La Costituzione della Federazione Russa (art. 59, comma 3) garantisce a ogni cittadino che "nel caso le sue convinzioni o la sua religione contraddicono lo svolgimento del servizio militare, (...) [egli] ha il diritto di sostituirlo con il servizio alternativo civile". In conformità coll'articolo 15 della Legge Suprema, la Costituzione "ha il potere giuridico supremo, e' di azione diretta e vige su tutto il territorio della Federazione Russa". Ciò nonostante, la mancanza della legge federale sul servizio alternativo civile crea grossi problemi.
Solo alcune centinaia di reclute si sono rivolte alla Corte e sono riuscite a realizzare il loro diritto all'obiezione di coscienza. Ora questi ragazzi aspettano l'approvazione della Legge sul servizio alternativo civile. La maggioranza, invece, e' beatamente all'oscuro dei propri diritti costituzionali, incontrando ad ogni passo spudorate menzogne e minacce degli ufficiali dei Commissariati di leva, pronti a tutto per realizzare il piano di reclutamento elaborato dai loro capi.
La Legge sul servizio alternativo civile (cioè una buona legge che offre a ogni recluta la libera scelta tra le caserme militari e l'attività utile per la società) e' assolutamente indispensabile. Tale legge serve non solo a quelli che per le loro convinzioni personali rinunciano a prendere in mano le armi. Certo, non e' il Consiglio d'Europa al quale abbiamo promesso di organizzare al più presto il servizio alternativo civile che ne ha bisogno. Questa legge serve ai cittadini che pagano le tasse, spese per mantenere uno status quo comodo ai generali i quali non hanno nessuna voglia di lasciare i loro abituali posti e non possono sentir parlare dell'inevitabile ridimensionamento dell'esercito nel caso di riforma militare.
La legge sul servizio alternativo civile non e' solo una garanzia del diritto costituzionale alla libertà di coscienza. La legge potrebbe diventare il messaggero della riforma militare che in Russia non e' stata ancora cominciata.
Il lobby militarista all'interno della Duma fa tutto il possibile per frenare l'approvazione della legge già approvata in prima stesura nel dicembre 1994 e due volte respinta in seconda stesura nel 1995.
Gli avversari del diritto costituzionale all'obiezione di coscienza hanno nomi e cognomi. Prima di tutto, sono il ministro della difesa Igor Rodionov il quale ha dichiarato che "l'approvazione della legge sul servizio alternativo significa la morte delle forze armate" e il presidente del comitato della Duma per la difesa generale Lev Rokhlin il quale col pretesto di servizio alternativo civile cerca di legittimare i cosiddetti "battaglioni di costruzione" dove si possono mandare per quattro anni tutti quei "fortunati" che riescono a dimostrare l'incompatibilità delle loro convinzioni (fra l'altro, valgono solo i motivi religiosi) con il servizio militare. A contraddirgli sono i deputati che lottano per l'approvazione al più presto di una legge nondiscriminatoria sul servizio alternativo veramente civile.
Purtroppo, l'attuale composizione della Duma non lascia sperare che nel prossimo futuro la legge possa essere approvata. Anche il Presidente Elzin che potrebbe istituire il servizio alternativo civile con un semplice decreto non si affretta. Allora, cosa si potrebbe fare in questa situazione?
Ci rivolgiamo a voi, giovani cittadini russi.
Siete voi che più degli altri avete bisogno della legge sul servizio alternativo civile. Siete voi che cerca la milizia per mandarvi all'ennesima Cecenia o, nel miglior caso, a vangare "dalla palizzata al pranzo" la terra per costruire l'ennesima dacia dei generali.
Proprio da voi dipende oggi il destino della legge.
Liberatevi dalla paura, dalla sfiducia nella forza della Legge e del Diritto. Smettete di nascondervi nelle case degli amici e di risparmiare per pagare la tangente al Commissariato. Dichiarate apertamente i vostri diritti, chiedete ciò che vi appartiene in virtù della legge.
Dichiarate alla Commissione di reclutamento di essere obiettori di coscienza e chiedete in conformità coll'articolo 59 parte 3 della Costituzione il servizio alternativo civile. Impugnate alla Corte il rifiuto della Commissione di reclutamento. Più richieste farete (non duecento - trecento richieste, come oggi, ma decine di migliaia!) più difficile sarà ignorare la vostra decisione, più presto sarà approvata e entrera' in vigore la legge sul servizio alternativo civile.
Non vi invitiamo a violare le leggi. Vi invitiamo a utilizzare il vostro diritto costituzionale per realizzare i principi della Costituzione nelle normative di legge, accessibili a ogni recluta.
Non vi invitiamo alla rivolta o alla fuga. Vi invitiamo all'obbedienza non ai funzionari e ai generali, ma alla Legge, al Diritto, alla Costituzione russa.
Oggi si presenta l'occasione unica: cominciare la CAMPAGNA DI OBBEDIENZA CIVILE, una campagna senza precedenti, ben organizzata e di massa! Solo tale campagna, probabilmente la prima campagna di azione nonviolenta civile nella storia del nostro paese, e' in grado di costringere le autorità a tener conto della volontà dei cittadini.
Il nostro obiettivo non e' quello di distruggere l'esercito. Al contrario, lottiamo perché le forze armate del nostro paese non presentino più una minaccia per la Russia e per i suoi cittadini, ma rispondano alle realtà di oggi.
Il nostro avversario non e' l'esercito, tanto meno i suoi affamati soldati e ufficiali che onestamente fanno il loro dovere. Noi (speriamo, insieme con voi) ci contrapponiamo al militarismo, al generali e politici conservatori che si fregano della Costituzione e dei diritti dell'uomo per il profitto del loro ministero.
Ci rivolgiamo a voi, giovani cittadini russi: aderite alla campagna di obbedienza civile! L'obiettivo della nostra campagna e' chiaro e semplice - l'approvazione al più presto di una legge democratica e nondiscriminatoria sul servizio alternativo civile.
________________________________________________________________
Primi firmatari:
Nikolaj KHRAMOV, segretario dell'Associazione Radicale Antimilitarista (ARA); Alexander GORDON, giornalista, autore della TV programma "Caso privato" sul canale TV-6 Mosca; Valerij BORSCEV, deputato della Duma di Stato (Jabloko), vice presidente del comitato sulle associazione pubbliche ed organizzazioni religiose, presidente dell'ARA; Viktor POKHMELKIN, deputato della Duma di Stato (Scelta Democratica della Russia); Boris MISNIK, deputato della Duma di Stato (Jabloko); Aleksej ZAKHAROV, deputato della Duma di Stato (Jabloko); Sergej GRUSCIAK, deputato della Duma di Stato (Jabloko), vice presidente del Comitato sulle donne, famiglia e gioventù; Jurij NESTEROV, deputato della Duma di Stato (Jabloko), vice presidente del Comitato sulla politica dell'informazione; Igor LUKASHEV, deputato della Duma di Stato (Jabloko); Viktor SHEJNIS, deputato della Duma di Stato (Jabloko); Margarita PETROSJAN, esperto legale, autore della bozza di legge sul servizio civile alternativo; arcivescovo NIKON (Lamekin), capo della Ch
iesa Vera Ortodossa; Vadim HESSE, obiettore di coscienza, già prigioniero di coscienza, membro del segreteria dell'ARA; Ljudmila ZINCHENKO, presidente dell'Associazione dei Madri dei Soldati nel regione di Cheljabinsk; Valentina MELNIKOVA, segretaria del Comitato Russo dei Madri dei Soldati.