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Archivio Partito radicale
Partito radicale - 18 marzo 1995
PARTITO RADICALE: Cronologia delle iniziative
dal 15 luglio 1993 al 18 marzo 1995

Hanno realizzato questo lavoro

Danilo Quinto

Riccarda Meloni

in collaborazione con i traduttori:

Olga Antonova (russo)

Antoine de Bernard (francese)

Mark Eaton (inglese)

PARTITO RADICALE - Cronologia delle Iniziative - dal luglio 1993 al 18 marzo 1995

Danilo Quinto, Riccarda Meloni (a cura di)

SOMMARIO: Utilissimo repertorio, estremamente dettagliato, nel quale i singoli episodi sono registrati alla data, con una succinta cronistoria, l'indicazione dell'argomento, i nomi delle personalità coinvolte, i documenti, ecc. Precede il tutto una Introduzione, con il testo della Mozione approvata al Consiglio Generale del PR di Sofia del 15-19 luglio 1993.

Introduzione

Sofia (Bulgaria) - 15-19 luglio 1993

Il Partito Radicale che si riunisce a Sofia nel luglio 1993 conta quasi 5.000 iscritti non italiani, residenti in 60 paesi. Tra questi: 17 membri di Governi; 19 parlamentari europei; 531 parlamentari nazionali; 35 membri di Assemblee di Stati non riconosciuti; esponenti di oltre 80 partiti nazionali. Sono quasi 38.000 gli iscritti residenti in Italia, dovuti a quel che fu definito "il miracolo italiano": in poche settimane, le ultime due di febbraio e la prima di marzo del 1993, grazie all'informazione televisiva e della carta stampata, centinaia di migliaia, forse milioni di persone, erano stati messi in grado di riconoscere la necessità dell'esistenza del Partito Radicale.

Il Partito Radicale riunisce a Sofia l'Assemblea dei parlamentari iscritti e il Consiglio Generale sull'onda di quel successo e quel successo è sottolineato nella relazione della segretaria, Emma Bonino, che propone al Partito una serie di progetti e di iniziative a questi collegate.

All'interno dei progetti (NAZIONI UNITE, EX JUGOSLAVIA, AMBIENTE, DROGA, AIDS, LINGUA INTERNAZIONALE) alcuni sono già in corso (la costituzione di una Corte Penale Internazionale, che ricalchi il progetto approvato dall'ONU di una Corte Penale Internazionale per i crimini contro l'umanità; l'abolizione della pena di morte entro il duemila; l'impegno antiproibizionista in materia di droga; il diritto alla lingua, e in particolare l'affermazione dell'esperanto; la questione del Kosovo e della Macedonia e, più in generale, dei diritti delle minoranze nazionali), altre che vengono proposte per la prima volta (l'istituzione di un organo parlamentare presso le Nazioni Unite; la modifica del ruolo delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace ed il rafforzamento dell'intervento umanitario; il disconoscimento della Repubblica Federale di Jugoslavia; La Federazione balcanica; la campagna di protezione ambientale e per lo "sviluppo ecologicamente sostenibile" nell'Europa centro-orientale; come affrontare il probl

ema dell'aids e delle pandemie in genere).

E' utile riportare, in apertura di questo resoconto (*) che vuole evocare, in sintesi, le iniziative del Partito Radicale nel corso di un anno e mezzo di attività (luglio 1993 - gennaio 1995), la mozione approvata a Sofia dal Consiglio Generale:

"Il Consiglio Generale del Partito Radicale, riunito a Sofia il 17 e 18 luglio 1993,

accoglie con gratitudine il messaggio inviato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, Boutros Boutros Ghali, e lo fa proprio, sottolineando laddove ricorda che "l'imperativo della pace deve innanzitutto iscriversi nella coscienza degli individui; l'imperativo dello sviluppo è ormai avvertito come un diritto dell'uomo; la democrazia è il nuovo imperativo che ci assegniamo."

Il Consiglio Generale si riconosce altresì nella "Dichiarazione" approvata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nella sua riunione a livello di capi di governo e di Stato del 31 gennaio 1992, come anche nella Dichiarazione di Rio de Janeiro e nella "Agenda 21" per l'ambiente e lo sviluppo sostenibile, le quali ammoniscono che le grandi minacce alla pace e alla sicurezza non sono più ormai solo di origine militare, ma provengono anche, se non soprattutto, dalle fonti di instabilità che si aprono ogni giorno di più in campo umanitario e in campo ecologico.

Il Consiglio Generale tuttavia avverte che a queste affermazioni di principio e di indirizzo non corrispondono ancora strumenti atti a dar loro concreta, quotidiana realizzazione. Manca ancora, al necessario livello transnazionale e sovranazionale, un diritto positivo e codificato riconosciuto dai paesi e dagli individui; così come mancano le strutture e gli strumenti operativi per farlo rispettare, per prevenire le infrazioni, per imporre le necessarie sanzioni. Il maggior soggetto istituzionale cui questi compiti sono affidati - e cioè il sistema delle Nazioni Unite a cominciare dal Consiglio di Sicurezza - è privo di mezzi e di risorse - ma anche della piena legittimità democratica - adeguate al compito, ed il suo operato non può dispiegarsi con l'autorevolezza necessaria, dando luogo per questo a nuove frustrazioni e sfiducia tra i popoli.

Non c'è quasi zona del mondo dove non si presentino attentati alla pace e alla sicurezza. Nei territori dell'ex Unione Sovietica i confini tra i nuovi Stati sono contestati e controversi: dal Nagorno-Karabach alla Moldavia i diritti della persona sono negati, e perfino testimonianze illustri della storia e della cultura sono fatte oggetto di una devastazione dissennata e irrazionale. Particolarmente gravi - anche per le conseguenze possibili sugli interi equilibri europei - sono le lacerazioni aperte nell'ex Jugoslavia. Occorre in questi paesi bloccare ed estinguere le azioni di guerra provenienti dalla Federazione Jugoslava (Serbia-Montenegro) nella sua pretesa di inaccettabili ingrandimenti territoriali ottenuti con la pulizia etnica e il genocidio, ma anche porre fine alle sopraffazioni e alle violenze da tante parti perpetrate a danno delle identità culturali, etniche e territoriali. E così, in Somalia, bisogna avviare e rapidamente completare, senza incertezze, il processo di disarmo delle fazioni e sta

bilire condizioni di vita statuale democratica come richiesto dalla maggioranza delle popolazioni.

Purtroppo, sia nella ex Jugoslavia come in Somalia, dove un mandato è stato loro affidato, le Nazioni Unite non sono in grado di svolgere il ruolo che è loro richiesto dalla coscienza e dalle speranze degli uomini e delle donne del mondo.

Perché il messaggio del Segretario generale dell'ONU, le dichiarazioni del Consiglio di Sicurezza, l'Agenda 21 e tutti gli altri documenti di indirizzo deliberati a livello sovranazionale divengano obiettivi politici da perseguire e realizzare occorre subito, con determinazione, dar vita ad iniziative capaci di coinvolgere e mobilitare persone e popoli. Per far questo è necessario un soggetto, una forza politica che operi senza esitazioni ed incertezze sul piano transnazionale. L'impegno a sviluppare questa forza ha preso in questi giorni nuova determinazione e consapevolezza nel dibattito svoltosi nel Consiglio Generale del partito radicale trasnazionale, ed è ora affidato ai suoi organi statutari. Pur consapevole della difficoltà del compito e della limitatezza delle risorse disponibili, il Consiglio Generale del Partito Radicale ritiene che i seguenti obiettivi prioritari possano raccogliere vaste ed importanti adesioni a livello anche popolare e fare avviare forti iniziative e lotte politiche nonviolente

gandhiane:

1) ottenere il rispetto degli impegni e delle scadenze per la costituzione, con le modalità e nelle forme stabilite dalle Nazioni Unite, del Tribunale Internazionale contro i crimini commessi nell'ex-Jugoslavia, con particolare attenzione ai crimini connessi alla "pulizia etnica" ed al genocidio in atto;

2) operare fattivamente nelle diverse sedi, soprattutto parlamentari, Perché il riconoscimento della Repubblica federale di Jugoslavia (Serbia-Montenegro) - come si è fatto per le altre Repubbliche ex-Jugoslave - sia collegato alla messa in atto o al ripristino di effettive garanzie costituzionali e legislative dei diritti delle persone e dei popoli calpestati in Bosnia e insidiati gravemente in Kossovo e nella Vojvodina;

3) promuovere tutti i passi possibili Perché nell'ambito della campagna per l'abolizione della pena di morte entro il 2000 si affermi in tempi ravvicinati, nel diritto internazionale inderogabile (jus cogens) - anche attraverso Risoluzioni delle Nazioni Unite - il diritto a non essere uccisi per forza di legge;

4) coordinare e sollecitare energie e iniziative intese ad ottenere la denuncia o la modifica delle Convenzioni internazionali che vincolano i Paesi ad una politica proibizionista sulle droghe, anche attraverso la costituzione, nei diversi Parlamenti, d'intergruppi o gruppi antiproibizionisti per la riforma della politica sulla droga, a livello nazionale e regionale, in direzione:

a) di una nuova politica di lotta al crimine, per spezzare la spirale "più polizia, più narcotraffico";

b) della politica di riduzione del danno, come si è definita nell'esperienza delle città che hanno sottoscritto la risoluzione di Francoforte;

c) della promozione delle iniziative della Lega Internazionale Antiproibizionista, federata al Partito radicale;

5) impegnarsi nei parlamenti e nelle organizzazioni internazionali a sostegno delle diffusione e per la progressiva adozione - anche formale - della Lingua Internazionale quale concreto strumento di garanzia del diritto alla lingua, di salvaguardia dell'ecosistema linguistico-culturale planetario, di democratica integrazione culturale europea e globale, di crescita - al di là delle nazionalità - di una identità comune mondiale in appartenenza all'unica famiglia umana.

Gli indirizzi innovativi sanzionati - in sede ONU - nella Dichiarazione di Rio, nell'"Agenda 21" e negli altri documenti programmatici impongono, malgrado le loro carenze, profondi cambiamenti nelle politiche nazionali e internazionali sull'ambiente e lo "sviluppo sostenibile", sia nelle aree industrializzate che in quelle meno favorite: la questione ambientale esce insomma definitivamente dalle impostazioni settoriali per porsi come elemento essenziale di quel sistema mondiale di sicurezza, di sviluppo e di democrazia che rappresenta la sfida prioritaria di questi anni. Tuttavia, anche su questi problemi, alle dichiarazioni di principio non c'è riscontro apprezzabile in termini di obiettivi definiti come di risorse, di strumenti come di impegni. E sopratutto è carente, se non del tutto assente, la definizione di un sistema giuridico adeguato alla dimensione dei problemi. Anche in questo campo, dunque, l'impegno che il partito si assume deve tradursi in iniziative con scadenze precise, a partire dai parlam

enti in cui sono presenti deputati iscritti al Partito radicale. Il Segretario e il Tesoriere del partito compiranno le opportune scelte operative sui temi prioritari individuati, a partire dall'area dell'Europa centroorientale: istituzione di una Comunità paneuropea dei grandi fiumi e delle idrovie; diritto all'informazione; azione per una sollecita chiusura delle centrali nucleari particolarmente pericolose e lo sviluppo dell'efficienza energetica.

Fino ad oggi, i diritti della persona sono stati affidati a Istituzioni ed iniziative deboli, settoriali scoordinate. Il Consiglio Generale affida agli organi statutari e agli iscritti, in primo luogo ai parlamentari, il compito di promuovere le migliori condizioni per lo sviluppo delle iniziative e il rafforzamento delle istituzioni nazionali e sovranazionali

ai fini della tutela dei diritti della persona, ivi compresi quelli all'identità etnica, culturale, linguistica e religiosa: solo l'istituzione di un sistema come quello della Convenzione europea dei diritti umani di Strasburgo potrebbe riportare in primo piano la legittimazione ad agire dell'individuo per la difesa del diritto di appartenenza ad una minoranza. In ogni sede possibile dovrà` ugualmente essere potenziata la lotta contro la diffusione dell'AIDS, con particolare riguardo al continente africano.

Sulla base del bilancio preventivo e della relazione

Il Consiglio Generale constata che senza una drastica modifica nella struttura della spesa attraverso la creazione di sedi autofinanziate nei diversi paesi si riproporrà quella carenza di mezzi finanziari che già nel recente passato ha messo in forse l'esistenza del partito e rappresenta comunque il nodo da sciogliere per la realizzazione del progetto politico radicale:

dà pertanto mandato agli organi statutari perché assumano le iniziative necessarie per affrontare positivamente il problema.

Il Consiglio Generale, prendendo atto dell'impegno assunto dall'Assemblea dei parlamentari iscritti al Partito Radicale delibera di dar seguito alle indicazioni del tesoriere per quanto concerne la realizzazione di un notiziario parlamentare e delle relative strutture di servizio presso i diversi parlamenti.

Il Consiglio Generale dà mandato infine agli organi esecutivi di verificare la fattibilità di una struttura di progetti e di studi a supporto delle attività del partito, così come indicato dal tesoriere.

(*) Sono possibili omissioni di fatti e mancate citazioni di persone.

2 agosto 1993

Buenos Aires Argentina

Antiproibizionismo

All'interno del Congresso sulle leggi di lotta al narcotraffico e alla criminalità, il Parlamento Latino Americano discute anche di legalizzazione. Emma Bonino, invitata dal vicepresidente Eduardo Varela Cid, deputato argentino e membro del comitato organizzatore del Congresso, oltre che iscritto al Partito Radicale, espone le ragioni dell'antiproibizionismo e le possibili iniziative.

