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Bonino Emma, Lavaggi Ottavio, Pannella Marco, Dupuis Olivier - 25 gennaio 1994
Lettera agli iscritti
di Emma Bonino, Ottavio Lavaggi, Marco Pannella e Olivier Dupuis

SOMMARIO: Dopo un resoconto sulle ultime attività politiche del partito, i responsabili del Pr sollecitano gli iscritti ad adottare, nel proprio paese, iniziative nell'ambito delle campagna per l'abolizione della pena di morte, per la depenalizzazione delle droghe, per la diffuzione della lingua internazionale e sull'Aids. Rilevando infine le gravi difficoltà economiche del Pr, chiedono un impegno straordinario nel reperimento delle risorse necessarie per il finanziamento delle attività.

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Roma, 25 gennaio '94

Cara amica, caro amico,

è iniziato un altro anno difficile per la libertà e la democrazia, in Europa e nel mondo. Ciascuno di noi è in grado di cogliere i segnali allarmanti dei problemi, dei pericoli che ci incalzano. Come radicali, siamo ben decisi ad affrontarli, se riusciremo a restare uniti e a lottare come negli ultimi anni, quando abbiamo saputo costruire questo nostro partito, così diverso e così necessario. Anche per il 1994 dobbiamo restare uniti, tutti insieme, ed anzi crescere, rafforzarci. Sappiamo che non è facile. Alcuni di noi possono già lavorare in gruppi coordinati e sufficientemente forti, altri invece sono ancora isolati, apparentemente lontani e impossibilitati ad agire. E' a questi che in particolare ci rivolgiamo. Migliorando la reciproca comunicazione potremo trarre enormi frutti da apparenti solitudini, che sono invece altrettante preziose bandierine piantate in zone difficili ma proprio per questo più importanti per capire e per agire. Nella campagna di iscrizioni per il 1994, da questi amici, in particol

are, attendiamo il segnale più forte, maturo, prezioso.

Nel 1993 abbiamo ottenuto qualche successo importante. Il segretario delle N.U., Boutros Boutros Ghali - che già aveva inviato un valido messaggio alla nostra Assemblea di Sofia del luglio scorso - ricevendo a New York dalla segretaria del partito Emma Bonino e da una delegazione composta (tra gli altri) da Mona Makram Ebeid, vicepresidente di Parlamentarians for Global Action, Vincent McGee, già presidente di Amnesty International negli Usa, Yuri Orlov, presidente della Federazione Helsinki per i diritti umani, le oltre 60.000 firme raccolte in tutto il mondo - di cui oltre mille di parlamentari, di premi Nobel, di prestigiose personalità - ha sottolineato quanto sia importante la pressione di forze organizzate in forma transnazionale per spingere i Paesi più riottosi ad assumere responsabilità maggiori e offrire un sostegno diretto e franco alla Comunità Internazionale.

Ogni giorno vediamo - nella ex Jugoslavia come in Somalia - quanto sia fragile, e magari talvolta sbagliato, l'operato delle forze che dovrebbero garantire la pace nelle situazioni più esposte. Se questo accade - al di là delle inadeguatezze dell'O.N.U., cui pure occorrerà porre rimedio - è per il prevalere degli egoismi dei singoli sul bene comune, sulla solidarietà tra tutti. Ma intanto, e grazie anche al nostro apporto, l'O.N.U. è riuscita a mettere in piedi il Tribunale ad hoc per i crimini nella ex Jugoslavia. Il Tribunale ha ed avrà una vita difficile, perché già tutti pensano a negargli i mezzi per andare avanti. E' perciò quantomai necessario che noi continuiamo a organizzare il sostegno chiestoci da Boutros Ghali.

Se il Tribunale sulla ex Jugoslavia decollerà, avremo aperta la via alla costituzione anche del Tribunale permanente per punire i crimini contro l'umanità, dovunque siano commessi.

In Italia una nostra mozione è stata recepita dal governo che si è impegnato a versare oltre due milioni di dollari Usa. In Belgio su iniziativa del senatore ecologista Benker, un gruppo di senatori di tutti i partiti ha depositato una mozione identica. In Spagna due mozioni simili, depositate dalla senatrice Francesca Sauquillo e dalla deputata Pilar Rahola sarano discusse ai primi di febbraio. In Lussemburgo su iniziativa di quattro deputati la questione del finanziamento del tribunale verrà affrontata alla fine di questo mese. Al Parlamento europeo, su iniziativa di deputati membri dell'Assemblea dei parlamentari del Partito radicale transnazionale, è stato adottata una mozione che deplora l'Unione europea che non si è attivata a tempo debito per assicurare il finanziamento. Altre iniziative (interrogazioni parlamentari, lettere, ...) sono state realizzate in Inghilterra, in Irlanda, in Francia, in Portogallo, in Finlandia, al Parlamento europeo.

