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Notizie Radicali - 2 agosto 1997
NR: Moratoria universale delle esecuzioni nel '98

MORATORIA UNIVERSALE DELLE ESECUZIONI NEL '98

ABOLIZIONE DELLA PENA DI MORTE ENTRO IL 2000

SOMMARIO: Il ruolo delle Nazioni Unite nella costituzione di un nuovo diritto internazionale è fondamentale. Il Partito radicale e Nessuno Tocchi Caino vi hanno condotto e conducono tutt'ora importanti battaglie: tra le altre quella per la moratoria universale delle pene capitali e quindi per l'abolizione della pena di morte. Esclusione della pena di morte dagli statuti dei tribunali ad hoc e dal progetto di statuto per la Corte Penale Internazionale. (Notizie Radicali, Nr 6 del 2 Agosto 1997 - Pag 8)

La battaglia per l'abolizione universale della pena di morte ha dimostrato prima di altre che le istituzioni internazionali, e le Nazioni Unite in particolare, possono divenire luogo di dibattito vivo e appassionato quando le ragioni della politica, gli ideali, le speranze e gli obiettivi propri di culture e civiltà molto diverse, si confrontano e si scontrano nella ricerca di nuove soluzioni rispetto a temi che toccano nel profondo la coscienza di ogni essere umano.

Trenta Paesi hanno finora ratificato il secondo protocollo opzionale alla Convenzione sui Diritti civili e politici, adottata nel 1989 e in vigore dal 1991, che ha come obiettivo l'abolizione della pena di morte. In totale cinquanta Stati sono legati dal diritto internazionale ad una o più convenzioni che prevedono l'abolizione della pena capitale.

"Nessuno Tocchi Caino", associazione internazionale federata al Partito radicale, ha organizzato con il Pr una vasta mobilitazione popolare e parlamentare, con dibattiti, conferenze, pubblicazioni e manifestazioni, per chiedere che in sede ONU si riporti all'ordine del giorno il tema della pena di morte.

Oltre all'adozione del Secondo Protocollo addizionale, non vanno dimenticati gli Statuti dei Tribunali ad hoc per l'ex Iugoslavia ed il Ruanda, che escludono la pena di morte anche per coloro che vengono condannati per genocidio e crimini di guerra. Analogamente la bozza di Statuto della Corte Penale Internazionale esclude la pena di morte, una significativa evoluzione rispetto ai processi di Norimberga e Tokyo, ove è stato frequente il ricorso anche alla pena capitale!

E' oggi possibile ottenere che gli Stati si impegnino alle Nazioni Unite non solo per ridurre l'uso della pena di morte, ma soprattutto per arrivare ad una moratoria internazionale delle esecuzioni. La campagna "Nessuno Tocchi Caino" propone l'istituzione di una moratoria per mettere a disposizione dell'opinione pubblica e dei governi un periodo di tempo sufficientemente lungo per valutare gli effetti di un'abolizione definitiva (sull'esempio di ciò che è avvenuto in Sudafrica grazie ad una moratoria durata cinque anni).

Il Consiglio d'Europa è disposto ad accogliere come nuovi membri soltanto quei Paesi che applicano una moratoria sulle esecuzioni e si impegnano ad abolirle entro un breve lasso di tempo. Si tratta di una scelta politica coraggiosa che ha indotto molti Paesi dell'Europa Centro-Orientale ad abolire la pena capitale.

Anche gli Stati che tuttora mantengono la pena di morte, come lo Zimbabwe e la Giamaica, hanno di fatto sospeso le esecuzioni, e sono dunque nelle condizioni di accettare un vincolo internazionale in tal senso. La proposta di moratoria aveva giàriscosso un ampio consenso nel 1994, in occasione del voto sulla risoluzione - presentata dal Governo italiano su iniziativa del Partito radicale - che chiedeva la sospensione universale delle esecuzioni.

Nonostante i segnali positivi ed i parziali successi il cammino da percorrere resta lungo. Un numero impressionante di condanne a morte vengono eseguite in molte parti del pianeta, soprattutto in Paesi come la Nigeria, l'Iran, l'Iraq, il Sudan, la Cina e gli Stati Uniti d'America. Non c'è tempo da perdere. Cinquant'anni fa, all'epoca della stesura della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo, si avanzò l'idea di includere tra i diritti fondamentali il diritto per ciascun individuo di non essere ucciso dallo Stato. La proposta venne considerata prematura e rinviata più in là nei decenni, ad un momento più favorevole.

Ora quel momento è giunto. è possibile, per l'oggi, vincere questa battaglia di civiltà se, e solo se, si manifesteranno altre persone disposte a viverla come priorità del proprio impegno politico e civile. L'appuntamento è fissato. Novembre, in occasione della 52a sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. L'obiettivo anche: l'adozione di una moratoria universale delle esecuzioni capitali.O

Dall'intervento del Prof. William Schabas, Presidente di "Nessuno Tocchi Caino", alla Commissione Diritti Umani delle Nazioni Unite a Ginevra, 18 marzo 1997

 
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