OCCORRE DI NUOVO, ANCHE IN ITALIA, IL RILANCIO DI UN GRANDE PARTITO RADICALE TRANSNAZIONALE E TRANSPARTITO
Dopo gli straordinari riconoscimenti delle Nazioni Unite e per assicurare lo sviluppo e il compiersi delle battaglie per i diritti umani, civili e politici
SOMMARIO: Il serbatoio italiano viene nuovamente individuato come risorsa per la sopravvivenza ed il rilancio del Partito radicale. In circa dieci settimane il numero degli iscritti dovrebbe triplicare, da 3.200 a 10.000. Contributi da oltre 6.500 cittadini al PR e alle associazioni radicali o federate negli ultimi mesi. Notizie Radicali n 6, inviato a 100.000 persone, mira a raggiungere entro fine settembre la cifra di 5.000 iscritti e per la fine di ottobre quella di 10.000. (Notizie Radicali, Nr 6 del 2 Agosto 1997 - Pag 16)
Diecimila iscritti. Entro il 31 ottobre. Quando riceverai questo giornale mancheranno dieci settimane alla scadenza che ci siamo dati: assicurare le condizioni minime di esistenza del Partito radicale, transnazionale e transpartito.
Realizzare questo obiettivo significa triplicare la dimensione attuale del Partito radicale, in termini di risorse umane e finanziarie. Al momento in cui scriviamo queste righe, sono 3.200 nel mondo le persone iscritte per l'anno 1997 al Partito radicale transnazionale e transpartito. Ciascuna di loro versa una quota molto alta: l'1% del prodotto interno lordo pro capite. Per gli italiani la quota minima di iscrizione è di mille lire al giorno, pari a 365.000 lire l'anno; la quota consigliata è di 500.000 lire.
Ci rivolgiamo ancora una volta al "serbatoio" italiano.
Nel 1993, grazie a due settimane di informazione televisiva, quasi quarantamila persone si iscrissero al Partito radicale.Investimmo i tredici miliardi raccolti in quella campagna di iscrizione per perseguire e realizzare i nostri progetti. In questi anni siamo riusciti ad ottenere straordinari risultati, come avete potuto leggere in queste pagine.
Nel corso di questi mesi abbiamo tentato, ottenendo risultati importanti ma non sufficienti, di rilanciare, in Italia e dall'Italia, l'attività del Partito radicale; sono oltre 6500 i cittadini che hanno contribuito, con iscrizioni e sottoscrizioni, al Partito radicale transnazionale e transpartito, e alle associazioni radicali o federate al Partito radicale (Coordinamento Radicale Antiproibizionista, Esperanto Radikala Asocio, Nessuno tocchi Caino, Non c'è pace senza giustizia), per un importo complessivo da autofinanziamento di poco superiore ai 2 miliardi di lire. Abbiamo acquisito nuove adesioni politiche e, spesso, la fiducia ed il sostegno di quanti da parecchi anni avevano scelto di non sostenere più la politica radicale. Per fare ciò abbiamo soprattutto usato il telefono; offrendo non solo un servizio per semplificare le modalità di iscrizione (chi è titolare di carta di credito può iscriversi telefonicamente), ma per informare i cittadini sui temi e le scadenze della nostra attività politica. Ma tut
to questo, che è pure molto, non è sufficiente. Dobbiamo ringraziare sinceramente i cittadini che hanno voluto sostenere la nostra iniziativa. Ma pensiamo che possano essere molti di più i sostenitori, gli iscritti, e gli "azionisti" di questa esperienza politica; innanzitutto fra quanti guardano con sincera gratitudine alle nostre battaglie- alla forza ed alla speranza a cui tentiamo di dare corpo.
Per questo, ancora una volta, chiediamo a coloro che leggeranno questo giornale (che inviamo a centomila persone, per un costo di 45 milioni di lire) di comprendere l'urgenza - come scriveva Adriano Sofri sulle pagine di un nostro giornale del 1993 - di "darsi e darci una mano; se non ce la faremo, la costruzione del Partito transnazionale si sarà rivelata un bel sogno. Ma un sogno". Se ce la faremo, se almeno cinquemila italiani verseranno la loro quota d'iscrizione entro il 30 settembre, e diecimila entro il 31 ottobre, cambierà di certo per loro, per noi e per tutti l'orizzonte delle cose possibili.