Già Ministro degli Interni in EcuadorSOMMARIO: "Il ventunesimo secolo richiede una sintesi fra i migliori contributi dei processi del diciannovesimo e del ventesimo secolo", fusi in un "nuovo umanesimo". Una forza come il partito radicale contribusce ad elaborare tale sintesi.
(1994 - IL QUOTIDIANO RADICALE, 22 novembre 1993)
L'umanità, che nel diciannovesimo secolo ha conosciuto lo sviluppo del liberalismo economico e politico e la configurazione di un gigantesco sistema coloniale, ha vissuto nel ventesimo secolo numerose rivoluzioni che, in cerca dell'equità, hanno sacrificato la libertà dell'uomo, ma sono fallite senza dare nuove risposte alle sfide attuali lanciate dall'innovazione tecnologica, dalla globalizzazione e dalla ridefinizione del nazionalismo.
Sebbene il dopo guerra-fredda abbia allontanato il pericolo della devastazione nucleare, non ha permesso di risolvere i secolari problemi creati dalla povertà e dalla non uguaglianza fra le nazioni né di affrontare i nuovi problemi creati dalla distruzione dell'ambiente e dal risorgere dei nazionalismi xenofobi.
Il ventunesimo secolo richiede una sintesi fra i migliori contributi dei processi del diciannovesimo e del ventesimo secolo, sintetizzati in un nuovo umanesimo, che permetta di armonizzare l'efficenza e l'equità, l'ordine e la libertà, la sovranità e l'interdipendenza. Configurazioni politiche nuove come il Partito Radicale contribuiscono - senza dubbio - a quell'indispensabile processo di elaborazione ed attuazione di un nuovo umanesimo.