PERCHE' NON ORGANIZZI UN DIBATTITO, UNA CONFERENZA, ECC. CHIEDENDO ALLA SEDE DEL PARTITO PIU' PROSSIMA IL MATERIALE INFORMATIVO?

e ancora...

Negli stessi mesi, la nostra campagna per l'abolizione della pena di morte entro il 2000 ha superato un'altra importante tappa, con l'organizzazione, lo scorso dicembre a Bruxelles, del Congresso di fondazione dell'Associazione internazionale "Nessuno tocchi Caino". Oltre 100 deputati e personalità africane, europee ed americane hanno partecipato definendo i programmi dei prossimi mesi: istituzione di una moratoria NU delle esecuzioni; istituzione di una procedura di intervento del Consiglio di sicurezza NU nelle situazioni di "colpo di stato" o di guerra civile; sostegno alla decisione dell'esclusione della pena di morte dalle sentenze del tribunale internazionale permanente; attivazione del contenzioso previsto dal Patto internazionale sui diritti civili e politici nei confronti degli Stati contraenti che continuino ad applicare la pena di morte.

IN OCCASIONE DELLA PROSSIMA PASQUA CRISTIANA, IL 3 APRILE, AL TERMINE DI UNA MARCIA PER LE STRADE DI ROMA FINO AL VATICANO, VERRA' PRESENTATO A PAPA GIOVANNI PAOLO II UN APPELLO PER LA MORATORIA INTERNAZIONALE SULLE ESECUZIONI.

SAREBBE IMPORTANTE SE IN OGNI CITTA' O PAESE DOVE VI SIANO RADICALI SI POTESSE ORGANIZZARE UNA MANIFESTAZIONE, PICCOLA O GRANDE, IN CONTEMPORANEA O COGLIENDO UNA OCCASIONE DI PUBBLICO INTERESSE.

e l'antiproibizionismo guadagna terreno...

Oltre a partecipare, il 16 novembre, all'Assemblea di Baltimora organizzata dalla Drug Policy Foundation, abbiamo portato a termine, in collaborazione con la Lega Internazionale Antiproibizionista, l'analisi giuridica delle Convenzioni delle Nazioni Unite sugli stupefacenti. Stiamo mettendo a punto un documento che sarà recapitato agli esperti internazionali, ma soprattutto ad oltre cinquecento parlamentari membri delle commissioni "Sanità", "Giustizia" e/o "Droga" di una quindicina di parlamenti europei. Alla fine di febbraio, esperti e parlamentari si riuniranno a Roma per definire gli aspetti politici oltreché tecnici ed operativi della campagna di denuncia e/o modifica delle Convenzioni, e nelle settimane successive dovremmo lanciare formalmente ed ufficialmente la campagna internazionale in occasione di un grande incontro pubblico, ai massimi livelli.

e poi...

Nel novembre scorso, il partito ha organizzato a Parigi una manifestazione, in occasione della 27a Conferenza Generale dell'Unesco, ottenendo l'appoggio del Direttore Generale, Mayor, ad un programma concreto sull'esperanto. A metà gennaio del '94, una delegazione del partito si è incontrata con il Commissario europeo Ruberti perché all'interno dei nuovi programmi linguistici dell'Unione Europea ci sia una concreta apertura verso la lingua internazionale e perché, in virtù del principio di sussidarietà, la questione della lingua internazionale diventi di competenza delle istituzioni comunitarie. Pochi giorni fa, infine, è uscito il primo numero di "Translimen", l'Agenzia settimanale di informazione per il diritto alla lingua internazionale (che tu potrai richiedere, se ti interessa, alla sede di Roma del Partito).

AIDS...

La sfida posta alla comunità internazionale dalla pandemia richiede una cooperazione coordinata, sostenibile, transnazionale e complementare. I Paesi donatori dimostrano invece una crescente predilezione a lavorare indipendentemente, o su base bilaterale, con i Paesi del Terzo Mondo, minando così la credibilità delle organizzazioni internazionali. Vi è dunque urgente bisogno di nuovi strumenti giuridici transnazionali capaci di garantire la messa in atto di regole comuni, insieme al riconoscimento di un organo sovranazionale dotato di poteri vincolanti che possa imporre agli Stati risposte concordate e concertate alle pandemie, come è il caso dell'epidemia da virus HIV. Il Partito Radicale Transnazionale ha allo studio varie ipotesi, da una Convenzione da adottare in sede NU al conferimento all'Organizzazione delle Nazioni Unite di un mandato più ampio e cogente in materia di pandemie.

infine (per ora)...