Nel giugno del '94, il Parlamento Latino Americano pubblicherà gli atti del Convegno.

15 agosto 1993

Roma Italia

Pena di morte Tribunale ad hoc sulla ex Jugoslavia

Tradizionale tavolo di ferragosto del Partito Radicale: con la segretaria del Partito Radicale, Emma Bonino, sono 40 i militanti radicali che raccolgono firme a Fontana di Trevi sull'appello per l'istituzione del Tribunale ad hoc sulla ex Jugoslavia e per la salvezza del condannato a morte texano Gary Graham.

9 settembre 1993

Roma Italia

Tribunale ad hoc sulla ex Jugoslavia

Parte la raccolta di firme in calce all'appello alle Nazioni Unite perché entri effettivamente in funzione il Tribunale Internazionale chiamato a giudicare i crimini commessi nella ex Jugoslavia dal 1991.

Il testo dell'appello:

"Noi sottoscritti, parlamentari, membri di organi rappresentativi, donne ed uomini della comunità accademica, scientifica, culturale, religiosa, cittadini del mondo intero:

A. Considerando che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, deliberando secondo il capitolo VII· della Carta, ha deciso, con la risoluzione n.827 del 25 maggio 1993 e sulla base del rapporto predisposto dal Segretario Generale, la creazione del Tribunale internazionale chiamato a giudicare e punire i responsabili delle gravi violazioni al diritto umanitario internazionale commesse nel territorio della ex-Jugoslavia;

B. Considerando che occorre ora che sia rispettato il carattere d'urgenza determinato dallo stesso Consiglio di Sicurezza per l'effettiva costituzione del Tribunale, la nomina dei giudici e del pubblico ministero, nonchè il loro insediamento all'Aia, sede del Tribunale, e l'inizio quindi dei lavori di inchiesta e di istruzione connessi all'avvio della fase giudicante;

C. Considerando che il rapido avvio dell'attività del Tribunale ad hoc costituisce un importantissimo passo in avanti verso l'affermazione del primato del diritto e della legge e l'istituzionalizzazione di una giurisdizione internazionale finalizzata alla creazione di un Tribunale permanente abilitato a giudicare e punire i responsabili di crimini internazionali;

Rivolgiamo un APPELLO SOLENNE

Al Presidente ed ai membri dell'Assemblea Generale

Al Presidente ed ai membri del Consiglio di Sicurezza

Al Segretario Generale delle Nazioni Unite

1. Affinché operino, ciascuno per quanto attiene alle proprie competenze e responsabilità:

- perchè siano realizzate le condizioni ed i necessari adempimenti tecnici per l'entrata in funzione del Tribunale internazionale sulla ex Jugoslavia al più tardi nel dicembre 1993;

- perchè l'Assemblea Generale dell'ONU prenda nel corso della sua prossima sessione le decisioni necessarie per l'avvio effettivo delle procedure volte alla creazione di un Tribunale internazionale permanente;

2. Ci impegniamo ad agire, nell'ambito delle nostre rispettive capacità, perchè i governi dei nostri paesi agiscano tanto in sede interna che in seno alle Nazioni Unite per il conseguimento di tali obiettivi".

Tra i firmatari dell'appello, ricordiamo:

Premi Nobel:

Sidney Altman, Oscar Luis Arias Sanchez, Julius Axelrod, Joseph Brodsky, Stanley Cohen, Herbert Hauptman, Jean-Marie Lehn, Vassily Leontiev, Rita Levi Montalcini, Mairead Maguire Corrigan, Naguib Mahfouz, Cweslaw Milosz, Franco Modigliani, Nevill Mott, George Palade, Linus Pauling, Adolfo Perez Esquivel, John Charles Polanyi, Ilya Prigogine, Hamilton Smith, George Wald, Maurice Wilkins.

Personalità internazionali:

Irina Alberti Ilovskaya, Francisco Arrabal, John Ashberry, Vladimir Bukovsky, Furio Colombo, Diego Cordovez, Lord Ralf Dahrendorf, Adem Demaqui, Lord Desai, Jiri Dienstbier, Umberto Eco, Lawrence Ferlinghetti, Arne Fjortoft, Carlos Franqui, Vittorio Gassman, Allen Ginsberg, Peter Goldmark, Gisele Halimi, Marek Halter, Dieter Heinrich, Eugene Ionesco, Alejandro Iodorowsky, Ismail Kadaré, Lindsay Kemp, Enes Kisevic, Leszek Kolakowski, Bernard Kouchner, William Kunstler, Kemal Kurspahic, Henri Laborit, Brice Lalonde, Bernard Laponche, Predrag Matvejevic, Vincent McGee, Marie Claude Mendes-France, Percy S. Mistry, Domenico Modugno, Olivier Mongin, Indro Montanelli, Trevor Mostyn, Peter Michael Muller, Arieh Neier, Yuri Orlov, Idrissa Ouedraogo, Sergio Pininfarina, Leonid Pliusch, Pedro Ramirez, Ibrahim Rugova, Principe Sadruddin Aga Khan, Fernardo Savater, Arthur Schlessinger, George Soros, Giorgio Strehler, Vo Van Ai, Mario Vargas Llosa, Manuel Vazquez Montalban, Cesar Verduga, Gore Vidal, Wim Wenders, Simon W

iesenthal, Maurice Williams, Antonino Zichichi.

15 settembre 1993

Roma Italia

Tribunale ad hoc sulla ex Jugoslavia

Emma Bonino scrive a Boutros Boutros Ghali, Segretario Generale delle Nazioni Unite: gli chiede un incontro per consegnargli le firme sull'appello per il Tribunale ad hoc sulla ex Jugoslavia: a questa data, tra le firme vi sono quelle di 650 parlamentari di molti paesi, anche extraeuropei, 14 premi Nobel, oltre cinquecento personalità dell'arte, della cultura e della politica.

19 settembre 1993

Barcellona Spagna,

Bruxelles Belgio,

Budapest Ungheria,

Kiev Ucraina,

Lisbona Portogallo,

Mosca Russia,

Praga Cecoslovacchia, Zagabria Croazia

Tribunale ad hoc sulla ex Jugoslavia

Militanti del Partito Radicale aprono tavoli di raccolta firme sull'appello che chiede l'immediata costituzione del Tribunale ad hoc sulla ex Jugoslavia.

21 settembre 1993

Albania, Montenegro

Massimo Lensi, segretario del Consiglio Generale e Sandro Ottoni, membro della segreteria del Partito Radicale, si recano in Albania e in Montenegro per una serie di incontri con parlamentari e esponenti di partito. Espongono le iniziative legate ai temi della mozione approvata a Sofia dal Consiglio Generale.

23 settembre 1993

Sarajevo Bosnia

Tribunale ad hoc sulla ex Jugoslavia

In una Sarajevo assediata, ma piena di speranza per il ritorno alla normalità, una delegazione radicale, di cui fa parte, tra gli altri, Sandro Ottoni, incontra le autorità della città e del Parlamento per presentare loro l'appello internazionale sull'istituzione del Tribunale ad hoc sulla ex Jugoslavia.

Firmando l'appello, Muhamed Kresevljakovic, Sindaco della città, afferma: "La Corte internazionale si dovrebbe costituire perché in questa guerra sono state commessi moltissimi crimini e quelli che li hanno commessi devono essere puniti. La costituzione di un tribunale non è solo interesse della Bosnia Erzegovina, ma di tutto il mondo".

26 settembre 1993

Assisi Italia

Pacifismo Nonviolenza

"Il Partito Radicale ci sarà per continuare, anche in questa forma, il suo impegno in favore della costituzione, in ambito ONU, del Tribunale Internazionale contro i crimini perpetrati nell'ex Jugoslavia. Questo atto, rilevantissimo, che solleciteremo con grande decisione alle Nazioni Unite, può rappresentare il primo passo per la costituzione della Corte Penale Internazionale per i crimini contro l'umanità". Con queste parole, Emma Bonino annuncia la partecipazione del Partito Radicale alla marcia Perugia-Assisi.

26 settembre 1993

Moldavia

Pena di morte

Numerosi parlamentari della Repubblica di Moldavia, tra i quali molti iscritti al Partito Radicale, alla vigilia della discussione nell'organo supremo legislativo del progetto della nuova costituzione del paese, firmano un appello ai deputati al Parlamento perché non includano nel testo della nuova costituzione la norma che prevede l'applicazione della pena di morte.

30 settembre 1993

Roma Italia

Tribunale ad hoc sulla ex Jugoslavia

Il Presidente della Repubblica italiana, Oscar Luigi Scalfaro, riceve una delegazione dei firmatari dell'appello per l'immediata istituzione del Tribunale ad hoc sulla ex Jugoslavia. Scalfaro esprime l'"estrema convinzione" sulla validità della battaglia condotta per il Tribunale Internazionale.

24 ottobre 1993

Strasburgo Francia

Ambiente

Un emendamento di Gianfranco Dell'Alba, segretario dell'Assemblea dei Parlamentari ed Olivier Dupuis, presidente del Consiglio Generale del Partito Radicale, presentato da Virginio Bettini, eurodeputato verde ed iscritto al Partito Radicale, viene approvato dal Parlamento europeo e quindi inserito nel rapporto Amaral (per la creazione di una rete di trasporto combinato nella Comunità). Il rapporto Amaral, che riguarda la rete di trasporto all'interno della CE, prevede dei collegamenti extra-comunitari. Con l'emendamento radicale, oltre al collegamento "Koper -Ljubljana - Maribor - Budapest - Bucarest - Soha - (Saloniki)" già inserito nel rapporto Amaral, viene aggiunto un collegamento "Brindisi - Durazzo - Tirana - Skopje - Sofia - Bucarest - Iasi -Chisinau".

L'iniziativa per la creazione di un collegamento transbalcanico (una ferrovia nel progetto radicale) nei mesi precedenti aveva riunito, sul testo di un appello indirizzato alle autorità della CE, le adesioni di oltre cinquecento parlamentari di Moldavia, Romania, Bulgaria, Macedonia, Kosova, Albania e Turchia.

25 ottobre 1993

Roma Italia

Comunicazione

Oliviero Toscani e Gavino Sanna, Emanuele Pirella e Maurizio D'Adda, Staino e Bucchi, tra i più famosi "creativi" italiani, partecipano insieme a Emma Bonino alla conferenza stampa di presentazione di "1994 - Il Quotidiano Radicale". Sedici numeri di questo giornale vengono inviati, nell'arco di un mese, ai quasi 40.000 iscritti italiani del Partito Radicale del 1993.

25 ottobre 1993

New York Stati Uniti

Comunicazione

"Transnational Law and Nonviolence are the most effective and Radical Ways to Build a Better World": è il titolo della pagina che il Partito Radicale acquista sul "New York Times", alla viglia dell'incontro con il Segretario Generale delle Nazioni Unite.

Saranno più di 700 gli americani che invieranno un messaggio al Partito Radicale per lettera o attraverso il collegamento Internet di Agorà, pubblicizzato nella pagina.

26 ottobre 1993

Zagabria Croazia

Corte Penale Internazionale

Il Presidente del Parlamento croato, Stipe Mesic e il Ministro degli Esteri Mate Granic, incontrano una delegazione del Partito Radicale, composta fra gli altri da Zdravko Tomac, Sandro Ottoni e da parlamentari croati e aderiscono all'appello per la costituzione della Corte Penale Internazionale.

30 ottobre 1993

New York Stati Uniti

Nazioni Unite

Emma Bonino incontra a New York il Vice Segretario Generale delle Nazioni Unite, Gillian Martin Sorensen, coordinatrice dei preparativi per le celebrazioni del Cinquantenario dell'ONU, che si terrà nel 1995.

1 novembre 1993

New York Stati Uniti

Nazioni Unite

Una delegazione guidata da Emma Bonino incontra a New York il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Boutros Boutros Ghali e gli consegna le 75.000 firme raccolte in tutto il mondo in calce agli appelli che chiedono l'immediata istituzione del Tribunale ad hoc sulla ex Jugoslavia.

Boutros Ghali, annunciando in quest'occasione che il Tribunale Internazionale si insedierà il 17 novembre 1993 all'Aja, sottolinea che "senza il sostegno di gruppi parlamentari, personalità della cultura e Organizzazioni Non Governative l'iniziativa potrebbe correre il rischio di fallire". La delegazione è composta da: Hans Janitschek, già segretario dell'Internazionale Socialista, Kemal Kurspahic, direttore di "Oslobodjenje", Mona Makram Ebeid, vicepresidente di Parlamentarians for Global Action, Vincent McGee, già presidente di Amnesty International negli Usa, Walter McLean, deputato canadese, Izet Muhamedagic, deputato bosniaco, Arieh Neier, presidente dell'Open Society Fund Inc., Yuri Orlov, presidente della Federazione Helsinki per i diritti umani, Slavko Perovic, presidente dell'Alleanza Liberale del Montenegro, Zdravko Tomac, deputato croato.

2 novembre 1993

New York Stati Uniti

Comunicazione

"San Francisco Chronicle", martedì 2 novembre '93, prima pagina, taglio basso: "Global, Online Political Party Takes Mission to UN Leaders", di John Eckhouse:

"Fruitori di computer di tutto mondo, unitevi-online. La visione di Karl Marx di un partito politico internazionale oltre le frontiere nazionali che preme sulla classe dirigente non si é mai concretizzata, ma a quel tempo lui non sapeva come usare Internet.

Finanziata inizialmente dal governo Usa, l'autostrada della superinformazione é all'avanguardia dell'organizzazione del Partito Radicale, i cui leader incontreranno oggi a New York il Segretario Generale dell'ONU Boutros Boutros Ghali.

