Il Primo Congresso dell'Associazione Radicale Antimilitarista, svoltosi a Mosca il 29-30 giugno 1996 con la partecipazione del Segretario del Partito Radicale, di deputati della Duma di Stato (parlamento), delle nostre compagne del Comitato delle Madri dei Soldati di Russia e di altre organizzazioni antimilitariste,
avendo ascoltato le relazioni del Segretario e del Tesoriere dell'Associazione, le approva.
Al termine degli interventi e di due giorni di vivo dibattito, il Congresso conferma che il primo e più importante obiettivo da raggiungere risiede nella lotta per l'approvazione al più presto possibile di una legge democratica e non discriminatoria sul servizio alternativo civile, in conformità con l'articolo 59 comma 3 della Costituzione della Federazione Russa. Tale legge dovrebbe garantire le seguenti condizioni:
- il servizio alternativo deve avere un carattere strettamente civile e non avere niente a che fare con il servizio non armato nei gruppi ausiliari delle forze armate;
- la legge deve garantire che il diritto di sostituire il servizio militare con quello civile dovrebbe spettare a tutti i cittadini russi che dichiarano che le loro convinzioni non sono compatibili con il servizio militare, come già previsto dalla Costituzione (anche perché nessuna commissione può essere in grado di verificare se il cittadino ha o meno certe convinzioni);
- le condizioni e la durata del servizio alternativo civile non devono avere un carattere punitivo rispetto al servizio militare;
- nel caso in cui la recluta ne esprima il desiderio, la legge deve prevedere la possibilità di svolgere il servizio civile fuori dal territorio della Federazione Russa, anche nell'ambito di missioni umanitarie e di pace della comunità internazionale.
Il Congresso incarica gli organi esecutivi dell'Associazione attraverso la stretta collaborazione con la minoranza antimilitarista, democratica e liberale del parlamento russo di continuare il lavoro per l'approvazione della legge. Il Congresso ringrazia tutti gli iscritti all'ARA, in particolare i parlamentari-membri dell'ARA, e spera che loro colgano tutte le occasioni di interventi pubblici per raggiungere gli obiettivi dell'Associazione.
In particolare, rivolgiamo un appello ai membri del gruppo parlamentare del Partito Comunista della Federazione Russa, sperando di continuare il dialogo e di sviluppare i contatti stabiliti con alcuni suoi membri, perché prendino al più presto una chiara posizione in favore dell'approvazione della legge.
Il Congresso si fissa come obiettivo quello di creare entro un anno le condizioni politiche e organizzative necessarie per l'organizzazione, insieme ad altre forze politiche e sociali, di una campagna di raccolta di due milioni di firme di cittadini russi, necessari per poter indire un referendum sul disegno di legge sul servizio alternativo civile e su tutti gli altri disegni di legge e gli emendamenti alla legislazione in vigore per assicurare l'avvio di una riforma democratica dell'esercito e per garantire i diritti costituzionali dei giovani russi.
Il Congresso si compiace del decreto Nr 722 del 16 maggio del presidente Elsin sull'istituzione di un'esercito professionale nel 2000 e sottolinea la necessità di lottare perché le misure contenute nel Decreto siano attuate, in particolare perché il Governo presenti entro il 1 dicembre 1996 i disegni di legge che dovrebbero garantire la base legislativa della riforma militare. Il Congresso spera che le proposte sulla riforma dell'esercito, sull'esercito professionale e sulla cessazione della guerra in Cecenia, contenute nel programma elettorale del candidato al alla Presidenza A. Lebed, siano fra poco realizzate, visto anche che A. Lebed è diventato Segretario del Consiglio di Sicurezza presso il Presidente della Federazione Russa.
Allo stesso tempo il Congresso conferma che la lotta per le riforme che dovrebbero essere realizzate entro il 2000, non fanno venire meno l'importanza della lotta per l'approvazione della legge sul servizio alternativo civile (anche se questa legge vigerà per poco tempo). Decide di adottare come slogan: "Abolizione della leva obbligatoria entro il 2000, servizio alternativo subito".
Il Congresso richiama l'attenzione sull'attuale situazione degli obiettori di coscienza russi, i quali - come dimostra l'esperienza del nostro compagno, membro dell'ARA e del Partito Radicale, Vadim Hesse, processato per "renitenza alla leva" e poi prosciolto, hanno una seria possibilità di vedere il trionfo della Legge e del Diritto.
