SOMMARIO: Ricordato quando a Montecatini una sua trasmissione televisiva che raccoglieva fondi per l'UNICEF (era "dedicata al terzxo mondo") venne contestata da Pannella, Bonino e Faccio, dichiara di non volersi tirare ora indietro, "in un momento come questo".
(1994 - IL QUOTIDIANO RADICALE, 29 ottobre 1993)
Giuro di dire la verità.
Non mi sono mai iscritto ad alcun partito, ma non nego di aver per tanti anni dimostrato la mia simpatia nei confronti della Democrazia Cristiana. In questi tempi in cui tutti fanno a gara ad imitare San Pietro e rinnegare il passato per cavalcare camaleonticamente il presente o futuro che sia, mi sembra opportuno guardarsi chiaramente allo specchio.
Ho avuto scontri violenti con i radicali. Ero a Montecatini e facevo una trasmissione televisiva dedicata al terzo mondo con la finalità di raccogliere fondi a favore dell'UNICEF.
Fui contestato in sala da Marco Pannella, Emma Bonino e Adele Faccio, che mettevano in dubbio la sincerità dell'iniziativa.
E allora che cosa mi è successo? Crisi? Folgorazione sulla via di Damasco?
Una palmare constatazione: l'esigenza, la necessità vitale di aiutare un movimento nonviolento, sganciato dai partiti, ma teso unicamente a salvare i valori della civiltà, della convivenza umana e del rispetto del prossimo.
E in un momento come questo non ci si può tirare indietro.