Quest'anno oltre 40.000 persone di 75 Paesi sono diventati membri del partito, ognuno dei quali fa pressione sui politici locali per l'adozione di leggi che aiutino l'espansione della forze di pace dell'ONU, per l'abolizione della pena di morte, per la protezione dell'ambiente e per la decriminalizzazione dell'uso di droghe. La maggior parte ha sentito parlare del Partito Radicale attraverso tradizionali mezzi, quali il passa-parola, volantini ed articoli sui giornali. Ma nel primo messaggio sui giornali Usa (la pagina a pagamento sul "New York Times", n.d.r.), il Partito Radicale invitava chi volesse maggiori dettagli a inviare email su Internet, attualmente usata da 20 milioni di persone.

'Attraverso Internet, abbiamo ricevuto 150 richieste d'informazioni e solo 100 per lettera', afferma Emma Bonino "questo dimostra che siamo solo all'inizio su come usare Internet." Attraverso il network, chiunque disponga di computer e modem connessi alla linea telefonica puó conoscere le linee d'iniziativa politica del partito in sei lingue. Gli abbonati possono anche chiacchierare, scambiare opinioni o organizzare iniziative sulla bullentin board elettronica del Partito chiamata "agora", la "piazza", con ufficio centrale a Roma.

Internet può essere usata poco, tuttavia, nei paesi poco sviluppati dove poche persone hanno accesso ai computers. "Connettersi con Georgia, Moldavia o Macedonia è francamente piuttosto difficile" dice Bonino. "Ma negli Usa é certamente più efficace e meno costoso organizzarci in questo modo, invece di comprare intere pagine sul New York Times."

La delegazione, composta in gran parte da membri dei parlamenti nazionali di Croazia, Bosnia, Serbia, Egitto e Canada, ha incontrato ieri i presidenti del Consiglio di Sicurezza e dell'Assemblea Generale dell'ONU. Oggi presenteranno a Boutros Ghali la petizione l'immediato insediamento di una corte di giustizia internazionale per i crimini di guerra commessi nella ex Yugoslavia. Pur se formalmente approvato lo scorso maggio dall' ONU, la corte giudiziaria non ha ricevuto i fondi per operare. (...)

4 novembre 1993

Parigi Francia

Lingua Internazionale

L'obiettivo della manifestazione promossa dal Partito Radicale, in occasione della Conferenza Generale dell'Unesco, è ottenere l'approvazione di una convenzione che adotti l'esperanto nella comunicazione internazionale. Per la prima volta, un paese, l'Italia, presenta all'Unesco una risoluzione che chiede l'impegno dell'organizzazione sulle sue due precedenti risoluzioni a favore dell'uso dell'esperanto. Questa risoluzione trova l'impegno personale del direttore generale dell'Unesco.

5 novembre 1993

Croazia

Aids Antiproibizionismo

Sui temi dell'AIDS e dell'antiproibizionismo si svolgono assemblee radicali a Zagabria e Spalato.

7 novembre 1993

Roma Italia

Aids Antiproibizionismo

Il Coordinamento Radicale Antiproibizionista apre in Italia la campagna per la legalizzazione delle droghe leggere. Viene lanciata la sottoscrizione di proposte di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione delle droghe leggere e per una nuova politica sull'Aids.

9 novembre 1993

Tirana Albania

Tribunale ad hoc sulla ex Jugoslavia

Una delegazione del Partito Radicale, composta, tra gli altri, da Massimo Lensi, incontra il Presidente del Parlamento albanese Pjeter Arbnori, firmatario dell'appello sul Tribunale Internazionale per i crimini di guerra nell'ex Jugoslavia.

16 novembre 1993

Ankara Turchia,

Bucarest Romania,

Budapest Ungheria,

Kiev Ucraina,

Londra Inghilterra,

Madrid Spagna,

Mosca Russia,

Ouagadougou Burkina Faso,

Oviedo Spagna,

Roma Italia,

Strasburgo Francia,

Subotiza Voivodina,

Tirana Albania,

Zagabria Croazia

Tribunale ad hoc sulla ex Jugoslavia

Alla vigilia dell'insediamento ufficiale del Tribunale ad hoc sulla ex Jugoslavia, per fare il punto sui problemi rimasti ancora aperti rispetto al finanziamento ed al funzionamento del Tribunale, si svolgono conferenze stampa in 14 paesi, presiedute dai firmatari e dai promotori degli appelli. Alla conferenza stampa di Roma intervengono, insieme a Marco Pannella e Ottavio Lavaggi, i Ministri degli Esteri e di Grazia e Giustizia.

17 novembre 1993

Baltimora Stati Uniti

Antiproibizionismo

Emma Bonino partecipa alla "Transcontinental Conference on the harm Reduction Policy", organizzata dalla "Drug Policy Foundation" e dall'"European Cities on Drug Policy". Centrale, nell'intervento della segretaria del Partito Radicale, la proposta in materia di antiproibizionismo sulla droga: l'attacco agli strumenti giuridico-istituzionali che determinano la scelta proibizionista, la convenzione di Vienna del 1961/1972, quella del 1971 sulle sostanze psicotrope e la convenzione sul commercio delle droghe del 1988.

17-20 novembre 1993

Washington Stati Uniti

Aids Antiproibizionismo

Marino Busdachin, membro della segreteria del Partito Radicale e Filippo di Robilant, assistente speciale della segretaria del Partito Radicale, partecipano alla "Seventh International Conference on Drug Policy Reform", organizzata dalla "Drug Policy Foundation". In margine ai lavori, vengono presi utili contatti con i maggiori operatori americani in materia di prevenzione dell'AIDS in relazione alle tossicodipendenze.

18 novembre 1993

Washington Stati Uniti

Corte Penale Internazionale

Incontro tra Filippo di Robilant e lo staff legislativo del senatore Christopher Dodd, autore di una risoluzione sull'istituzione della Corte Penale Internazionale, per verificare la possibilità di azioni comuni in sede parlamentare.

19 novembre 1993

Washington Stati Uniti

Aids

Al fine di illustrare il progetto del Partito Radicale relativo ad una campagna di carattere istituzionale, Filippo di Robilant incontra Kristine Gebbie, da poco nominata dal Presidente Clinton National Aids Policy Coordinator. Altri incontri si svolgono con alcune Fondazioni americane, tra le quali l'Amfar, American Foundation for Aids Research.

23 novembre 1993

Roma Italia

Nazioni Unite

Primo firmatario Roberto Cicciomessere, la Commissione Difesa della Camera dei Deputati italiana approva un ordine del giorno che chiede che le operazioni di peace-keeping siano finanziate con stanziamenti del bilancio della difesa. Prima firmataria Emma Bonino, la Commissione Esteri della Camera dei Deputati italiana approva un ordine del giorno che chiede il regolare e tempestivo pagamento alle Nazioni Unite dei contributi obbligatori.

2 dicembre 1993

Bruxelles Parlamento europeo

Lingua Internazionale

Per iniziativa dell'E.R.A. - Associazione Radicale Esperanto, il presidente della "Commissione per la cultura, la gioventù, l'istruzione ed i mezzi di informazione" del Parlamento europeo, Antonio La Pergola, decide di far distribuire ai parlamentari della Commissione uno studio sulla Lingua Internazionale.

11 dicembre 1993

Bruxelles Belgio

Pena di morte

Si conclude il primo congresso mondiale della campagna internazionale "Nessuno Tocchi Caino" per l'abolizione della pena di morte entro il duemila. Parlamentari, giuristi e responsabili di organizzazioni per i diritti umani di quattro continenti ed oltre 40 paesi, approvano una mozione che contiene questi obiettivi:

1. perseguire nella politica estera e nell'ambito di tutte le organizzazioni internazionali - e soprattutto alle Nazioni Unite - l'affermazione del principio della indisponibilità allo Stato della vita di chiunque venga condannato da un tribunale anche per i più gravi reati, innanzitutto attraverso una moratoria delle esecuzioni;

2. sostenere il progetto di creazione di un Tribunale Permanente sui crimini internazionali, escludendo in ogni caso la previsione della pena di morte;

3. attivare la procedura di contenzioso internazionale nei confronti degli Stati contraenti che applicano la pena di morte in violazione dei limiti previsti dall'articolo 6 del Patto internazionale sui diritti civili e politici;

4. formulare sistematicamente obiezione alle riserve di Stati che all'atto della ratifica del Patto internazionale sui diritti civili e politici rifiutano qualsivoglia limitazione alla pena di morte ivi prevista.

Viene eletta una presidenza d'onore composta da:

Adelaide Aglietta, copresidente del gruppo Verde al PE; Giandonato Caggiano, direttore della Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale, docente di Diritto Internazionale; Liliana Cavani, regista; Adem Demaci, presidente del Comitato per i diritti dell'uomo nel Kosova, premio Sacharov per la Pace; François Fejto, scrittore, Francia; Alélé Habidou, deputato del Niger; Yokuba Minkievicius, filosofo lituano; Marco Pannella, deputato italiano ed europeo, presidente del Partito Radicale; Antonio Maria Pereira, presidente della Commissione Esteri del Parlamento portoghese e Zvodimir Separovic, già Ministro degli Esteri croato, giurista.

Del Consiglio Direttivo fanno parte: Gaqo Apostoli (Albania), deputato; Igor Bezrukov (Russia), giurista; Alberto Castiel (Brasile), filosofo; Paolo Cesari (Italia), giornalista; Ashanti Chimurenga, coordinatrice di Amnesty International per la campagna per l'abolizione della pena di morte negli USA; Markisan Chuchuc (Ucraina), deputato; Sergio D'elia (Italia), coordinatore; Maria Teresa Di Lascia (Italia), coordinatore; Olivier Dupuis (Belgio); Peter Hodgkinson (Gran Bretagna), professore all'Università di Westminster; Samir Labidi (Tunisia), giurista; Lisa Lagorza-Maza (Filippine), presidente dell'organizzazione "Gabriella"; Petru Munteanu (Moldavia), deputato; Ibrahim N'doure (Mali), deputato; Cyrill Pillay (Sudafrica), deputato; Anatolij Pristavkin (Russia), presidente della Commissione presidenziale per la Grazia; Olivia Ratti (Italia), coordinatore; Cesare Salvi (Italia), deputato; William Schabas (Canada), docente di diritto internazionale; Emilio Vesce (Italia), consigliere regionale del Veneto.

12-17 dicembre 1993

Marrakech Marocco

Aids

Ottava Conferenza Mondiale sull'Aids: per il Partito Radicale vi partecipa Filippo di Robilant. E' un'utile occasione per rappresentare ai partecipanti il progetto radicale in materia di lotta all'Aids e alle pandemie in genere e di raccogliere consensi e contributi critici. Di rilievo il rapporto che si instaura con la Harvard School of Public Health, e più precisamente con Daniel Tarantola, tra i più attendibili esperti di lotta all'Aids.

15 dicembre 1993

Mosca Russia

Pena di morte

Alla conferenza stampa di presentazione del Congresso di fondazione della campagna "Nessuno Tocchi Caino", prendono parte Mamuka Tsagareli, vicepresidente del Consiglio Generale del Partito Radicale, Igor Bezrukov, avvocato, presidente della commissione legislativa della amministrazione del presidente della federazione Russa, Kostantin Kedrov, editorialista del giornale "Isvestia"; Andrea Tamburi, membro della segreteria del Partito Radicale; Nikolaj Khramov, membro del Consiglio Generale del Partito Radicale.

17 dicembre 1993

Roma Italia

Nazioni Unite

Emma Bonino partecipa al seminario "Nuove strategie dell'ONU per la pace", organizzato dalla "Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale", dall'"Istituto Affari Internazionali" e da "Peace Watch Committee".

9 gennaio 1994

Varna Bulgaria

Lingua Internazionale

Assemblea degli iscritti radicali sulle iniziative legate all'affermazione della Lingua Internazionale, alla presenza di Michele Boselli, coordinatore delle attività del Partito Radicale in Bulgaria e di Giorgio Pagano, segretario dell'Esperanto Radikala Asocio.

15 gennaio 1994

Mosca Russia

Partecipano circa 80 persone all'assemblea pubblica dei militanti radicali che vivono e lavorano a Mosca.

24 gennaio 1994

Roma Italia

Tribunale ad hoc sulla ex Jugoslavia

Emma Bonino scrive al Ministro degli Affari Esteri italiano, Beniamino Andreatta, perché si adoperi presso le Nazioni Unite per l'immediato finanziamento del Tribunale ad hoc sulla ex Jugoslavia e della Commissione di esperti che indaga sui crimini, presieduta da Cherif Bassiouni, iscritto al Partito Radicale.

7 febbraio 1994

Roma Italia

Nonviolenza

Maurizio Turco, segretario del Coordinamento Radicale Antiproibizionista e membro della segreteria del Partito Radicale, inizia un digiuno di dialogo con il Ministro della Sanità, Maria Pia Garavaglia. L'obiettivo del digiuno, che durerà 18 giorni, è consentire che i tossicodipendenti, così come i malati di Aids, possano disporre di tutte le terapie e di tutti i farmaci utili, in tutte le preparazioni esistenti e in tutte le strutture, pubbliche e private, rispettando in tal modo l'esito del referendum tenuto in Italia nell'aprile del '93.

10 febbraio 1994

Roma Italia

Tribunale ad hoc sulla ex Jugoslavia

Nell'ambito della discussione per la conversione in legge del decreto-legge 28 dicembre 1993, n. 544, recante disposizioni in materia di cooperazione con il Tribunale internazionale competente per gravi violazioni del diritto umanitario commesse nei territori della ex-Jugoslavia, la Commissione Esteri della Camera dei Deputati italiana approva all'unanimità un emendamento, presentato da Ottavio Lavaggi, tesoriere del Partito Radicale, e Emma Bonino, che prevede un contributo di 3 miliardi di lire per l'anno 1994 da parte dello Stato italiano all'attività del Tribunale.

