PROPOSTA DI RISOLUZIONE SULLA REVISIONE DEI TRATTATI E LA QUESTIONE DELLA COMUNICAZIONE IN SENO ALLE ISTITUZIONI E TRA I CITTADINI DELL'UNIONE
SOMMARIO: La proposta di risoluzione, ricordando il valore della diversità linguistica dell'Unione, considerando, anche alla luce dei prossimi allargamenti, i vari costi e disagi o problemi causati da un regime multilingue con centinaia di combinazioni possibili per la traduzione, indica l'esperanto come strumento di comunicazione semplice, democratico e economico. Chiede inoltre alla Commissione la realizzazione di una serie di studi. Lista dei primi firmatari (Notizie Radicali, Nr 6 del 2 Agosto 1997 - Pag 14)
Il Parlamento europeo
A. Ricordando che il Trattato di Maastricht ha riaffermato l'importanza per l'Unione della sua diversità linguistica;
B. Considerando che i costi di traduzione e d'interpretazione del Parlamento raggiungono il 33% del suo bilancio;
C. Considerando che le interruzioni dovute a degli errori di traduzione sono sempre più frequenti;
D. Considerando che, con i prossimi allargamenti, le lingue ufficiali potrebbero raggiungere il numero di 25, per un totale di 600 combinazioni linguistiche;
E. Considerando che tali allargamenti e il conseguente aumento delle lingue influiranno ulteriormente sul bilancio e sul funzionamento del sistema d'interpretazione-traduzione;
F. Considerando che con 11 lingue ufficiali l'adozione di un sistema d'interpretazione organizzato attorno all'utilizzo di una lingua ponte ridurrebbe il numero delle combinazioni dalle 110 attuali a 24 mentre in uno scenario di 25 lingue ufficiali tali combinazioni passerebbero da 600 a 52;
G. Ricordando che l'esperanto ha dimostrato di essere uno strumento di comunicazione internazionale semplice, efficace, paritario, rispettoso della dignità delle lingue esistenti e dotato di grandi qualità propedeutiche;
Il Parlamento europeo
1. chiede alla Commissione di realizzare nei paesi dell'Unione un progetto al fine di verificare le qualità propedeutiche dell'esperanto;
2. chiede alla Commissione di realizzare uno studio sull'introduzione dell'insegnamento dell'esperanto come seconda lingua nelle scuole elementari e superiori dell'UE;
3. incarica la propria commissione competente di realizzare uno studio sulla fattibilità e l'incidenza finanziaria dell'introduzione dell'esperanto come lingua ponte e di riferimento giuridico;
4. incarica il proprio Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai parlamenti e ai ministri dell'educazione degli Stati membri.
Elenco dei PRIMI FIRMATARIMagda ALVOET (Verdi) (B), Niall ANDREWS (UPE) (Ir), Claudio AZZOLINI (UPE) (I), Francesco BALDARELLI (UPE) (I), Roger BARTON (PSE) (UK), Pierre BERNARD-REYMOND (PPE) (F), Rinaldo BONTEMPI (PSE) (I), Georges de BREMOND d'ARS (PPE) (F), Ernesto CACCAVALE (UPE) (I), Hadar CARS (ELDR) (Sw), Carlo CASINI (UPE) (I), Gérard CAUDRON (PSE) (F), Claude DESAMA (PSE) (B), Olivier DUPUIS (ARE) (I), Enrico FERRI (PPE) (I), Jim FITZSIMONS (UPE) (Ir), Per GAHRTON (Verdi) (Sw), Riccardo GAROSCI (UPE) (I), José HAPPART (PSE) (B), Jean-Franìois HORY (ARE) (F), Michèle LINDEPERG (PSE) (F), Joe McCARTIN (PPE) (Ir), Gisèle MOREAU (GUE/NGL) (F), Luigi MORETTI (ELDR) (I), Artur Stanley NEWENS (PSE) (UK), Jaak VANDEMEULEBROECKE (ARE) (B), Anne VAN LANCKER (PSE) (B), Luciano VECCHI (PSE) (I), Freddy WILLOCKS (PSE) (B).