Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
gio 28 mar. 2024
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Archivio Partito radicale
Biondi Paolo, Bonino Emma - 27 maggio 1994
»Il Cavaliere ci dia ascolto
Intervista alla radicale Emma Bonino, dopo la bocciatura alla commissione Esteri.

Paolo Biondi

SOMMARIO: »Nuove regole al governo: è la nostra richiesta per continuare a far parte della maggioranza. Così non si va avanti. Un grave errore l'elezione di Tremaglia

(L'INFORMAZIONE, 27 maggio 1994)

ROMA Il giorno dopo aver perso di misura nella corsa alla presidenza della prestigiosa commissione Esteri della Camera, Emma Bonino pare tutto tranne che una sconfitta. Fa conferenze stampa per presentare il convegno intemazionale antiproibizionista di oggi e domani, rilascia dichiarazioni sulle uscite di Guidi sull'aborto... La frenesia di sempre per il primo segretario di del partito Radicale.

Già dimenticata la vittoria dell'esponente di Alleanza nazionale, Mirko Tremaglia, alla commissione Esteri?

»Ho detto, nell'unica riunione a cui ho partecipato tanto tempo fa che mi sarebbe parso un grave errore politico scartare la mia candidatura alla presidenza. Abbiamo posto il problema delle regole nelle riunioni di maggioranza, problema irrisolto. Si vede infatti come non funziona. Negli ultimi giorni non abbiamo partecipato a nessuna riunione, non siano stati invitati a nessun incontro ed ho preso atto in commissione che un accordo c'era: rimane un grosso errore politico .

Perché l'elezione di Tremaglia che pure è una brava persona, è un errore?

»E' un errore in termini di visibilità esterna. La politica estera italiana deve assumere maggiore peso in termini di contributo alla vivificazione degli organismi internazionali a cominciare da quelli europei. Non abbiamo certo bisogno di una politica fatta di muscoli e rapporti bilaterali. In termini di politica estera invece mi sembra che la linea di Alleanza nazionale sia questa: mostrare muscoli forti e cercare rapporti bilaterali .

Anche Mitterrond ci critica.

Condivide i rilievi del presidente francese?

»Mi pare che in fatto di politica estera la Francia abbia gli stessi limiti che ricordavo ora grandeur, cioè muscoli e rapporti bilaterali .

Pannella dice che voi riformisti potreste essere il "bilanciamento" a sinistra del governo. Lei avrebbe "bilanciato" la politica del ministro Martino?

»Martino ha chiarito gli equivoci iniziali e si è detto per il rafforzamento dell'Unione europea. Anche nei paesi dove si applica il maggioritario con il monoturno,in politica estera si creano grandi coesioni. Ritengo che sia Tremaglia a non, poter garantire questa necessaria coesione, non Martino".

Fatto sta che siete rimasti ancora una volta a bocca asciutta. durante la formazione del governo era corsa voce che Berlusconi vi avesse offerto due dicasteri sdegnosamente rifiutati..

»Guardi è andata còsì. La domenica sera famosa di Arcore (l'8 maggio ndr), Berlusconi telefonò a Marco Taradash per dire che era disponibile per noi uno dei tre seguenti ministeri: la Ricerca scientifica (in questo caso con la clausola di presentare un professore di rango e non un politico) oppure i Beni culturali o il Commercio con l'estero. Ho fatto notare a Berlusconi che era lui a lanciare lo slogan "la persona giusta al posto giusto". Non eravamo alla ricerca di un posto ad ogni costo ed ai Beni culturali avrebbe fatto benissimo a confermare Ronchey. Che sarei andata a fare io ai Beni culturali, una delle poche cose di cui non mi sono mai occupata?"

Così da Berlusconi continuo a ricevere solo baci e null'altro

»Ci auguriamo che pianga meno e ci ascolti di più. Ora ci resta solo che dia ascolto alla richiesta di dare delle regole precise alla maggioranza. Speriamo che lo faccia. Ad esempio abbiamo letto il discorso di investitura solo quando l'ha pronunciato. Ci potrebbero essere almeno delle consultazioni per ottenere contributi nel merito delle varie cose .

Come contributo, per ora avete presentato questa proposta di legge di revisione costituzionale per proporre l'eliminazione del divieto di ricostituzione del partito fascista, una cosa che persino Fini ha negato di voler fare.

»Su questa polemica cado veramente dalle nuvole. Ma come, è la quarta legislatura di seguito che all'inizio dei lavori parlamentari noi presentiamo, sempre identico questo disegno di legge, ed ora scoppia la polemica? Siamo e saremo sempre libertari: una cosa è prevenire e punire gli atti di violenza altro è proibire la costituzione di un partito politico qualunque esso sia. Se si mettesse fuori legge la costituzione di un Partito comunista per le stragi in Ungheria nel '56, cosa direbbe la gente?

Torniamo alle regole; per ora non riuscite nemmeno a partecipare a riunioni informali.

»C'è un patto molto duro fra i tre partiti. Nei fatti concreti le cose si concludono come nel vecchio sistema .

La Lega dice che non siete nemmeno affidabili come copertura della maggioranza a sinistra. Su quel fronte sono meglio loro?

»Probabilmente nei rapporti di vertice o nei giochi politici sì. Voglio però vederli nelle inizitive concrete e in politica .

E la sinistra dà più retta a loro che a voi?

»Anche questo è già visto. Tutto vecchio. Nulla di nuovo sotto il sole .

Intanto offrite alla maggioronza voti decisivi...

»Noi siamo leali verso gli impegni presi. In attesa che ci diano ascolto .

E per le Europee come vi muovete?

»Siamo in presenza di una campagna senza nessuna regola. Sia Rai che Fininvest fanno tutto illegalmente, del resto non c'e nemmeno una Commissione di vigilanza che possa dare indicazioni. Non si sa con chi protestare. Chiunque vuol dar forza ad un elemento riformatore, voti noi. Se continua a vincere An, avremo un governo di destra .

 
Argomenti correlati:
intervista
commissione esteri
tremaglia mirko
berlusconi silvio
riformatori
stampa questo documento invia questa pagina per mail