Il partito è stato anche presente a New York, dove per la prima volta migliaia di cittadini americani hanno potuto entrare direttamente in contatto con il partito (e molti di loro anche iscriversi...) grazie ad una pagina di informazione pubblicata sul New York Times; in Africa, dove si è svolto a fine novembre il primo congresso della Campagna africana contro la pena di morte; nell'ex Jugoslavia, attraverso la diffusione di un Appello alle opposizioni serbe; in molti paesi, Russia, Paesi Baltici, Bulgaria, ecc., dove sono state organizzate assemblee ed incontri.

e ora che faremo?

TUTTO DIPENDE, COME PUOI CAPIRE, DA COME ANDRANNO LE ISCRIZIONI PER IL 1994. LA MAGGIOR DIFFICOLTA' VIENE DAL FATTO CHE PER IL MOMENTO LE NOSTRE POSSIBILITA' DI ENTRARE IN CONTATTO CON CIASCUNO DI VOI (MIGLIAIA DI PERSONE, SPARSE IN MEZZO MONDO, CHE PARLANO 14 O PIU' LINGUE DIVERSE...) SONO RIDOTTISSIME. OLTRE A QUESTA LETTERA, OLTRE A RISPONDERE INDIVIDUALMENTE ALLE CENTINAIA DI LETTERE CHE ARRIVANO SETTIMANALMENTE, PER ORA NON POSSIAMO FARE.

In Italia, dove la resa finanziaria è maggiore, la campagna iscrizioni per il 1994 è stata aperta con la diffusione di 16 numeri 'straordinari' di un quotidiano inviato a tutti gli iscritti degli anni precedenti. Era indispensabile, anche per controbattere la massa di bugie, falsità, attacchi che ci hanno cinicamente e sistematicamente investito, nel silenzio del sistema di informazione politica italiano, nascondendoci agli occhi di tutti i cittadini ed in particolare dei 37.000 che con l'iscrizione del 1993 avevano consentito al partito di consolidarsi. I primi risultati di questa iniziativa stanno cominciando ad arrivare, seppure troppo lentamente: sono oggi quasi 2.500 i cittadini italiani che hanno rinnovato l'iscrizione per il 1994.

Negli altri paesi, la campagna di iscrizione 1994 è stata aperta con il dépliant di fine anno che anche tu hai certo ricevuto. Ma siamo molto in ritardo. Da qui la necessità di questa lettera, per tentare di capire insieme ai membri del Consiglio Generale, dell'Assemblea dei Parlamentari, ma anche a tutti gli iscritti, quali iniziative prendere perché quest'anno sia un anno di crescita del numero dei radicali in ogni singolo paese e nel mondo, senza lasciar cadere e così tradire l'impegno che abbiamo preso, tutti - anche tu - con noi stessi.

DAL BILANCIO CONSUNTIVO PER IL 1993 APPARE CHE IL PARTITO HA ATTUALMENTE UNA DISPONIBILITA' PARI A CIRCA 1.300.000 DOLLARI USA, UNA CIFRA ASSOLUTAMENTE (RIPETIAMO, ASSOLUTAMENTE) IRRISORIA PER GLI ENORMI COMPITI CHE CI PROPONIAMO.

Il 1994 sarà dunque un anno ancora più difficile, non c'è da illudersi. Occorre riprendere la battaglia del febbraio 1993. Occorre farlo ugualmente nell'Africa Occidentale come nell'Europa Centrale ed Orientale o nei Paesi dell'Unione Europea. Occorre accumulare in questi paesi, rinnovando e moltiplicando le iscrizioni, una forza che possa consentire, "alla rovescia", il miracolo italiano dell'anno scorso.

Occorre per questo che tutti si impegnino con umiltà e determinatezza. Occorre in primo luogo che tu, con la tua immediata iscrizione e quelle di altri, ti faccia carico, per quanto potrai, di fornire le risorse necessarie alle comuni campagne.

Occorre farlo, ciascuno nei paesi in cui operiamo, con l'amore, la forza, l'entusiasmo che tante volte abbiamo saputo dimostrare.

Sei chiamato, siamo chiamati a un'impresa difficile. A ognuno di noi fare ciò che deve, perché poi accada quel che può.

Un fraterno saluto

La Segretaria

Emma Bonino

Il Tesoriere

Ottavio Lavaggi

Il Presidente

Marco Pannella

Il Presidente del CG

Olivier Dupuis

 
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