il voto del 21 aprile, mi dispiace, ma non può essere considerato in base a questa discriminante, perchè anche questo argomento è trasversale, troverai cioè antimilitaristi o a-militaristi in entrambi gli schieramenti, e viceversa. La questione militare è stata falsamente strumentalizzata dalla sinistra cosiddetta storica, che si è semopre spacciata per antimilitarista, ammazzando storicamente gli storici avversari delle guerre e del militarismo -gli anarchici nonviolenti- e buttando merda sugli antimilitaristi radicali e nonviolenti della scuola gandhiana e di Capitini. E su questo la destra ha marciato alla grande -anche qui strumentalizzando- per cercare di accaparrarsi consensi. La destra italiana, poi, che notoriamente dal punto di vista ideologico e culturale ha sempre fatto schifo ed è stata "drogata" dall'esperienza del ventennio fascista mussoliniano, sulla questione ci si è buttata a capofitto.Ma oggi le cose stanno un po' chiarificandosi, anche grazie al guerrafondaismo della sinistra che, in questi anni, si è sempre più accentuato (salvo poi, per cercare voti. spacciarsi per paladini dell'antimilitarismo, anche facendolo male, perchè gli antimilitaristi sono s' per l'odc, ma come fase transitoria per minare l'esistenza delal struttura militare e del militarismo anche come cultura, perchè -come ho già ribadito nell'inervento precedente- l'antimilitarismo non può volere come fine l'odc, ma l'estinzione dell'esercito, e quindi -sempre come fase di passaggio, è molto meglio l'esercito professionale....).
In modo particolare c'è da considerar la funzione dell'esercito Usa, le truppe delle varie forze aggregate sotto questa o quell'altra bandierina Onu o simile, e la testardaggine degli eserciti permanenti, duri, forti, persistenti e inossidabili dei regimi comunisti.
meno male che dovevo essere bre.
comunque, l'invito er aquello a non cercare chiarezza, indicazioni, spunti e idee dalal campagna elettorale in corso ..... si perde tempo. L'unica cosa concreta che mi pare, per il momento, esista, è prorio il referendum riformatore del pacchetto dei 20, che pone, per l'appunto, le premesse per una liberazione degli obiettori dall'attuale legge, il consolidamento della figura del cittadino 18enne non-militare, e il passaggio del concetto di difesa da quello ottocentesco, arcaico, inutile e dannoso di "esercito di popolo" a quello più funzionale di "esercito di mestiere": situazione in cui la politica natimilitarista si può muovere megli, senza il ricatto della naja o dell'inutile servizio civile, edove si può realmente comincuiare a apensare a forme di difesa non del territorio ma della democrazia minacciata grazie all'esistenza di regimi autoritari alle porte dei nostri confini (intesi in senso molto ampio .... leggi essenzialmente Cina, Vietnam, Corea e altri matti del genere ....).
beh, ora devo proprio andare