Ordinario di Diritto internazionale all'Università Orientale di NapoliSOMMARIO: Si iscrive, perché il partito radicale transnazionale "ha abbandonato la dimensiopne limitata e contingente di una realtà localistica..."
(1994 - IL QUOTIDIANO RADICALE, 4 novembre 1993)
In quanto studioso delle relazioni internazionali ho spesso sentito la frustrazione di non riuscire a comunicare riflessioni e idee propositive per un migliore funzionamento delle organizzazioni e della cooperazione internazionale, al di fuori del circolo degli addetti ai lavori, nel mondo accademico e diplomatico.
Il Partito Transnazionale rappresenta un'occasione assolutamente unica per la circolazione delle idee e la mobilitazione delle energie e aspirazioni di persone che avvertano in maniera sempre più crescente che non è possibile la vita del diritto senza l'affermazione del diritto internazionale e delle Nazioni Unite.
Questo è tanto più vero oggi poiché senza un diritto e una giustizia internazionale si produrrebbe non solo un rafforzamento degli Stati su base nazionalistica e irrispettosa dei diritti umani, ma anche una spinta a una micro-conflittualità portatrice di ulteriori tragedie.
Un Partito che ha abbandonato la dimensione limitata e contingente di una realtà localistica, per andare verso una dimensione universale nella quale "tutto si tiene", rappresenta pertanto una straordinaria occasione che spero venga compresa da molti. Ho deciso di partecipare a quest'esperienza del Partito Transnazionale dando la mia iscrizione per il 1994, mettendo a disposizione le mie conoscenze giuridiche e alcune riflessioni che il lavoro di tutti i giorni mi sollecita.