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Al Zaben Khalil - 1 febbraio 1994
NESSUNO TOCCHI CAINO - 8 - NEL CAMMINO DEI DIRITTI DELL'UOMO

Khalil Al Zaben - Palestina

SOMMARIO: La costituzione del futuro Stato palestinese rispetterà le libertà fondamentali dell'uomo. Non vi sarà né discriminazione, né tortura. Vi sarà diritto di culto, di opinione e di espressione. Vi sarà il diritto di associazione, libertà di stampa, diritto alla proprietà e alle attività economiche. Al primo posto sarà il diritto alla vita, a la libertà e all'integrità della persona. L'Associazione palestinese dei diritti dell'uomo si oppone al principio della pena di morte. "Siamo convinti che l'uomo palestinese, riallacciando i legami con la sua leggenda e la sua storia, sarà capace, come la fenice, di rinascere dalle sue ceneri, più bello e più scintillante sulla terra dei profeti e del sacro, culla delle religioni e via dell'eterno."

("NESSUNO TOCCHI CAINO", 1 febbraio 1994)

Direttore dell'Associazione palestinese per i Diritti dell'uomo

Jamal Sourani, membro dell'esecutivo dell'Olp, presidente dell'Unione dei giuristi palestinesi e della Commissione giuridica incaricata di preparare la costituzione del futuro Stato palestinese, ha detto: "La nostra costituzione rispetterà le libertà fondamentali dell'uomo, i suoi diritti essenziali come sono definiti nei testi internazionali. Ogni forma di discriminazione vi sarà bandita, ogni forma di violazione alla dignità dell'uomo - la tortura fisica, i trattamenti inumani - sarà interdetta. I diritti di culto, di opinione e di espressione saranno garantiti. La democrazia con tutte le sue manifestazioni - costituzione di partiti politici e di organizzazioni professionali, libertà di stampa, diritto alla proprietà e alle attività economiche - sarà la base dell'edificio del nuovo Stato."

Alla luce di questi essenziali elementi che la Costituzione del futuro Stato palestinese dovrà prevedere, l'Associazione palestinese dei diritti dell'uomo assumerà una grande responsabilità che rispetterà pienamente. Ad essa spetterà l'incombenza di seguire con attenzione l'elaborazione delle leggi penali che regoleranno la vita dei palestinesi.

L'Associazione vigilerà alla definizione delle condizioni che garantiscono la dignità e i diritti di ognuno. Al primo posto sarà il diritto alla vita, come è stato sancito nella Carta internazionale dei diritti dell'uomo all'articolo 3: ogni uomo ha diritto alla vita, alla libertà, e all'integrità della persona. L'articolo 6 precisa anche che il diritto alla vita appartiene a ciascuna persona; la legge deve preservarlo.

L'Associazione palestinese dei diritti dell'uomo, che si oppone al principio della pena di morte, vigilerà che venga rispettato il diritto ala vita di ogni persona; essa farà valere la sua voce presso le autorità di domani, come ha già fatto presso l'Olp fino ad oggi. Siamo convinti che l'uomo palestinese, riallacciando i legami con la sua leggenda e la sua storia, sarà capace, come la fenice, di rinascere dalle sue ceneri, più bello e più scintillante sulla terra dei profeti e del sacro, culla delle religioni e via dell'eterno.

 
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