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Taradash Marco - 13 maggio 1994
»A me la commissione RAI
Intervista a Marco Taradash

SOMMARIO: Parla il leader degli antiproibizionisti: »Sì al governo d'accordo con Pannella . La candidatura alla presidenza della Commissione di vigilanza sulla Rai. La federazione dei Riformatori a Forza Italia.

(L'INFORMAZIONE, 13 maggio 1993)

»La riserva è sciolta. Voteremo a favore del governo . Marco Taradash vicepresidente dei deputati di Forza Italia, assicura che i "riformatori" appoggeranno Berlusconi. »Si tratta di vedere solo se sarà un voto tecnico oppure un voto politico, di piena partecipazione alla maggioranza .

D. Non è che all'ultimo momento vi tirerete indietro...

R. »No. Abbiamo deciso di non mettere a rischio, specialmente al Senato, la politica iniziale del governo .

D. Anche voi chiedete le dimissioni del presidente della Repubblica?

R. »Sarebbe un premio a chi ha usato metodi da malfattori o da intriganti .

D. In che senso?

R. »Con metodi da pessima Prima Repubblica si è cercato di colpire attraverso Scalfaro, altri politici. Basta con questi giochi. La presunzione di innocenza vale anche per lui .

D. Siete delusi per aver perso il ministero degli Esteri?

R. »Pannella sarebbe stato un grande ministro. E pensare che il giorno prima che Berlusconi salisse al Quirinale, Martino ha telefonato a me e a Marco per dirci che era pronto a rinunciare...

D. Ora si parla di una sua possibile nomina a presidente della commissione di vigilanza della Rai.

R. »E' stata una proposta fatta dai riformatori a Forza Italia. Berlusconi l'ha recepita e l'ha allargata agli alleati, che non hanno espresso alcun dissenso .

D. A proposito di Rai, come la cambierebbe?

R. »Dovrebbe essere modificata la legge sull'elezione del consiglio di amministrazione, sottraendo ai presidenti delle Camere il potere di nominare i membri del Cda che spetta invece all'azienda proprietaria della Rai .

D. E i "professori"?

R. »Hanno una alternativa di fronte: o esauriscono la loro funzione nella scadenza istituzionale, entro un anno o se ne vanno prima. Comunque, solo dopo che la legge sarà modificata. Sarebbe un grave errore se i presidenti delle Camere nominassero un nuovo Cda. Ritorneremmo alle vecchie logiche di spartizione consociativa .

D. Che futuro ha il movimento dei "riformatori"?

R. »Mercoledì scorso abbiamo deciso di chiedere a Berlusconi di federarci a Forza Italia. Saremo l'ala di sinistra, quella riformatrice, di democrazia liberale, di difesa dai soprusi .

D. E' vero che vorreste con voi i tre ministri Giuliano Ferrara, Antonio Guidi e Giulio Tremonti?

R. »Certo. Io aggiungerei anche Antonio Martino. Sono quelli più vicini a noi per sensibilità e cultura . (Mario Avagliano)

 
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