11 febbraio 1994

Sofia Bulgaria

Aids Antiproibizionismo

Oltre cento persone, tra le quali avvocati, medici e numerosi deputati, partecipano all'assemblea del Partito Radicale sui temi dell'antiproibizionismo e delle nuove strategie di lotta all'AIDS e alle pandemie. Intervengono, tra gli altri, Michele Boselli e Filippo di Robilant.

18 febbraio 1994

Roma Italia

Tribunale ad hoc sulla ex Jugoslavia

Il Partito Radicale partecipa alla manifestazione indetta dal Comune di Roma in solidarietà con la città di Sarajevo e lancia un appello alle Nazioni Unite perché subito sia approvato il bilancio per far funzionare il Tribunale sui crimini di guerra nell'ex Jugoslavia.

22 febbraio 1994

Roma Italia

Lingua Internazionale

Manifestazione davanti al Ministero della Pubblica Istruzione per sollecitare il Ministro ad emettere un decreto che aggiunga la lingua internazionale esperanto alle 4 lingue straniere che si insegnano nella scuola elementare italiana e ad avviare, nell'ambito della sperimentazione di una seconda lingua straniera alle medie, sperimentazioni scolastiche che contemplino anche la lingua internazionale.

26 febbraio 1994

Roma Italia

Tribunale ad hoc sulla ex Jugoslavia Corte Penale Internazionale

S'intitola NON C'E' PACE SENZA GIUSTIZIA l'appello internazionale lanciato da Emma Bonino.

Il Partito Radicale decide di dare vita ad una campagna internazionale nonviolenta in sostegno alle deliberazioni delle Nazioni Unite, e si rivolge a tutte le coscienze libere perché - nel rispetto di ciascuna convinzione, religione, impegno civile e politico - con la loro adesione premano per ottenere l'immediata operatività del Tribunale ad hoc sui crimini nella ex-Jugoslavia.

Esso é anche il fondamento politico del tribunale permanente, strumento di diritto internazionale obbligatorio che sanzioni, ovunque accadano, le violazioni dei diritti umani, vera minaccia alla pace. E' questo l'ammonimento che viene all'Europa e alla Comunità internazionale dalla tragedia criminale della ex-Jugoslavia: non c'é pace senza giustizia.

Per dare priorità assoluta alle scadenze e alle decisioni che rendano operativi i processi ai criminali della ex Jugoslavia, e per la creazione del Tribunale permanente, il Partito Radicale si fa strumento del massimo di iniziativa politica e di pressione nonviolenta e civile per perseguire alcuni essenziali obiettivi comuni:

a) che la quinta Commissione dell'Assemblea Generale dell'Onu - che si riunisce a New York a partire dal 28 febbraio - approvi come primo atto il bilancio preventivo del Tribunale ad hoc, presentato dal Segretario Generale come parte integrante del bilancio regolare delle Nazioni Unite;

b) che il Consiglio di Sicurezza non si sottragga alla sua responsabilità di nominare immediatamente il nuovo Pubblico Ministero;

c) che l'International Law Commission abbia al primo punto dell'ordine dei lavori della sua prossima sessione (maggio-luglio 1994) il completamento dello Statuto del Tribunale Internazionale Permanente e lo trasmetta all'Assemblea Generale;

d) che l'Assemblea Generale - una volta ricevuto lo Statuto - nel corso della sua 49a sessione (settembre 1994) - lo discuta e lo approvi, decidendo di convocare una conferenza internazionale istitutiva del Tribunale permanente, sotto gli auspici delle Nazioni Unite e in occasione del loro cinquantenario.

27 febbraio 1994

Mosca Russia

Notizia del TG1 delle ore 20.00:

"A Mosca lottava per abolire la pena di morte. Lo ha condannato una città dove la vita umana vale sempre di meno. Andrea Tamburi, 46 anni, da due anni aveva scelto di proseguire nell'ex Unione Sovietica un impegno nel Partito Radicale che durava da 15 anni.

Tra Mosca, Kiev e la Moldavia aveva imparato a conoscere un popolo sulla cui durezza non si faceva illusioni, ma del quale lo affascinava - parole sue - la 'religiosità mistica e sognatrice'.

Giovedì notte Andrea scende di casa, a due passi dalla questura centrale, per accompagnare un'amica al taxi. Un'ora dopo una macchina della polizia stradale lo porta al pronto soccorso con le gambe fratturate ed una emorragia cerebrale diffusa. Con ogni probabilità una macchina lo ha investito e poi abbandonato morente in strada. Dalle sue tasche è scomparsa una piccola somma di denaro ma non i documenti necessari ad identificarlo. Per tre giorni nessuno avverte i compagni dell'ambasciata che ne hanno denunciato ufficialmente la scomparsa. Le autorità russe lo avrebbero fatto forse domattina, a weekend terminato. Andrea è spirato stamane all'alba, disperatamente solo".

Dedichiamo ad Andrea un ricordo scritto per lui, il giorno dopo la notizia della sua morte, da Annalucia Leccese:

"Caro Andrea,

è cosa stupida quella che faccio, ma è forse il mio ultimo folle tentativo di stabilire un contatto con te.

Ti lascio questa mia lettera in Agorà che, quasi come il Partito Radicale, era diventata parte integrante ed inscindibile della tua esistenza. Chissà se con la perizia e la devozione con le quali ne facevi uso non riuscirai a trovare un modo per collegarti!

Non so perché la tua morte mi abbia così sconvolta, poiché credo in dieci mesi che lavoro qui al Partito di aver scambiato con te solo poche battute, di non averti mai conosciuto a fondo. Penso, però, di averti colto in tutta la tua persona quando ti avvicinavi a baciarmi di rientro da Mosca o quando ti vedevo per ore incaparbirti dietro il tuo mini computer o quando sedevamo insieme in quel bar di Bruxelles e tu, un pò alla Robin Williams, istruivi politicamente i tuoi ossequienti soldatini russi o quando, qualche settimana fa, con un tenero e malinconico sguardo, mi chiedevi di seguirti nella faticosa avventura nell'universo Russia.

Mosca, quella Mosca che due anni fa con sgomento e dolore ho lasciato, è certamente sempre di più una realtà schizofrenica e imbarbarita, ma dalle parole e dai ricordi espressi ieri per Radio Radicale da quei russi che ti hanno conosciuto e con cui hai lavorato, non puoi che essere fiero di te e di loro, e della possibilità che ti è stata data di esperire quella realtà.

La crudele morte non sa che ha semplicemente messo il sigillo ad una stagione di bellissimi momenti di amore, di passione, d'amicizia e di intenso lavoro vissuti con quelle persone che, per quanto vivano minacciate e logorate quotidianamente da una situazione di precarietà, sono rimasti i russi che io ho sempre amato proprio per la genuinità e la profondità dei loro sentimenti.

Puoi dunque ritenerti fortunato e stare sereno: oltre ai fedelissimi compagni radicali qui a Roma, nella lontana e fredda Russia sei riuscito a trovare non pochi amici, pronti, forse ora più di prima, a continuare quelle battaglie civili e politiche, sapendolo essere l'unico autentico e assoluto modo di tenerti vivo ancora con loro.

Ti bacio teneramente, Annalucia"

febbraio 1994

Lingua Internazionale

L'Esperanto Radikala Asocio presenta all'Unesco un progetto sull'uso dell'esperanto nelle scuole elementari, già approvato dalla commissione italiana dell'Unesco. Il progetto si chiama Fundapax, nell'ambito del progetto-quadro Linguapax dell'Unesco.

4 marzo 1994

Roma Italia

Marcia di Pasqua

Adesione alla campagna internazionale per la messa al bando, entro il duemila, della pena di morte e per la sospensione delle esecuzioni capitali e creazione della Corte Penale Internazionale per i crimini contro l'umanità.

Sono questi gli obiettivi della Marcia di Pasqua, che viene presentata, nel corso di una conferenza stampa, da Emma Bonino, dal Sindaco di Sarajevo, Muhamed Kresevljakovic, dal Sindaco di Roma, Francesco Rutelli e da Sergio D'Elia. L'iniziativa è promossa dal Partito Radicale, da "Nessuno Tocchi Caino" e dalla Caritas Diocesana.

Emma Bonino sottolinea come manchi ancora un effettivo finanziamento alla commissione di specialisti incaricata di raccogliere le prove dei crimini nella ex Jugoslavia e allo stesso Tribunale internazionale. "Vi è un bilancio preventivo di 33 milioni di dollari, ma la quinta commissione permanente dell'Assemblea Generale dell'Onu ha rinviato al 21 marzo ogni decisione riguardante il finanziamento. Stiamo pensando - aggiunge Emma Bonino - ad un digiuno di massa".

Il Sindaco di Sarajevo promette un'adesione "a titolo personale": "Io sono contro la pena di morte - dice - anche perché ne ho ormai la nausea".

Sergio D'Elia afferma che "gli obiettivi della marcia sono contenuti in un appello che sarà consegnato al Papa da una delegazione internazionale composta da Premi Nobel, personalità della scienza, parlamentari, sindaci delle città italiane ed europee".

Slogan della manifestazione sarà: "Non c'è pace senza giustizia".

10 marzo 1994

Roma Italia

Tibet

In occasione del trentacinquesimo anniversario della sanguinosa repressione della rivolta di Lhasa da parte delle forze di occupazione cinesi, il Partito Radicale aderisce alla manifestazione davanti all'ambasciata cinese, promossa dall'associazione Italia-Tibet.

12 marzo 1994

Sarajevo Bosnia

Marcia di Pasqua

Il Sindaco di Sarajevo, Muhamed Kresevljakovic, scrive ai Sindaci italiani ed europei per chiedere loro di partecipare con il gonfalone della città alla marcia di Pasqua.

Ecco il testo della lettera:

"Caro Sindaco, caro amico,

permettimi di parlarti della mia città: Sarajevo. Della morte, dei massacri, delle granate che piovono nei mercati, sui templi di ogni culto, sulle scuole e sugli ospedali, della fame e del freddo. Di questa strage quotidiana di vite umane sei stato informato. Della strage di legalità, del diritto e della giustizia internazionali, invece ben poco si è potuto apprendere dai mass-media. E' anche questa la realtà in cui hanno vissuto per due anni i miei concittadini.

La strage del mercato è stata solo l'ultima. Una carneficina che ha aggiunto altre 70 vittime alle oltre diecimila massacrate, nella mia città, in ventidue mesi. Nel dolore, e malgrado il dolore, abbiamo continuato a sperare. E per la prima volta la Comunità internazionale non è rimasta solo a guardare: ha dato seguito, seppur parzialmente, a quelle risoluzioni delle Nazioni Unite così a lungo disattese.

Proprio su questo vorrei chiedere il tuo aiuto. Giudicare e punire i crimini commessi nella ex-Jugoslavia, con tutta l'autorità e solennità necessarie, e tuttavia senza ricorrere alla pena di morte, deve essere il primo passo per affermare un nuovo diritto internazionale affinchè le violazioni dei diritti umani, in tutte le Bosnie del mondo, vengano penalmente sanzionate.

Caro amico, mi rivolgo a te per sollecitare la tua partecipazione e la tua adesione alla Marcia di Pasqua, che si svolgerà il 3 aprile a Roma per il Tribunale internazionale permanente e la moratoria delle esecuzioni capitali".

12 marzo 1994

Roma Italia

Nonviolenza

Olivier Dupuis, presidente del Consiglio Generale del Partito Radicale, spiega con questo testo le ragioni del suo digiuno di dialogo, che durerà ventotto giorni, rivolto ai membri della V Commissione delle Nazioni Unite, per ottenere la decisione sul finanziamento del Tribunale ad hoc sulla ex Jugoslavia:

"Nel quadro della campagna che il Partito Radicale persegue ormai da lungo tempo per l'effettiva entrata in funzione del Tribunale Internazionale sui crimini commessi nella ex-Yugoslavia, per l'istituzione di un Tribunale Internazionale Permanente e per l'adozione da parte dell'Onu di una moratoria universale sulle esecuzioni capitali, abbiamo intrapreso una iniziativa nonviolenta che dovrebbe proseguire nei prossimi mesi.

La prima tappa di questo Satyagraha, ovvero di questo digiuno collettivo di dialogo, è finalizzata alla assunzione da parte dell'Onu di una decisione definitiva e, ce la auspichiamo positiva, in merito alla questione del finanziamento del Tribunale internazionale sui crimini di guerra nella ex Jugoslavia.

Gli interlocutori del nostro digiuno di dialogo sono, in questa fase, i membri della V Commissione delle Nazioni Unite, riuniti in seduta di lavoro dal 21 al 25 marzo per prendere una decisione in merito al finanziamento del Tribunale internazionale sulla ex Jugoslavia.

L'altro nostro interlocutore, in una seconda tappa di questo digiuno di dialogo e di sostegno, ovvero dal 25 marzo al 3 aprile, data della Pasqua cattolica e giorno in cui si svolgerà la nostra Marcia dal Campidoglio romano fino a San Pietro, è Giovanni Paolo II. Nella speranza che Egli possa in occasione del suo messaggio Urbi et Orbi rafforzare ulteriormente dalla Sua alta autorità morale la campagna per l'istituzione del Tribunale internazionale permanente e per la moratoria universale delle esecuzioni.

