SOMMARIO: Con questa lettera Olivier Dupuis annuncia l'inizio di una campagna nonviolenta che lo vedrà in digiuno per 28 giorni e coinvolgerà in un Satyagraha migliaia di persone; grazie al digiuno di Dupuis e di centinaia di persone, alle migliaia di fax e telegrammi inviati da ogni parte del mondo, la notte dell'8 aprile la Quinta Commissione (Amministrazione e Finanze) dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite approva la Risoluzione che sanziona l'autorità legale del Tribunale internazionale sui crimini di guerra commessi nella ex-Jugoslavia.
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Roma, 16 marzo 1994
Cara amica, caro amico,
nel quadro della campagna che il Partito radicale persegue ormai da lungo tempo per l'effettiva entrata in funzione del Tribunale internazionale sui crimini commessi nella ex-Yugoslavia, per l'istituzione di un Tribunale internazionale permanente e per l'adozione da parte dell'Onu di una moratoria universale sulle esecuzioni capitali abbiamo intrapreso una iniziativa nonviolenta che dovrebbe proseguire nei prossimi mesi.
La prima tappa di questo Satyagraha, ovvero di questo digiuno collettivo di dialogo, è finalizzata alla assunzione da parte dell'Onu di una decisione definitiva e, ce la auspichiamo positiva, in merito alla questione del finanziamento del Tribunale internazionale sui crimini di guerra nella ex Jugoslavia.
Gli interlocutori del nostro digiuno di dialogo sono, in questa fase, i membri della Va Commissione delle Nazioni Unite, riuniti in seduta di lavoro dal 21 al 25 marzo per prendere una decisione in merito al finanziamento del Tribunale internazionale sulla ex Jugoslavia.
L'altro nostro interlocutore, in una seconda tappa di questo digiuno di dialogo e di sostegno, ovvero dal 25 marzo al 3 aprile, data della Pasqua cattolica e giorno in cui si svolgerà la nostra Marcia dal Campidoglio romano fino a San Pietro, è Giovanni Paolo II. Nella speranza che Egli possa in occasione del suo messaggio Urbi et Orbi rafforzare ulteriormente dalla Sua alta autorità morale la campagna per l'istituzione del Tribunale internazionale permanente e per la moratoria universale delle esecuzioni.
Anche se le modalità di questo nostro Satyagraha dovranno essere ulteriormente precisate per quanto riguarda le sue tappe ulteriori già sappiamo che dovremmo sostenere nel suo lavoro l'International Law Committee delle Nazioni Unite, incaricata di ultimare, nel corso della sua sessione del prossimo mese di maggio, la bozza di statuto del Tribunale permanente. Successivamente dovremmo invece immaginare azioni ed iniziative affinché:
- venga messo all'ordine del giorno dell'Assemblea generale la questione della moratoria universale delle esecuzioni capitali;
- l'Assemblea Generale possa nel corso della sua sessione autunnale approvare lo statuto del Tribunale permanente.
La nostra speranza è quindi di arrivare, a partire da questa prima iniziativa di digiuno, a sviluppare un vero e proprio Satyagraha che coinvolga centinaia di persone nel mondo e che porti alla creazione di primi segmenti di diritto e di giustizia internazionale.
Le iscrizioni sono aperte. A presto,
Olivier Dupuis
(Presidente del Consiglio Generale del Partito radicale)