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Conferenza Antimilitarismo
Partito Radicale Radical Associa - 8 gennaio 1997
CASO JAKOVENKO: L'INTERPELLANZA DEL PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE RADICALE ANTIMILITARISTA DEPUTATO VALERIJ BORSCHEV (GRUPPO JABLOKO) FATTA AL PROCURATORE DI MOSCA

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Comunicato stampa dell'ARA

Da diffondere immediatamente

Mosca, il 19 dicembre 1996

Deputato della Duma di Stato (gruppo Jabloko) presidente dell'Associazione Radicale Antimilitarista (ARA) Valerij Borschev ha fatto oggi la seguente interpellanza a nome del Procuratore di Mosca Serghej Gherassimov a proposito del rapimento e dell'illegittimo arresto di Aleksandr Jakovenko, iscritto all'ARA, quattro giorni fa.

19 dicembre 1996 Al Procuratore di Mosca

N 492/96 Gherassimov S.I.

Egregio Serghej Ivanovich,

Il 15 dicembre scorso gli impiegati della 27-esima Stazione di Milizia hanno portato al Commissariato militare del quartiere Cheremushki di Mosca ed hanno picchiato Aleksandr Jakovenko, iscritto all'Associazione Radicale Antimilitarista (ARA) e al Partito Radicale. In precedenza, il 15 ottobre scorso, Jakovenko aveva dichiarato alla Commissione di reclutamento di essere obiettore di coscienza ed aveva espresso il desiderio dei fare il servizio alternativo civile.

La richiesta di Jakovenko di realizzare il suo diritto costituzionale fu respinta e il 21 dicembre questi ha impugnato la decisione della commissione alla Corte Intermunicipale Gagarinskij.

Benche' in conformita' all'articolo 25 della Legge della Federazione Russa "Sull'obbligo di leva e sul servizio militare" Jakovento non possa essere chiamato sotto le armi fino alla dichiarazione della decisione finale della Corte, Capo della 2 squadra del Commissariato militare tenente colonnello Pazkin ha dichiarato che: "non gliene importa niente della legge" e che Jakovenko "fra due ore comincera' il servizio militare". In risposta alle obiezioni di Jakovenko, egli fu picchiato dal tenente colonnello Pazkin insieme con due impiegati del Commissariato militare, dopo di che Jakovenko e' stato scortato al Centrale Punto di raduno del Commissariato militare di Mosca.

Il vice Commissario militare di Mosca, responsabile per il reclutamento, colonnello Dobrovol'skij, presente al Punto di raduno, ha dichiarato a Jakovenko che egli era gia' "legalizzato come un militare" e gli aveva ficcato il libretto militare (mancava la firma del titolare). In presenza di Jakovenko colonnello Dobrovol'skij ha telefonato alla Sede di Mosca del Partito Radicale Transnazionale, che ospita il quartiere generale dell'ARA, minacciano di "mandare dei bravi per far saltare in area voi tutti e la vostra combriccola". Gli impiegati del PR hanno subito informato la milizia delle minacce di atto terroristico, chiamando 02.

Dopo l'arrivo al Punto di raduno del segretario dell'ARA Khramov insieme con il corrispondente del giornale Ekspress-Khronica Arutjunjan e con la madre dell'obiettore Jakovenko, in presenza dei testimoni colonnello Dobrovol'skij ha accusato Khramov dell'"attivita' contro lo Stato".

Prendendo in considerazione i fatti esposti sopra e il carattere anticostituzionale e illegittimo delle azioni dei rappresentanti del Commissariato Militare Cheremushkinskij e del Vicecommissario militare di Mosca colonnello Dobrovol'skij, La prego di aprire l'indagine sui fatti esposti sopra e di prendere, in conformita' ai risultati dell'indagine, delle misure date dalla Legge al Procuratore nei riguardi degli impiegati del Commissariato militare Cheremushkinskij e di intentare causa penale contro colonnello Pazkin (art. 116 del Codice Penale della Federazione Russa) e contro Dobrovol'skij (art. 119 del Codice Penale).

Distinti saluti,

Deputato

Presidente della Commissione per i diritti dell'uomo del Consiglio politico consultativo presso il Presidente della Federazione Russa

Valelij Borschev

 
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