Anche se le modalità di questo nostro Satyagraha dovranno essere ulteriormente precisate per quanto riguarda le sue tappe ulteriori, già sappiamo che dovremmo sostenere nel suo lavoro la VI Commissione delle Nazioni Unite, incaricata di ultimare, nel corso della sua sessione del prossimo mese di maggio, la bozza di statuto del Tribunale permanente. Successivamente dovremmo invece immaginare azioni ed iniziative affinché:

- venga messo all'ordine del giorno dell'Assemblea generale la questione della moratoria universale delle esecuzioni capitali;

- l'Assemblea Generale possa nel corso della sua sessione autunnale approvare lo statuto del Tribunale permanente.

La nostra speranza è quindi di arrivare, a partire da questa prima iniziativa di digiuno, a sviluppare un vero e proprio Satyagraha che coinvolga centinaia di persone nel mondo e che porti alla creazione di primi segmenti di diritto e di giustizia internazionale."

Centinaia sono coloro che si uniscono all'azione nonviolenta di Olivier Dupuis, cittadini residenti in 21 paesi, tra i quali 20 parlamentari. Alla mobilitazione partecipano migliaia di persone, che inviano fax e telegrammi a New York, unendosi alla richiesta rivolta alla V Commissione dell'ONU di approvare il bilancio del Tribunale come capitolo di spesa del bilancio ordinario delle Nazioni Unite.

23 marzo 1994

Roma Italia

Comunicazione

"Era tra il settembre e l'ottobre dell'anno scorso, e guardavo i giornali, soprattutto quelli italiani. Mi rendevo conto che la guerra nella ex-Yugoslavia era relegata a poche righe. Mi domandavo come mai nessuno vuole veramente vedere, guardare, e assumersi delle responsabilità su questa guerra. Questa guerra era una specie di tabù. Cominciai a pensare a un'immagine che simboleggiasse questo morto che nessuno vuol vedere. Nelle stesso tempo, casualmente, ricevetti una lettera di una ragazza jugoslava, ventenne, rifugiata in Italia. Nella sua lettera mi diceva 'non so perché mi rivolgo a lei, ma quando lei tocca un problema, anche se gli altri dicono che forse serve a vendere le magliette, del problema si parla. E mi elencò tutti i problemi del suo paese. Dopo una ricerca che facemmo con l'ufficio pubblicità della Benetton, ci vennero inviate alcune risposte da coloro che erano disponibili. Scegliemmo un ragazzo, e poi ci giunse una scatola, con dentro questi resti che voi vedete nella foto. E una lettera s

critta a macchina dal padre. La lettera in particolare mi impressionò. Mi impressionò prima di tutto perché non riuscivo a capire e compresi che questo simboleggiava proprio il fatto che spesso non soltanto non vogliamo capire, ma proprio non capiamo, e facciamo fatica, come ha detto una mia allieva, ad andare a prendere il vocabolario per capire i problemi degli altri. Ed è forse per questa ragione che misi il testo del padre nella mia immagine, perché apparteneva a questa scatola, a questa reliquia di questo milite noto appartenente alla razza umana, non serba, né croata. E' una immagine un po' magrittiana, di un morto che non esiste, della simbologia di un morto che non esiste, o forse di un morto che non vogliamo vedere."

Così Oliviero Toscani, nel corso di una conferenza stampa che si tiene presso la sede del Partito Radicale. L'immagine di quel "milite noto", che nelle settimane precedenti aveva fatto il giro del mondo, sequestrato dal giurì italiano della pubblicità, viene donata da Toscani e dalla Benetton agli organizzatori della marcia di Pasqua, al fine di pubblicizzarne gli obiettivi.

27 marzo 1994

New York Stati Uniti

Nazioni Unite

Il Presidente della V Commissione dell'Assemblea delle Nazioni Unite, l'Ambasciatore Hadid, riceve Marino Busdachin per informarlo sulla situazione dell'approvazione del bilancio per il Tribunale sui crimini di guerra in ex Jugoslavia.

L'ambasciatore Hadid ringrazia il Partito Radicale e il Comitato "Non c'e' pace senza giustizia" per il lavoro che stanno facendo a sostegno dell'iniziativa del Tribunale e in particolare i 300 digiunatori in dialogo con lui e la sua Commissione. "Non intendo deluderli", dichiara Hadid. Il 6 aprile, la V Commissione delle Nazioni Unite decide di approvare il bilancio che consente l'attività del Tribunale ad hoc per tutto l'anno 1994.

3 aprile 1994

Roma Italia

Marcia di Pasqua

Sotto un vero e proprio nubifragio, migliaia di cittadini partecipano alla Marcia di Pasqua, promossa dal Partito Radicale, dai Sindaci di Sarajevo e di Roma, dalla Caritas Diocesana e da "Nessuno tocchi Caino", la campagna per l'abolizione della pena di morte entro l'anno 2000.

La Marcia di Pasqua, che viene aperta dal Sindaco della capitale bosniaca e dai gonfaloni di decine e decine di città europee, che hanno aderito al Comitato "Non c'è pace senza giustizia", apre e rafforza la campagna per l'istituzione della Corte Penale Internazionale e quella per la moratoria delle esecuzioni capitali.

Il Pontefice cattolico, per la prima volta, ed esaudendo la richiesta che in tal senso gli era stata rivolta dall'Esperanto Radikala Asocio e dal Partito Radicale, rivolge gli auguri pasquali anche in esperanto.

25 aprile 1994

Roma Italia

Ex Jugoslavia

"Bosnia libera alle finestre del Partito Radicale": nessun tricolore, nessuna festa nazionale della Liberazione se non c'è liberazione per la Bosnia. Con queste parole, Emma Bonino spiega l'iniziativa del 25 aprile: "In un'Italia che festeggia Liberazione mentre a pochi chilometri dai suoi confini si consuma il genocidio e la catastrofe umanitaria, non esporremo tricolori, non festeggeremo, ma esporremo a nome dei morti come degli assediati di oggi, molti dei quali sono già virtualmente, statisticamente, freddamente previsti come morti certi, la bandiera "Bosnia Libera!", per una pace con giustizia che reintegri i diritti calpestati e affermi il diritto".

25 aprile 1994

Roma Italia

Comunicazione

Tradotto dall'italiano in nove lingue, spedita in 32 paesi a circa 6.000 destinatari, viene edito il numero zero di "Transnational - Agenzia del Partito Radicale", strumento di informazione rivolto agli iscritti e ai simpatizzanti, che vuole collegare, rispetto ai temi e alle iniziative, i parlamentari, iscritti e non iscritti al Partito Radicale. Dalle sedi del Partito Radicale dei vari paesi l'Agenzia viene inviata anche ai mezzi di informazione.

aprile 1994

Lingua Internazionale

Per la prima volta in un ateneo italiano, e anche grazie all'impegno dell'Esperanto Radikala Asocio, viene introdotto all'Università di Torino un corso di Interlinguistica ed Esperantologia.

2 maggio 1994

Roma Italia

Pena di morte

"Mi uccideranno in maggio". In difesa della vita di Paul Rougeau, detenuto in Texas da sedici anni nel braccio della morte, "Nessuno Tocchi Caino" organizza una mobilitazione internazionale per scongiurare la condanna a morte. Si svolgono una conferenza stampa presso la sede del Partito Radicale, alla quale partecipano, tra gli altri, rappresentanti di "Amnesty International" e del "Comitato Non uccidere" e un sit-in davanti all'ambasciata americana.

4 maggio 1994

Strasburgo Francia

Lingua Internazionale

Sono decine, e provenienti da molti paesi europei, i partecipanti alla manifestazione organizzata dal Partito Radicale in appoggio all'emendamento presentato da Marco Pannella al Parlamento europeo al progetto "Leonardo". L'emendamento propone la previsione di una lingua-ponte comune per la formazione professionale europea.

9 maggio 1994

Roma Italia

Corte Penale Internazionale

"Assumere tutte le opportune iniziative istituzionali e diplomatiche perché l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, nella sua 49a sessione, risolva le questioni politiche eventualmente ancora aperte e prenda la decisione di istituire la Corte Penale Internazionale per i crimini contro l'umanità". E' questo il dispositivo della mozione parlamentare diffusa dal Partito Radicale, che viene firmata da parlamentari albanesi, austriaci, azerbagiani, belgi, bulgari, francesi, del Kossovo, irlandesi, rumeni, russi.

11 maggio 1994

Kiev Ucraina

Corte Penale Internazionale

Circa cento membri e simpatizzanti del Partito Radicale della regione e della città di Kiev prendono parte all'assemblea convocata per discutere l'organizzazione della campagna per l'istituzione della Corte Penale Internazionale.

16 maggio 1994

Ginevra Svizzera

Corte Penale Internazionale

Incontro a Ginevra tra una delegazione radicale, di cui fanno parte Emma Bonino e Filippo di Robilant e di Parlamentarians for Global Action, guidata dal segretario Ken Graham, con il Segretario Generale dell'International Law Commission - organo ausiliario delle Nazioni Unite che ha il compito di redigere la bozza di statuto della Corte Penale Internazionale - e alcuni membri della Commissione giuridica. Obiettivi dell'incontro: ottenere la stesura dello statuto del Tribunale internazionale entro la fine di luglio; avere la certezza che la bozza di statuto sia discussa alla VI Commissione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite e che sia esclusa la pena di morte alla stessa stregua dello statuto del Tribunale ad hoc sui crimini commessi nell'ex Jugoslavia; verificare il ruolo che possono avere i parlamentari nel promuovere e negoziare l'iniziativa del Tribunale Penale Internazionale presso i propri governi.

16 maggio 1994

Zagabria Croazia

Antiproibizionismo

Sandro Ottoni partecipa al Dipartimento di Sociologia dell'Università di Medicina ad una conferenza in materia di antiproibizionismo sulle droghe.

18 maggio 1994

Roma Italia

Tribunale ad hoc sulla ex Jugoslavia Corte Penale Internazionale

Sostenere presso l'opinione pubblica internazionale l'attività del Tribunale ad hoc sulla ex Jugoslavia, ivi compresa l'azione di rappresentanza e di verifica legale delle prove nell'ambito dello svolgimento dei relativi processi; contribuire all'istituzione, da parte dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, della Corte Penale Internazionale per i crimini contro l'umanità.

Sono questi gli obiettivi immediati di "Non c'è pace senza giustizia", il comitato internazionale di parlamentari, sindaci e cittadini fondato da Giandonato Caggiano, direttore della Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale, Filippo di Robilant e Danilo Quinto, membro della segreteria del Partito Radicale, al quale aderisce, tra i primi, qualche giorno dopo dalla sua costituzione, Lord Ralf Dharendorf, uno dei padri del pensiero liberaldemocratico europeo.

"Non c'è pace senza giustizia", che ha come presupposto l'azione svolta dal Partito Radicale rispetto alla nascita di una nuova giurisdizione internazionale e il successo ottenuto dalla Marcia di Pasqua, ha anche tra i suoi obiettivi la promozione di iniziative volte: a) allo sviluppo e alla riforma delle organizzazioni internazionali a livello universale e regionale; b) alla partecipazione e al sostegno di tutte le iniziative promosse nel quadro del cinquantesimo anniversario delle Nazioni Unite, c) alla verifica dell'applicazione del diritto umano ad una giustizia giusta negli ordinamenti degli Stati membri delle Nazioni Unite.

26 maggio 1994

Roma Italia

Aids Antiproibizionismo

Maurizio Turco, Roberto Spagnoli, tesoriere del Coordinamento Radicale Antiproibizionista ed il deputato riformatore Elio Vito depositano alla Camera dei Deputati italiana 50.619 firme, autenticate e certificate, su due proposte di legge di iniziativa popolare su droga e aids. Con la prima proposta di legge si vuole ottenere una nuova politica, in senso antiproibizionista, sugli stupefacenti e la legalizzazione delle droghe "leggere". La seconda chiede nuove iniziative nel campo della prevenzione e cura dell'aids.

27 maggio 1994

Mosca Russia

Pena di morte Corte Penale Internazionale

Militanti radicali russi manifestano di fronte all'ambasciata dell'Armenia perché venga sospesa la condanna a morte di Jurij Belechenko e per chiedere l'istituzione della Corte Penale Internazionale per i crimini contro l'umanità.

28 maggio 1994

Roma Italia

Antiproibizionismo

A conclusione del seminario internazionale organizzato dal Partito Radicale, dalla Lega Internazionale Antiproibizionista (LIA), dal Coordinamento Radicale Antiproibizionista (Co.R.A.) "per la revisione delle Convenzioni Onu in materia di droghe", si costituisce un "Comitato Internazionale di Parlamentari e Cittadini" che ha per obiettivo quello indicato nel tema del seminario.

Del Comitato fanno parte: Emma Bonino, Marco Taradash, deputato, segretario della LIA, Olivier Dupuis, Antonio Escohotado, storico spagnolo, il professor Ethan Nadelmann, statunitense, Arnold Trebach, statunitense, presidente della Drug Policy Foundation, il deputato colombiano Gomez Hurtado, Nick Harman dell'"Economist", Giandonato Caggiano, Gianfranco Dell'Alba, coordinatore della LIA, Marie Andrée Bertrand, canadese, docente universitaria, Joao De Menezes Ferreira, deputato portoghese, Doru Viorel Ursu, deputato rumeno, Gregorio Lanza, deputato boliviano, Elena Poptodorova, deputata bulgara, Maurizio Turco, Antonio Contardo, tesoriere della LIA, Luiz Yanez Barnuevo, deputato spagnolo, Gabor Nagy, deputato ungherese, Irina Hakamada, russa, Jean Luc Robert, belga, Tiziana Maiolo, presidente della Commissione Giustizia alla Camera dei Deputati italiana, Luigi Manconi, senatore, Tiziana Parenti, deputata, Marco Pannella, deputato europeo e presidente del Partito Radicale.