Il Congresso invita i membri e gli aderenti all'Associazione, le organizzazioni democratiche, antimilitariste e quelle che difendono i diritti dell'uomo, a cominciare in direzione delle reclute una campagna di informazione sul loro diritto costituzionale all'obiezione di coscienza. Allo stesso tempo il Congresso si rivolge al Presidente della Federazione Russa e lo invita a approvare il decreto che consentirebbe a tutti quelli che hanno già dichiarato di essere obiettori di coscienza di non fare il servizio militare fino all'approvazione della legge sul servizio alternativo civile.
Il Congresso ritiene che, mentre la guerra in Cecenia sta di fatto continuando nonostante l'opposizione dell'opinione pubblica e la dichiarazione di pace fatta prima delle elezioni, l'obiezione di coscienza diventa non solo un diritto costituzionale ma anche il dovere civile dei giovani russi per i quali rappresenta l'unico modo per esprimere la loro protesta contro la guerra e contro l'offensiva del militarismo.
Il Congresso esprime soddisfazione per l'appoggio espresso da parte di rappresentanti dell'esercito - sia al livello degli ufficiali di livello medio che al livello di comando. Questo appoggio è anche una dimostrazione che l'ARA non è contro l'esercito, ma è un'associazione di convinti antimilitaristi e di nemici della guerra.
Il Congresso denuncia l'intento del complesso militaro-industriale russo di fondare la difesa del paese sulla salute e sulla vita delle generazioni future, e chiama tutti gli iscritti e tutti gli aderenti all'ARA ad appoggiare la campagna internazionale per la liberazione del capitano Nikitin, ex ufficiale della marina militare sovietica e militante dell'organizzazione ecologista "Belluna", accusato di "spionaggio" e arrestato.
Il Congresso richiama l'attenzione sul pericolo mortale che proviene dal traffico internazionale degli armamenti, che può essere paragonato solo al pericolo che proviene dal narcotraffico. Una delle direzioni di lotta dell'Associazione dovrà quindi includere la lotta per l'istituzione di un controllo efficace sul commercio internazionale degli armamenti da parte delle istituzioni democratiche dello stato, nell'ottica della lotta che il Partito Radicale, il CORA ed altri antiproibizionisti stanno conducendo sul problema della droga.
Il Congresso esprime la sua solidarietà con la lotta nonviolenta per la libertà, i diritti dell'uomo e la dignità umana, condotta dal popolo tibetano sotto la guida di Sua Santità il Dalai Lama - che si iscrive nella tradizione della nonviolenza politica, cominciata a suo tempo dal Mahatma Gandhi.
Allo stesso tempo il Congresso rivolge un appello agli organi esecutivi, al Consiglio Generale, al Congresso, a tutti i membri e i militanti del Partito Radicale transnazionale perché considerino nuovamente la lotta antimilitarista, oggi condotta in primo luogo dai radicali russi, come parte delle attività del Partito Radicale, come lo sono le iniziative sul Tibet, l'antiproibizionismo, la campagna per l'abolizione della pena di morte, per l'istituzione del tribunale internazionale permanente sui crimini di guerra e con altre iniziative.
Il Congresso constata che il raggiungimento di questi obiettivi, l'esistenza stessa dell'ARA e del Partito Radicale in generale dipendono dalle iscrizioni di nuovi membri all'ARA e al Partito Radicale, unica fonte di finanziamento dell'ARA. Ringrazia i compagni che si sono già iscritti all'ARA per il 1996 e in questo modo hanno aiutato a realizzare le sue iniziative.
Il Congresso invita tutti gli iscritti all'ARA a cominciare una campagna d'iscrizione all'ARA e al Partito Radicale, di creare una rete di gruppi locali, capaci di organizzare e di realizzare le iniziative dell'ARA al livello regionale e di continuare la campagna di iscrizione. Il Congresso si fissa come obiettivo per quest'anno la creazione di 20 gruppi, l'iscrizione di 500 membri e di 2.000 aderenti all'ARA, ritenendolo il minimo economico, politico e organizzativo per consentire all'Associazione di continuare la sua attività e di realizzare le sue iniziative.
Il Congresso decide di eleggere un Consiglio Generale composto di 20 membri (12 rappresentanti dei membri dell'ARA e 8 rappresentanti degli aderenti). Le conseguenti modifiche allo statuto sono da considerare norme temporanee in vigore fino al prossimo Congresso.