SOMMARIO: Si riepilogano le ragioni che hanno spinto il partito radicale a candidare Toni Negri nelle elezioni del 1983.
(1994 - IL QUOTIDIANO RADICALE, 8 novembre 1993)
Candidando Negri, di cui dichiararono di non condividere né il marxismo culturale né la prassi politica, i radicali si proponevano: a) di fare emblematicamente scarcerare un imputato da 5 anni in attesa di giudizio; b) di sollecitare dal Parlamento la riduzione della carcerazione preventiva; c) di fare esplodere il problema di quella immunità parlamentare di cui avevano fino ad allora scandalosamente usufruito deputati e senatori anche gravemente imputati.
Poco dopo, in un sussulto di resipiscenza, il parlamento dimezzava i tempi della carcerazione preventiva, e nel 1987 la Corte d'Assise di appello riformava la sentenza di primo grado del "7 aprile" assolvendo quasi tutti gli imputati, condannando Negri ad una pena molto ridotta, e per reati minori.
Quella contro il "teorema Calogero" fu una delle battaglie garantiste più giuste e lungimiranti condotte dal Partito Radicale che, senza esitare, ne pagò, per colpa dell'informazione di regime, prezzi altissimi in termini politici e di immagine.
A distanza di dieci anni, il partito non la rinnega.