Con una mozione parlamentare che affronta l'argomento "convenzioni ONU", si intende sottoporre ai governi l'esigenza di arrivare presto ad una modifica delle stesse. Il documento, "rilevato che, malgrado il proibizionismo, la droga circola liberamente, che governi e istituzioni locali studiano vie alternative alla strategia repressiva", ma soprattutto tenendo conto che le leggi nazionali proibizioniste "traducono in diritto interno le disposizioni di tre convenzioni ONU (convenzione unica del 1961 sulle sostanze stupefacenti, convenzione del 1971 sulle sostanze psicotrope, convenzione di Vienna contro il traffico illegale di stupefacenti del 1988), chiede ai Governi "di denunciare la convenzione del '61 in modo tale da provocare la convocazione di una conferenza delle parti contraenti in merito agli stessi emendamenti, tendenti ad istituire una legislazione mondiale con caratterizzazione antiproibizionista, per una regolamentazione legale delle droghe capace di por fine al narcotraffico".

1 giugno 1994

Roma Italia

Corte Penale Internazionale

Su proposta di Emma Bonino, la Commissione Esteri della Camera dei Deputati italiana approva una risoluzione sulla situazione in Ruanda, nella quale, tra l'altro, si chiede di sostenere e promuovere presso la 49a sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite l'istituzione della Corte Penale Internazionale per i crimini contro l'umanità.

2 giugno 1994

Roma Italia

Pena di morte

Il Partito Radicale e "Nessuno Tocchi Caino" organizzano una manifestazione sulla scalinata del Campidoglio in occasione della visita a Roma del Presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton. I cittadini sono invitati a registrare un messaggio indirizzato a Clinton, per chiedergli l'abolizione della pena di morte negli Stati Uniti.

Al Presidente degli Stati Uniti vengono anche consegnate cento mozioni di consigli regionali, provinciali e di comuni italiani, nelle quali si chiede la moratoria delle esecuzioni capitali negli Stati Uniti come tappa intermedia per l'abolizione della pena di morte entro il duemila.

3 giugno 1994

Tbilisi Georgia

Corte Penale Internazionale

Eduard Shevardnadze, presidente dello Stato della Georgia, scrive ai membri dell'International Law Commission sollecitandoli a discutere e approvare al più presto lo statuto della Corte Penale Internazionale e augurandosi che la 49a sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvi l'istituzione di questa nuova giurisdizione internazionale.

3 giugno 1994

Roma Italia

Nonviolenza

Nel quinto anniversario della strage di Tien An Men, militanti radicali di varie nazionalità ricordano, nel corso di una manifestazione silenziosa, le migliaia di vittime cinesi e delle stragi degli ultimi cinque anni.

3 giugno 1994

New York Stati Uniti

Tribunale ad hoc sulla ex Jugoslavia Corte Penale Internazionale

Emma Bonino, coordinatrice del programma di Parlamentarians for Global Action sul diritto internazionale e sui diritti umani, presiede la riunione dell'organizzazione, rete di parlamentari impegnati su questioni di politica internazionale. Tema in discussione: la situazione dei Tribunali Internazionali, sia quello ad hoc sui crimini di guerra nella ex Jugoslavia sia la Corte Penale Internazionale per i crimini contro l'umanità.

6 giugno 1994

New York Stati Uniti

Nazioni Unite

Relazione di Emma Bonino alle Nazioni Unite su "Udienze mondiali per lo sviluppo". La segretaria del Partito Radicale, indicata dal Governo italiano, relaziona "come testimone esperto e in considerazione delle sue ampie conoscenze in materia".

7 giugno 1994

Roma Italia

Antiproibizionismo Diritti umani Nazioni Unite

Il "contratto di maggioranza" firmato dal Presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi e dal leader del "Club Pannella-Riformatori", Marco Pannella, prevede l'impegno del Governo italiano su punti approvati nella mozione di Sofia del Consiglio Generale del Partito Radicale del 1993.

Infatti, il Presidente del Governo italiano, oltre ad impegnarsi a sostenere la riforma in senso anglosassone del sistema elettorale, si impegna:

a) a convocare una conferenza pubblica internazionale sui costi e benefici sociali delle attuali strategie mondiali contro la droga e sulle ipotesi concrete di revisione delle convenzioni dell'ONU del 1961 e del 1963 in materia di lotta alle tossicodipendenze;

b) ad incontrare il Dalai Lama in occasione della sua prossima visita in Italia;

c) a richiedere presso l'ONU l'istituzione di una Corte penale Internazionale che giudichi i crimini contro l'umanità. Ad adottare tutte le iniziative atte ad ottenere che l'International Law Commission concluda i propri lavori entro luglio e trasmetta tempestivamente la bozza dello statuto della Corte all'Assemblea Generale. Il Governo italiano opererà con ogni energia perché l'Assemblea Generale approvi lo statuto nella sua 49a sessione, che si terrà nel settembre/dicembre 1994 e convochi la conferenza internazionale che istituisce la Corte Penale Internazionale. A questo scopo il Governo affiderà a Emma Bonino l'incarico di esprimere l'indirizzo italiano nelle riunioni dell'Assemblea dedicate, nel corso della sessione, a tali argomenti. Intanto l'Italia opererà con ogni energia all'ONU perché venga nominato il pubblico ministero presso il Tribunale Internazionale ad hoc sui crimini di guerra commessi nell'ex Jugoslavia.

10 giugno 1994

Roma Italia

Tribunale ad hoc sulla ex Jugoslavia

In prima assoluta per l'Italia, "Non c'è pace senza giustizia" organizza la proiezione del film "Bosna", di Bernard Henry Levy. Successivamente alla proiezione del film, Cherif Bassiouni, presidente della Commissione di esperti d'indagine sui crimini commessi nei territori della ex Jugoslavia, illustra alla stampa, collegandosi in radioconferenza da New York, il rapporto che documenta le violenze, i crimini e il genocidio commessi nella ex Jugoslavia. Nei giorni successivi il rapporto verrà licenziato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite.

16 giugno 1994

Roma Italia

Nonviolenza

Ospite del Partito Radicale e di "Nessuno Tocchi Caino", Tenzin Gyatso, quattordicesimo Dalai Lama e Premio Nobel per la Pace 1989, assieme a Emma Bonino, Sergio D'Elia e Marco Pannella, tiene una conferenza stampa presso la sede del Partito Radicale. Il Dalai Lama, che nel giugno del 1993, in occasione della Conferenza di Vienna sui diritti umani, aveva aderito alla campagna "Nessuno Tocchi Caino", nel suo intervento parla della forza della nonviolenza, della tolleranza, del dialogo e della situazione in cui si trova il suo Paese, il Tibet. Il Dalai viene ricevuto dal Presidente della Repubblica e dal Presidente del Consiglio italiani.

22 giugno 1994

Praga Cecoslovacchia

Ambiente

Paolo Pietrosanti e il Ministro dell'Ambiente della Repubblica ceca presentano alla stampa l'edizione in lingua ceca del libro di Al Gore "Earth in the balance" - sponsorizzato in Cecoslovacchia dal Partito Radicale e dall'Ambasciata americana - che in quarta di copertina riporta una quotation di Emma Bonino.

23 giugno 1994

Roma Italia

Pena di morte

Su iniziativa di "Nessuno tocchi Caino" viene presentata al Senato italiano una mozione per la moratoria delle esecuzioni capitali. La mozione, presentata contemporaneamente in altri Parlamenti, è firmata da cento senatori, tra cui i capigruppo Cesare Salvi (Progressisti), Nicola Mancino (Popolari), Enrico La Loggia (Forza Italia), Francesco Tabladini (Lega), Ersilia Salvato (Rifondazione), Edo Ronchi (Verdi-La Rete), Michele Sellitti (Psi). Tra i primi firmatari Francesca Scopelliti (Riformatori), Luigi Manconi (Verdi) e Antonio Guarra, presidente della Commissione Giustizia di Alleanza Nazionale.

29 giugno 1994

Roma Italia

Pena di morte

Oltre cento deputati italiani sottoscrivono la mozione che chiede la moratoria delle esecuzioni capitali.

9 luglio 1994

Mosca Russia

All'incontro tra i membri del Consiglio Generale del Partito Radicale, residenti nella Comunità degli Stati Indipendenti e negli Stati Baltici, partecipano tra gli altri: Ottavio Lavaggi; Olivier Dupuis; Antonio Stango, membro della segreteria del Partito Radicale; Mamuka Tsagareli, vice-presidente del Consiglio Generale; Jokubas Minkevicius, membro dell'Accademia lituana; Lev Razgon, scrittore russo; Arif Ragim-zade, deputato dell'Azerbaijan; Valentin Oskotskij, scrittore russo; i membri del Consiglio Generale Nikolay Kramov (Russia), Fedor Chub (Russia), Samvel Shaginjan (Armenia), Sergej Sheboldaev (Russia); i militanti radicali Olga Antonova, Julia Kalinina, Anna Morozova, Vladimir Grishkin, Vasilij Bank, Elena Kosheleva and Andrej Jurov, Dmitrij Chub and Igor Evgrafov (dalla Russia); Aleksandr Kostritskij, Natalia Vasiljuk, Andrej Priscenko, Evgen Pascenko, Oksana Kurnosenko, Sergej Starostin (dall'Ucraina); Zejnal Ibragimov and Anar Kadyrov (dall'Azerbaijan); Anait Allahverdian (dall'Armenia); Petr Kot

ovodov (dalla Bielorussia); Vjacheslav Kovylov (dalla Lettonia).

11 luglio 1994

New York Stati Uniti

Tribunale ad hoc sulla ex Jugoslavia

Richard J. Goldstone, giudice della Corte Suprema, in passato impegnato ad indagare sulle violenze e sulle violazioni dei diritti umani in Sud Africa, viene nominato, dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, Pubblico Ministero del Tribunale Internazionale che deve giudicare i crimini di guerra commessi nel territorio dell'ex Jugoslavia.

"Finalmente - afferma Emma Bonino - con questa nomina potrà esserci uno strumento internazionale per fare giustizia, per reintegrare i diritti così barbaramente calpestati". E' lo stesso presidente del Tribunale che ha sede all'Aja, l'italiano Antonio Cassese, a scrivere il giorno dopo a Emma Bonino, per ringraziarla "del suo generoso sostegno e delle sue tempestive iniziative" e assicurandola sul fatto che "presto vi saranno i primi processi".

Nei giorni precedenti la segretaria del Partito Radicale e il Comitato "Non c'è pace senza giustizia" avevano compiuto i passi necessari perché anche in considerazione della riunione a Napoli del G7 si trovasse un accordo sul nome del pubblico ministero che mettesse in condizione il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Boutros Ghali, di proporlo alla ratifica del Consiglio di Sicurezza.

20 luglio 1994

Roma Italia

Pena di morte Corte Penale Internazionale

Con voto unanime, la Camera dei Deputati italiana approva una mozione parlamentare che impegna il Governo a chiedere alle Nazioni Unite la moratoria delle esecuzioni capitali. Promossa da "Nessuno Tocchi Caino" e dal Partito Radicale, sottoscritta da 120 deputati e 110 senatori, prima firmataria alla Camera Emma Bonino, la mozione prevede anche che il Governo italiano s'impegni ad operare perché il Consiglio di Sicurezza dell'ONU imponga la moratoria delle condanne a morte in occasione di colpi di stato e di guerre civili e a sostenere e promuovere l'istituzione della Corte Penale Internazionale sui crimini contro l'umanità ad opera dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Per ottemperare alla mozione, il Governo italiano dovrà depositare alle Nazioni Unite, entro il prossimo 20 agosto, il testo di una risoluzione sulla moratoria delle esecuzioni capitali, perché questo problema possa essere discusso dalla 49a Assemblea Generale che si riunisce a New York da settembre a dicembre '94.

22 luglio 1994

Bruxelles Belgio

Tribunale ad hoc sulla ex-Jugoslavia

Nella risoluzione sulle conclusioni del Consiglio Europeo di Corfù il Parlamento Europeo accoglie l'emendamento del gruppo radicale (ARE) fatto proprio anche dai gruppi liberale (LDE), Verdi e Popolari (PPE) sul tribunale ad hoc sui crimini commessi nella ex-Yugoslavia.

L'emendamento recita:

"Il Parlamento Europeo, ribadisce che non potrà esservi pace senza giustizia e a tal riguardo plaude, oltre la nomina del Procuratore generale, alla revoca dell'ultimo ostacolo che si frapponeva all'effettiva entrata in funzione del Tribunale internazionale ad hoc sui crimini commessi nella ex-Jugoslavia; insiste altresì sulla necessità che tale Tribunale non limiti la sua azione ai soli esecutori materiali dei crimini ma arrivi al nòcciolo delle responsabilità politiche.

26 luglio 1994

Kiev Ucraina, Mosca Russia, Roma Italia, Sofia Bulgaria

Diritti Umani

Davanti alle ambasciate cubane, i militanti radicali chiedono l'immediata liberazione di alcuni prigionieri politici cubani, noti per la loro attività in difesa dei diritti umani e che rappresentano simbolicamente tutti gli altri. In particolare si chiede la liberazione di Francisco Chiaviano Gonzales, iscritto al Partito Radicale e presidente del Consiglio Nazionale per i Diritti Civili.

13 agosto 1994

Roma Italia

Pena di morte

"Nessuno tocchi Caino" lancia una raccolta di firme da inviare per fax, per lettera e telegramma al Presidente del Consiglio italiano, perché faccia in modo che il Governo dia corso agli impegni già assunti sulla moratoria delle esecuzioni capitali.

15 agosto 1994

Roma Italia

Pena di morte

Tavolo di raccolta firme a Fontana di Trevi.

