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Conferenza Antimilitarismo
Partito Radicale Radical Associa - 22 dicembre 1996
OBIEZIONE DI COSCIENZA/RUSSIA: ALLA VIGILIA DELLA FINE DI LEVA AUTUNNALE I COMMISSARIATI MILITARI NON SI FERMANO DI FRONTE ALL'ARBITRIO E ALLE GRAVI VIOLAZIONI DELLE LEGGI: RAPITO, PICCHIATO E FERMATO PER DUE GIORNI ALEKSANDR JAKOVENKO, ISCRITTO ALL'ARA. VICE COMMISSARIO MILITARE DI MOSCA COLONNELLO DOBROVOL'SKIJ MINACCIA DI FAR GIUSTIZIA DELL'ARA E PROMETTE CHE FRA POCO L'ESERCITO PRENDERA' IL POTERE. LA CONFERENZA-STAMPA DELL'ARA GIOVEDI', IL 19 DICEMBRE, AL CENTRO DI STAMPA RUSSO-AMERICANO.
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Comunicato-stampa dell'ARA

Da diffondere immediatamente

Mosca, il 16 dicembre 1996

Ieri, il 15 dicembre, la mattina presto, recluta Aleksandr Jakovenko, iscritto all'ARA e al Partito Radicale, fu portato dalla milizia dalla sua casa al commissariato militare del quartiere Cherjomushki. Il 15 ottobre Jakovenko ha chiesto alla commissione di leva di fare il servizio alternativo civile. La sua richiesta fu respinta, ma il 21 ottobre Jakovenko impugno' la decisione della commissione alla Corte intermunicipale Gagarinskij.

Benche' fino ad oggi Jakovenko aspetti la sentenza della Corte e in conformita' all'articolo 25 della legge "Sull'obbligo di leva e sul servizio militare" non possa essere chiamato sotto le armi fino alla dichiarazione della decisione finale della Corte in ultima istanza, tenente colonnello Mikhail Pazkin, capo del 2 dipartimento del commissariato Cherjomushkinskij, dichiaro' che "non gliene fregava niente della legge" e che Jakovenko "due ore dopo avrebbe cominciato il servizio militare". Jakovenko protesto'' e fu picchiato dal tenente colonnello Pazkin e da due altri impiegati del commissariato, dopo di che egli fu portato nella macchina della milizia, scortato, al Punto Centrale di Raduno del Commissariato militare di Mosca in via Ugreshskaja.

Per alcune ore Aleksandr Jakovenko fu illegittimamente trattenuto al Punto Centrale - di fatti, come un ostaggio - fino all'arrivo del segretario dell'ARA Nikolaj Khramov, accompagnato dal fotocronista del giornale Ekspress-Khronika Ruben Arutjunov e da Tamara Jakovenko, la mandre di un obiettore di coscienza. Nel frattempo vice commissario militare di Mosca, responsabile per la leva, colonnello V.I. Dobrovol'skij che "ricevette la recluta" in persona, gli dichiaro'' che siccome Jakovenko oramai si trovava al Punto Centrale, l'avevano gia' "registrato come un militare" e addirittura gli aveva ficcato il libretto militare (mancava, naturalmente, la firma del titolare).

Nel corso dell'incontro questo ufficiale altolocato dichiaro' al segretario dell'ARA e al giornalista di Ekspress-Khronika: "Voi e quelli come voi conducete attivita' sovversive, portate il paese e l'esercito allo sfacelo, ma fra poco l'esercito si alzera', prendera' il potere e vincera' quelli come voi". Un'ora prima, in presenza di Aleksandr Jakovenko, colonnello Dobrovol'skij telefonava alla sede di Mosca del Partito Radicale transnazionale, che ospita il quartiere generale dell'ARA, minacciando di "mandare i bravi che manderanno per aria voi e la vostra combriccola". Il personale del quartiere generale immediatamente avverti' l'ufficiale di turno della Direzione Generale degli Interni della minaccia dell'atto terroristico, chiamando il numero verde 02.

Oggi Nikolaj Khramov ha consegnato al Capo dell'18 - esima Squadra di milizia che controlla il territorio sul quale si trova la sede del Partito Radicale e dell'ARA la domanda ufficiale di intentare causa per il crimine, previsto dall'articolo 207 del Codice Penale della Federazione Russa ("minaccia di morte, di gravi lesioni corporali e di distruzione dei beni"). Intanto si consultano gli avvocati dell'ARA per capire se e' possibile intentare causa contro V.I.Dobrovol'skij per risarcimento dei danni morali, causati dalle sue affermazioni sull'attivita' sovversiva dell'ARA. N. Khramov ha l'intenzione di rivolgersi nelle prossime ore con una lettera al Ministro della Difesa, al Segretario del Consiglio della Sicurezza e al Presidente, portandoli a conoscenza delle affermazioni di un ufficiale altolocato delle forze armate russe, non compatibili con la continuazione del servizio nell'esercito.

Quanto a Aleksandr Jakovenko, ha l'intenzione di intentare mercoledi' una nuova causa chiedendo di risarcire i danni morali e materiali. Questa volta la causa e' contro gli impiegati del Commissariato militare Cherjomushkinskij e contro la Squadra 27 della milizia, che avevano illegittimamente fermato la recluta.

Giovedi', 19 dicembre, alle ore 14, al Centro di stampa Russo- americano si terra' la conferenza-stampa dell'ARA sull'arbitrio e sulle violazioni della legge, compiuti dai commissariati militari nei riguardi degli obiettori di coscienza, inoltre si parlera' dell'iniziativa dell'ARA per l'approvazione al piu' presto della legge sul servizio alternativo civile. Alla conferenza-stampa partecipano:

- Nikolaj Khramov, segretario dell'ARA;

- Sergej Sorokin, membro della segreteria dell'ARA;

- Aleksandr Jakovenko, iscritto all'ARA e obiettore di coscienza.

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Per ulteriori informazioni:

tel. +7-095-9239127

 
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