VOICE OF EUROPE
SOMMARIO: La proposta č quella di creare nell'Unione Europea una emittente simile a quelle finanziate dal Congresso americano. Un modo per dare ai cittadini oppressi da regimi totalitari o dittatoriali un'immagine dell'Europa diversa. Allo stesso tempo si tratta di uno strumento di consolidamento della politica europea e della sua immagine. (Notizie Radicali, Nr 6 del 2 Agosto 1997 - Pag 13)
L'Europa senza volto č anche senza voce. Le prese di posizione del Parlamento, della Commissione, perfino, a volte, quelle del Consiglio (cioč il consesso che riunisce i governi nazionali dei paesi membri della Ue), come č recentemente avvenuto rispetto a Cuba o alla Birmania, non arrivano o arrivano stravolte ai loro veri destinatari: i cittadini che vivono nei Paesi dove vigono regimi dittatoriali, autoritari o polizieschi. Ispirandosi al Congresso degli Stati Uniti, l'Unione europea si potrebbe dotare di uno strumento di informazione che consenta di far sapere, senza mediazione alcuna, a questi cittadini cosa sta facendo o sta tentando di fare. Al contrario delle iniziative parziali e modeste di alcuni degli Stati membri, l'Unione ha i mezzi, le risorse umane e finanziarie per creare un vero e proprio strumento di informazione radiofonica, una "Voice of Europe" ingrado di produrre e di diffondere una informazione libera nelle varie lingue di queste persone e di questi popoli oppressi. E non č detto che un
a "voce" radiofonica realmente ascoltabile non possa aiutare l'Europa a riacquistare anche una voce "politica".
SOGNO?