlamento europeo suona condanna del "fanatismo religioso" che, "in tutte le sue forme, costituisce una minaccia per la pace, la libertà e i diritti dell'uomo". I deputati europei sottolineano - come se ve ne fosse bisogno! - "le gravissime responsabilità di numerosi dirigenti integralisti, che con i loro appelli all'intolleranza e alla violenza impediscono lo sviluppo e la democratizzazione della vita politica". Denunciano, ancora, "il sistematico appoggio fornito dai governi dell'Iran, dell'Arabia Saudita, del Sudan e di altri Paesi della regione al rafforzamento dei movimenti integralisti".
La condanna dell'integralismo non fa dimenticare al Parlamento europeo che i diritti di ognuno, dunque anche dei fondamentalisti, vanno comunque difesi.
Una preoccupazione condivisa da Amnesty International, che in un rapporto sull'Egitto reso noto a settembre ha denunciato le gravi irregolarità riscontrate nei processi intentati contro gli integralisti ritenuti responsabili di atti di terrorismo. Processi, ricordiamolo, che vengono istruiti di fronte a tribunali militari, dopo i decreti speciali emessi nel 1992.
Questa la ragione per cui il Parlamento europeo "raccomanda ai governi interessati di condurre la lotta contro il terrorismo politico per via giudiziaria e nel rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali".