Obninsk, 25 novembre 1999 - A Obninsk (regione di Kaluga) e' appena finito il processo di un iscritto all'Associazione Radicale Antimilitarista accusato di aver "evaso il servizio militare"(Art. 328 del Codice Penale russo).
Il Presidente della Corte della cittá' di Obninsk Jakov Makarovskij ha emanato il verdetto di condanna: due anni di reclusione in carcere.
Neverovskij e' stato arrestato direttamente nell'aula e' portato via ammanettato. Il Commissario Militare di Obninsk, colonnello Podgurskij, presente nell'aula come testimone, subito dopo il verdetto ha consegnato la cartolina precetto a un altro testimone, Ivan Klevakicev, un compagno di Neverovskij.
La pena dichiarata dalla corte era esattamente quella richiesta dal Procuratore di Obninsk Mikhail Narusov il quale aveva personalmente intervenuto a favore dell'accusa e aveva insistito su una pena possibilmente piu' severa per l'edificazione di centinaia di altri obiettori a Obninsk.
Dmitrij Neverovskij, matematico, 26 ani, dal 1997 sta combattendo per realizzare il suo diritto all'obiezione di coscienza e al servizio alternativo civile. Nella sua ultima parola Neverovskij ha confermato ancora una volta che si rifiuta di servire nell'esercito russo che continua la criminale guerra in Cecenia. Oggi stesso, direttamente nell'aula, Dmitrij Neverovskij si e' iscritto al Partito Transnazionale Radicale per il 1999.
Dichiarazione di Nikolaj Khramov, Segretario dell'ARA e difensore di Neverovskij:
"Quello che e' accaduto oggi nell'aula non ha niente a che fare con la Legge e con la Giustizia. Signor Makarovskij, che per due giorni ha fatto funzioni del giudice, ha appena condannato in nome della Federazione Russa un cittadino indubbiamente innocente. Neverovskij e' stato processato non per le sue azioni o per le sue convinzioni, ma soltanto perche' la Duma di Stato non ha ancora approvato una legge sul servizio alternativo civile. Le ragioni della pena cosi' severa sono chiare - mettere paura agli altri ragazzi di Obninsk , dove il numero degli obiettori sta per raggiungere il numero delle persone da reclutare - circa un centinaio.
Il caso del nostro compagno Dmitrij Neverovskij e' il secondo caso dell'incarcerazione per l'obiezione di coscienza dopo che nel 1992 questo diritto era stato fissato nella Costituzione Russa. Il primo caso riguarda un testimone di Geova Vadim Nazarov (Soci), condannato nel 1997 a un anno e mezzo di reclusione e liberato dopo un mese grazie alla revoca del verdetto da parte della Corte Regionale di Krasnodar.
Non c'e' dubbio che anche il verdetto di oggi sara' revocato dalla corte di cassazione. Pero' oggi Obninsk ha dimostrato a tutto il mondo: in Russia un uomo che combatte per il suo diritto costituzionale all'obiezione di coscienza rischia la propria liberta'".
Dichiarazione di Tat'jana Kotl'jar, madre di Dmitrij Neverovskij, Vicepresidente del Consiglio Generale dell'ARA, candidato alla Duma di Stato nel distretto elettorale 85 da parte dell'Unione delle Forze di Destra, deputato dell'Assemblea Comunale di Obninsk:
"Il verdetto di oggi prova ancora una volta che mio figlio e' un uomo onesto. La sue querela contro la decisione della Commissione di Reclutamento di chiamarlo sotto le armi e' stata due volte esaminata dalla corte di cassazione a Kaluga. Per vincere a Dmitrij sarebbe bastato dichiarare al secondo processo: "Sono un pacifista". Ma non l'ha fatto e, invece, ha detto la verita' - che si rifiuta di servire nell'esercito per le sue convinzioni politiche, in particolare, perche' considera la guerra in Cecenia criminale".