SOMMARIO: E' un errore voler fare "di tutta l'erba un fascio", come purtroppo sembra succeda in Occidente, senza distinguere tra le varie realtà dell'"area musulmana". "Generalizzare significa solo rendere un pessimo servizio alle deboli democrazie di area e di cultura turca o dell'Asia centrale, come alle nascenti e fragili democrazie dell'Africa nera". "Decine di credenti musulmani sono iscritti al Pr..."
(1994 - IL QUOTIDIANO RADICALE, 28 ottobre 1993)
La rinascita di oscurantismi e di assolutismi religiosi che richiamano vecchie e nuove democrazie verso il fondo della storia sembra essere speculare all'Ovest come all'Est. Invece, sembra che con il tracollo del comunismo sia spuntato un nuovo nemico contro il quale è urgente coalizzare il vecchio occidente e il nuovo oriente della democrazia: questo nemico è il fondamentalismo degli intransigenti seguaci di Allah.
Che la nuova politica panrussa del Cremlino vada a braccetto con quella della lobby industriale- militare americana non deve stupire. Stupisce che in Occidente, invece di evidenziare le differenze esistenti fra gli Stati laici e quelli integralisti dei paesi di area mussulmana, si tenda a far di tutta l'erba un fascio. E' un errore: in Kazakistan come negli altri paesi di influenza turca, in molti paesi dell'Africa Nera (Burkina Faso e Côte d'Ivoire, Senegal o Mali) come in Algeria, in Marocco o in Egitto, per non parlare dei paesi europei (Albania, Kossovo, Bosnia-Erzegovina) il fondamentalismo o è assente o non influente.
Generalizzare significa solo rendere un pessimo servizio alle deboli democrazie di area e di cultura turca o dell'Asia centrale come alle nascenti e fragili democrazie dell'Africa nera.
Decine e decine di credenti mussulmani provenienti da vari paesi sono iscritti al Pr e tra le loro battaglie vi è quella per una "libera Chiesa in un libero Stato".
Riconoscere e sostenere questa scelta culturale e politica significa allontanare lo spettro degli integralismi iraniani, sudanesi, afghani...