Più di 500 cittadini romani e turisti di tutto il mondo firmano l'appello. A sera, viene inviato al Presidente del Consiglio italiano un fax lungo più di 20 metri.

18 agosto 1994

Roma Italia

Pena di morte

Il Partito Radicale e "Nessuno tocchi Caino" organizzano un sit-in davanti a Palazzo Chigi, al quale partecipano anche membri della comunità africana di Roma, per dire "Stop alle esecuzioni capitali" e per chiedere al Governo italiano di presentare all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite un progetto di Risoluzione con cui si invitano gli Stati membri che ancora non l'abbiano fatto ad abolire la pena di morte.

19 agosto 1994

Roma Italia

Pena di morte

Il Ministro degli Esteri italiano, Antonio Martino, accetta le mozioni di entrambi i rami del Parlamento, sostenute dal Partito Radicale e "Nessuno tocchi Caino", che impegnano il Governo a presentare all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite un progetto di risoluzione che chiede la sospensione universale delle esecuzioni capitali e l'abolizione della pena di morte a partire dall'anno 2000.

2 settembre 1994

Zagabria Croazia

Tribunale ad hoc sulla ex Yugoslavia Corte Penale Internazionale

Presso la Casa Europea della Cultura, personalità della politica e della cultura, croati, serbi e bosniaci, iscritti al Partito Radicale, tengono una conferenza stampa nel corso della quale diffondono una lettera appello inviata al Santo Padre, in occasione della sua visita a Zagabria. La lettera appello chiede che il Santo Padre "pronunci il suo auspicio affinché il Tribunale Internazionale chiamato a giudicare i crimini commessi nei territori della ex Yugoslavia, sia il primo passo verso quella Corte Penale Internazionale che reintegri i diritti umani calpestati in tanta parte del mondo e li faccia vivere come pilastri essenziali di una nuova giurisdizione internazionale".

4 settembre 1994

Il Cairo Egitto

Nazioni Unite

Emma Bonino partecipa alla Conferenza del Cairo su Sviluppo e Popolazione.

10 settembre 1994

Roma Italia

Muore a Roma Mariateresa Di Lascia, nostra compagna di vita e di politica, che per oltre quindici anni ha donato la sua intelligenza alla vita del Partito Radicale.

Mariateresa, già membro della segreteria del Partito Radicale e deputata al Parlamento italiano, membro del Consiglio Generale eletta dall'ultimo Congresso, aveva promosso e coordinato la campagna "Nessuno tocchi Caino, per l'abolizione della pena di morte nel mondo entro il 2000". Pochissimi mesi prima aveva organizzato a Roma la presenza di centinaia di Sindaci europei e di migliaia di cittadini alla marcia di Pasqua per la sospensione universale delle esecuzioni capitali e per la nascita della Corte Penale Internazionale. Adriano Sofri ricorda su "Cuore" del 17 settembre 1994 Maria Teresa: "E' morta a Roma Mariateresa Di Lascia. Aveva quarant'anni, da sempre aveva trovato nel Partito radicale il luogo in cui dedicarsi alle cause buone, le grandi e le minuscole. Era, col suo compagno Sergio D'Elia, la più ammirevole promotrice della Lega contro la pena di morte; gli amici di "Cuore" possono averla incontrata per questo alle feste del giornale. Non so dire quante persone in tutto il mondo siano state socco

rse da Mariateresa quando ce ne era bisogno, tempestivamente, appassionatamente e scontrosamente. A Sarajevo ci sono dei ragazzini che girano fieri del loro Swatch colorato, e non sanno che è stata lei a regalarglielo. Si era ammalata da poco, e da pochissimo aveva saputo che aveva il cancro. Mi aveva detto, pochi giorni fa: "Io faccio tutte le cose molto bene". Mariateresa Di Lascia conosceva ed era conosciuta da un gran numero di persone. Era stata parlamentare. Ma aveva un segreto prezioso e gelosamente custodito. Era una scrittrice, una grande scrittrice. Un suo romanzo avrebbe dovuto uscire fra qualche mese. Era il primo riconoscimento del suo valore di scrittrice fuori da una cerchia molto stretta di persone. E' un romanzo lungo e sicuro di sé, che non ha paura di parlare di ciò di cui bisogna parlare, della gloria e della caduta, dell'amore fra cugini, dei sortilegi e delle menzogne. C'era in Mariateresa una intuizione misteriosa e sovrana, il lato segreto dell'efficacia sbrigativa delle sue buone azi

oni politiche e private. Il suo romanzo è bellissimo, ed è scritto con una forza di sentimenti, di parole e di stile che può avere solo chi non cerca riconoscimento nel giudizio altrui e nella pubblica opinione. Il genio di narratrice di Mariateresa faceva i conti solo con se stesso. D'altra parte, come avviene in molti esempi grandi, dalla scrittura Mariateresa si attendeva che gli altri la conoscessero meglio e le volessero bene. Non ne ha avuto il tempo. Queste poche righe sono un provvisorio tributo di riconoscenza personale e di riconoscimento di una personalità speciale".

12 settembre 1994

Roma Italia

Corte Penale Internazionale

Il Partito Radicale diffonde un appello internazionale rivolto al Segretario Generale, al Presidente dell'Assemblea Generale, al Presidente della VI Commissione dell'Assemblea Generale e ai rappresentanti degli Stati membri delle Nazioni Unite, che chiede che la 49a Sessione dell'Assemblea Generale discuta la proposta di Statuto della Corte Penale Internazionale elaborata dall'International Law Commission e convochi per il 1995 una Conferenza delle Nazioni Unite perché approvi il Trattato relativo all'istituzione e al funzionamento della Corte.

28 settembre 1994

New York Stati Uniti

Comunicazione

"Mayday, Mayday America": questo il titolo delle due pagine di informazione e comunicazione che il Partito Radicale acquista sul New York Times. La pubblicazione delle due pagine coincide con l'inizio dei lavori della 49a Sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite e con la nomina di Emma Bonino da parte del Governo italiano a rappresentarlo nell'ambito della discussione sulla Corte Penale Internazionale.

28 settembre 1994

New York Stati Uniti

Corte Penale Internazionale

Nell'ambito dell'incarico ricevuto dal Governo italiano per l'istituzione della Corte Penale Internazionale, Emma Bonino incontra il Presidente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, Luis Barnuevo.

29 settembre 1994

Roma Italia

Operazione "New York, New York"

Il Partito Radicale e l'Associazione abolizionista "Nessuno tocchi Caino" manifestano davanti a Montecitorio per sostenere l'abrogazione in via definitiva degli articoli dei codici militari che prevedono la pena di morte e per lanciare una grande campagna di autofinanziamento denominata "New York, New York". La campagna è finalizzata alla pubblicazione sul New York Times dell'appello sulla Corte Penale Internazionale e della Risoluzione italiana sulla moratoria delle esecuzioni capitali, nei giorni in cui queste due questioni saranno discusse dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

4 ottobre 1994

Bruxelles Belgio

Pena di morte

L'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa approva una Risoluzione - relatore lo svedese Hans Franck, membro di "Nessuno tocchi Caino" - che chiede ai 32 Stati membri di "cancellare la pena di morte dai codici penali e militari".

5 ottobre 1994

Roma Italia

Pena di morte

La Camera dei Deputati italiana approva in via definitiva l'abolizione della pena di morte dai codici militari di guerra. Anche grazie alla mobilitazione del Partito Radicale e di "Nessuno tocchi Caino", L'Italia è il 54· Paese abolizionista del mondo.

13 ottobre 1994

Roma Italia

Corte Penale Internazionale

A questa data sono 7 i premi Nobel, 165 le personalità, 610 parlamentari, 272 gli amministratori locali, di trenta paesi del mondo firmatari dell'appello diffuso dal Partito Radicale per l'immediata istituzione della Corte Penale Internazionale.

18 ottobre 1994

Roma Italia

Corte Penale Internazionale

Una delegazione del Partito Radicale e di parlamentari italiani, guidata da Emma Bonino, incontra l'Incaricato d'Affari dell'Ambasciata degli Stati Uniti a Roma, James Creagan. Nei giorni precedenti il governo degli Stati Uniti in un comunicato aveva definito "prematura" la decisione di istituire la Corte Penale Internazionale.

21 ottobre 1994

Roma Italia

Operazione "New York, New York"

Insieme a parlamentari di vari schieramenti, Emma Bonino e Sergio D'Elia, segretario di "Nessuno tocchi Caino", tengono una conferenza stampa di presentazione dell'operazione "New York, New York": una campagna internazionale di informazione rivolta all'Onu, per la Corte Penale Internazionale e la moratoria universale delle esecuzioni capitali.

25 ottobre 1994

New York Stati Uniti

Corte Penale Internazionale

Emma Bonino, incaricata dal Governo di esprimere la posizione italiana in sede Onu sull'istituzione della Corte Penale Internazionale, interviene nel corso del dibattito della VI Commissione dell'Assemblea Generale. "Consentiteci di esprimere - dichiara tra l'altro Emma Bonino - il nostro pieno sostegno al Progetto di Statuto per una Corte Penale Internazionale, che la Commissione del diritto internazionale ha elaborato, attraverso i lavori di un gruppo ad hoc. Lo statuto della Corte è pronto e la 49a Assemblea Generale può stabilire la procedura per l'istituzione della Corte Penale Internazionale, convocando per il 1995 una Conferenza internazionale per l'adozione del Trattato istitutivo. Il Governo italiano sarebbe lieto di ospitare la Conferenza".

26 ottobre 1994

Roma Italia

Pena di morte

A stragrande maggioranza la Camera italiana approva in prima lettura il II· Protocollo Internazionale sull'abolizione della pena di morte, adottato dall'Assemblea dell'Onu il 15 dicembre 1989.

26 ottobre 1994

New York Stati Uniti

Diritti Umani

Conferenza di Emma Bonino all'Istituto Italiano di Cultura, sul tema: Corte Penale Internazionale e violazioni dei diritti umani.

26 ottobre 1994

New York Stati Uniti

Pena di morte

L'ambasciatore italiano alle Nazioni Unite, Francesco Paolo Fulci, insieme agli ambasciatori di Malta, Guinea Bissau, Honduras e Cambogia, invia una nota al Segretario Generale delle Nazioni Unite, Boutros Ghali, nella quale si chiede che la questione della pena di morte sia inserita nell'agenda della 49a sessione dell'Assemblea Generale.

28 ottobre 1994

Roma Italia

Unione Europea

Il Governo italiano nomina Emma Bonino Commissario dell'Unione Europea. "Sono grata e riconoscente al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi - dichiara Emma Bonino - che ha voluto onorarmi con la nomina a Commissario dell'Unione Europea. Dedicherò a questa nuova responsabilità il massimo impegno, al servizio del Paese e dell'Istituzione europea di cui oggi faccio parte e ai valori e agli ideali del Partito Radicale, transpartito transnazionale".

28 ottobre 1994

New York Stati Uniti

Comunicazione

Grazie al danaro raccolto in Italia, tra cittadini e parlamentari, attraverso l'operazione "New York, New York", viene pubblicato sul New York Times l'appello alle Nazioni Unite per l'istituzione della Corte Penale Internazionale. Tra i primi sostenitori Bernardo Bertolucci, Piero Dorazio e Bruno Zevi.

29 ottobre 1994

Zagabria Croazia

Corte Penale Internazionale Pena di morte

Una delegazione del Partito Radicale incontra il presidente croato Franjo Tudjman, per sottoporgli le iniziative radicali relative all'istituzione della Corte Penale Internazionale e alla moratoria universale delle esecuzioni capitali.

8 novembre 1994

New York Stati Uniti

Pena di morte

L'Ufficio di Presidenza dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con 17 voti a favore e 3 astensioni, decide l'iscrizione all'ordine del giorno dell'Assemblea Generale del dibattito sulla pena di morte.

11 novembre 1994

Sarajevo Bosnia

Corte Penale Internazionale Pena di morte

I radicali Adnan Kemura, del Comitato di solidarietà per la Bosnia, e Sandro Ottoni, membro della segreteria del Partito Radicale, tengono una serie di incontri a Sarajevo durante i quali illustrano le iniziative per l'istituzione della Corte Penale Internazionale e per la moratoria universale delle esecuzioni capitali.

14 novembre 1994

New York Stati Uniti

Pena di morte

Con 70 voti a favore, 24 contrari e 42 astensioni, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite vota l'iscrizione all'ordine del giorno del tema della pena di morte.

18 novembre 1994

New York Stati Uniti

Tribunale ad hoc sulla ex Yugoslavia

"Non c'è pace senza giustizia" insieme al "Center for the Study of Human Right" e all' "Human Rights Law Rewiew", organizza alla Columbia University un seminario con il presidente del Tribunale ad hoc per i crimini commessi nella ex Yugoslavia, Antonio Cassese.

23 novembre 1994

Roma Italia

Corte Penale Internazionale Pena di morte

Una delegazione di parlamentari, sindaci, personalità e cittadini firmatari degli appelli per l'istituzione della Corte Penale Internazionale e per la sospensione delle esecuzioni capitali e aderenti alla campagna "New York, New York", guidata da Emma Bonino, incontra il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Boutros Boutros Ghali. Il Partito Radicale consegna al Segretario Generale le 6.000 firme raccolte (tra le quali quelle di 7 premi Nobel, 700 parlamentari e 150 sindaci di 30 paesi) a favore dell'appello perché l'Assemblea Generale convochi al più presto la Conferenza istitutiva della Corte Penale Internazionale. "Qui vi è qualcosa di rivoluzionario - dice Boutros Ghali. Grazie per le vostre iniziative, grazie per la vostra azione. Continuate ad intavolare un dialogo con le Nazioni Unite. Le Nazioni Unite hanno bisogno della vostra azione, di questi contatti diretti con i popoli del mondo".

26 novembre 1994

Roma Italia

Pena di morte

Il Partito Radicale e "Nessuno tocchi Caino" organizzano un invio di fax dai paesi latino-americani, dall'Africa, dall'Europa del Centro e dell'Est e dall'Asia da parte di deputati e personalità che chiedono alle rappresentanze dei propri paesi all'Onu di sostenere la proposta sulla moratoria universale delle esecuzioni capitali.

27 novembre 1994

Roma Italia

Operazione "New York, New York"

Centinaia di messaggi, che chiedono all'Onu di decidere la sospensione delle esecuzioni capitali, giungono sulla segreteria telefonica messa disposizione dei cittadini dal Partito Radicale e da "Nessuno tocchi Caino".

29 novembre 1994

New York Stati Uniti

Corte Penale Internazionale

La VI Commissione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite approva per consensus un progetto di risoluzione relativo all'istituzione della Corte Penale Internazionale. La Risoluzione, che sarà ratificata dall'Assemblea Generale il 9 dicembre, prevede l'istituzione di un Comitato ad hoc aperto a tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite, che si riunirà due volte nel 1995 per esaminare il progetto di Statuto elaborato dalla Commissione del Diritto Internazionale e per prendere accordi sulla convocazione di una Conferenza Internazionale che ratifichi il Trattato istitutivo della Corte. "Ritengo - dichiara Emma Bonino - che il voto espresso dalle Nazioni Unite rappresenti un grande riconoscimento all'azione svolta dal Partito Radicale e da migliaia di parlamentari, sindaci e cittadini di ogni parte del mondo affinché i responsabili di genocidi e massacri non restino impuniti".

1 dicembre 1994

New York Stati Uniti

Comunicazione

Grazie ai cittadini italiani che contribuiscono all'Operazione "New York, New York", il Partito Radicale e "Nessuno tocchi Caino" pubblicano sul New York Times una pagina abolizionista. Assieme ad alcuni dei nomi di coloro che hanno finanziato l'iniziativa, vi sono i nomi di numerose personalità, che hanno firmato l'appello per l'abolizione della pena di morte a partire dall'anno 2000. Tra queste, Sua Santità il Dalai Lama, il presidente della Repubblica italiana, Oscar Luigi Scalfaro, il presidente di Ungheria, Arpad Goncz e della Repubblica Ceca, Vaclav Havel, i premi Nobel Mairead Corrigan Maguire, Franco Modigliani, Abdus Salam, George Wald e Elie Wiesel. Nella pagina è annunciata l'organizzazione negli Stati Uniti, nel 1995, di una grande Conferenza per l'abolizione della pena di morte entro il 2000.

4 dicembre 1994

New York Stati Uniti

Pena di morte

Il Partito Radicale e "Nessuno tocchi Caino" aderiscono alla performance che il Living Theatre tiene a Times Square contro l'esecuzione, in Texas, di George Cordova.

7 dicembre 1994

New York Stati Uniti

Pena di morte

Con 65 voti a favore, 74 contrari e 20 astensioni, la III Commissione delle Nazioni Unite respinge la mozione no action presentata da Singapore che intendeva impedire il voto sulla Risoluzione italiana che chiede la sospensione universale delle esecuzioni capitali e l'affermazione del principio dell'abolizione della pena di morte a partire dall'anno 2000, cosponsorizzata da 50 Paesi. In concomitanza con il voto alle Nazioni Unite si svolge a Roma, in Campo de' Fiori (luogo storico delle esecuzioni) una veglia fiaccolata, con collegamenti da New York attraverso Radio Radicale, per seguire in diretta l'andamento della discussione e del voto sulla moratoria delle esecuzioni capitali.

9 dicembre 1994

New York Stati Uniti

Pena di morte

Con 36 voti a favore, 44 contrari e 74 astensioni, la III Commissione delle Nazioni Unite respinge il progetto di Risoluzione presentato dal Governo italiano , e sostenuto dal Partito Radicale e da "Nessuno tocchi Caino", sulla sospensione universale delle esecuzioni capitali e sull'abolizione della pena di morte a partire dal 2000. Il voto finale è il frutto dell'approvazione di un emendamento proposto da Singapore, approvato dalla Commissione, che "rivendica il diritto sovrano degli Stati a determinare le misure legali e le pene appropriate nelle loro società, per combattere efficacemente i crimini più gravi". L'emendamento infatti non contiene alcun richiamo al Diritto Internazionale e alla Carta delle Nazioni Unite. Pure essendo stata stravolta però, l'Italia ritiene la Risoluzione ancora valida, proprio in virtù dell'alto significato giuridico e politico del paragrafo che invita "tutti gli Stati che ancora non hanno abolito la pena di morte a considerare la possibilità di istituire una moratoria delle e

secuzioni capitali pendenti al fine di assicurare entro il 2000 l'affermarsi in tutto il mondo del principio secondo cui nessuno Stato deve poter disporre della vita di un essere umano". Prima del voto finale il progetto di Risoluzione supera una seconda mozione no action presentata questa volta dall'Egitto.

14 dicembre 1994

Bruxelles Belgio

Ex Yugoslavia

Con 198 voti a favore, 198 contrari e 14 astensioni il Parlamento Europeo boccia l'emendamento presentato da Marco Pannella ed altri per il non avallo del Parlamento Europeo ad accordi fondati sulla spartizione.

L'emendamento recita: "Il Parlamento Europeo non avvallerà in alcun modo un accordo politico fondato sulla divisione della Repubblica della Bosnia Erzegovina, riconosciuta a livello internazionale e quindi su riconoscimento giuridico del risultato della purificazione etnica, chiunque se ne faccia promotore".

20 dicembre 1994

Roma Italia

"Non solo Italia"

Mentre la politica occupa l'Italia con i riti tribali della partitocrazia, il Partito Radicale manifesta davanti a Montecitorio, in occasione del dibattito in Parlamento. I radicali invitano i parlamentari di ogni schieramento ad iscriversi al Partito Radicale, che ha consentito all'Italia di portare all'attenzione della comunità internazionale la creazione di strumenti di giustizia internazionale e la sospensione delle esecuzioni capitali.

22 dicembre 1994

Roma Italia

Diritti umani "Romania: la rivolta e l'illusione":

Questo il titolo della mostra fotografica che si inaugura a Roma nella sede del Partito Radicale in occasione del quinto anniversario della caduta del regime di Ceaucescu.

30 dicembre 1994

Roma Italia

Campagna iscrizioni

Conferenza stampa di Emma Bonino sulla campagna di iscrizioni al Partito Radicale per il 1995.

31 dicembre 1994

Roma Italia

Ex Yugoslavia

Sono migliaia le firme che il Partito Radicale raccoglie, in particolare in Spagna, Bulgaria e Italia, sul testo di un appello dei cittadini di Sarajevo che chiede la fine dell'assedio e la non divisione etnica della Bosnia.

1 gennaio 1995

Roma Italia

Diritti umani

Viene inviata una lettera aperta a firma Emma Bonino, Marco Pannella, Olivier Dupuis, Antonio Stango, Mamuka Tsagareli e Nikolay Khramov al presidente russo Boris Eltsin per chiedere una soluzione politica della crisi cecena. I radicali chiedono inoltre di recarsi come osservatori in Cecenia, dichiarando di "non accettare alcun tipo di obiezione rispetto alla propria sicurezza personale".

10 gennaio 1995

Roma Italia, Mosca Russia

Diritti umani

Per una fine immediata del massacro in Cecenia e per sostenere il rispetto dei diritti umani e civili di tutta la Russia si tiene a Roma, in contemporanea con una marcia a Mosca - alla quale i radicali partecipano con il simbolo di Ghandi e la scritta "Fermate il massacro in Cecenia" - una manifestazione indetta dal Partito Radicale in risposta all'appello di numerose organizzazioni russe, fra cui il Comitato delle madri dei soldati e i deputati di "Scelta della Russia".

11 gennaio 1995

Grozny Cecenia

Diritti umani

Antonio Stango e Nikolay Khramov si recano in Cecenia, nell'ambito delle iniziative del Partito Radicale, per: svolgere un monitoraggio indipendente della situazione; perfezionare la collaborazione con i parlamentari russi e i gruppi di difesa dei diritti umani che si battono per il rispetto della vita e del diritto; migliorare il collegamento di questi gruppi con le istituzioni internazionali. La "missione" in Cecenia - che durerà oltre una settimana - è in parte autofinanziata grazie al contributo dei cittadini italiani.

12 gennaio 1995

Bruxelles Belgio

Unione Europea

Audizione di Emma Bonino davanti al Parlamento Europeo.

Emma Bonino, che nel nuovo esecutivo comunitario ha i portafogli degli Aiuti Umanitari, della Politica dei Consumatori e della Pesca, supera a pieni voti l'"esame". Nel corso dell'audizione Emma Bonino annuncia che nelle settimane successive si recherà a Sarajevo, in Ruanda e in Cecenia per rendere più "visibile" la presenza umanitaria dell'Unione Europea.

25 gennaio 1995

Mosca Russia

Antimilitarismo

I radicali, insieme al Movimento delle madri dei soldati e dei Giovani Anti-militaristi, tengono una manifestazione durante la quale depongono una corona di fiori sulla tomba del milite ignoto in ricordo dei soldati russi, vittime del militarismo.

26/29 gennaio 1995

Sarajevo Bosnia-Erzegovina

Sandro Ottoni, membro della segreteria, iscrive al Partito radicale un membro della Presidenza, il Segretario del Governo, due Ministri, un Vice-Ministro, il Presidente della Giunta municipale, il Console a Milano, e molti altri cittadini bosniaci.

febbraio 1995

Russia

Cecenia

Durante tutto il mese di febbraio i militanti radicali tengono numerose manifestazioni contro la guerra in Cecenia.

14 febbraio 1995

Italia

Diritti Umani

In occasione del 6· anniversario della "fatwa" - la condanna a morte pronunciata dall'ayatollah Khomeini nei confronti di Salman Rushdie - il Partito radicale e "Nessuno tocchi Caino" si impegnano perché le città italiane conferiscano la cittadinanza onoraria allo scrittore.

14 febbraio 1995

Vojvodina

16 membri della dirigenza dell'Alleanza Democratica degli ungheresi di Vojvodina (VMDK), compreso il presidente, Andras Agoston, si iscrivono al Partito radicale.

14 febbraio 1995

Russia

Obiezione di coscienza

I radicali russi lanciano un appello alla Duma di Stato, al Consiglio della Federazione e al Presidente "Per il diritto a rifiutare il servizio militare e contro il militarismo".

23 febbraio 1995

Russia, Italia, Ucraina, Germania, Francia, Regno Unito

Cecenia

Manifestazione davanti al Ministero della Difesa a Mosca e presso le ambasciate russe nelle altre città europee. Nel corso delle manifestazioni, i partecipanti si distendono a terra in silenzio rappresentando le vittime della guerra in Cecenia.

28 febbraio 1995

Roma Italia

Lingua Internazionale

Il Partito Radicale e l'associazione radicale "Esperanto" organizzano una manifestazione in maschera con lo slogan "Ministro giù la maschera su l'esperanto" al Ministero della Pubblica Istruzione, per chiedere che venga deciso nelle scuole italiane lo studio sull'introduzione dell'insegnamento della lingua internazionale.

4/9 marzo 1995

Sarajevo Bosnia-Erzegovina

Olivier Dupuis e Sandro Ottoni a Sarajevo incontrano il Primo ministro, tre membri della Presidenza e il Presidente del Parlamento.

6/10 marzo 1995

Italia, Belgio, Polonia, Cechia, Romania, Ungheria, Usa, Canada, Russia, Ucraina ...

Tibet

Nonviolenza

Settimana di iniziativa nonviolenta a favore della causa tibetana, promossa dal Partito Radicale, da 'Italia Tibet' e dalle associazioni dei tibetani in esilio. 500 persone digiunano e manifestazioni si tengono in decine di città, davanti alle ambasciate cinesi. Obiettivo della mobilitazione è l'apertura, sotto l'egida delle Nazioni Unite, di una conferenza sino-tibetana. Il 10 marzo, 36· anniversario della sollevazione di Lhasa, repressa dalle truppe cinesi, in concomitanza con lamarcia nonviolenta dei tibetani da Dharamsala alla volta della capitale indiana New Delhi, si svolgono a Roma e in altre città, marce in fila indiana a sostegno del Tibet, il tetto del mondo occupato dal Governo cinese, e per la democrazia in Cina.

L'iniziativa preannuncia il Satyagraha mondiale del 1996, ipotizzato e proposto da Marco Pannella a sua Santità il Dalai Lama, anche in risposta alla nonviolenza con la quale questi difende e afferma la lotta di liberazione del suo popolo.

9 marzo 1995

Roma Italia

Pena di morte

A seguito della decisione di reintrodurre la pena di morte a New York, il Partito Radicale, 'Nessuno tocchi Caino' e 'Non c'è pace senza giustizia', promuovono davanti alla Camera dei Deputati, una manifestazione dei parlamentari abolizionisti, nel corso della quale parlamentari di tutti i gruppi firmano la mozione che chiede al Governo italiano di farsi promotore in sede ONU della moratoria delle esecuzioni capitali e l'istituzione del Tribunale Penale Internazionale.

18 marzo 1995

Mosca Russia

Assemblea pubblica del Partito radicale sulla campagna antimilitarista, sulla campagna per il Tibet, sulla preparazione della Conferenza per l'abolizione della pena di morte.

 
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